Tratto da: Giuseppe RICCIOTTI, Vita di Gesù Cristo,Oscar Mondadori, Milano 1999,§ 243-245.
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§ 243. Luca ci fa sapere che, quando Giuseppe e Maria giunsero a Beth-lehem, "non c'era posto per essi nell'albergo" (2, 7). Questa frase è più studiata di quanto sembri all'apparenza. Se Luca avesse voluto dire soltanto che il caravanserraglio non poteva contenere più alcuno, gli sarebbe bastato dire che ivi "non c'era posto"; egli invece aggiunge "per essi", non senza riferirsi implicitamente alle loro particolari condizioni, cioè a quelle di Maria nell'imminenza del parto.
Potrà sembrare una sottigliezza, ma non è.
In Beth-lehem Giuseppe avrà avuto senza dubbio conoscenti o anche parenti a cui domandare ospitalità; sia pure che il villaggio era gremito, ma un angoletto per due persone così semplici e dimesse si poteva sempre trovare in Oriente: quando a Gerusalemme affluivano centinaia di migliaia di pellegrini in occasione della Pasqua(§ 74),la capitale rigurgitava non meno che la Beth-lehem del censimento, eppure tutti trovavano posto adattandosi.
Ma naturalmente, in circostanze di quel genere, diventavano simili a caravanserragli anche le squallide case private, che consistevano di solito in un unico stanzone a pianterreno: tutto vi era in comune, tutto si faceva in pubblico, non c'era riserbo o segretezza di sorta.
Perciò si comprende perché Luca specifichi che «non c'era posto per essi» : nell'imminenza del parto, ciò che Maria ricercava era soltanto riserbo e segretezza.
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Fonte: www.storialibera.it
martedì 23 dicembre 2008
LA NASITA DI GESU' (di Giuseppe RICCIOTTI)
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