Non è troppo tardi per recuperare il concetto di Popolo Veneto, dopo oltre 140 anni in cui lo si è inglobato in quello italiano?
Il sostrato Veneto si riconosce ancora in: etica del lavoro, tendenza politica (e non parliamo certo di fazioni politiche, ma di valori politici e giuridici), iniziativa economica, tessuto economico, valori etici e sociali, etica del sacrificio e della responsabilità, valore della famiglia. Il riconoscimento di peculiarità viene anche dato dagli altri popoli sulla base della grande laboriosità ed onestà dei milioni di veneti che sono stati costretti ad emigrare a causa dell’occupazione italiana, e dei loro discendenti. I valori del Popolo Veneto si vedono nella sua storia, ma purtroppo il genocidio culturale italiano ha colpito per prima l’esperienza storica incredibilmente lunga e fruttuosa, tentando di relegarla alle vicende di una repubblica marinara, oltre che sminuendola, travisandola, storpiandola ed usandola per beceri fini di espansionismo (si pensi all’invenzione del concetto di "tre Venezie" euganea, tridentina e giulia, usato per giustificare la detenzione illegittima di territori da parte dello Stato italiano; similmente fu per le pretese sulle venete città di Fiume e Zara, o sulla costa della Dalmazia; così come per il discorso di Gorizia di Mussolini, atto ad attirare sui Veneti istriani, giuliani e dalmati le disgrazie volute e meritate dagli italiani). L’altra enorme peculiarità veneta è la lingua, riconosciuta a livello internazionale, parlata dalla grandissima maggioranza dei Veneti (nonostante l’assenza di codificazione scritta) e degli oriundi veneti nel Mondo; una lingua annoverata dagli stessi italiani tra le possibili lingue da scegliere come "italiano ufficiale", ma declassata inspiegabilmente a dialetto e discriminata appena si scelse il toscano come lingua da imporre con la forza nelle scuole (e oggi hanno il coraggio di gridare la necessità di integrazione culturale con chiunque sia nostro ospite). Riteniamo pertanto che sarebbe sufficiente per ogni veneto di buona volontà sapere anche pochissime informazioni sulla propria storia e sulla lingua per innescare un meccanismo virtuoso di patriottismo conscio, di espansione quantitativa e di approfondimento qualitativo di una forte identità veneta.
Il sostrato Veneto si riconosce ancora in: etica del lavoro, tendenza politica (e non parliamo certo di fazioni politiche, ma di valori politici e giuridici), iniziativa economica, tessuto economico, valori etici e sociali, etica del sacrificio e della responsabilità, valore della famiglia. Il riconoscimento di peculiarità viene anche dato dagli altri popoli sulla base della grande laboriosità ed onestà dei milioni di veneti che sono stati costretti ad emigrare a causa dell’occupazione italiana, e dei loro discendenti. I valori del Popolo Veneto si vedono nella sua storia, ma purtroppo il genocidio culturale italiano ha colpito per prima l’esperienza storica incredibilmente lunga e fruttuosa, tentando di relegarla alle vicende di una repubblica marinara, oltre che sminuendola, travisandola, storpiandola ed usandola per beceri fini di espansionismo (si pensi all’invenzione del concetto di "tre Venezie" euganea, tridentina e giulia, usato per giustificare la detenzione illegittima di territori da parte dello Stato italiano; similmente fu per le pretese sulle venete città di Fiume e Zara, o sulla costa della Dalmazia; così come per il discorso di Gorizia di Mussolini, atto ad attirare sui Veneti istriani, giuliani e dalmati le disgrazie volute e meritate dagli italiani). L’altra enorme peculiarità veneta è la lingua, riconosciuta a livello internazionale, parlata dalla grandissima maggioranza dei Veneti (nonostante l’assenza di codificazione scritta) e degli oriundi veneti nel Mondo; una lingua annoverata dagli stessi italiani tra le possibili lingue da scegliere come "italiano ufficiale", ma declassata inspiegabilmente a dialetto e discriminata appena si scelse il toscano come lingua da imporre con la forza nelle scuole (e oggi hanno il coraggio di gridare la necessità di integrazione culturale con chiunque sia nostro ospite). Riteniamo pertanto che sarebbe sufficiente per ogni veneto di buona volontà sapere anche pochissime informazioni sulla propria storia e sulla lingua per innescare un meccanismo virtuoso di patriottismo conscio, di espansione quantitativa e di approfondimento qualitativo di una forte identità veneta.
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