Abbiamo,come gruppo del blog "A rarika ",deciso,dopo un dibattito interno,di pubblicare questo "Dossier" perché,seppure siamo distanti in gran parte delle posizioni sostenute in questo documento,lo riteniamo uno strumento dialetticamente utile al dibattito (o scontro?)che in queste ore sta interessando partiti,movimenti,associazioni ed individualità "del Sud" e della Sicilia su posizioni autonomistiche,federalistiche o indipendentistiche. A rarikaDossier Terronia: chi 'a vo' cotta e chi 'a vo' cruda(a cura di Marina Salvadore),pubblicato,a puntate,da : http://blog.libero.it/lavocedimegaride/
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News meridionaliste trasmesseci da Antonio Ambrosino
TUTTI A GAETA!!!
L'Amministrazione Comunale di Gaeta si riunirà, entro i prossimi 15 giorni, in un Consiglio dove il Comune deciderà il costituirsi in causa contro gli eredi savoia, per i danni patiti dalla Città durante l'assedio del 1861. Per l'occasione, visto anche la presenza massiccia di giornalisti, sarebbe gradita, su invito dell'Assessore al Demanio di Gaeta Antonio Ciano, la presenza nella sala consiliare di quanti più militanti meridionalisti possibile. E' prevista la presenza di troupe televisive.Relatore della proposta sarà Antonio Ciano, accompagnato dalle immagini relative all'assedio e alle fucilazioni messe a disposizione dal Cap. Alessandro Romano. Sarà inoltre occasione di invito e auspicata presenza di tutti i Movimenti e Partiti meridionalisti, visto che la questione riguarda tutto il Meridione.Per l'occasione saranno affissi in Città manifesti riportanti l'articolo della Stampa : "Pagate Savoia!" a firma di Pino Aprile. I manifesti , stampati in notevole numero, saranno poi distribuiti agli intervenuti per l'affissione nei luoghi di provenienza.Tutta Italia deve sapere!!Inutile rimarcare come la questione "Pagate savoia!" sui quotidiani e settimanali nazionali e la recente presenza televisiva su "Striscia la notizia" abbia giovato alla nostra causa in termine di visibilità e di nuovi "contatti" con singoli e Movimenti.Ora in tanti guardano a Gaeta con una fiducia e speranza che dobbiamo assolutamente ripagare..Nei prossimi giorni comunicheremo la data precisa del Consiglio Comunale in questione. Sono invitate tutte le Persone, i Partiti e i Movimenti che hanno a cuore la nostra Terra martoriata! Portate le bandiere !!
- CDS-MILANO – da sabato 15 novembre 2008, è stato inaugurato in via sperimentale, uno Sportello Anti-Discriminazione che si occuperà di ascoltare e dare supporto ai meridionali che vivono e lavorano al nord. La nascita di uno Sportello Anti-Discriminazione, il primo del genere in Italia, nasce dall’esigenza sempre più forte di tutelare i diritti dei cittadini meridionali emigrati nel Nord Italia, che mai come oggi vengono messi in discussione.Tale problematica, che rischia a lungo andare, di creare delle vere e proprie spaccature sociali, ha origine nella politica spregiudicata e di divisione della Lega Nord, ma soprattutto nella pesante crisi economica e recessiva che sta letteralmente facendo inabissare il tessuto industriale del Settentrione. In questi ultimi tempi sono stati approvati dei provvedimenti, sul pubblico impiego, che limitano fortemente l’accesso al lavoro ai meridionali immigrati; ci aspettiamo in un futuro non tanto lontano, il licenziamento o l’assuzione lavorativa sulla base del luogo di provenienza delle risorse umane. Sono decine i contatti e le mail giunte fino ad oggi all’indirizzo di posta della nostra Associazione, richieste di aiuto che ci hanno spinto a mettere in piedi questo servizio; come il caso di una ragazza che si è vista strappare il curriculum in faccia, in un noto centro commerciale del comasco, solo perchè di origini meridionali.ORARI DELLO SPORTELLO: CALL CENTER: 328 32 79 303 - LUNEDI-DOMENICA - dalle ore 11:00 alle ore 12:00
