Ma mi faccia il piacere!!!!!
Luca Spataro ,segretario provinciale Pd di Catania
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Di plausi, sottolineature, ma anche dubbi, ne avrei tanti. In primis, ma so che risponderai che «di certo non rimarrà qui», un invito a non limitare a facebook certe riflessioni, sull'onda di quanto ti suggeriva Salvo Grillo. Inoltre, e limitando le riflessioni rimandandone gran parte ad altre sedi, magari di persona, mi viene da dirti: ma credete veramente che con il 4% patteggiato con Berlusconi avete fatto una buona scelta?
Non credete che togliere la possibilità (1, 2 eurodeputati) di avere una rappresentanza, e di presentarsi all'elettorato con tale concreta chance, a certe forze capaci di competere con Lega-Mpa sul piano dell'"identitarismo" democratico, del "meridionalismo", del "sicilianismo", avrebbe consentito a tali forze di screditare progressivamente Bossi, Calderoli, Maroni, Lombardi, Leanza, Pistorio e Reina, dando al tempo stesso forza a soggetti con cui il PD riuscirebbe a dialogare meglio che con l'Mpa (non dimentichiamoci comunque le "impressioni favorevoli" di D'Alema al I congresso Mpa e le presidenze delle circoscrizioni di Catania "pattegiate" fra autonomisti e margheritini nella scorsa consiliatura)?
Eppure l'allora centrosinistra in Veneto andò proprio con i miei cari amici della Liga Veneta Repubblica. Perché, che ci piaccia o no, Lombardo, con il suo partitino, ha strizzato l'occhio a certi ideali e correnti succitati (pur non praticandoli nei fatti). Che poi i consensi così intercettati li abbia persi quasi tutti, e quasi subitaneamente, è un dato di fatto (e come la prassi clientelare sia di casa nell'Mpa non lo sostengo io, ma i colleghi di "Exit" di La7 sia un'altra verità), ma quei consensi rimarrano, a livello statale (mi viene difficile definirlo "nazionale"), senza un reale interlocutore. Perché, diciamocelo: la sinistra, sia essa il PD tricolore anche nel simbolo, o extra-PD, è e rimane solidamente centralista, nella prassi e nelle idee.
Da "separatista", non è che mi interessi molto se il PD si decentralizzi o meno, dato che i timidi tentativi fatti nel nord Italia non possono assolutamente competere con la Lega, ma da cittadino siciliano che sa che nel PD ci siano straordinarie personalità come ad esempio te, o l'on. Barbagallo, onestamente preferirei avere una forza un po' meno "italiana" e un po' più siciliana che punti a governare (temporaneamente, finché non sarà in grado di tornare indipendente) la nostra amata e inimitabile isola.
Una forza con cui sia anche più faile dialogare senza dover spiegare ogni volta cos'è "dda cosa cu tri ghiammi" che abbiamo nel simbolo o nella nostra bandiera apparentemente similamericana (mentre il vostro partito, per nome e idee, è plasmato proprio sui Democrats USA). E magari, che non taccia sempre assordantemente anche quando facciamo o diciamo qualcosa di giusto o condivisibile, e che si faccia vedere di persona, con una presenza massiccia, quando il 17 giugno, fuori dal periodo elettorale, diremo "no" a certi autonomismi, leghismi, neoborbonismi, in nome dell'identità siciliana e delle nazioni senza stato.
Fuor di riflessione, auguro al PD di essere meno "partito" e più forza intellettuale, culturale e di consenso, magari con un bilancio meno forte e qualche sede in meno, che non sia più la forzosa sommatoria di forze eterogenee e litigiose, necessariamente verticistica e votata alla realpolitik, ma una realtà territoriale fatta non di politici di professione, ma di gente dai tanti colori e dai tanti pensieri, zona per zona, "regione" per "regione", votata alla responsabilità, alla democrazia (quella vera, non quella elettorale per cui siamo crocette nella massa su cui discriminare con "sbarramenti" e "resti") e al buon governare.
E se vorrai rispondere a queste mie, forse troppe parole, forse troppo "romantiche" per qualcuno (eppure i miei se e quando le leggeranno me ne vorranno per eccesso di pragmatismo politicante), non farlo da politico, anche perché io politico non sono, ma solo un giornalista e un attivista che va contro lo stato attuale di cose in Sicilia, un giovane (pigliamocelo questo "giovane" Luca, anche se l'età avanza anche per noi!) siciliano come te.
