mercoledì 17 dicembre 2008

"I Siciliani,come mandria di porci, vennero 'annessi' al regno di Vittorio Emanuele II" (di Natale Turco)

Il calvario dell'annessione.
Nel risveglio europeo della seconda metà del secolo XIX si giunge così alla colossale truffa dell'operazione ordita nel 1860 dalla "Società Italiana" del Cavour, e con la quale si apre l'ultima pagina della storia contemporanea di questo popolo, che ha dato al mondo, per venticinque secoli chiare lezioni di diritto pubblico e sul diritto dei popoli all'autogoverno.
Con il decreto dittatoriale del 15 ottobre 1860, vittime della "liberazione garibaldina" furono i Siciliani: che come mandria di porci vennero 'annessi' al regno di Vittorio Emanuele II senza nessuna consultazione elettorale; quando questa vi fu, sei giorni dopo la pubblicazione di quel decreto "repubblicano", essa ebbe soltanto tutti i crismi di una beffarda tacitazione mafiosa della loro volontà civile e politica.
Ma da quello stesso 1860, come d'altronde nel 1863, nel 1866, nel 1893-'94 e come ancora nel quadriennio 1943-'46, questa libera volontà popolare continua a dare al mondo manifestazioni che non lasciano dubbi sull'interpretazione dell'anima collettiva dei Siciliani, della loro storia e del loro diritto:
i Siciliani vogliono l'indipendenza della loro Terra.
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Fonte: tratto da "Cosa Vogliono i Siciliani", di Natale Turco,pubblicato nei primi anni '80 dal distretto di Catania del Fronte Nazionale Siciliano-Sicilia Indipendente.

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