domenica 30 novembre 2008

Lettera aperta di un siciliano leghista ...


"Sono nato a Trapani, e dopo tanti anni di sottocupazione e disoccupazione sono emigrato in Italia.
A sentire tanti siciliani sarei dovuto rimanere in Sicilia a fare il lavapiatti, e non venire qui in Italia dove sono quasi un capofabbrica. Poi, indagando, si vede che questi siciliani se la passano economicamente bene, in molti casi con misteriosi posti statali o parastatali ottenuti con chiamata diretta o designazione dall alto.
E' facile amare la Sicilia in queste condizioni!!!!
Sono iscritto alla Lega, e non sono l'unico siciliano. Noi siamo i più attivi e i più violenti, perchè abbiamo visto che razza di cancro sia la sicilia, e come sia INUTILE sprecare soldi ed energie per aiutarla.
Tanti, tanti anni fa partecipai ad un corso professionale indotto dalla regione e pagato con i soldi della Comunità Europea.
Mai visto tanto spreco e ruberie in vita mia...
Trecentomila euro di fondi comunitari spariti nel nulla, insegnanti fantasma (quasi tutti parenti degli organizzatori),corsi inutili, materiali che esistevano solo sulla carta, servizi promessi e mai arrivati e tante altre cose che non vi sto a raccontare.
Venti persone nel corso, venti disoccupati!
Nessuno di loro è riuscito a sfruttare minimamente il "titolo" o a essere riconfermata dopo lo stage.
Trecentomila euro tutti in gola alla mafia...
Ho partecipato ad un altro corso di formazione in Italia.
Il risultato?
Novantamila euro per trovare lavoro a venticinque persone. TUTTI hanno trovato lavoro il mese dopo, alcuni sono stati addirittura confermati dopo lo stage!!!
E'inutile aiutare la Sicilia.
Tutto quello che vi viene versato va in gola ai mafiosi. Prima di rispondere, fatevi un esame di coscienza.
Tante volte mi è capitato di parlare di persona con siciliani che mi accusavano di "non aver avuto pazienza" odi "non avere amore per la tua terra", per poi scoprire che avevano il posto "capitato" da papà o dallo zio.
Prima di accusare gli altri, cercate di capire se non siete voi parte del problema!!!
Intanto, indosso orgoglioso la camicia verde come molti meridionali assieme a me!".
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Riprendo e posto questa lettera,così come è stata pubblicata,le immagini,invece, sono state inserite da questo blog....
CHE DIRE?












Cartoline dalla Venetia libera: la Chiesa di San Geminiano a Venezia(di Paolo Bernardini)


Questa è una cartolina che per ora non posso inviare. Ché la bellissima chiesa opera del Sansovino venne distrutta per volontà di Napoleone nel 1807. Questi vergognosi accadimenti non siamo gli unici certo a denunciarli, repetita iuvant, tuttavia. E vediamo ad esempio come il 19 gennaio del 2006 nel sito dell’AIDA, Associazione Internazionale del Diritto e dell’Arte, veniva commentata la presenza napoleonica a Venezia:
Venezia, 19 gennaio 2006.

Qualcuno ha proposto di dichiarare il 19 gennaio “Giornata di Lutto” per Venezia. E ve ne sarebbe motivo: quel giorno, esattamente 200 anni fa tornava a Venezia Napoleone. Il Bonaparte, ormai consolidato il suo potere ed assurto a primo Imperatore “repubblicano” della storia, non avendo più tra i piedi gli Asburgo, ha potuto far man bassa della città, dei suoi tesori e dei suoi abitanti. Sconvolgendola, sventrandola. Abbattendo interi quartieri, chiese, palazzi, realizzando nuove strade come la Via Eugenia (la via Garibaldi di oggi). Giusto come oggi, iniziò a demolire la chiesa di San Geminiano del Sansovino che fronteggiava la Basilica marciana per farsi un salone da ballo. Eliminò gli antichi magazzini sul Bacino per realizzare il “suo” palazzo reale e i suoi giardinetti. Troppo lunga - e gravissima - la serie di efferatezze di cui l’ex caporale corso si rese responsabile per poter essere dimenticata. Eppure, in questa città che ha inventato il concetto neoborghese di “decoro”, e che è viceversa ormai indifferente a qualsiasi cosa che non sia il denaro, non una voce si è levata. Questo è un silenzio che preoccupa, che avvilisce. E che dimostra il livello di estrema marginalità cui è stata relegata la dignità di chiamarsi “veneziano”. Il sommo sfregio fatto dall’infame a questa città e a questa cultura, di cui sopravvivono ancora alcuni “portatori sani”, è a tutt’oggi tollerato: l’abbattimento dei due leoni col doge a Palazzo Ducale. Mentre nel 1896 lo scultore Giovanni Bottasso realizzava il grande gruppo con il Doge Gritti inginocchiato davanti al Leone che andava a riempire il vuoto sopra il finestrone ogivale della piazzetta, a tutt’oggi resta vuoto l’analogo spazio sul fronte Bacino. Chi guarda quel vuoto - ben esposto ai crocieristi delle grandi navi - sappia che finché non vi tornerà un leone (lo facciano i francesi!), almeno “un” veneziano continuerà a provare vergogna.
Sono bellissime parole. Noi non siamo i soli a volere un riscatto della Venetia. Forse non siamo neppure i soli ad aver dato a questo riscatto un nome preciso, INDIPENDENZA. Non “autonomia”, non “federalismo”, sono concetti vuoti e morti. Sono morti, anche se sembrano vivi, coloro che li sostengono, superati dalla storia, e dalla loro falsa coscienza: cacciatori di poltrone, di “careghe”, e basta. Perché sanno benissimo che sono stati perfettamente assorbiti dal sistema, come gli anticorpi affinché l’indipendenza non avvenga mai. Illudono gli altri con promesse, e intanto prendono le prebende di ITA.

Nella Venetia libera San Geminiano sarà edificata di nuovo. Fosse pure tra mille anni io voglio essere presente, vivrò abbastanza per vederne l’inaugurazione.Per colmo di vergogna e svergognatezza, per colmo di ironia e di insulto al popolo della Venetia, anni fa il Comune di Venezia acquistò a caro prezzo un abominevole semilavorato neoclassico, cui troppo bonariamente è stato dato il nome di “statua”, rappresentante proprio Napoleone, per essere esposto al Correr, ad un passo dalla chiesa demolita. Ma l’avessero pure scolpita Canova e Carradori insieme, come è possibile una simile onta? E’ come se la città di Norimberga acquistasse una statua di Julius Streicher, e la mettesse vicino alla Sinagoga. Costui era un accolito di Hitler, fece demolire nel 1938 la sinagoga di Norimberga per costruire al suo posto un planetarium. Poi si macchiò di orrendi crimini verso gli ebrei, e la sua ultima apparizione in questo mondo fu qualche spasmo dal patibolo, penzolava proprio a Norimberga, condannato a morte per “crimini contro l’umanità”. Prima di morire – racconta il giovane Enzo Biagi, allora inviato a seguire il processo – fu uno dei pochi che non si pentì, rimase coerente fino in fondo e le sue ultime parole furono “Heil Hitler”. Che io sappia però statue sue a Norimberga non ne hanno mai esposte.
Si sono illusi di aver oscurato la memoria di questi crimini e di questi criminali per sempre, ma la memoria vive anche se in letargo, anche se umiliata dal silenzio e dalle due righe dedicate nei libri di storia del regime coloniale alle “repubbliche marinare”, vive perché è la vita contro la morte, la verità contro la menzogna, l’onesta contro la corruzione, lo spirito contro la lettera.

