L'Eta, a cui il governo spagnolo ha attribuito l'assassinio oggi dell'ex assessore socialista basco Isaias Carrasco, è l'organizzazione separatista basca che da quasi 40 anni è in guerra contro lo stato spagnolo per ottenere l'indipendenza del Paese Basco. La sua prima vittima risale infatti al 7 giugno 1968, quando alcuni membri dell'organizzazione uccisero a Guipuzcoa, ai confini con la Francia, una guardia civile. L'Eta rivendica l'indipendenza del Paese Basco, un territorio abitato da 2,5 milioni di persone e che, secondo l' organizzazione separatista, comprende la regione autonoma basca spagnola, la Navarra e il Paese Basco francese.
La sigla Eta sta per "Euzkadi Ta Azkatasuna" ("Patria basca e Libertà") e il suo simbolo è un serpente attorcigliato a un'ascia.
Fu fondata il 31 luglio 1959.
Nel 1974 l'Eta si è scissa in due gruppi: l'Eta militare e l'Eta politico-militare. Questa fazione nel 1981 ha rinunciato alla lotta armata. Tre anni prima, il 28 aprile 1978, era stato fondato "Herri Batasuna" (Hb), diventato poi 'Euskal Herritarrok' e successivamente "Batasuna", il partito nazionalista accusato da Madrid di essere il braccio politico dell'Eta.
Nell'aprile del 2003 la Corte Suprema ha notificato lo scioglimento di "Batasuna" e delle liste "clonate" ai parlamenti regionali del Paese Basco e Navarra.
Nel 2004, l'Eta ha rivolto un invito al dialogo al nuovo Governo socialista senza però rinunciare alla sua campagna armata. L'ottobre dello stesso anno, dopo l'arresto del presunto leader dell'organizzazione, Mikel Albisu Iriarte (alias "Mikel Antza") il primo ministro Jose Luis Rodriguez Zapatero ha lanciato un appello all'Eta a deporre le armi.
A febbraio del 2005 il Parlamento spagnolo rigettò il piano del premier basco Juan José Ibarretxe per una virtuale indipendenza basca.
Tre mesi dopo diede al Governo Zapatero l' autorizzazione ad avviare colloqui di pace con l'Eta a condizione che il gruppo deponga le armi.
Il 22 marzo del 2006 l'Eta annunciò un cessate il fuoco permanente che nei mesi successivi è stato sostanzialmente rispettato, consentendo a Zapatero di annunciare - fra le critiche dell'opposizione - l'inizio di trattative.
La tregua è stata formalmente conclusa il 5 giugno del 2007, ma era stata già violata con una bomba esplosa il 30 dicembre 2006 all'aeroporto Barajas di Madrid, che fece due morti e 19 feriti, dopo il quale il premier Zapatero dichiarò la rottura del dialogo di pace con l'Eta.
***tratto dal sito web: giovaniindipendentisti.splinder.it
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venerdì 7 marzo 2008
AUTODETERMINAZIONE SI, MORTE E VIOLENZA NO!
Il Blog “LAQUESTIONESICILIANA” condanna l’assassinio dell’ex consigliere socialista, Isaías Carrasco e sostiene la coraggiosa presa di posizione del Lehendakari (Presidente del Governo della Comunità Autonoma dei Paesi Baschi.), Juan José Ibarretxe, del suo partito EAJ-PNV, di EA e di tanta parte della Società basca, in merito all’assassinio.
Noi del Blog “laquestionesiciliana” interveniamo in merito all’ assassinio di Isaías Carrasco, ex consigliere socialista ucciso oggi a Modragón, Guipúzcoa nei Paesi Baschi dall’ETA.Come blogger siciliani Indipendentisti e democratici convintamente solidarizziamo con la dura presa di posizione di Juan José Ibarretxe, Lehendakari, cioè Presidente del Governo della Comunità Autonoma dei Paesi Baschi che ha avuto parole dure e nette verso gli assassini di Carrasco.Tra l’altro Ibarretxe ha detto durante un incontro con la stampa che:
AUTODETERMINAZIONE SI, MORTE E VIOLENZA NO!
