giovedì 28 agosto 2008

DALL'ISOLA DI MALDIVENTRE COMINCIA L'INDIPENDENZA NAZIONALE DELLA SARDEGNA?


By: Marista Urru [ 28 Agosto 2008 ]
L’isola appartiene al comune di Cabras (Oristano) è stata a lungo oggetto di contenzioso tra un Lord inglese, che intendeva sfruttarla turisticamente, e l’amministrazione comunale Fa parte di una area marina protetta per l’ interesse naturalistico e importanza ambientale, non vi sono costruzioni, solo un fanale automatico per supporto ai naviganti notturni
Per me è legata a ricordi della infanzia, alle gite in gozzo fino all’isolotto, a profumi di mirti e lentischi intrecciati a quello del mare, sino alla giornate indimenticabili trascorse fra le dune del vicino San Giovanni, alle meraviglie della spiaggia di Is Aruttas, che tempo fa amici mi hanno esser ormai un ricettacolo di immondizie e sacchetti di plastica, anche se spero che nel frattempo i sardi siano rinsaviti e la curino e rispettino come si deve.
Oggi quindi per me è una gran bella giornata leggo : “mal di ventre autonomo” e sono felice.
Non me ne voglia il nostro Mago, ( reset-italia) ma non posso essere d’accordo l’opinione di chi non condivide l’iniziativa, gli voglio un gran bene lo stesso, oggi più di sempre, visto che la notizia la ho letta da lui, e chi porta buone nuove va festeggiato , poi se è il nostro super mago delle Fiabe..di più
Leggo con soddisfazione la Fiaba più bella dell’anno: un indipendentista sardo, Salvatore Meloni del quale nella mia ignoranza , ignoravo l’esistenza, ha fatto quel che vado esortando ai sardi, che mi guardano come fossi una povera pazza: ” prendetevi la vostra indipendenza, ma dal basso, dalla gente comune, da chi a buon diritto può dirsi sardo, fuori completamente dai partiti, da tutti i partiti e da tutte le organizzazioni , fuori dall’appoggio dei poteri forti che lì picchiano duro sulla povera gente. Il continente non mi risulta che possa darvi per molto tempo ancora, niente di buono, ma in voi c’è la base del progresso futuro interrortto come capita , dall’abbraccio mortale di chi ( continente) all’epoca appariva più progredito e forse senza peccato,ma di fatto, ha sovrapposto usi, idee, istituzioni “diverse”, rimaste sostanzialmente estranee che quindi hanno soffocato i più deboli: la popolazione autoctona, la malapolitica nella isola ha fatto il resto”
I sardi son Italiani, ma sono Italiani particolari, come può un non sardo capirne l’animo? Come si può pretendere di snaturane l’essenza peculiare, la storia, la lingua, o meglio, le lingue di un popolo in nome della unione ad un continente che non mi sembra abbia dato loro molto, non è comprensibile.
Da tanto i sardi chiedono l’indipendenza, che vuol dire, resteranno Italiani? Io credo di si, ma potranno mantenere ed essere orgogliosi delle loro peculiarità, senza doverle ridurre a folklore da svendere ad un tanto al chilo il loro essere, la storia, i ricordi, le tradizioni
Io sono una mezza sarda, nata e vissuta a Roma, e vivo in me la particolarità di non essere vera sarda, ma di “sentire col cuore” la sardità, almeno così mi sembra, di capire certi atteggiamenti considerati bruschi, certe durezze che tutto sono tranne che durezze, certe disperazioni che affondano l’origine nella fatica del passato, nel dolore e nel rimpianto, tutti i sentimenti , i valori che il sardo porta con se dalla nascita, anche se non lo sa, anche se in un rigurgito di autoconservazione cerca di soffocare la sardità e di presentarsi come “continentale”. Nel contempo vedo dal continente come i sardi non possano che soffrire per come stanno andando le cose e mi sembrava di vederli ormai vinti, depredati anche dell’anima sarda, e questa è violenza, una autentica violenza fatta su una intera popolazione.
E quelli che hanno dovuto lasciare la propria terra per venire qui, dove tutto è estraneo in fondo, dai colori, agli odori, ai sapori, portano negli occhi una sofferenza mai espressa, che da giovane mi dava fastidio, mi sapeva di arroganza, di orgoglio “separatista”, mentre credo infine di aver capito che questo silenzio trova origine solo nella consapevolezza dolorosa che non si sarà ascoltati.
Forse ho scritto scemenze, forse ho sentito e visto male, ma sta di fatto che oggi è un bellissimo giorno: Salvatore Meloni è un ex trasportatore che si appella al principio della autodeterminazione dei popoli sancito dalla carta di San Francisco, un sardo che per le proprie idee si è già fatto 9 anni di carcere ed ora ha inviato il suo progetto all’ONU ed a Berlusconi. Vuole acquisire l’isola per usucapione, visto che da più di 20 anni insieme ad altri indipendentisti trascorre sulla isola gran parte delle sue giornate. Ora questa isola apparterrebbe ad una società turistica di Napoli, pensateci bene, arriva una società e si prende un pezzo della terra in cui sei nato, nella specie un isolotto. Poi a suo agio ci costruirà tutti i mostri che vorrà e che dalle foto per esempio della Maddalena intravedo, o che di persona ho potuto ammirare nelle campagne o sugli scogli dei più bei posti della Sardegna , dove esiste una maledizione: se vi abiti, non sei libero di spostare uno spillo, di fare una veranda contro il vento e vedi intorno te crescere orrori e schifezze architettoniche approvate, quindi loro si, legali.
Sono cambiate le cose ultimamente? Non credo. E non vedo che possa esistere una terra da vendere un tanto al chilo al primo che arriva per snaturarla facendone magari uno dei tanti assurdi alveari di case in stile simil –sardo, oscena paccottiglia architettonica che deturpa luoghi che dovrebbero restare incontaminati .
«Mal di Ventre rappresenta un simbolo di riappropriazione dei territori dei sardi, che ci sono stati arbitrariamente sottratti», ha spiegato il legale di Salvatore Meloni, comunicando un messaggio del suo assistito. Salvatore Meloni mercoledì prossimo, in una conferenza stampa, spiegherà le motivazioni della richiesta di indipendenza. Dal luglio del 1974, nell’isola di 81 ettari, gli indipendentisti come veri proprietari occupandosi sia della pulizia che della salvaguardia dell’area marina protetta, a nord dell’isola. «Esistono gli estremi per l’usucapione - ha sottolineato l’avvocato - poichè si tratta di un possesso continuato, pacifico e non interrotto per vent’anni». ( La nuova sardegna)
In attesa degli sviluppi Salvatore Meloni lavora in una cooperativa da lui fondata insieme a altri otto soci, tutti indipendentisti.
Si chiama «Patria Sarda».
Tratta vari settori merceologici, dai prodotti agricoli ai salumi, dai dolci ai liquori fino agli abiti ispirati al costume sardo.Bravo Salvatore Meloni, potessi lo abbraccerei, finalmente un Sardo come li conoscevo io,orgoglioso e fattivo, uno che ama la sua terra e servo di nessuno, né di un partito, né di un affarista. Io ci credo al suo progetto e credo che solo così grazie a Sardi veri, ai Sardi col cuore e l’anima, la Sardegna sarà salva e i Sardi tutti si spera potranno essere infine liberati da tante oppressioni che tutti tacciono, ma che richiedono solo un urlo :BASTA!!!
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