W San Geminiano. Tornerà presto a guardare in volto San Marco.

La statua di Napoleone invece finirà su ebay. Senza prezzo di riserva. Può darsi che qualcuno la compri per metterla in giardino come ottavo nano (purché Biancaneve non ne abbia orrore e la seppellisca prontamente), per farne il tiro al bersaglio, o per qualche altro poco nobile uso che senz’altro merita.
Paolo Bernardini-
Presidente PNV

"A RARIKA" è un'area d'opinione...

Per ribadire e sottolineare che cosa è questo blog,ripubblico il post che segue:
Senza preamboli e politichese, i nazionalitari di questo blog non siamo "autonomisti" e neanche "separatisti".
Appunto, siamo "nazionalitari".
Ci poniamo come area d'opinione - non siamo un movimento politico, per adesso... - e non c'identifichiamo con nessun partito o movimento "sicilianista" o "indipendentista"...
Abbiamo seguito con interesse la proposta del Partito del Sud, siamo apertamente amici del Fronte Nazionale Siciliano e abbiamo una corsia preferenziale con Roman Clarke(Mis)... ma non facciamo parte di queste forze politiche...
Quando sosteniamo che siamo contro il "partito unico" della Trinakria, non intendiamo dire che siamo contro l'UNITA' di quest'area.
Anzi, sosteniamo che nella sua OGGETTIVA diversità storica, ideologica, religiosa e strutturale sta la vera UNITA' di un'aera eterogenea che mira all'indipendenza della Sicilia.
Le ammucchiate "siamo tutti fratelli" non c'incantano!
E, politicamente, sono destinate alla sconfitta.
Com'è già successo!
L'UNITA' DELL'AREA INDIPENDENTISTA - noi preferiamo chiamarla NAZIONALITARIA - non si costituisce con le "ammucchiate" o le "annessioni", ma con il percorso da compiere dentro il sentiero della LOTTA NON-VIOLENTA PER L'AUTODETERMINAZIONE, AUTODETERMINAZIONE CHE DEVE ESSERE LIBERAZIONE SOCIALE e non solo conquista dell'Indipendenza nazionale...
Orazio Vasta

Oggi,SANT'ANDREA apostolo (di Domenico Agasso)

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Tra gli apostoli è il primo che incontriamo nei Vangeli: il pescatore Andrea, nato a Bethsaida di Galilea, fratello di Simon Pietro. Il Vangelo di Giovanni (cap. 1) ce lo mostra con un amico mentre segue la predicazione del Battista; il quale, vedendo passare Gesù da lui battezzato il giorno prima, esclama: "Ecco l’agnello di Dio!". Parole che immediatamente spingono Andrea e il suo amico verso Gesù: lo raggiungono, gli parlano e Andrea corre poi a informare il fratello: "Abbiamo trovato il Messia!".
Poco dopo, ecco pure Simone davanti a Gesù; il quale "fissando lo sguardo su di lui, disse: “Tu sei Simone, figlio di Giovanni: ti chiamerai Cefa”".
Questa è la presentazione.
Poi viene la chiamata.
I due fratelli sono tornati al loro lavoro di pescatori sul “mare di Galilea”: ma lasciano tutto di colpo quando arriva Gesù e dice: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini" (Matteo 4,18-20).
Troviamo poi Andrea nel gruppetto – con Pietro, Giacomo e Giovanni – che sul monte degli Ulivi, “in disparte”, interroga Gesù sui segni degli ultimi tempi: e la risposta è nota come il “discorso escatologico” del Signore, che insegna come ci si deve preparare alla venuta del Figlio dell’Uomo "con grande potenza e gloria" (Marco 13).
Infine, il nome di Andrea compare nel primo capitolo degli Atti con quelli degli altri apostoli diretti a Gerusalemme dopo l’Ascensione.
E poi la Scrittura non dice altro di lui, mentre ne parlano alcuni testi apocrifi, ossia non canonici.
Uno di questi, del II secolo, pubblicato nel 1740 da L.A. Muratori, afferma che Andrea ha incoraggiato Giovanni a scrivere il suo Vangelo.
E un testo copto contiene questa benedizione di Gesù ad Andrea: "Tu sarai una colonna di luce nel mio regno, in Gerusalemme, la mia città prediletta. Amen".
Lo storico Eusebio di Cesarea (ca. 265-340) scrive che Andrea predica il Vangelo in Asia Minore e nella Russia meridionale.
Poi, passato in Grecia, guida i cristiani di Patrasso.
E qui subisce il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù, secondo una tradizione, a una croce in forma di X; quella detta poi “croce di Sant’Andrea”.
Questo accade intorno all’anno 60, un 30 novembre.
Nel 357 i suoi resti vengono portati a Costantinopoli; ma il capo, tranne un frammento, resta a Patrasso.
Nel 1206, durante l’occupazione di Costantinopoli (quarta crociata) il legato pontificio cardinale Capuano, di Amalfi, trasferisce quelle reliquie in Italia.
E nel 1208 gli amalfitani le accolgono solennemente nella cripta del loro Duomo.
Quando nel 1460 i Turchi invadono la Grecia, il capo dell’Apostolo viene portato da Patrasso a Roma, dove sarà custodito in San Pietro per cinque secoli. Ossia fino a quando il papa Paolo VI, nel 1964, farà restituire la reliquia alla Chiesa di Patrasso.
Domenico Agasso

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Fonte: "Famiglia Cristiana"




"Stringi,stringi..." (di Roman Herry Clarke)