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1)IL NOSTRO PENSIERO: Mai come in questo periodo si avverte un gran fermento nel microcosmo meridionalista. Alla ricerca di alleanze protette si riuniscono sotto l'ombrello di alcuni partiti e movimenti nazionali le cellule embrionali e le "pellecchie" degli oltre 270 piccoli gruppi e comitati sudichi che presero a pullulare con grave danno di dispersione - poichè rigorosamente slegati tra loro - da circa tre lustri nel Mezzogiorno; molti dei quali non hanno lasciato traccia, a cominciare da “alfieri"," briganti"," luciani", e “paggi del re" borbonici, emigrati nell’oblio, per la mancata affermazione del proprio ego. Ora, delle due compagini cui si riferiscono le news trasmesseci e che per dovere di cronaca - dato l'interesse tematico - pubblichiamo, c’è da rilevare che NON C'E' PROPRIO NIENTE DI NUOVO O DI GENIALE... che - da una parte - è fin troppo recente la comunicazione del Partito del Sud che si diceva pronto ad entrare nell’Alleanza Federalista di Chiappori, ligure onorevole in carica alla Lega Nord, per la creazione di un anacronistico Parlamento del Sud… che in tempi di Federalismo non ha proprio motivo d’esistere!.. dall'’altra parte, la creatura leghista, il MPA di Lombardo (che di recente a Napoli ha pure preso a braccetto Bassolino) ha invece stretto alleanza politica, con suddivisione di cariche, incarichi e uffici con i CDS, che – con riguardo alla notizia in oggetto riguardante l’istituzione di un altrettanto anacronistico SPORTELLO dell’EMIGRANTE IN PATRIA – riescono da subito ad entrare in conflitto ideologico-identitario con il MPA, figlio legittimo della Padania… dove hanno piazzato lo sportello-piagnisteo, ricalcando senza dignità, per la gioia dei denigratori di sempre, i soliti luoghi comuni dei terroni vittimisti ed “assistiti”, riproponendo al Nord un’idea del Meridione più simile al Bangladesh!
Lasciatevelo dire da chi è stata a Milano per trent’anni, socialmente inserita, e che ha avuto modo di verificare che i lombardi razzisti e leghisti sono per la maggior parte meridionali ignoranti come caproni che rinnegano se stessi e le proprie origini oppure i tanti confinati della 'ndrangheta che hanno invaso la periferia est della città; sono quelli che impersonava Abatantuono nel suo tormentone “Eccezziunale veramente”.
Domani è un altro giorno... Il giorno di qualche altra bella invenzione politico- meridionalista, sempre più affine a quella degli osoleti democristiani nazionali della prima Repubblica.
Che barba che noia!.... Che pena! -
Marina Salvadore(continua)
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News meridionaliste trasmesseci da Antonio Ambrosino e altri
Movimento Neoborbonico - Cari compatrioti, poche parole per sintetizzare una situazione sempre più "pesante" per i meridionali-duosiciliani e per i Napoletani in particolare.Da diversi mesi, infatti, aumentano i casi di "razzismo" nei nostri confronti: dagli insulti dello stadio di Bergamo a quelli più raffinati ma non meno offensivi dal punto di vista politico, da quelli televisivi a quelli dei vari intellettuali della prima e dell'ultima ora. Spesso, come avrete notato, il nostro Movimento prende posizioni a sostegno della squadra partenopea e dei suoi milioni di tifosi: non è solo per questioni di calcio che pure sarebbero interessanti (il Napoli, di fatto, per tutti coloro che lo seguono in tutto il mondo, non è solo una squadra di calcio ma una vera e propria "nazionale" e una semplice occasione di riscatto): gli stadi rappresentano da sempre un esempio sintetico ed efficace della società reale. Le offese nordiste e le ingiustizie sistematiche, allora, ci rendono l'idea di quello che il Napoli e il Sud sono per i "non Napoletani". Paghiamo, anche in questo campo, l'assoluta mancanza di classi dirigenti politiche degne di questo nome. E lo stesso vale su tavoli ben più importanti quando si parla o si fa il federalismo di domani: chi sta difendendo i nostri interessi? Chi sta ricordando ai vari Calderoli o Bassolino o Lombardo, che i conti unitari sono ancora aperti dopi i massacri e i saccheggi italo-piemontesi? Chi sta