Ricevo,condivido,pubblico... (Le foto ritraggono la "pulizia" al Porto di Catania)
Il Porto del Sole
Comitato Cittadino
per la rinascita del porto di Catania
Il Porto del Sole
Comitato Cittadino
per la rinascita del porto di Catania
Catania 30.12.2007
Lettera aperta alla Cittadinanza
Illustre editore e direttore del quotidiano La Sicilia
e p.c.
Signor Procuratore della Repubblica di Catania ed Autorità tutte.
Il Suo giornale oggi pubblica la dettagliata protesta dell’imprenditore-politico De Felice ex Assessore Comunale perché impossibilitato ad eseguire le varie deleghe assegnategli dalla attuale amministrazione.
Dei vari punti di tale protesta uno solo risulta di nostro interesse: quello del nostro porto cittadino già definito da un dossier in Commissione Nazionale Antimafia quale “Porto delle Nebbie”, ingiustamente privato, a detta dell’ex amministratore, di un porto turistico, anche questo privato nel senso di riservato ad una (im)presa privata.
Probabilmente l’ex Assessore si riferisce al porto turistico sulla foce del Torrente Acquicella destinato a quel soggetto dotato di poteri divinatori talmente forti da avere azzeccato nel 2000 con anni di anticipo le previsioni del Piano Regolatore Portuale (PRP) che sarebbe stato presentato solo nel 2004 al Consiglio Comunale. Previsioni che, come è noto, non possono venire fornite a chi potrebbe trarre indebito vantaggio nel corso di aggiudicazione delle pubbliche gare conseguenti e e pertanto, a non volere pensar male, non può che trattarsi di magici poteri e non di tentativo di reato.
Falso, sicuramente per disinformazione dell’autore, è il presupposto che tale porto turistico sarebbe stato costruito con finanziamenti privati. La nuova diga foranea, sebbene illegittimamente priva di Valutazioni di Impatto Ambientale, risulta a principale protezione di tale “porto turistico privato” a carico dalle nostre tasche per decine di milioni di euro. Un bell’esempio di “impresa” privata che conferma l’andazzo della pubblica amministrazione nei tempi nostri.
L’effettivo rilancio della nautica da diporto non può mai conseguirsi mediante un unico detentore privato dei servizi del settore, come lamentato l’ex Assessore De Felice. Sarebbe sicuramente stato già conseguito da alcuni decenni, come avvenuto in tutti i porti del mondo, appena con il corretto accoglimento di più istanze di concessioni demaniali marittime (c.d.m.) in favore di più operatori o richiedenti interessati. Ma a quanto parrebbe, stante il comportamento dell’ente gestore portuale - di cui fanno parte Sindaco ed Presidente del Consiglio Comunale- nessuno operatore del settore è interessato neppure a piccole concessioni della maggiore estensione portuale inutilizzata di Sicilia: il nostro porto di Catania.
La preghiamo prendere atto che quanto sopra è solo parte dei motivi che hanno determinato il giusto rigetto di un disastroso PRP da parte della competente commissione del Consiglio Comunale di Catania.
La preghiamo ancora di informare i lettori del presente intervento e della ferma volontà del nostro Comitato di non distogliere l’attenzione sul “Porto delle Nebbie”.
Comitato Cittadino il Porto del Sole
ciclos.in proprio n. 10.000
Lettera aperta alla Cittadinanza
Illustre editore e direttore del quotidiano La Sicilia
e p.c.
Signor Procuratore della Repubblica di Catania ed Autorità tutte.
Il Suo giornale oggi pubblica la dettagliata protesta dell’imprenditore-politico De Felice ex Assessore Comunale perché impossibilitato ad eseguire le varie deleghe assegnategli dalla attuale amministrazione.
Dei vari punti di tale protesta uno solo risulta di nostro interesse: quello del nostro porto cittadino già definito da un dossier in Commissione Nazionale Antimafia quale “Porto delle Nebbie”, ingiustamente privato, a detta dell’ex amministratore, di un porto turistico, anche questo privato nel senso di riservato ad una (im)presa privata.
Probabilmente l’ex Assessore si riferisce al porto turistico sulla foce del Torrente Acquicella destinato a quel soggetto dotato di poteri divinatori talmente forti da avere azzeccato nel 2000 con anni di anticipo le previsioni del Piano Regolatore Portuale (PRP) che sarebbe stato presentato solo nel 2004 al Consiglio Comunale. Previsioni che, come è noto, non possono venire fornite a chi potrebbe trarre indebito vantaggio nel corso di aggiudicazione delle pubbliche gare conseguenti e e pertanto, a non volere pensar male, non può che trattarsi di magici poteri e non di tentativo di reato.
Falso, sicuramente per disinformazione dell’autore, è il presupposto che tale porto turistico sarebbe stato costruito con finanziamenti privati. La nuova diga foranea, sebbene illegittimamente priva di Valutazioni di Impatto Ambientale, risulta a principale protezione di tale “porto turistico privato” a carico dalle nostre tasche per decine di milioni di euro. Un bell’esempio di “impresa” privata che conferma l’andazzo della pubblica amministrazione nei tempi nostri.
L’effettivo rilancio della nautica da diporto non può mai conseguirsi mediante un unico detentore privato dei servizi del settore, come lamentato l’ex Assessore De Felice. Sarebbe sicuramente stato già conseguito da alcuni decenni, come avvenuto in tutti i porti del mondo, appena con il corretto accoglimento di più istanze di concessioni demaniali marittime (c.d.m.) in favore di più operatori o richiedenti interessati. Ma a quanto parrebbe, stante il comportamento dell’ente gestore portuale - di cui fanno parte Sindaco ed Presidente del Consiglio Comunale- nessuno operatore del settore è interessato neppure a piccole concessioni della maggiore estensione portuale inutilizzata di Sicilia: il nostro porto di Catania.
La preghiamo prendere atto che quanto sopra è solo parte dei motivi che hanno determinato il giusto rigetto di un disastroso PRP da parte della competente commissione del Consiglio Comunale di Catania.
La preghiamo ancora di informare i lettori del presente intervento e della ferma volontà del nostro Comitato di non distogliere l’attenzione sul “Porto delle Nebbie”.
Comitato Cittadino il Porto del Sole
ciclos.in proprio n. 10.000
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