Il Blog “LAQUESTIONESICILIANA” condanna l’assassinio dell’ex consigliere socialista, Isaías Carrasco e sostiene la coraggiosa presa di posizione del Lehendakari (Presidente del Governo della Comunità Autonoma dei Paesi Baschi.), Juan José Ibarretxe, del suo partito EAJ-PNV, di EA e di tanta parte della Società basca, in merito all’assassinio.
Noi del Blog “laquestionesiciliana” interveniamo in merito all’ assassinio di Isaías Carrasco, ex consigliere socialista ucciso oggi a Modragón, Guipúzcoa nei Paesi Baschi dall’ETA.Come blogger siciliani Indipendentisti e democratici convintamente solidarizziamo con la dura presa di posizione di Juan José Ibarretxe, Lehendakari, cioè Presidente del Governo della Comunità Autonoma dei Paesi Baschi che ha avuto parole dure e nette verso gli assassini di Carrasco.Tra l’altro Ibarretxe ha detto durante un incontro con la stampa che:
<< ETA ci ha messo di nuovo a lutto, abbiamo il cuore rotto in mille pezzi >>.
Proseguendo il Lehendakari, espressione politica del PNV- Partido Nacionalista Vasco, il partito nazionalista basco, ha poi aggiunto:<< Siamo stufi della violenza di ETA e convinti che ETA ha perso definitivamente la testa. Siamo stufi che ETA aggredisca il Paese Basco assassinando i nostri figli, Isaia era un figlio del Paese Basco, e uccidendolo hanno macchiato il nostro nome>>.
Poi sempre nel suo intervento Juan José Ibarretxe si è rivolto direttamente all’organizzazione armata dell’ETA dicendo: << …non utilizziate mai più il nome del Paese Basco per giustificare i vostri crimini>> e ha sostenuto che <<>>.
Inoltre il Lehendakari ha invitato tutti i i cittadini e le cittadine basce di " buona volontà" a partecipare alle manifestazioni in programma domani davanti alle varie Istituzioni e al Parlamento Basco.Manifestazioni organizzate per respingere con fermezza <<>>, oltre che per solidarizzare con la vedova ed i suoi tre figli.Alla voce levata dal Presidente del Governo della Comunità Autonoma dei Paesi Baschi si uniscono poi a quelle di tanti altri, cittadini ed istituzioni basche, come, ad esempio, il Parlamento Basco, le Deputazioni Giurisdizionali di Arava, Bizkaia e Gipuzkoa, l'Associazione dei Municipi del Paese Basco (Eudel), l'Università dei Paesi Baschi , nonchè Partiti politici ( alla conferenza stampa di Ibarretxe erano presenti anche i consiglieri Joseba Azkarraga, EA, e Javier Madrazo, EB ) , sindacati organizzazioni imprenditoriali, e movimenti sociali.Mai forse come oggi l’organizzazione dell’ETA è così isolata anche nella Società Basca. E’ un dato su cui tutti e soprattutto ETA devono riflettere.Noi per conto nostro riportiamo oltre le dichiarazioni di Juan José Ibarretxe anche quella ufficiale di EAJ-PNV, partito che ha sospeso, per solidarietà, ogni attività elettorale.Da riportare inoltre poi la presa di posizione anche di Josu Erkoreka, capolista a Bizkaia per EAJ-PNV che ha condannato l'assassinio dell'ex consigliere comunale socialista di Arrasate e ha incoraggiato la società ad accorrere "massicciamente" alle urne questa domenica perché sarà <<>>.
Noi indipendentisti democratici della “laquestionesiciliana” solidarizziamo con le posizioni espresse da partiti come EAJ-PNV o anche EA (Eusko Alkartasuna) e crediamo che la QUESTIONE BASCA che è QUESTIONE NAZIONALE possa essere risolta con la forza delle idee e non più con la violenza, la sopraffazione e la morte da dovunque queste vengano.
W i Paesi Baschi Autodeterminati!
W la Pace!
Onore a Isaías Carrasco !
***Il blog A RARIKA condivide e sottoscrive la posizione dei fratelli del gruppo che fa riferimento al blog "questione siciliana" e solidarizza con le posizioni espresse dai partiti e dai movimenti nazionalitari baschi democratici e non violenti: LIBERTA' PER IL POPOLO BASCO! NO AL TERRORISMO!
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