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Vorrei capire: cosa intende Ciano con «tu dialoghi da tempo con i kosovari, tutti conosciamo la storia di quella regione d´Europa»?
Temo si tratti di una insinuazione, come se Ciano possa permettersi di vaticinare sulla pelle di gente che è morta per la propria patria, la Kosova (nazione, non «regione») oggi libera, indipendente, e multietnica (senza sopraffazioni).
Ciano, e chi con lui, ha la semplice e consueta intenzione di costruire una qualche alleanza elettorale (nella speranza che ci scappi la poltroncina per sé o qualcuno dei suoi) sulle basi di un partitino che, stringi stringi, ha solo ottenuto qualche risultato nel comune di Gaeta.
In confronto, il MIS con tre consiglieri comunali, un consigliere circoscrizionale, un assessore (in quattro comuni diversi, su un bacino totale di oltre 60.000 abitanti) è un gigante.
E lo è davvero, elezioni a parte, vista la statura morale e l'autentico spirito di sacrificio di quanti lo animano e servono quotidianamente. Dialogando solo con gli altri popoli oppressi, minoranze vittime dell'assimilazionismo imperialista, nazioni senza stato.
E tenendo sempre a mente ciò che Ciano sembra ignorare (o volutamente tacere): che il voto in gran parte della Sicilia non è libero.
Come Lombardo abbia costruito la propria escalation elettorale, lo si è chiaramente visto nel noto servizio di "Exit", condotto da Ilaria D'Amico su La7.
E poi Ciano non parli dei fatti di Bolzaneto, quando con nonchalance e disinvoltura «dialoga» tanto con l'anonimo deputato dei «Liberal Democratici» (ma non dicevano che il 5% aveva ridotto il numero dei partiti?) quanto con la solita "Alleanza Federalista" che Bossi esce puntualmente dalla naftalina in prossimità delle elezioni europee, quanto con quel Di Pietro che, memore e forte della sua carriera in divisa, impedì la costituzione della commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti di Genova (ma poi piagnucola isterico per la Vigilanza RAI...).
Mi si chiederà: ma chi ha chiesto il parere del MIS?
Nessuno, e infatti questo è il parere di un siciliano, giornalista, compagno di lotte per l'indipendenza e amico di Orazio, che non può tacere. Non posso accettare che di un Patriota Siciliano e giornalista dall'operato adamantino si possa dire che «prende per il culo i lettori». Da che pulpito, Sig. Ciano!
Roman Henry Clarke
giornalista indipendente
Vice Segretario MIS

sabato 29 novembre 2008

I Guerra mondiale: Genocidio degli Armeni

Ricevo e pubblico...I Guerra mondiale: Genocidio degli Armeni
La nazione armena -il primo stato cristiano della storia- ha subito, nel corso del XX secolo, prima il terribile genocidio ad opera dell'impero turco, poi i massacri e le deportazioni ad opera del comunismo sovietico. Oggi la Repubblica Armena è un esempio di stabilità politica e di sviluppo economico per tutto il Caucaso; il suo martirio, però, è ancora negato sia dal governo turco, sia dal mondo post-comunista.
1st World War: Genocide of Armenian
The Armenian nation -the first Christian state in the history- has suffered, throughout the Twentieth century, the terrible genocide inflicted by the Turkish Empire and then the pogrom and deportation operated by the soviet communism.Today the Armenian Republic is an example of stability and economic development for the whole Caucasus; its martyrdom, however, is still rejected both by the Turkish goverment and the post-communist world.
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BASTA! (di Turi Lima)

Questa poesia,del poeta siciliano indipendentista Turi Lima,l'avevo già postata,ma una carissima amica del blog l'ha richiesta come commento al mio post "Io siciliano.....". Invece,l'immagine è ripresa dal blog http://laurentius.ilcannocchiale.it/ .
Orazio Vasta
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Basta ccu li catini nta li pedi
e li càuci dati nta la facci.
Basta ccu Verri e Murri di Lavrianu
ca la me' terra tutta si spurparu.
Basta ccu li finici,
rumani, grechi, saracini e svevi,
basta ccu li burbuni e li taliani
c' asciugaru lu sangu a la me genti,
ca mi mannaru n-guerra,
ca mi luvaru l' aria ca rispiru,
ca mi tineru chiusu nta lu scuru.
Basta ccu li nirbati nta lu cori
e basta ccu li falsi prutizioni,
basta ccu li scaciuni e li pirsicuzioni.
Basta ccu li lusinghi,
basta ccu stu distinu
di pòpulu mischinu
ca si fa fari abusi senza fini
e pècura si fa pi cu' non vali,
pi cu' maltratta e sputa
supra lu nostru onuri.
Basta ccu lu duluri.
Basta ccu l' emigranti,
ccu mafia e ccu briganti,
basta ccu cu' ni voli addinucchiati.
Basta ccu cu' va appressu a lu tirannu
e nfanga la me' terra
di quannu chista è terra.
Pi curpa vostra razzi di pòpuli sarvaggi
lu me pòpulu tènunu affamatu
e schiavi pi tri sordi n' ha vinnutu.
Basta ccu li caìni,
servi di li nurmanni,
di grechi e di rumani,
burbuni e taliani.
Basta ccu li tiranni !
Vogghiu Sicilia nova,
unni travagghiu e ciuri
crìsciunu n-paci, nzèmula all' onuri,
unni non ci su' Crispi tradituri,
unni li figghi mei
diciunu forti
sugnu sicilianu.
Vogghiu la libbirtà.

Io Siciliano,Ciano Italiano...ABBIAMO CHIUSO! Punto e a capo!

"Orazio,
tu dialoghi da tempo con i kossovari,tutti conosciamo la storia di quella regione d’Europa,nessuno ha mai osato criticarti;