Non credete che togliere la possibilità (1, 2 eurodeputati) di avere una rappresentanza, e di presentarsi all'elettorato con tale concreta chance, a certe forze capaci di competere con Lega-Mpa sul piano dell'"identitarismo" democratico, del "meridionalismo", del "sicilianismo", avrebbe consentito a tali forze di screditare progressivamente Bossi, Calderoli, Maroni, Lombardi, Leanza, Pistorio e Reina, dando al tempo stesso forza a soggetti con cui il PD riuscirebbe a dialogare meglio che con l'Mpa (non dimentichiamoci comunque le "impressioni favorevoli" di D'Alema al I congresso Mpa e le presidenze delle circoscrizioni di Catania "pattegiate" fra autonomisti e margheritini nella scorsa consiliatura)?
Eppure l'allora centrosinistra in Veneto andò proprio con i miei cari amici della Liga Veneta Repubblica. Perché, che ci piaccia o no, Lombardo, con il suo partitino, ha strizzato l'occhio a certi ideali e correnti succitati (pur non praticandoli nei fatti). Che poi i consensi così intercettati li abbia persi quasi tutti, e quasi subitaneamente, è un dato di fatto (e come la prassi clientelare sia di casa nell'Mpa non lo sostengo io, ma i colleghi di "Exit" di La7 sia un'altra verità), ma quei consensi rimarrano, a livello statale (mi viene difficile definirlo "nazionale"), senza un reale interlocutore. Perché, diciamocelo: la sinistra, sia essa il PD tricolore anche nel simbolo, o extra-PD, è e rimane solidamente centralista, nella prassi e nelle idee.
Da "separatista", non è che mi interessi molto se il PD si decentralizzi o meno, dato che i timidi tentativi fatti nel nord Italia non possono assolutamente competere con la Lega, ma da cittadino siciliano che sa che nel PD ci siano straordinarie personalità come ad esempio te, o l'on. Barbagallo, onestamente preferirei avere una forza un po' meno "italiana" e un po' più siciliana che punti a governare (temporaneamente, finché non sarà in grado di tornare indipendente) la nostra amata e inimitabile isola.
Una forza con cui sia anche più faile dialogare senza dover spiegare ogni volta cos'è "dda cosa cu tri ghiammi" che abbiamo nel simbolo o nella nostra bandiera apparentemente similamericana (mentre il vostro partito, per nome e idee, è plasmato proprio sui Democrats USA). E magari, che non taccia sempre assordantemente anche quando facciamo o diciamo qualcosa di giusto o condivisibile, e che si faccia vedere di persona, con una presenza massiccia, quando il 17 giugno, fuori dal periodo elettorale, diremo "no" a certi autonomismi, leghismi, neoborbonismi, in nome dell'identità siciliana e delle nazioni senza stato.
Fuor di riflessione, auguro al PD di essere meno "partito" e più forza intellettuale, culturale e di consenso, magari con un bilancio meno forte e qualche sede in meno, che non sia più la forzosa sommatoria di forze eterogenee e litigiose, necessariamente verticistica e votata alla realpolitik, ma una realtà territoriale fatta non di politici di professione, ma di gente dai tanti colori e dai tanti pensieri, zona per zona, "regione" per "regione", votata alla responsabilità, alla democrazia (quella vera, non quella elettorale per cui siamo crocette nella massa su cui discriminare con "sbarramenti" e "resti") e al buon governare.
E se vorrai rispondere a queste mie, forse troppe parole, forse troppo "romantiche" per qualcuno (eppure i miei se e quando le leggeranno me ne vorranno per eccesso di pragmatismo politicante), non farlo da politico, anche perché io politico non sono, ma solo un giornalista e un attivista che va contro lo stato attuale di cose in Sicilia, un giovane (pigliamocelo questo "giovane" Luca, anche se l'età avanza anche per noi!) siciliano come te.
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La sinistra "nazionale" presente nell'Isola, nei confronti della Sicilia continua a commettere un grave errore.
Quello di non essere "siciliana"!
E ciò,ha permesso-da sempre-alle varie destre del momento,di cavalcare la trigre dell'Autonomia... Autonomia,che di fatto,era e resta solo simbolica.
Lo stesso Lombardo,doveva e poteva essere contrastato sul terreno autonomistico.(E si può fare ancora!)
Invece,la sinistra "nazionale" ha preferito la solita minestrina riscaldata...lo stesso Pd nostrano che,in una buona parte,voleva "regionalizzarsi",è stato richiamato all'ordine da Roma....
Da Roma,perchè,alla fine,il dramma vero della Sicilia,e della sinistra "nazionale" in particolare,è che decide Roma.
Abbiamo dimenticato,per esempio,le ultime elezioni regionali e "nazionali"?
Chi ha fatto le liste del Pd in Sicilia?
Luca e gli altri siciliani?
Roma,Roma ha deciso....
Quindi,il vero "alleato" di Lombardo non è Berlusconi,è questa sinistra Isolana Roma-dipendente!
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