Stamattina apro il sito del Gazzettino e finalmente ci trovo una buona notizia. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha votato contro l´esposizione della bandiera Veneta fuori del palazzo di (in)giustizia trevigiano.
Il nostro gonfalone dovrà quindi essere rimosso.
Finalmente!
Era ora di fare chiarezza e di mettere fine alle ambiguità.
Perchè una bandiera simbolo di secoli di storia e che incarna cuore e spirito di noi veneti, dovrebbe essere esposta fuori da uno degli edifici della repubblica delle banane?
Quanti di noi veneti si sentono effettivamente rappresentati da queste istituzioni?
Quanti di noi veneti hanno un minimo barlume di speranza nella classe politica italiana?
Quanti di noi veneti ritengono il sistema giudiziario italiano degno della nostra fiducia?
E perché mai quindi la nostra bandiera dovrebbe venire vilipesa e strumentalizzata restando in bella mostra al di fuori di uno dei simboli di questo stato che ci sta portando alla rovina?
Questo stato che non vuole rappresentarci come dimostrato da quest´ennesima esplicita ammissione, questo stato che ripudia i nostri simboli e la nostra gente in modo così sfacciato.Perché ci siamo ridotti a chiedere la carità per rivendicare un diritto ovvio e sacrosanto, ossia quello di esporre la NOSTRA bandiera al di fuori dei nostri edifici pubblici?
Dobbiamo semplicemente trarne le ovvie conclusioni, ossia che è giunto il momento di avere i NOSTRI edifici pubblici, le NOSTRE istituzioni, i NOSTRI rappresentanti, ma soprattutto di farci restituire il NOSTRO futuro.E mentre nei polverosi salotti romani non si perdeva occasione per umiliare noi Veneti e la nostra bandiera, uno stato autenticamente democratico quale la Danimarca dava la possibilità agli abitanti della Groenlandia di decidere del futuro della loro nazione, in un referendum ampiamente considerato un preludio all´indipendenza.
E se la voglia di indipendenza è arrivata ad infiammare i cuori degli abitanti dell´isola dei ghiacci, cosa stiamo aspettando noi Veneti?
Non lasciamo che le Alpi fermino il vento del nord, c´è bisogno di aria fresca.
Lorenzo Crosato(PNV)
Lorenzo Crosato(PNV)
1 commento:
Trovo giusta e sacrosanta l'analisi del veneto Rosato, mentre non ho capito nulla della confusa discussione tra gli "apparentamenti" discussi da Ciano e l'ottimo Orazio Vasta che ho imparato a conoscere attraverso i suoi blog, ma alla fine non ci ho capito nulla, nel senso che persone intelligenti non vogliono capire una cosa importante. La Storia ci ha lasciato quest'eredità "unitaria" e l'Italia, siamo seri, é una bellissima Nazione presa però dalle alpi Dolomitiche e Carsiche, fino a Pantelleria, e non può fare a meno né del Sud, né di città che si chiamano Venezia, Firenze, Roma e persino Milano... se poi ci vogliamo aggiungere Torino, non sarebbe un male. L'Italia é bella così com'é con tutte le sue diversità. L'importante é che queste diversità e le ricchezze che si porta dietro, vengano riconosciute dai governi in carica nel Paese Italia, così com'é stato creato, ovvero attraverso la Repubblica, nel vicino quanto non molto lontano 1946, dopo aver speso il sangue di molti italiani, da Sud a Nord.Voi tutti - secondo me - non avete capito niente, oppure siete in malafede, e ciascuno di voi non sta facendo qualcosa per la propria terra, ma sta cercando un "posto al sole", una poltroncina su cui sedersi per fare gli stessi danni che hanno fatto fin'ora gli italiani governativi. Non é tra di noi che dobbiamo "scannarci", bensì il nostro obiettivo comune deve essere il governo centrale al quale necessita far capire il malcontento che serpeggia tra i vari confini e dove é stata condotta la Nazione Italia, pur in una generale recessione che é soltanto una misera scusa dal momento che gestendo con più ordine e capacità di comando il Paese, L'Italia, oggi, potrebbe farsi beffe della recessione mondiale. Insomma il nostro obiettivo deve essere uno solo: "il governo di Roma" al quale bisogna infondere il coraggio di combattere seriamente le varie mafie,il coraggio di ridimensionare lo strapotere delle multinazionali che devono capire che l'Italia, non é terreno di pascolo, perché prima di loro, ci sono gli "antichi" legittimi pastori... insomma bisogna che il governo la smetta di inseguire il libero mercato. Questo é il nostro vero nemico! E mi sembra strano che tante persone che io reputo intelligenti, Vasta, Ciano, tutti i veri meridionalisti, I CDS di Fiore Marro, Giovane ragazzo non meno intelligente e capace di tanti altri, lo stesso Antonio Pagano che sembra essere scomparso dalla lotta per la riconquista del nostro Sud, o é l'unico che ha capito qualcosa e per questo ha abbandonato? Perché forse non cercava poltrone!Per concludere,Ci sono 60 milioni di italiani che di tutta questa polemica, non capiscono un cazzo e invece, democraticamente necessita informarli. Come? Dobbiamo fare un pubblico processo all'unità d'Italia e per essa unità ai governi che con arroganza tipicamente savoiarda e garibaldina, hanno conquistato il Monte-citorio e da lì si fanno beffe di tutti gli italiani che "democraticamente" e incoscientemente li tengono in piedi con il proprio voto. Qui NECESSITA DEMOLIRE LE FONDAMENTA DI UNO STATO SIFFATTO, E RIFONDARE la casa della nazione italiana, cominciando con il costringere il governo a realizzare LE MACROREGIONI!Dove ciascuna, lasciando al governo centrale di Roma due soli strategici ministeri, quello degli esteri e quello della difesa, possa legiferare da sola. Secondo la propria visione del territorio e ciò che lo stesso può offrire, in termini di economia. Inutile quindi, farsi la guerra tra poveri. E' in alto che bisogna mirare e il dialogo tra noi, solo a costruire questo deve mirare!
Tutto il resto é fuffa!E' la nullità di chi vorrebbe ma non può!
Ad esempio, non vorrei più sentir parlare di Sicilia separata dalle Duesicilie; deve far parte della stessa macroregione! E lo devono decidere i cittadini, e non quattro esagitati. Così come il Triveneto, non deve c'entrare niente con la Lombardia, per fare una Padania senza giustificazione storica a meno che non lo decidano i cittadini. Così come, mi dovete spiegare che cosa c'entrano i liguri con la stessa arrogante padania! Roma potrà restare capitale d'Italia, perché no, visto che lo suggerisce la Storia, al mondo intero e non solo a noi, plebaglia litigiosa! E arraffapoltrone. Ripristinando la democrazia.Quella vera!
Mario Moccia di Montemalo
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