tu dialoghi con la Groenlandia libera;
tu dialoghi con coloro che un tempo hanno cacciato dai balkani migliaia di albanesi che abbiamo accolto nel Regno di Napoli, come abbiamo accolto migliaia di catalani ed ebrei cacciati e perseguitati dalla cattolicissima Spagna.
A Gaeta abbiamo accolto persino migliaia di dalmati e di istriani, molti dei quali collaborazionisti dei savoiardi.
Non capisco il tuo astio verso il PdSud.
Il PdSud ha avuto con Alleanza Federalista degli incontri.
Chiappori non è kossovaro nè catalano, è un ligure che è stato eletto nella Lega Nord.
Moltissime sue posizioni sono in contrapposizioni con la nostra linea politica, altre sono condivisibili.
Domani dovrei incontrare un Deputato dei Liberal Democratici, ho avuto un incontro con il responsabile del’IDV provinciale, forse ne avrò con altri.
Non abbiamo avuto incontri con Lombardo,è il vecchio che si trasforma, che gioca.
E’ presidente di una regione a noi cara, italiana, è stato imposto da Bossi e non dal PdSud, e come vedi, i siciliani hanno votato Bossi-Lombardo.
Bossi non ha sfondato nel Lazio ma in Sicilia.
Ora ve lo tenete.
Il PdSud ha un’anima pensante, ha un’anima politica,ha un’anima storica, ha un programma politico, ha nel suo interno forze capaci, forze che non vogliono isolarsi.
Il PdSud non può mandare i suoi figli sulle montagne a fare guerriglia contro i nuovi piemontesi, sai perchè?
Il Sistema manderebbe i nostri fratelli a spararci addosso, come è successo a Bolzaneto, come succede nelle piazze quando vi sono scontri con la polizia italiana.
Quei poliziotti sono nostri figli,nostri fratelli.
Confrontarsi non è peccato, sia chiaro,noi lo abbiamo sempre fatto,e continueremo a farlo.
E ti ripeto ancora una volta, ho scritto in italiano il mio post, NON CI SIAMO APPARENTATI CON NESSUNO.
DIALOGARE NON VUOL DIRE APPARENTARSI O SPOSARSI.
Perciò, non prendere per culo i lettori del tuo blog bellissimo.
Qui termina la polemica che hai montato.
Con affetto.
Antonio Ciano"
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Ciano,
la mia grande "colpa" è stata quella,che,attraverso A RARIKA,ho CHIESTO si sapere quali erano i rapporti fra il Partito del Sud-Alleanza Meridionalista e la Lega Nord-Padania,in considerazione del fatto OGGETTIVO che il PdSud vagheggiava apparentamenti con Alleanza Federalista,il cui segretario,l'on.Chiappori è stato eletto nelle liste della Lega.La stessa Alleanza Federalista che come simbolo ha il tricolore italiano e il "sole delle alpi" leghista...Ma,fino a quando hai potuto,hai omesso il "particolare"leghista del tuo interlocutore Chiappori...
Poi,quando la documentazione prodotta e pubblicata dal mio blog è diventata insostenibile...per te,ovviamente...hai ammesso che tra il PdSud e Chiappori ci sarà apparentamento solo se l'onorevole dell'AF si diversifica dalla Lega Nord...E ci voleva tanto,per dire che il PdSud aveva intavolato una trattativa elettorale per fidanzarsi con uno spezzone della Lega?
Tutto risolto,quindi!
La polemica(quale polemica?)è terminata.
Ho smesso "di prendere per il culo i lettori"(SIC!!!)del mio "blog bellissimo"...
Ora,però,mi chiedo,cosa c'entra,in tutto questo, il mio dialogo con i kosovari?
Cosa c'entra la Groenlandia,la Catalogna e la Liguria?
Se la vogliamo dire tutta,io,da SICILIANO,e NON DA ITALIANO come te, dialogo ALLA PARI con
Veneti,
Sardi,
Kurdi,
Pugliesi,
Corsi,
Palestinesi,
Calabresi,
Albanesi,
Liguri,
Ceceni
Lombardi,
Napolitani,
Corsi,
Catalani,
Israeliani,
Lucani,
Baschi,
Rom
Friulani,
Pellerossa,
Armeni
SudTirolesi....
Concludendo,nel tuo blog,prima di pubblicare il post qui riportato,hai postato un datato "documento"
dove si sostiene che praticamente i combattenti dell'UCK,l'Esercito di Liberazione della Kosova,sono stati pagati ed addestrati dal governo degli Stati Uniti d'America...
Insomma,che cosa vorresti insinuare, nei miei confronti,con questo "strano" articolo sull'UCK?....
La finalità di tutto ciò è assolutamente delirante!
Di una cosa hai ragione,abbiamo chiuso.
Punto e a capo !
Qui,abbiamo tutto un mondo da riprenderci,il nostro mondo,la Sicilia,Nazione,non regione italiana.
VIVA LA REPUBBLICA SICILIANA INDIPENDENTE!
Orazio Vasta



Bufera Veneta e l´Isola dei ghiacci (di Lorenzo Crosato)

Ricevo e pubblico....
Stamattina apro il sito del Gazzettino e finalmente ci trovo una buona notizia. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha votato contro l´esposizione della bandiera Veneta fuori del palazzo di (in)giustizia trevigiano.
Il nostro gonfalone dovrà quindi essere rimosso.
Finalmente!
Era ora di fare chiarezza e di mettere fine alle ambiguità.
Perchè una bandiera simbolo di secoli di storia e che incarna cuore e spirito di noi veneti, dovrebbe essere esposta fuori da uno degli edifici della repubblica delle banane?
Quanti di noi veneti si sentono effettivamente rappresentati da queste istituzioni?
Quanti di noi veneti hanno un minimo barlume di speranza nella classe politica italiana?
Quanti di noi veneti ritengono il sistema giudiziario italiano degno della nostra fiducia?
E perché mai quindi la nostra bandiera dovrebbe venire vilipesa e strumentalizzata restando in bella mostra al di fuori di uno dei simboli di questo stato che ci sta portando alla rovina?
Questo stato che non vuole rappresentarci come dimostrato da quest´ennesima esplicita ammissione, questo stato che ripudia i nostri simboli e la nostra gente in modo così sfacciato.Perché ci siamo ridotti a chiedere la carità per rivendicare un diritto ovvio e sacrosanto, ossia quello di esporre la NOSTRA bandiera al di fuori dei nostri edifici pubblici?
Dobbiamo semplicemente trarne le ovvie conclusioni, ossia che è giunto il momento di avere i NOSTRI edifici pubblici, le NOSTRE istituzioni, i NOSTRI rappresentanti, ma soprattutto di farci restituire il NOSTRO futuro.E mentre nei polverosi salotti romani non si perdeva occasione per umiliare noi Veneti e la nostra bandiera, uno stato autenticamente democratico quale la Danimarca dava la possibilità agli abitanti della Groenlandia di decidere del futuro della loro nazione, in un referendum ampiamente considerato un preludio all´indipendenza.
E se la voglia di indipendenza è arrivata ad infiammare i cuori degli abitanti dell´isola dei ghiacci, cosa stiamo aspettando noi Veneti?
Non lasciamo che le Alpi fermino il vento del nord, c´è bisogno di aria fresca.
Lorenzo Crosato(PNV)

venerdì 28 novembre 2008

Imminente costituzione dell'Associazione Culturale "SICILIA - CATALOGNA"

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Ricevo e pubblico...

COMUNICATO STAMPA F.N.S. - KOMUNIKATU STAMPA F.N.S.
2^ CONFERENCIA MEDITERRANIA DE NACIONS SENSE ESTAT
(2^ CONFERENZA MEDITERRANEA DELLE NAZIONI SENZA STATO).
RIAFFERMATA L' IMPORTANZA DEL DIRITTO ALL' AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI, COME ESTRINSECAZIONE DELLA REGOLA DEMOCRATICA.

