martedì 26 febbraio 2008

ROMAGNA:PROVINCIA AUTONOMA O REGIONE AUTONOMA?

"Cesena, 25 febbraio 2008
Trascrivo di seguito un articolo del 18 gennaio u.s. su "Il Resto del Carlino".
Cordiali saluti.
Bruno Castagnoli
//////////////////////
Da "Il Resto del Carlino" di Venerdì 18 gennaio 2008 - Cronaca di Forlì
L'INTERVENTO
Romagna, la provincia non basta
di UBALDO MARRA
RITENGO che il documento approvato dal consiglio comunale sulla cosiddetta Provincia di Romagna sia stato un errore per molteplici motivi; in primis perché impraticabile dal punto di vista istituzionale, dal momento che esiste la provincia è chiamata ad un lavoro di coordinamento di programmazione in ambiti territoriali omogenei tanto è vero che solo qualche anno fa è stata creata la provincia di Rimini; inoltre perché recentemente, a livello nazionale, in più occasioni, si è ipotizzato una revisione delle funzioni dell'ente provincia ed, anzi, la soppressione delle stesse è uno dei punti fondamentali per la verifica in atto del Governo Prodi; infine perché se i rappresentanti delle forze politiche presenti nel nostro consiglio comunale di Forlì hanno avvertito i limiti delle funzioni dell'ente provincia e, probabilmente, anche quelli derivanti dalla impossibilità di trovare momenti di sintesi sulle scelte di programmazione, appare più opportuno prevedere anche momenti decisionali, che sappiano coniugare programmazione territoriale e opportunità realizzative.
Penso, quindi, che se l'intenzione e di definire meglio le priorità programmatorie del bacino romagnolo, la conseguenza non può che essere l'istituzione della regione Romagna.
Non vi è dubbio infatti che il nostro territorio soffra, non tanto la divisione istituzionale fra Emilia e Romagna, quanto piuttosto una politica delle scelte che spesso ha preso tre se non quattro direzioni.
Dal punto di vista ideale, forse, sarebbe meglio ipotizzare la Romagna "città metropolitana", ma la storia e le dimensioni ne impediscono anche solo la discussione.
Occorre, allora, tenere presente anche che il territorio romagnolo si è recentemente ampliato: i comuni del Montefeltro, infatti, attraverso l'istituto del referendum, hanno espresso piena convinzione di traslocare dalle Marche all'interno dei confini romagnoli, caratterizzando ulteriormente la realtà riminese.
E' già di per sé vergognoso che una decisione democratica, come quella assunta dai cittadini dei comuni di Montefeltro non trovi una corsia preferenziale in Parlamento, ma che essa non sia stata neanche l'occasione per una riflessione sul futuro istituzionale delle terre di Romagna è, a dir poco scandaloso.
Non sì può affrontare un tema come questo in pochi minuti, con una boutade sui giornali locali o con un ordine del giorno, confuso e probabilmente privo di reali intenti istituzionali, ma occorrerebbe, come minimo, che il tema sia affrontato in tutte le sedi istituzionali, dopo aver fatto maturare un confronto e un dibattito fra le forze politiche.
E' un tema questo che il nascente partito democratico dovrà affrontare con estrema chiarezza sia al proprio interno sia nel confronto con le altre forze politiche di governo amministrative, soprattutto all'interno dell'attuale consesso regionale, affinché il rapporto fra Emilia e Romagna trovi sempre un più giusto equilibrio.
Certo è che i romagnoli debbono trovare quello spirito di collaborazione che ha già portato grandi risultati per ciò che concerne ad esempio l'università e le risorse idriche e che può essere determinante per lo sviluppo delle infrastrutture che ancora mancano nel nostro territorio.
Penso in questo momento dell'Alta Velocità ferroviaria che sul modello emiliano (vedi la nuova stazione Reggio-Parma-Modena) potrebbe prevedere una stazione nuova nel cuore del territorio di Romagna - sulla Riviera -magari inserita nel contesto dell'aeroporto di Pisignano che potrebbe essere destinato ad assorbire in futuro Forlì e Rimini.
Può sembrare un progetto eccessivo, ma il futuro è oggi ed occorre saper guardare avanti con scelte programmatiche di grande respiro.
Ubaldo Marra
Amministratore di E-Bus, Dirigente dei D.S.".

Nessun commento: