lunedì 28 gennaio 2008

NESSUNO CONTROLLA I BAMBINI ALLE FRONTIERE!

8 Novembre 2007 : Livorno,Dayamara Perigò Collantes, sparisce nel nulla insieme al figlio Daniel, avuto dal marito Daniele De Nicola, che ne denuncia la scomparsa in Questura, e contemporaneamente tappezza la città di volantini, con le foto della moglie e del figlio. La Questura però non attiva da subito le indagini e lascia trascorrere giorni preziosi. Un ritardo che risulta poi essere determinante nella mancata risoluzione del caso.
9 Novembre: il piccolo Daniel lascia l’Italia dall’aeroporto fiorentino di Peretola. Destinazione Stati Uniti, in particolare San Francisco. Le ricerche della polizia in questo momento non sono ancora scattate e il piccolo si imbarca insieme a due uomini americani, uno dei quali potrebbe essere l’ex marito della madre. Secondo le informazioni in possesso della famiglia, De Nicola, il bambino che è cittadino italiano, si è imbarcato e ha viaggiato con il suo vero nome, pur non essendo legato a quegli adulti da alcuna parentela.
10 Novembre: lascia l’Italia anche la madre di Daniel e prende un volo per Cuba. Da allora di lei non si sa più nulla.
11 Novembre:Daniele De Nicola assieme alla cognata, decide di lanciare un appello pubblico per ritrovare suo figlio, e va alla redazione del Corriere di Livorno a raccontare la sua storia. Parla a fatica e tiene sempre gli occhi bassi.
15 Novembre: Daniele non regge al dolore, e si impicca nel piccolo appartamento, che stava ristrutturando in via Cherubini e dove avrebbe dovuto andare ad abitare, appena terminati i lavori. Fu il padre a trovare il corpo privo di vita. Aveva solo 31 anni. Ma, per Daniel sono i nonni paterni, Armando De Nicola e Antonia Spagnolo non mollano: "Noi siamo disposti anche a richiedere l’affidamento del bambino ,anche se il Tribunale dei minori ci ha già anticipato che forse non possiamo farlo. E sapete perché? Perché noi abbiamo denunciato la madre del bambino. Perché siamo stati noi ad avviare l’iter giudiziario".
19 gennaio 2008 alle ore 16.09 :IL COMITATO TROVIAMO I BAMBINI, scrive la seguente mail all’ Ambasciatore Italiano a Cuba DOMENICO VECCHIONI:
"Egregio Ambasciatore, in Italia è avvenuto un fatto molto grave.Una coppia con un figlio di nome Daniel Enrique de Nicola, madre Cubana, padre Toscano…La madre DAYAMARA PERIGOCOLLANTES, in data 10 novembre 2007 è scappata a Cuba, dopo aver affidato il figlio a 2 estranei diretti a San Francisco.Il padre DANIELE DE NICOLA si è ucciso dopo questa fuga, con la paura che il bambino sia stato venduto.La preghiamo di prendere contatti urgenti con le autorità locali, al fine di TROVARE, la mamma del bambino.
In attesa di un suo sollecito riscontro.Cordialmente".
19 gennaio 2008 alle ore 16.10 :L’AMBASCIATORE Domenico Vecchioni risponde:
"Conosciamo il caso. Siamo già piu’ volte intervenuti presso le autorità cubane che tuttavia, dietro l’esigenza di una formale "commissione rogatoria" dall’Italia, non sembrano disposte a collaborare dandoci le notizie richieste.Abbiamo subito informato la Farnesina (D.G. Italiani all’Estero) sollecitando un forte passo presso l’ Ambasciata cubana di Roma. Noi intanto, oltre agli interventi già effettuati, abbiamo chiesto un incontro urgente con il Direttore degli affari giuridici di questo Min Affari Esteri per approfondito esame della questione.Per il momento, purtroppo - da qui - non si può fare di più. Speriamo almeno che l’Ambasciata cubana a Roma si faccia interprete presso le proprie autorità di queste vostre e nostre preoccupazioni.Con i migliori saluti,Domenico Vecchioni".
Nella stessa data, il Comitato scrive anche al Console Italiano a San Francisco, Signor Roberto Falaschi:"Egregio Console, è avvenuto un fatto molto grave, nel quale vi è la necessità di un suo SOLLECITO intervento.Il 9 novembre 2007 è stato rapito un bambino di 2 anni, i due uomini che lo hanno rapito, sono partiti da Firenze per San Francisco.La preghiamo di prendere contatti urgenti con le autorità locali.
Ci teniamo a farle notare che un giovane papà (padre di Daniel) si è impiccato in data 15 novembre, per il dolore che il figlio sia stato venduto.
In attesa di un suo riscontro urgente.Cordialmente. IL COMITATO TROVIAMO I BAMBINI - Italywww.troviamoibambini.it".
Il Signor Falaschi, non risponde… (Ma si è attivato)
Ma quali documenti siano stati presentati per Daniel, all’aeroporto di Firenze (alla partenza) e a San Francisco (arrivo), accettato che per poter entrare negli USA, è indispensabile possedere il passaporto?
Per recarsi negli Stati Uniti d’America senza necessità di visto, usufruendo del programma "Visa Waiver Program - Viaggio senza Visto", sono validi i seguenti passaporti: passaporto elettronico, unico tipo di passaporto che viene rilasciato a partire dal 26 ottobre 2006; passaporto a lettura ottica rilasciato o rinnovato prima del 26 ottobre 2005 ; passaporto con foto digitale rilasciato fra il 26 ottobre 2005 e il 26 ottobre 2006 .
Per usufruire del programma "Visa Waiver Program" (Viaggio senza visto) è necessario: viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo, rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni,possedere un biglietto di ritorno.
In mancanza anche di uno dei requisiti elencati, è necessario richiedere il visto. Ricordiamo che il passaporto deve essere in corso di validità: la data di scadenza deve essere successiva alla data prevista per il rientro in Italia.
La mancata partenza dagli U.S.A. entro i 90 giorni, potrà compromettere la possibilità di usare nuovamente il programma.
I minori potranno beneficiare del Visa Waiver Program solo se in possesso di passaporto individuale, non essendo sufficiente né la loro iscrizione sul passaporto dei genitori, né il lasciapassare.
Nel caso in cui il minore sia iscritto nel passaporto di uno dei genitori, bisognerà richiedere il visto, qualunque sia il periodo di soggiorno negli U.S.A.
Per poter andare negli Stati Uniti, serviva il nulla osta del padre di Daniel, Daniele De Nicola, che nel momento della partenza del bambino, avvenuta in data 9 novembre 2007, era ancora in vita…
Daniel , risulta quindi a tutti gli effetti di legge, figlio di Daniele De Nicola, due cittadini statunitensi però riescono ugualmente a portarlo negli USA:ma,
com'è stato possibile ?
Jhonathan Harris (uno dei due cittadini statunitensi che hanno portato Daniel a San Francisco ed ex marito della mamma di Daniel Dayamara Perigò Collantes) si è presentato in questi giorni, dal Console Italiano a San Francisco, ed ha spiegato, che pochi giorni prima di partire da Firenze, si era presentato al consolato Americano a Firenze assieme a Dayamara Perigò Collantes e al bambino, mostrando gli esami del DNA di Daniel, dove risultava, che il bambino era figlio, non di Daniele De Nicola, ma bensì di Jhonathan Harris.
E questo è stato sufficiente da parte del Consolato Americano, per dare all’uomo l’affidavit per portare Daniel a San Francisco?
E senza informare minimamente Daniele De Nicola, che al momento della partenza di Daniel per San Francisco, risultava ancora in vita?
Questa triste vicenda mette a nudo una verità sconvolgente: NESSUNO CONTROLLA I BAMBINI ALLE FRONTIERE! I BAMBINI VENGONO IMBARCATI CON UNA FACILITA' IMPRESSIONANTE, COME SE FOSSERO BORSE DEI VIAGGIATORI!

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