Si è svolto ieri a Palermo, nei locali di Via Brunetto Latini, un incontro informale fra iscritti e simpatizzanti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu, nel corso del quale Giuseppe SCIANO', Segretario del Partito, e Angelo SEVERINO, Vice Segretario, hanno riferito sui lavori della Conferenza ed, in particolare, sui rispettivi interventi, che erano formalmente "apartitici", come quelli degli altri Partecipanti (che erano Catalani, Sardi e Corsi), alla Seconda Conferenza Mediterranea delle Nazioni Senza Stato.
La CONFERENCIA, promossa dall'Associazione Catalana MARE NOSTRUM, ha avuto luogo nella prestigiosa sede dell'ATENEU BARCELONES, e si è articolata nei giorni 5, 6 e 7 Novembre 2008.
"
Partecipazione apartitica, dicevamo, ma molto impegnativa sul piano culturale e politico in quanto, - come ha precisato Scianò, - sono state affrontate le tematiche specifiche dei Popoli Catalano, Corso, Sardo e Siciliano, che per secoli e/o per millenni hanno avuto rapporti diretti fra di loro e, contemporaneamente, con tutti gli altri Paesi e le altre Nazionalità del Mediterraneo e che per lunghi periodi hanno costituito e rappresentato Stati Indipendenti e Sovrani. E che sempre, anche oggi, pur essendo senza "STATO", rimangono Nazionalità dotate di forte identità culturale e linguistica ". "Nel mio intervento - ha riferito il Segretario FNS - ho avuto modo di denunziare la violazione del PACTUM AUTONOMISTICO e la vanificazione della Specialità dello Statuto Siciliano di Autonomia ".
Dopo aver illustrato sommariamente le posizioni ed i contenuti dei vari interventi, tutti di estrema importanza, Scianò ha sottolineato come, in tutti gli interventi e le relazioni, sia stato posto in primo piano :"... il problema del "Diritto all'Autodeterminazione dei Popoli", inteso come "estrinsecazione del concetto universale di Democrazia". E, nel nostro caso, anche come "rispetto" della regola democratica e come momento di civiltà e di "legalità sostanziale" dell'Europa del terzo millennio".
Scianò ha anche fatto riferimento al contenzioso che si è riaperto in Sicilia sulla QUESTIONE PETROLIO, sulla PROPRIETA' del PETROLIO, sulla gestione del PETROLIO, sui prezzi della BENZINA e degli altri derivati e sulla tutela dell'AMBIENTE e delle altre VOCAZIONI del Territorio.
Angelo SEVERINO, pubblicista e direttore della testata giornalistica L'ORA SICILIANA (ENNA ON LINE), ha affrontato il tema delle difficoltà nelle quali si muove l'Editoria in aree geo-politiche (come quella siciliana) nelle quali gli interessi ed i poteri forti la fanno da padrone, impedendo di fatto la circolazione delle idee e delle informazioni non omologate.
Severino ha sottolineato come l'editoria siciliana (così come fanno, bene o male, quelle delle altre "Nazioni senza Stato" nelle rispettive realtà), debba affrontare il problema della tutela della Lingua; - sempre per la Sicilia, - della tutela del "Siciliano", che ha grandi tradizioni ed è essa stessa un PATRIMONIO CULTURALE di immenso valore. Attenzione anche per i problemi ambientali e per la difesa della salute dell'uomo contro ogni forma di inquinamento.
Il giornalista siciliano ha poi concluso il proprio intervento dichiarandosi disposto a rispondere alle domande che i presenti gli volessero, eventualmente, rivolgere, anche in altra sede.
In apertura, Severino aveva dato lettura del saluto che MARIO GRISPO (noto Editore Siciliano, Amministratore della PUBLISICULA EDITRICE e Direttore della prestigiosa Rivista SICILIA TEMPO) aveva inviato al Convegno, al quale però non aveva poi potuto partecipare per ragioni note alla Presidenza della "Conferencia".
Il "saluto" di GRISPO era, per la verità, in se stesso un documento di sintesi e di civile, ma ferma, PROTESTA, per le difficoltà e i disagi nei quali si trova in questo momento l'Editoria Siciliana, vessata anche dal Fisco. Un documento nel quale non mancano, tuttavia, le indicazioni di progetti e prospettive di rinascita. Ivi compresa la prospettiva di una maggiore collaborazione a livello mediterraneo ed europeo, ovviamente, considerata anche la posizione di Centralità mediterranea della Sicilia e la storia dei suoi rapporti ultra-millenari con gli altri Popoli del Mediterraneo, Popolo Catalano in testa." Non sono mancati periodi di scontri e di rivalità" - dice sostanzialmente il "documento Grispo" - "ma quegli scontri, poi, sono diventati comunque scambi reciproci ed "incontri". Ed ora devono diventare occasione di amicizia, solidarietà e collaborazione".
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Scianò ha riferito che a Barcellona aveva colto l'occasione per preannunziare ai rappresentanti dell'INTELLIGHENTIA Catalana la imminente costituzione formale dell'Associazione Culturale "SICILIA - CATALOGNA". La notizia è stata accolta con grande interesse ed attenzione. Ed è giunta gradita a tutti gli altri Convegnisti. Avvenimento culturale, questo, confermato dal Dr. Giancarlo ALAGNA, che coordina il Comitato Promotore e che in questi giorni è stato designato all'unanimità come Presidente dell'Associazione stessa.
Palermo, 22 Novembre 2008

KOSOVA:SCARCERATI I TRE TEDESCHI ACCUSATI PER LA BOMBA DI PRISTINA...

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APPRENDIAMO DAI NOSTRI AMICI DI "RADIO KOSOVA E LIRE", CHE,POCHE ORE FA, SONO STATI SCARCERATI I TRE CITTADINI TEDESCHI (nella foto, uno di essi al momento della cattura)ARRESTATI DALLA POLIZIA KOSOVARA PER L'ATTENTATO DINAMITARDO DEL 14 NOVEMBRE A PRISTINA,AI DANNI DI UNA STRUTTURA INTERNAZIONALE. I TRE PRESUNTI ATTENTATORI SONO STATI PRESI IN CONSEGNA DA DIPLOMATICI DELLA REPUBBLICA FEDERALE TEDESCA. Il commento di uno dei nostri amici di Pristina: "Ancora siamo uno Stato debole. La scarcerazione dei tre tedeschi è stata chiesta e ottenuta dal governo di Berlino".
Orazio Vasta

STRATEGIA DELLA TENSIONE INTERNAZIONALE NELLA KOSOVA E CONTRO LA KOSOVA!

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AGENTI SEGRETI DI BERLINO I TERRORISTI DEL 14 NOVEMBRE?

Il 14 novembre una bomba è esplosa a Pristina contro l'Ufficio Civile Internazionale della Unione Europea. Per questo attentato,la polizia kosovara ha arrestato tre cittadini tedeschi (nella foto) con l'accusa di terrorismo.

La notizia è stata resa pubblica dal giornale "Express" di Pristina,ed è stata ampiamente ripresa e confermata dai tedeschi "Der Spiegel" e "Suddeutsche Zeitung".

Uno degli arrestati avrebbe ammesso di essere un agente del BND, il servizio segreto della Repubblica Federale Tedesca,mentre Berlino smentisce che elementi degli apparati governativi germanici possano essere implicati in azioni terroristiche .

L'attentato del 14 novembre era subito stato messo in relazione con l'attuale momento teso dei negoziati per l'amministrazione internazionale della Kosova indipendente.

