"La Sicilia non è la pattumiera d'Italia".
Da Catania la protesta dei Consumatori: "No ai rifiuti provenienti dalla Campania, pronti anche allo sciopero della fame". In provincia di Messina sperimentato un nuovo sistema di smaltimento
CATANIA - "No alla Sicilia come pattumiera". Il movimento politico dei Consumatori italiani insorge. "Se si ostineranno a ridurre così la nostra bella Isola - afferma il segretario nazionale del Codacons e leader del movimento - annunciamo sin da adesso lo scatenarsi di battaglie legali e proteste per impedire un simile scempio. Io in prima persona, insieme con i dirigenti dei Consumatori, inizierò uno sciopero della fame". Tanasi lancia un appello ai deputati siciliani di centrodestra e centrosinistra "affinché si uniscano finalmente per difendere la Sicilia e i siciliani". "No ai rifiuti provenienti dalla Campania! Anche la Sicilia infatti è al limite della capienza". Tanasi ricorda l'emergenza simile del 2006 e conclude: "Non possiamo chiedere alla Sicilia ulteriori sacrifici in questo senso. Loro protestano per la situazione e a piangerne le conseguenze sono i siciliani? Non è corretto, non possiamo farci carico della spazzatura prodotta dalle altre regioni. Con tutti i problemi che la Sicilia deve affrontare ci sembra veramente un abuso di troppo".Intanto a Torrenova, in provincia di Messina, il Cnr sta sperimentando un nuovo sistema di smaltimento chiamato Thor, ideato dal Consiglio nazionale delle ricerche assieme alla Società Assing spa di Roma. "Come un mulino di nuova generazione - ha spiegato Paolo Plescia, ricercatore del Cnr e ideatore del progetto - l'impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell'intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità".Thor permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall'elevato potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta differenziata. E' possibile utilizzare il prodotto sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per motori diesel attraverso la 'pirolisi'. L'impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell'energia che produce e il resto lo cede all'esterno. Il primo impianto Thor, quello di Torrenova, riesce a trattare fino a otto tonnellate l'ora e non ha bisogno di un'area di stoccaggio in attesa del trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori.Inoltre è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro. L'impianto entrerà in funzione a Torrenova verso fine mese, dopo un primo periodo di sperimentazione svolto a Messina. Se non ci fossero intoppi, a fine anno potrebbe essere pronto per essere istallato in altre parti d'Italia.
10/01/2008 LaSicilia.it (www.lasicilia.it/)
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