sottolineando la totale assenza di banche dalle nostre parti o la necessità magari di far pagare le tasse sul posto alle grandi fabbriche del Nord con filiali (pubblicamente iper-finanziate) in Campania o in Basilicata? E intanto passano leggi per la regionalizzazione dei concorsi pubblici (come se, in mancanza di qualsiasi alternativa, ci fossimo divertiti in questi anni ad emigrare), intanto i presentatori televisivi sparano giudizi sommari e banali sul"popolo napoletano" e i famosi intellettuali nostrani restano in silenzio, indifferenti e complici o continuano a raccontare in giro per il mondo la Napoli che gli altri vogliono sentirsi raccontare e che si vende meglio. "Gomorra" può anche andarci bene ma insieme ad un altro libro che ancora non è stato scritto: quello con nomi e cognomi delle complicità, tuttora vive e numerose, tra la camorra e i politici. Altrimenti, come è chiaro, si vince qualche battaglia ma mai la guerra contro la criminalità organizzata. Napoli, allora, dalla capitale mondiale che conosciamo è diventata la capitale delle negatività di tutto il Sud dell'Italia: simbolo e parafulmine da processare e condannare ogni giorno per sentirsi la coscienza a posto anche dimenticando tutto il resto del nostro amato ex regno, abbandonando colpevolmente tutte i problemi e le speranze di un popolo intero. Noi, nel nostro piccolo e sempre grazie al vostro aiuto, possiamo solo continuare a denunciare tutto questo. A sorvegliare e a controllare i nostri tanti nemici e a ricostruire (e non si fa mai abbastanza) memoria, coscienze e dignità. Non perché non vorremmo saltare certi passaggi in direzione politico-elettorale ma solo perché non è possibile saltarli (credeteci, altrimenti li avremmo già saltati da tempo.). Pronti, comunque, a cogliere tutte le occasioni possibili, quando sono vere e non inutili e dannose. Appuntamento, allora, sul nostro sito ( www.neoborbonici.it ), sul sito del nostro mensile finalmente online, www.ilnuovosud.it, con la rete di informazioni di Alessandro Romano e a Napoli, sabato 27 dicembre: assemblea dei soci, pomeriggio di preghiera sulla tomba di Francesco II di Borbone (nell'anniversario della sua morte in esilio) e incontro aperto a tutti per la presentazione degli importanti progetti per il 2009!).
Un abbraccio a tutti -
Il Direttivo Associazione culturale Neoborbonica
CITTA’ DI PARTENOPE: INFORMAZIONI DI SERVIZIO AL CITTADINO - Caro Cittadino, anche grazie alla tua iscrizione siamo diventati più di 800 cittadini e cresciamo sempre di più. È proprio la rete che ci consente di diffondere la nostra identità positiva. Anche tu, con le tue idee, i tuoi pensieri, le tue foto, i tuoi filmati ed i tuoi eventi, contribuisci a promuovere l’immagine etica e positiva di Napoli,in Italia e nel mondo. Basta lasciare una traccia visibile sul sito della Città, traccia che resterebbe altrimenti nel tuo cuore. Se sei un cittadino che non scrive sul sito, ci piacerebbe avere il tuo apporto. Città di Partenope è il luogo dove puoi esprimere il tuo amore per Napoli! Vieni a vivere in pieno la Città, creando un tuo blog, commentando quello degli altri cittadini, segnalando eventi, petizioni, servizi e disservizi. Diventa “CITTADINO ATTIVO”, devi solo completare la sezione Informazioni Personali, visibile direttamente cliccando su: http://comunedipartenope.it
Se invece sei già un “CITTADINO ATTIVO”, ti invito ad aggiungere o rinnovare la tua foto così da poter vedere gli altri Cittadini che come te sono online. Inoltre, se non l’hai già fatto, inserisci tra le Informazioni Personali il tuo vero nome e cognome, perché Città di Partenope è un social network etico in cui si riconoscono Cittadini più che semplici utenti, persone reali piuttosto che personalità virtuali! Puoi aggiornare il tuo profilo cliccando su: http://comunedipartenope.it/user/ Puoi utilizzare questo link anche per reimpostare i tuoi nome utente e password nel caso te li sia dimenticati. Conto di vederti in Città, ma in ogni caso grazie per essere Partenopeo. Claudio Agrelli www.cittadipartenope.it