Orazio Vasta

SUDAN: il Centro Salam di cardiochirurgia di Emergency

Ricevo e pubblico...Mercoledì 26 novembre sono arrivati a Khartoum dieci pazienti iracheni, dai tre ai vent'anni, che saranno operati nelle prossimesettimane al Centro Salam di cardiochirurgia. I pazienti erano stati selezionati nel corso di uno screening cardiologico effettuato a meta'ottobre presso il nostro Centro di riabilitazione di Suleymania.
I minorenni sono arrivati con la madre o il padre, che sarannoospitati nella foresteria del Centro Salam e potranno cosi' stare nonvicino ai loro figli fino al rientro in Iraq. Ad accompagnare il gruppo c'e' anche Hawar Mustafa, il nostro responsabile dei progettinel Nord dell'Iraq.
A tutti i nostri nuovi pazienti, un sincero augurio.
Per informazioni sul Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan:
Per sostenere le attivita' di Emergency: http://www.emergency.it/menu.php?A=004&SA=021&ln=It

"DIVENTARE PARENTI" (di Andrea Balìa )

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Nella foto:"...immagino che parente su parente c’è il rischio..."
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Ricevo e pubblico....
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In effetti ,"apparentamenti", se la si va a smembrare come parola non significa altro che "diventare parenti". Evidentemente i movimenti meridionalisti hanno mancanza d’affetto, voglia di sedersi ad un tavolo con parenti nuovi o ritrovati. Va bene che incombe Natale…
Io continuo a non capire, e confesso d’iniziare a nutrire seri dubbi sulle mie capacità di "comprendonio" (come si usa dire con un brutto ma efficace termine) forse seriamente compromesse dall’età che incalza.
L’altra sera, casualmente, vedevo in Tv su La7 il solito dibattito politico dove ho avuto l’occasione d’ascoltare Capezzone. Si, se ricordate bene è quel giovin signore ex radicale, tignoso come un cane abbaiante fino ad un anno fa, ora convertitosi al partito forzaitaliota e nelle cui liste eletto. Confesso d’aver seguito fin dal loro avvento sulla scena politica con interesse i Radicali.
Con gli anni, come credo molti, pur condividendo alcune loro battaglie di libertà e legalitarie, ho sopportato – giusto per predisposizione ed apertura mentale – una veemenza dialettica di molti di loro talvolta irritante.
Ma li giustificavo proprio ed in quanto perché radicali.
Ora la dico tutta : va bene quanto ho detto, ma credetemi un radicale passato nelle fila forzaitaliote che conserva la sua veemenza dialettica (ora solo diversamente orientata perché forse fulminato sulla via di Damasco) credo sia quanto di più insopportabile possa esserci.
Guardavo i visi e le espressioni della conduttrice e degli altri convenuti alla trasmissione, ed indipendentemente a quale forza politica appartenessero, erano tutte un programma tra il fastidio e la sopportazione malcelata.
Mi immaginavo al loro posto e avevo contrazioni allo stomaco ed altro, finchè ho deciso, cambiando canale, di vedermi il finale d’un’altrettanta noiosa partita di calcio che però mi ha regalato la soddisfazione di veder perdere una titolata squadra del nord con una piccola squadra straniera.
Volete mettere? Perché racconto questo?
Perché immagino che parente su parente c’è il rischio di dover dialogare (termine eccessivo..mi rendo conto) con un Capezzone e allora…
Sembra che non si possa far più politica al Sud senza dover sottostare all’inciucio con le forze minoritarie governative. Ma cosa credete che Chiappori o un MpA si siano all’improvviso scoperti meridionalisti e interessati al Sud? O è più probabile che, annusando fermenti di meridionalismo in atto, siano venuti a cavalcare un’onda per razzolare qualche migliaio di voti?
I comandanti delle brigate del Sud sperano invece d’essere loro a poter (o tentare di) sfruttare questi signori.
Non per disistima …ma vi pare possibile o credibile?
Da un lato mi si risponde : "eh...ma a non andare con questa gente è più facile. È’ più semplice stare da soli!"
E’ più facile?
Da quando in qua a salire sul carro di chi ha potere e vento in poppa sarebbe più difficile?
Ripeto…mi starò rincoglionendo!
Da un altro lato si dice : "…stiamo solo verificando…e poi cosa dovremmo fare? Prendere i fucili?" E chi lo ha detto? Intanto dopo la Scozia, anche la Groenlandia sta per farcela a staccarsi dalla Danimarca, avendo il partito dell’autonomia ed indipendenza raggiunto nientemeno che il 75% di consenso. Noi no, ci siamo crogiolati in messe, suffragi, bandiere al vento, lacrime di memoria ed ora che abbiamo deciso non vediamo che scorciatoie.
Molti siciliani vogliono e reclamano indipendenza (indipendentemente dal resto dell’altro Sud), ma noi facciamo finta di non sentire :Lombardo come siciliano è più suadente.
Una cosa sensata ho però letto:vediamoci,uniamoci,detta dal condottiero gaetano.
Quella è la strada…altrimenti…buon Capezzone e auguri.
Io non ci sarò e potrò fregiarmi del titolo fuori luogo d’intellettuale che già qualcuno mi ha impropriamente appioppato.
Andrea Balìa

"Se trovassimo accordi fattivi e programmatici con l'IDV andremo con Di Pietro.....Se Chiappori..." (Antonio Ciano)

