domenica 31 agosto 2008

Ciò di cui hanno bisogno i movimenti patriottici nell'Italia del 2000 è la consapevolezza della storia, delle tradizioni...

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L'Ingegnere Volante ha lasciato un nuovo commento sul tuo post INTERVISTA AD "UN ORGOGLIOSO PATRIOTA DELLA ROMAGNA
: Grande equilibrio, forza morale, valori tradizionali. Ne condivido sicuramente l'idealità, la vena artistica, l'amore per la storia, per la propria terra e per le sue secolari tradizioni.Ho amato il suo rapporto con la fede, in perfetta simbiosi con quello verso la propria terra: fede e terra entambe viste come appartenenza e gratitudine verso tutto ciò che ha ricevuto... condivido in pieno, da patriota Siciliano!Mi è anche molto piaciuta la sua idea di rapporto con la Chiesa: è mia Madre ma non condivido la malattia dell'istituzione.Infine ho adorato questo passaggio: "Quando i romagnoli supereranno il tabù che hanno nei confronti della fede, ritroveranno anche il sentimento della patria, e rifaranno la pace con la propria storia." E poi: "Non nasciamo con il ´45 e la lotta partigiana come recita il recente statuto della nostra regione, artificiale e strumentalmente politico; la nostra storia è ben più antica, come la nostra etnia, come la nostra cultura."Qui si esprime con semplici quanto incisive parole il contesto culturale contemporaneo, figlio di due secoli di tabù anti-cristiani iniziati durante la Rivoluzione francese e attuatisi in Italia prima con Napoleone e poi con il Risorgimento.Ciò di cui hanno bisogno i movimenti patriottici nell'Italia del 2000 è la consapevolezza della storia, delle tradizioni, e quindi anche del rapporto con la fede, delle generazioni che ci hanno preceduto. E' questo un passaggio obbligato se ci si vuole veramente emancipare dalla mentalità dominante - diretta erede delle idee risorgimentali - che ha cercato in tutti i modi di tagliare le radici dei popoli italiani al fine di trasformarne l'essenza e il carattere più profondo, fine al punto di negerne la storia per sostituirla con barzellette tipo quella che l'Emilia-Romagna nasce nel '45 con la lotta partigiana (sic!).Per concludere, al contrario di Roman H. Clarke, sono invece pienamente d'accordo sulla degenerazione ateo-marxista che unita a quella consumistica hanno portato a quella mentalità libertina per cui la Romagna è tristemente nota. Un grande neo su una terra splendida!

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