2)IL NOSTRO PENSIERO: Di proposito ho voluto mettere a confronto queste due realtà meridionaliste, tra le più note e corpose; l’una, di “antico censo - sebbene successiva alle attività del FRONTE del Sud del compianto Angelo Manna e de L’ALFIERE dell’altrettanto illustre e compianto Silvio Vitale - l’altra, di recentissima formazione e di concezione manageriale, del tutto avulsa dall’identitarismo classico o storiografico. Ero iscritta all’una, tanti anni fa. Sono iscritta all’altra… anche perché non esiste, a quanto pare, sul sito del Comune di Partenope la possibilità di “cancellarsi” dall’anagrafe partenopea (?). Il grande merito del Mov. Neoborbonico è quello di non essersi mai impelagato con movimenti e partiti politici (a parte le defaillances di qualche singolo) di non essere mai sceso a patti con alcuno e di aver sempre privilegiato l’opera di formazione culturale. Il Movimento è stato il naturale vivaio di tantissimi “sgallettati” scissionisti che hanno, poi, dato stura a quelle componenti oggi imbastarditesi nella politica pseudo-meridionalista delle alleanze improponibili. Il grosso difetto del Movimento è nella sempiternità dei ruoli ai vertici, inintercambiali “alla Bassolino”… una “cupoletta” asfissiante per chi ha spirito d’iniziativa e desidera partecipare attivamente… e la costante ricerca irrazionale di soci qualsiasi, non opportunamente selezionati per merito, che provvedessero con le quote d’iscrizione al mantenimento della sede e delle spese di gestione della ONLUS.
Peccato!
Ora, l’appello a chiaro scopo promozionale qui presentato è condivisibile da qualsiasi napoletano più o meno borbonico purchè appena appena incazzato. Sì! Ma il rimedio, la proposta, l’azione suggerita qual è?
Tutti in gramaglie a pregare sulla tomba del capro espiatorio FRANCESCO e partecipare alla loro prossima riunione. E’ così che si può salvare Napoli. Semplice!Quelli di CITTA’ di PARTENOPE sono, invece, più sgarzolini. Se ne fottono della memoria storica, delle tradizioni stantìe e… si vergognano d’essere napoletani. E’ un’accolita di yuppies o di aspiranti tali che cerca un po’ di visibilità in questo deserto popolato di scorpioni e di precari con la fissa del marketing e della communication & imaging. L’idea associativa era vincente, l’evento inaugurale ha fatto un botto tra la jeunesse dorèe partenopea. Per essere cittadino di Partenope basta seguire le norme – un po’ bacchettone, in verità – di un codice etico che rispolvera le comunissime basilari regole del vivere civile: non gettare le cartacce in terra, deporre la monnezza nei contenitori,sull’autobus lasciare il posto a sedere ai vecchietti… chiaramente sottintese “non ficcatevi le dita nel naso” e “non sollevate il calice con il mignolo teso che fa pacchiano”… eccetera; insomma, sforzarsi di non fare i tamarri, per non essere scambiati con i napoletani con cui – ahimè – i partenopei sono costretti a condividere la città. Città di Partenope è, insomma, noblesse oblige ed a furia di ostentare galateo stile “piccole donne crescono” finisce con lo sfiorare un sottile razzismo di stile giacobino. Tutti i cittadini sono invitati a pubblicare blog personali: l’ho fatto anch’io, riempiendo di iniziative, documenti,testimonianze, video dedicati alla bellezza ed alla storia della nostra meravigliosa città ma non ho mai trovato un cane… un altro cittadino di partenope… che intrattenesse con me un confronto, un dialogo, un approfondimento dei temi trattati ed invocati dallo spirito di Partenope. A parte la comitivetta ridanciana di pochi amici di vecchia data attenti ad interagire tra loro, le altre centinaia di iscritti stan lì a fare numero. Di recente, poi, è stato tutto un inneggiare all’Unità d’Italia, ai martiri del ’99, ai Serra di Cassano ed alle Pimentel Fonseca… che… come si fa a raccontare 800 anni di Regno a chi si contenta del mordi e fuggi di una effimera repubblica partenopea per asserire di avere una Storia alle spalle?