Dopo aver discusso-con gli amici del gruppo del mio blog-l'email che ieri sera mi ha inviato Antonio Ciano,coordinatore nazionale del PdSud,come replica al mio breve commento "documentato" su un suo comunicato dove, per l'ennesima volta, "dimenticava" di nominare la parolina "LEGA" fra gli apparentamenti elettorali del suo Partito,sono giunto alla conclusione che il contenuto dell'email di Ciano-che è pubblicata qui integralmente-non bisogna di nessuna controreplica da parte mia. E' una email dai contenuti INQUIETANTI...da film dell'orrore...Insomma, l'amico Ciano,si "CONTROREPLICA" da solo! Orazio Vasta
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Ps: finalmente,il leader del PdSud cita la Lega Nord. Ma,Ciano si auspica che Chiappori prenda le distanze da Bossi...COME STA FACENDO IN ABRUZZO?
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Orazio,il comunicato l'ho scritto in italiano.
Continui a non capire.
Noi del PdSud non abbiamo firmato alcun contratto con la Lega Nord, nè con AF.
Abbiamo detto e ripetiamo che siamo oggetto di sollecitazioni da parte di alcune forze politiche.
Se trovassimo accordi fattivi e programmatici con l'IDV andremo con Di Pietro, se li troviamo con i liberaldemocratici andremo con loro.
Se Chiappori si differenzierà dalla Lega andremo con AF,se avessimo la forza di andare con gli altri gruppi meridionalisti, andremo con loro,ed è quello che abbiamo cercato in più incontri.
A Gaeta abbiamo avuto la forza di andare da soli e abbiamo vinto le elezioni un anno e mezzo fa. Una cosa è certa,che non andremo mai con Lombardo, nè tantomeno con Forza Italia, partito liberal massonico per eccellenza.
Se a te questo dà fastidio, son fatti tuoi.
Non intendo allearmi col partito del milanese, nonchè massone, Berlusconi,del pluricondannato calabrese Previti o del siciliano Dell'Utri. L'UDC di Casini,da sempre a destra, oggi sta rivedendo le sue posizioni, e forse,nelle prossime elezioni regionali e provinciali, si apparenterà con il centro sinistra.
Non vedo dove sia lo scandalo, non vedo perchè il PdSUD non debba aprire discussioni politiche, non vedo perchè il PdSud debba chiudersi a riccio.
Nel Partito del Sud c'è l'esigenza in molti di ricevere nozioni, di impegnarsi nel sociale e in politica, di conoscere la storia passata delle nostra città e dell'Italia intera, c'è l'esigenza di riempire il vuoto che è in noi.
L'8 dicembre del 2007 ci siamo riuniti a Gaeta, convenuti da molte parti d'Italia.
Intorno ad una tavolata c'erano dodici persone,due delle quali erano donne, coraggiose per quei tempi.
Al centro della tavolata non c'era il Dio fatto uomo ma il fantasma dell'uomo da sostanziare, da concretizzare, da far circolare tra le genti.
L'obiettivo era l'affermazione del neo umanesimo da promuovere coinvolgendo nel dibattito e nella vita associativa coloro che volevano diversificarsi.
Questi, convenuti da sponde politiche diverse, da esperienze contrapposte, da abitudini disparate, trovarono il coraggio di presentarsi vergini e disponibili al grande appuntamento con la storia da edificare.
Nello statuto stilato frettolosamente si parlava di Amore.
"Incontriamoci-dicevano in coro-possiamo anche predicare diversamente ma con la consapevolezza acquisita che tutti gli idiomi abbiano la comune madrelingua della sincerità, del rispetto per le persone, del culto per l'uomo.
Nascerà così una affascinante esperienza di vita che potrebbe trasfigurare completamente una intera società.
Con entusiasmo senza pari gli apostoli si sguinzagliarono in tutte le direzioni alla ricerca di nuovi adepti.
Non avevano bisogno di selezionare ma di prendere in mano tutti coloro che lo volevano.
Molti rifiutarono poichè avevano le mani occupate ad incensare idoli;invece tanti disoccupati aderirono.
In tutti i campi dello scibile ed in risposta ad ogni esigenza esposta si aprì la franca discussione.
Ognuno trovò l'attenzione di tutti gli altri.
Questo fulgido miracolo si protrae da un anno, sotto una gragnuola di frecce avvelenate lanciate su di esso da tutte le parrocchie farisee, da tutte le cliniche psichiatriche di natura confessionale in cui sono imprigionati i malati.
La grande rabbia si sprigiona da ogni luogo ove si coltiva la filosofia intitolata :"UOMINI CONTRO".
-CHI è IL VOSTRO NEMICO?- ci chiedono gli avversatori.
-Solo l'ignoranza-rispondiamo dal PdSud
-Come ritenete debellarla? Chi sono i portatori sani?-
-Sono i muti e, tra questi, coloro che parlano linguaggi incomprensibili. Il male si sconfigge con la terapia dellla discussione di cui tutti devono riappropriarsi.
Sovversivi per alcuni, borghesi per altri, continuiamo a a lavorare fino a che saremo in grado di farlo.
Viviamo sotto l'assalto concentrico di diversi nemici, il Partito del Sud non perirà.
Stiamo costruendo alcuni esempi di esaltazione umana.
Anche se dispersi in Italia da chi ci governa da 150 anni,sono nati i primi veri "animatori".
Tutti destinati al martirio, alla soppressione,questo lo sappiamo,anche perchè siamo facilmente individuabili: ma stiamo lasciando orme gigantesche che atterriscono gli ominidi.
Sappiamo giocare fuori casa, in mezzo alla mandria umana per ammansirla, in mezzo ai rapaci perchè possano rinunciare agli artigli.
Sappiamo far venire fuori la verità secondo la quale la bocca non serve solo per mangiare, i genitali solo per orinare , la testa per far da sostegno al cappello.
Sappiamo far capire che il senso della vita sta nella consapevolezza dell'esistenza della misteriosa "Dimensione in più" che è affascinante scoprire.
Il PdSud è vivo e non intende isolarsi, vogliamo dare al Sud e all'Italia quella dimensione in più che la politica ha perso da tempo.
Antonio Ciano
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ZAIA-SILENZIO-SICILIANO (di Corrado Vigo)

zaiasilenziosiciliano
Se ci fosse stato di bisogno di una ulteriore conferma, eccola:
Continuerò a porre la massima attenzione al settore olivicolo che, superata l'emergenza attuale, dovrà affrontare un momento di riflessione e riorganizzazione complessiva, ha detto il titolare del dicastero di via XX settembre ai rappresentanti di quattro Regioni, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata, presenti al Tavolo olivicolo, convocato il 27 novembre presso il Mipaaf, per discutere della crisi che il settore sta attraversando.

Ma della Sicilia ... non si fa menzione.
Grazie!

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Note da A RARIKA al post di Vigo:
27/11/2008
CRISI DEL SETTORE OLIVICOLO. IL PUNTO CON IL MINISTRO
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO - 27 novembre 2008





giovedì 27 novembre 2008

"Le recrudescenze e le spernacchiate dei Blog" (di Orazio Vasta)

Ancora una volta,gli amici del PdSud,con Antonio Ciano,confermando il loro apparentamento con il movimento dell'on. Chiappori,segretario di "Alleanza Federalista",dimenticano di dire che Chiappori è stato eletto nelle liste della LEGA NORD PADANIA,e che "AF" è la longa manus di Bossi nel "Sud",come dimostrano le elezioni in Abruzzo,dove sono state presentate le liste di "Alleanza federalista-Lega Nord Padania"...Lo dimenticano,gli amici del PdSud...Dicono di aver fatto delle scelte...LEGGITTIMO!...Fatele pure tutte le vostre scelte,ma non prendete per il culo la "vostra" stessa Gente...CHIAMATE I VOSTRI ALLEATI CON IL LORO NOME...LEGA NORD PADANIA.
Punto e basta!
Per "le recrudescenze e le spernacchiate dei Blog", Orazio Vasta.
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Nella foto,Umberto Bossi e Giacomo Chiappori,un amore così grande...e così antico!Regionali Abruzzo 2008: candidati Alleanza Federalista-Lega Nord
Candidato presidente LEOPOLDO ROSSINI
L’ AQUILA
Ugo Del Castello, Claudio Presutti, Giovanna Iadarola, Emanuela Mammarella, Angelo La Terza, Aldo Di Fonso, Giuseppe Rossi.
CHIETI
Giallonardo Tonino, Di Federico Antonio, Monti Beni Cristiana, La Terza Angelo, Ricci Marcello, Valentino Grazietta, Meo Davide, Di Pinto Maria Concetta, Benedetto Enzo, Spadano Eugenio.
PESCARA
Leopoldo Rossini, Tarantini Salvatore, Di Roberto Domenico, Torrieri Silvia, Mammarella Emanuela, Ricci Mario, Priami Roberto, Gammon Christine Ellen.
TERAMO
Claudio Burrini, Christine Ellen Gammon, Roberto D’Egidio, Patrizia Priami, Emanuele Morelli, Ermanno Morelli, Domenico Di Roberto.

GLI APPARENTAMENTI (LEGHISTI,ma non si dice) DEL PdSUD...

