RAZZISMO
di S.M.
Ciao Beppe,
di S.M.
Ciao Beppe,
Sono un Napoletano che ti scrive dalla lontana Cina, dove mi trovo da un anno e mezzo per lavoro.Amo la mia città come me stesso, ma ormai non la riconosco più.
Napoli ha sopportato negli anni di tutto: guerre di camorra, stupri da parte di pseudopolitici ed imprenditori, sfottò nazionali ed internazioni (le immagini della Munnezza sono arrivate anche da queste parti ed oltre).
Nonostante tutto ho sempre difeso Napoli e la sua gente, gente di cuore, che per citare De Crescenzo-Bellavista, ti fa morire soffocata dalla voglia di aiutarti se stai male.
Ma, stamattina leggendo un giornale di Hong Kong, ho visto la foto delle due ragazzine Rom morte annegate sulla spiaggia a Torregaveta, coperti da due teli di fortuna con sullo sfondo due persone che noncuranti di quei due corpicini, continuavano la loro giornata balneare.
Ho letto quanto è accaduto e non mi vergogno a dirlo: ho pianto.
Ma come si fa?
Ma a che livello di squallore siamo arrivati?
Ma nemmeno la morte di due bambine ci sconvolge più? Ho letto che il solo Cardinale Sepe ha urlato tutto il suo sdegno per quanto accaduto, accusando i miei concittadini di indifferenza (e di fare schifo, aggiungo io), mentre nessun altro ha detto nulla. Un silenzio che fa paura, che nasconde un razzismo schifoso.
Sono triste Beppe, Napoli è cambiata, c'è intolleranza, c'è xenofobia, c'è schifo.
Noi napoletani che negli anni abbiamo invaso il globo, che siamo dappertutto.
Le foto dei nostri emigranti, con la nostra fame, le valigie di cartone, le quarantene, l'essere chiamati maccaroni...le abbiamo già dimenticato.
Napoli è di colpo diventata brutta ai miei occhi, brutta come non era mai stata.
***24 luglio 2008
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