(continua)
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LA DESTRA CAMPANIA –introduzione relazione sul Mezzogiorno – Congresso Nazionale – novembre 2008 -Premesso che il nostro Partito affonda le sue radici nell’antico terreno della Destra sociale e popolare, e che il Territorio del Mezzogiorno ha una sua singolare storia e tradizione, da 150 anni annesso e non connesso all’Italia Una; Rilevato che l’attuale maggioranza che governa il paese, con la quale diventa ogni giorno più difficile ritrovare comunanza di storia, di valori, di idee e di progetti, opera attraverso il forte condizionamento della Lega Nord, che ancora sfrutta le peculiarità del Sud, arricchendosi attraverso le continue ghiotte emergenze che il nostro Territorio è chiamato quotidianamente a generare per l’industria ed il commercio del credito del Nord Sottolineato che il Meridione non può essere ancora e solo un bacino elettorale cui attingere a piene mani, sulla scorta di promesse mai mantenute e del vergognoso profittare di un bisogno mai placato secondo una consuetudine antica, ma del tutto attuale, Condividono l’affermazione di Francesco Saverio Nitti, uomo che certamente di destra non era, laddove scrisse che a Napoli il più grande e il più pericoloso camorrista era stato sempre il Governo, così come le cronache degli ultimi anni di questo ch’è ridotto ad un vicereame diessino, narrano Rammentano che oltre cento anni or sono si assisteva al gravissimo degrado istituzionale dell’amministrazione comunale di Napoli corrotta e invischiata in uno dei più inquietanti intrecci fra politica, affari e criminalità che mai abbia conosciuto la vita pubblica e che l’inchiesta, affidata al presidente del Consiglio di Stato Giuseppe Saredo nel novembre del 1900, mise a nudo una realtà di corruzione ed affarismo e che ad oltre un secolo da quella stessa inchiesta si potrebbe scrivere di pari passo per raccontare quello che succede nella stragrande maggioranza delle Amministrazioni dell’Italia Meridionale, con Napoli e Campania in testa. Non ultimo un riferimento storico all’evoluzione della Risanamento Napoli dal 1885 ad oggi, caso simbolo del malgoverno. Osservano che nei confronti dell’illegalità assurta a sistema da un’intera classe politica che tutt’ora imperversa, non c’è più denunzia né interesse alla condanna e che anzi Governo e opposizione tacciono conniventi su gestioni di malaffare che condizionano intere popolazioni, mentre si assiste allo spettacolo indecoroso dei “professionisti della legalità” spesso complici del sistema di potere .Ritengono la Destra, la nostra Destra, sia l’unica formazione politica, per onestà intellettuale, che sulla base della sua identità debba battersi con tutte le sue energie affinchè lo Stato riconosca dignità di censo a Napoli e non l’amministri più come una colonia e ricostituisca la sua sovranità su di una parte considerevole del territorio nazionale dove oggi le regole che disciplinano i rapporti di convivenza sono dettate essenzialmente dalla criminalità organizzatasi come vero e proprio “Stato parallelo”, forse, quale braccio armato della politica locale medesima Rilevano altresì che permanendo tale situazione, la condizione di assoluto disastro socio economico in cui versa il Meridione d’Italia possa addirittura aumentare, soprattutto alla luce dell’impostazione leghista del “federalismo fiscale” nella cui direzione si sta muovendo l’ attuale Governo, in una logica punitiva antimeridionale con il rischio che il Sud possa vedere non solo drasticamente ridotte le finanze a propria disposizione, ma si trovarsi anche nella materiale impossibilità di aumentare la già scarsa capacità produttiva proprio perché l’illegalità, come sistema istituzionale, esclude a priori l’intervento di qualsiasi serio programma imprenditoriale e perché ancora vive e brucianti sono le esperienze della vecchia Cassa del Mezzogiorno, in realtà foraggiatrice di finanziamenti per imprenditori del nord che hanno disseminato il nostro territorio di cattedrali nel deserto e di incompiute opere, nonché delle tante realtà industriali nordiste che qui producono servizi e prodotti, purtuttavia mantenendo il domicilio fiscale nel Nord, fingendo così d’essere nostri benefattori.; NOI che qui al Sud in proporzione paghiamo più tasse e tributi per servizi e qualità della vita mediocri… (continua affrontando tematicamente il tema identitario ed ogni emergenza locale e proponendo misure concrete nonché l’istituzione di un Comitato Permanente per il Mezzogiorno).