Gli apparentamenti (di Antonio Ciano)
"Il PdSud - spiega Ciano - guarda con interesse all'esperienza di Alleanza federalista promossa dall'onorevole Giacomo Chiappori, rivolta a favorire, come noi, la nascita di un soggetto politico dei meridionali.
Per questo motivo abbiamo nominato, sulla base di una mozione presentata a tal proposito dal vicecoordinatore Erasmo Vecchio, approvata all'unanimità, un comitato di coordinamento nazionale che apra con Af una fase interlocutoria rivolta a verificare, sia l'opportunità di dare vita al Parlamento del Sud, quale organismo unico di proposta e confronto, sia la possibilità di una partecipazione congiunta alle europee 2009..."
Questo è il
comunicato emesso dopo la riunione avvenuta a Gaeta ai primi di ottobre 2008.
Abbiamo aperto con
Chiappori una discussione, a volte anche aspra, a palazzo Marino, come abbiamo aperto altre discussioni con movimenti meridionalisti ( Lega Sud, Per il Sud).
I CDS a Gaeta, un anno fa ci comunicarono attraverso Fiore Marro che non intendevano partecipare alla vita politica italiana, che era loro intenzione fare cultura, convegni e dibattiti per dare coscienza al popolo duosiciliano.
Il PdSud, come Sud Libero, la Lega Sud e Per il Sud si è presentato da solo alle elezioni politiche in Sicilia.
Questa è la realtà.
Se poi, un movimento politico non debba avere rapporti con altri partiti questo è veramente una cosa originale.

Non dovremmo nemmeno presentarci alle elezioni, sia politiche che amministrative e chiedere l'autonomia con i fucili.
Nel Sud Italia lo abbiamo fatto nel 1861 e ci hanno massacrati;
la Sicilia si è svegliata dopo sei anni, nel 1866 e le truppe savoiarde hanno bombardato Palermo per sette giorni e mezzo mietendo oltre settemila morti.
La Sicilia ci ha riprovato con l'Evis e tutti sappiamo come è finita.
Lombardo è prigioniero della destra, ha uno Statuto speciale da adottare, ma non lo fa.
Quindi segue la linea liberale e massonica di questo Stato nato 147 anni fa.
In questi giorni stiamo dialogando con i Liberal Democratici, siamo stati interpellati anche dall'IDV provinciale.
Forse è peccato.
Un anno e mezzo fa ci siamo presentati alle elezioni amministrative di Gaeta, abbiamo vinto, amministriamo la nostra città assieme alla lista civica del Sindaco.
Dobbiamo amministrare la città con leggi imposteci dal sistema liberale, fascista, e sabaudo. Ci tocca far applicare imposte, tasse e balzelli dettateci dalla Corte dei Conti. Il sistema risorgimentale sta implodendo, non ce la fa più.
Il sistema centralista è morto.
Ci vuole un federalismo sano, che dia autonomia impostiva ai comuni, le altre sono solo chiacchiere.
Chiappori ha dato una mano ai comuni italiani, si è impegnato, con la legge sul federalismo fiscale approvata dal consiglio dei ministri il 3 ottobre del 2008, all'art. 16: il ritorno alla mia città e a tutte le altre dei beni demaniali che i piemontesi e i giacobini francesi ci avevano espropriato, è una realtà.
Per questo lo ringrazio.
La politica è altra cosa: è fatta di confronti, di aperture e di chiusure, di strategie, di impegni, di storia.
Noi stiamo cercando di dare anima alla nostra storia passata, ma di costruire il futuro dei nostri figli, costretti all'emigrazione da questo sistema sin dal 13 febbraio del 1861.
Le recrudescenze e le spernacchiate dei Blog non ci interessano, anzi, se servono a costruire il fronte di un Sud unito, ben vengano.
Ma è difficile.
Non cerchiamo posti, nè prebende.
Come Partito del Sud stiamo costruendo qualcosa di positivo.
Erasmo Vecchio sta dando vigore ai "Compra Sud", in pochi anni migliaia di operatori meridionali venderanno i loro prodotti in una struttura nata al Sud, in quella Sicilia fucina di menti, di gente coraggiosa che combatte la mafia ogni giorno, che lavora nei campi, nelle fabbriche, negli enti, sulle navi che ogni giorno solcano i mari di tutto il mondo.
Stiamo costruendo il nostro partito sul territorio.
Abbiamo bisogno di comunicare, abbiamo a disposizione solo Internet.
Berlusconi ci ha chiuso TMO Gaeta, la prima telestreet italiana.
Si, proprio quello del popolo delle Libertà, ma il suo sistema è alla frutta.
Un giorno si alleerà con questa sinistra per difendere l'economia tosco-padana. In Italia esistono due partiti, quello del Sud e quello del Nord.
Loro sono organizzati, hanno costruito il consenso con le loro malefatte, con i loro affari, con le loro industrie.
Tocca a noi organizzare e costruire la coscienza meridionalista al nostro popolo, unirci con gli altri gruppi.
Nel 1860 avevano 350 bande di partigiani, non abbiamo battuto i piemontesi perchè non c'era un capo che le guidasse.
Uniamoci, e vinciamo.
Questo è il mio appello.
Forse il 6 dicembre ci sarà un consiglio comunale per discutere una eventuale denuncia contro casa Savoia per i danni di guerra subiti da Gaeta nel 1860-61, pensate che se non ci fosse stato il PdSud al governo della città sarebbe stato possibile?
Invito tutti i partiti e movimenti meridionalisti a presenziare a detto consiglio, venite con i vostri simboli, con le bandiere dei nostri avi, contiamoci, uniamoci.

La Groenlandia è libera e indipendente(di Demetrio Serraglia)

Ricevo e pubblico...SOLIDARIETA' AL POPOLO DELLA GROENLANDIA LIBERA!Anche il Popolo della Groenlandia ha scelto l'indipendenza; ormai questa è una tendenza inarrestabile e sempre più i Popoli del mondo la vogliono praticare. Essa si trasformerà in una valanga che travolgerà gli Stato central-colonialisti.
Gli speculatori, le lobby economiche, i guerrafondai hanno ingannato i poveri e depauperato le risorse delle nazioni, gettando nella fame, nella miseria e nella disperazione milioni di persone.
I Popoli si stanno ribellando e ciò è giusto, dobbiamo recuperare sia le risorse economiche che quelle politiche e culturali, per il benessere delle nostre famiglie e della nostra società.I Popoli devono ottenere attraverso il referendum, come la Groenlandia, la loro indipendenza. Se invece i guerrafondai central-colonialisti pensassero di scatenare una guerra come alternativa alla nostra libertà sappiano fin d'ora che i Popoli stessi trasformeranno le guerre d'aggressione in guerre patriottiche che daranno la libertà e l'indipendenza ai Popoli oppressi.
Ci impegniamo come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, a fare quanto è possibile per impedire nuove guerre, questo è un avviso che i guerrafondai devono prendere seriamente in considerazione.
Viva la libertà dei fratelli della Groenlandia!
Referendum subito per l’autodeterminazione del Popolo Veneto!
Oggi la Groenlandia domani la Veneta Serenissima Repubblica!
Longarone, 27 novembre ’08
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Ministro degli Esteri
Demetrio Serraglia

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Veneto Serenissimo Governo
Casella Postale 64- 36022 – Cassola (VI)
VENETO
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