"La scelta tedesca è ormai chiara:può chiamarsi Europa soltanto quella massa continentale che parte dalla costa dell'Atlantico,in Francia,per finire ai piedi degli Urali,delimitata a Sud da una striscia incerta che corre fra le Alpi e il corso del Po".
Così si legge nel libro "Il Carroccio tradito" di Enzo Carnazza,pubblicato nel 1998 dalla casa editrice "ediBietti".
Secondo Carnazza,l'avversità della Lega Nord all'ingresso dell'Italia all'Euro era una azione filogermanica,azione conclusasi da parte di Bossi e leghisti con l'ingresso dell'Italia nella moneta unica europea; retromarcia che ha segnato anche la fine della politica secessionista,con la Lega che diventava "federalista".
Sull'argomento,scriveva Dario Fertilio sul "Corriera della sera" del 13 ottobre 1998: "Si puo' tradire il Carroccio in nome della Padania? Che delusione, per Bossi e i suoi, la secessione mancata! Caduto fragorosamente Helmut Kohl, padre spirituale del nuovo impero economico di rito germanico, gli indipendentisti padani hanno perso un alleato: non ancora la guerra. Ne e' convinto Enzo Carnazza, che rivolge un duro atto d'accusa alla strategia di Bossi, giovandosi della prefazione sostanziosa e tagliente firmata da Saverio Vertone. Un attacco su tutti i fronti: storico, politico, di costume, anche morale. La parola "tradimento" non e' una forzatura di copertina, perche' il bossismo, secondo Vertone e Carnazza, ha ingannato anzitutto i suoi elettori, fingendo di voler costruire mentre si limitava a distruggere, illudendo sul futuro economico della Padania quando ne preparava lo sfascio, rovesciando le alleanze secondo le convenienze. Peggio. Il leghismo ha ereditato gli aspetti piu' deleteri della Prima Repubblica: il particolarismo democristiano, privo di senso dello Stato; il razzismo nazifilo di Salo'; lo sfascismo sessantottino; la furbizia di chi si presenta come "liberista" in pubblico, salvo invocare protezionisticamente la difesa delle "pensioni padane".
Ma la denuncia piu' pesante riguarda l'alleanza segreta con la Germania. Qui si sarebbe consumato l'ultimo tradimento di Bossi: nel consenso al disegno imperiale tedesco targato Bundesbank, e volto a distruggere gli Stati nazionali per creare tante piccole patrie satelliti, all'ombra di Berlino. In Padania, come nelle altre terre "irredente", sarebbe afflluito un cospicuo finanziamento diretto a tutti i movimenti separatisti germanifilo: incluse Croazia o Slovenia, dove si sa come le cose sono poi andate a finire.
E ORA? Perso il protettore naturale dopo le elezioni tedesche, Bossi tiene in serbo (come le recentissime cronache suggeriscono) un nuovo ribaltone. Ma la strada che ha percorso, ammoniscono gli autori, e' gia' ingombra di macerie....".
Orazio Vasta
lunedì 20 aprile 2009
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