3)IL NOSTRO PENSIERO:Concludiamo questo breve tour tra le realtà meridionaliste più attive e note sul territorio. Se avessimo preso in considerazione TUTTE le associazioni e movimenti, ci sarebbe voluta una TRECCANI …anzi QUATTRO! Tutti, grandi e piccoli meridionali, sgomitano pretendendo di possedere le verità assolute ed i rimedi universali; in realtà, ognuno pensa solo al proprio tornaconto: che sia la gloria di un momento o la vile speculazione economica poco importa. C’è, a condurre questo gioco del gambero, il solito e letale individualismo dell’uomo del Sud e – come scriveva Carlo Alianello nel suo “L’Eredità della Priora” – c’è tanta INVIDIA tra i meridionali; tanta che quaggiù, solo agli stranieri è permesso far fortuna, perché se la fortuna la fa un meridionale si scatena l’invidia, la guerra all’untore, al bastardo che si è permesso di emergere e che con le sue qualità manifeste ha svelato i limiti degli invidiosi. La foto emblematica trasmessaci da Orazio Vasta e che è riferita alla campagna elettorale in corso in Abruzzo, regione gloriosa dell’ex regno delle Due Sicilie, serva di monito a quelle associazioni, partiti e movimenti dei quali abbiamo detto in precedenza e che in contraddizione con l’assunto del loro atto istitutivo stanno andando con scarsa originalità e perfetta dabbenaggine a portare acqua al mulino nemico. La politica meridionalista lasciamola fare a chi della politica ha vasta esperienza, non a caso abbiamo pubblicato l’incipit della relazione de LA DESTRA CAMPANIA al Congresso Nazionale del partito poiché – avendola criticamente centellinata nella sua interezza - vi abbiamo ritrovato i capisaldi della rivendicazione identitaria - i medesimi predicati dai piccoli e grandi “meridionalisti” – qui concretamente esposti e rigorosamente affrontati, per i quali razionalmente sono state esposte misure, progetti, programmi di recupero e sviluppo del Mezzogiorno. Non si può neppure negare che i più illustri e propositivi meridionalisti che della rivendicazione storica ne hanno fatto il loro vessillo vengono fuori da questo partito, basti citare solo Angelo Manna, Silvio Vitale, Aniello De Lucia.
Abbiamo lasciato che a chiedere la “secessione” eppoi il più mite federalismo fossero i padani, senza tradizione storica e geografica – noi, che avevamo alle spalle STORIA, GEOGRAFIA e TRADIZIONE – i padani che si sono inventati la PADANIA mai esistita… da 150 anni siamo ormai Italiani…
Al cospetto dell’incapacità dei meridionalisti dell’ultimora e della voracità padana, proviamo a fare seriamente gli ITALIANI DEL SUD!
– M.S. -
FINE
martedì 25 novembre 2008
"Dossier Terronia"
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