martedì 22 aprile 2008
SICILIA,"SACRO GRAAL" e dintorni...
Dal blog www.ilconsiglio.blogspot.com di oggi...
Raffaele Lombardo? In prigione!
Come è finita ai politici siciliani che tentavano di appropriarsi del “Sacro Graal” dei sicilianismo "? Ci hanno provato in molti negli ultimi anni: dal post-fascista Granata (chi ricorda il suo slogan “Siamo 6 milioni, siamo una nazione”?), al collega Nello Musumeci, allo stesso Cuffaro con il suo insulso inno siciliano, al pavido Miccichè. Li abbiamo sentiti tutti gonfiarsi il petto di amore per la loro patria, alcuni li abbiamo anche avvistati presso il cippo di Randazzo, di persona o tramite i loro emissari. E poi? Poi li abbiamo visti ri-sprofondare nella melma risorgimentale, ascari in pensione al parlamento nazionale (Granata e Cuffaro) o peggio completamente eclissati dal panorama politico (Miccichè e Musumeci).Uno però è rimasto in sella, anche se la scorsa estate sembrava anche lui essersi lasciato sfuggire l'ambita preda dalle mani. Ed è arrivato il più in alto possibile (visto che come detto oramai al parlamento nazionale i politici siciliani vanno in vista del pre-pensionamento). Raffaele Lombardo ha promesso l'attuazione dello Statuto. Ed i Siciliani gli hanno dato fiducia, affidandogli un mandato molto particolare e lanciando un chiaro messaggio di “minaccia” che sicuramente tutti hanno visto in Italia, ma che a nessuno è convenuto mettere in risalto.Un messaggio che dimostra quanto poco conti oggi in Sicilia il voto clientelare, la compravendita di voti o la criminalità organizzata. Non che non ci siano. Ma non sono per niente decisivi. Ed i risultati di queste elezioni lo dimostrano ampiamente.Sì, sì. Tutti abbiamo notato il grande successo della Lega (che speriamo ci aiuti a fermare la follia del ponte). Tutti abbiamo notato l'insuccesso di Lombardo nel meridione d'Italia. Ma in Sicilia nessuno ha fatto caso all'eclatante differenziazione del voto per l'MPA tra le regionali e le politiche nazionali: alle prime la percentuale di voto per il movimento autonomista è stata del 21,6 %, con un 13,8% alla lista MPA ed il resto diviso tra le altre due liste ad esso collegate (Lista del Presidente e Democratici Autonomisti). Alle nazionali questi valori sono scesi per la camera al 5,6% nella Sicilia occidentale ed al 9,6% in quella orientale, con un 7.9% al senato, media tra i due valori precedenti (1).I Siciliani hanno quindi bocciato clamorosamente l'idea di un partito del sud. I Siciliani vogliono prima di tutto un partito Siciliano che curi gli interessi della Sicilia e non hanno alcuna intenzione di essere inglobati in un indistinto ed indifferenziato sud. Questo imprigiona il neo-presidente in un angolo, stretto a nord dalla Lega, al sud dal non-voto dei meridionali, ed in Sicilia dal nostro indice puntato che certamente lo punirà alla prima occasione.Lombardo ha un solo modo di attuare qualcosa del suo programma: l'applicazione dello Statuto, visto che nemmeno Berlusconi, a sua volta costretto a dare maggiore ascolto alla Lega, potrà aiutarlo più di tanto. Senza lo Statuto il medico di Grammichele tornerebbe nella polvere, come quelli che lo hanno preceduto (2).I risultati di queste elezioni dovrebbero essere analizzati con molta attenzione anche dagli altri partiti siciliani. La cosiddetta “sinistra” nazionale sta scomparendo dalla Sicilia. A Roma lo sapevano prima ancora di andare alle urne, ed infatti avevano eliminato i candidati siciliani dalle liste. Lo sanno ora ancora di più tanto che la Finocchiaro ha scelto di tornare a Roma. Che dovrebbe fare a Palermo, dove non hanno più niente da gestire?Un vuoto enorme rimane da colmare: quello di una opposizione veramente Siciliana, una sinistra che sia finalmente nostra e che lasci l'immondizia europea fuori dalla porta occupandosi dei veri problemi della gente. Abbiamo già un possibile leader, se lo si strappa alle grinfie di un altro invasore: Sonia Alfano, che forse entrerà subito all'ARS al posto della Finocchiaro fuggitiva.Questo è il momento per i partiti siciliani di unirsi e formare il nucleo di quella che tra qualche anno sarà la sinistra Siciliana, totalmente sganciata dal mezzo secolo di truffe ideologiche della sinistra nazionale. Non cadiamo però nello stesso errore dell'MPA: i Siciliani vogliono un partito siciliano, non un “partito del sud”. Gli accordi con i territori del Regno al di là del faro vengono dopo. Ascoltiamo quindi i Siciliani, evitiamo di fare il passo più lungo della gamba e riportiamo la trinacria in primo piano.E capiamo anche chi si sta facendo ammaliare da Lombardo. Tocca a tutti almeno una volta. Cerchiamo di svegliarci presto però, o il danno potrebbe rivelarsi irreparabile.
(1)Per confronto in Friuli, dove si è votato sia per le politiche che per le amministrative come in Sicilia, le percentuali di voto della Lega e del PDL tra le nazionali e le regionali sono assolutamente identiche.
(2) Attenzione sempre all' “affaire ponte”: a TV7 il neo-presidente ha già dichiarato che farà subito il ponte, ma che ci vorranno 8, 10 o più anni per l'alta velocità tra Catania e Palermo. Praticamente, lui non si preoccuperà mai di realizzarla...
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