ONU. "CI OPPONIAMO A MORATORIA SU PENA DI MORTE"
25 febbraio 2008: sono 58 i Paesi che hanno scritto al segretario generale della Nazioni Unite, BanKi-moon, dicendosi "in persistente opposizione a qualsiasi tentativo di imporre una moratoria della pena di morte o la sua abolizione".Con questa "nota verbale", i 58 Paesi intendono reagire al voto con cui l'Assemblea Generale ha approvato (104 voti a favore, 54 contrari e 29 astensioni) lo scorso dicembre una risoluzione per la moratoria universale sulla pena di morte, ribadendo che si tratta di una questione non di diritti umani "ma di giustizia penale", nonche' "un importante elemento deterrente verso i crimini piu' gravi".La risoluzione per cui si e' battuta l'Italia con il supporto dell'Unione europea violerebbe tra l'altro la sovranita' statale poiche', scrivono i non abolizionisti, "ogni Stato ha un diritto inalienabile di scegliere i suoi sistemi politici, economici, sociali, culturali, giuridici, e giudiziari".La lista dei 58 comprende 50 fra gli Stati che gia' a dicembre si opposero alla moratoria, piu' altri otto che si erano astenuti (Repubblica centrafricana, Guinea equatoriale, Eritrea, Fiji, Guinea, Laos, Swaziland ed Emirati Arabi Uniti). Tuttavia non si sono uniti alla "nota verbale" Belize, Ciad, India e Stati Uniti, che pure all'epoca avevano detto no alla proposta italiana ed europea.
25 febbraio 2008: sono 58 i Paesi che hanno scritto al segretario generale della Nazioni Unite, BanKi-moon, dicendosi "in persistente opposizione a qualsiasi tentativo di imporre una moratoria della pena di morte o la sua abolizione".Con questa "nota verbale", i 58 Paesi intendono reagire al voto con cui l'Assemblea Generale ha approvato (104 voti a favore, 54 contrari e 29 astensioni) lo scorso dicembre una risoluzione per la moratoria universale sulla pena di morte, ribadendo che si tratta di una questione non di diritti umani "ma di giustizia penale", nonche' "un importante elemento deterrente verso i crimini piu' gravi".La risoluzione per cui si e' battuta l'Italia con il supporto dell'Unione europea violerebbe tra l'altro la sovranita' statale poiche', scrivono i non abolizionisti, "ogni Stato ha un diritto inalienabile di scegliere i suoi sistemi politici, economici, sociali, culturali, giuridici, e giudiziari".La lista dei 58 comprende 50 fra gli Stati che gia' a dicembre si opposero alla moratoria, piu' altri otto che si erano astenuti (Repubblica centrafricana, Guinea equatoriale, Eritrea, Fiji, Guinea, Laos, Swaziland ed Emirati Arabi Uniti). Tuttavia non si sono uniti alla "nota verbale" Belize, Ciad, India e Stati Uniti, che pure all'epoca avevano detto no alla proposta italiana ed europea.
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