Lunedì, 27 ottobre 2008
Un complotto per assassinare il candidato presidente degli Stati Uniti Barack Obama e uccidere (anche decapitandoli) afroamericani in Tennessee, messo a punto da due presunti neo-Nazisti skinheads, è stato sventato da investigatori federali americani.
Un complotto per assassinare il candidato presidente degli Stati Uniti Barack Obama e uccidere (anche decapitandoli) afroamericani in Tennessee, messo a punto da due presunti neo-Nazisti skinheads, è stato sventato da investigatori federali americani.
Il piano dei neonazisti, secondo le informazioni diffuse da alcuni media americani, sarebbe stato scoperto in un'inchiesta in Tennessee e Arkansas della Atf, l'agenzia federale americana che si occupa di lotta a traffici di armi, esplosivo, alcool e tabacco. Il piano che avrebbe preso di mira Barack Obama, prevedeva anche il massacro di 102 persone di colore in Tennessee e Arkansas. Secondo le informazioni diffuse dall'Atf, i due intendevano uccidere 88 afroamericani e decapitare altre 14 persone.
I due numeri vengono ritenuti simbolici nell'ambiente dei "supremazisti ariani" dove sarebbe maturato il complotto.
I due arrestati, uno in Tennessee e uno in Arkansas, erano in possesso di varie armi.
Le autorità federali non si pronunciano, al momento, sulla credibilità delle loro minacce a Obama. I portavoce del senatore dell'Illinois non hanno per ora commentato la vicenda.
Fonte: http://www.unita.it/
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