mercoledì 31 dicembre 2008

149° anno dall'occupazione...

"davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo."(2Pt 3,8)

2009 aD * 879° del Regno *
149° d'occupazione * L'ULTIMO !!!
BUON ANNO
placido & mariateresa

martedì 30 dicembre 2008

"A Rarika,per noi kosovari,è una finestra per vedere la Sicilia.A rarika è anche una speranza per la Sicilia Indipendente".(A.Qeriqi-RKL)

***********************
Caro Vasta!
Auguri NATALE e Anno 2009!
Auguri anche per A RARIKA nel primo anniversario.
A RARIKA,per noi Kosovari è una finestra per vedere la Sicila.

A RARIKA è anche una speranza per la Sicilia Indipendente.
Fraternamente!
A. Qeriqi e lo staff di RKL
***********

Il Comune di Genova ha scoperto la lapide in ricordo dei cittadini caduti durante il sanguinoso "Sacco di Genova" del 1849 compiuto dai Savoia.

Il testo della lapide
Nell'aprile 1849

le truppe del re di Sardegna Vittorio Emanuele II
al comando del generale Alfonso La Marmora
sottoposero l'inerme popolazione genovese
a saccheggi bombardamenti e crudeli violenze
provocando la morte di molti pacifici cittadini
aggiungendo così alla forzata annessione
della Repubblica di Genova al Regno di Sardegna del 1814
un ulteriore motivo di biasimo
affinché ciò che è stato troppo a lungo rimosso
non venga più dimenticato
Il comune di Genova pose
*****************
Tutta la documentazione sulla lapide che ha fatto imbestialire i Savoia del 2008...
http://www.francobampi.it/liguria/sacco/targa2008.htm

"LA CIARAMEDDA" (di Turi Lima)

La ciaramedda passa, sula sula,
e nuddu senti chiù li so' sunati:
l' àrvulu di natali è priparatu,
ma ss' àrvulu non senti lu so ciatu.
La ciaramedda passa, sula sula,
ma suspira pi nuddu li so' noti
ca chiàngiunu a lavina
supra sta terra,
àrida e mischina,
unni finìu la cona nta lu muru,
fatta ccu lu prufumu di l' amuri,
d' aranci russi,
spàricu spinusu
e di cuttunisciusu.
La ciaramedda passa, sula sula,
e sona la so mùsica scurdata.
Ma ju la sentu dintra la me menti
comu lampi di stiddi
e lentamenti
mi trovu nta li vrazza di me matri
ca mi stringi a lu pettu forti forti
e vidu tanta genti ca si vasa
e vidu coni e ciuri
ad ogni casa
e tanti aceddi n-celu
ccu li pinnuzzi tutti acculurati
e milli ciarameddi
addinucchiati
ca sònanu ncantati
e tutti li carusi
ca li so' matri abbràzzunu amurusi
e un coru di campani
ca dispènsanu mùsichi suvrani
e pàrranu di paci e libirtati
a stu pòpulu spersu strati strati
ca ccu li coni sfracillàu l'amuri
e li figghi jittàu a la stranìa
e li patri su' n-menzu a li turturi
e li matri su junti a l' aunìa.
La ciaramedda passa, coti coti,
ma nuddu chiù ascuta li so' noti.

Turi Lima

I mandarini di Natale (di Giuseppe Barra)

I veri mandarini, quelli di una volta, e soprattutto nostrani, emanano un acre odore che stimola la fame, ma ancor più il ricordo del Natale, del mio Natale da bimbo.
Ricordo che ci riunivamo noi bambini con mamma e papà accanto al fuoco, mentre nel caminetto ad ardere vi era il ceppone accompagnato da rami d’ulivo alquanto curvi, senza forma regolare e pieni di protuberanze.
Mamma ripeteva sempre: Non toccate il fuoco, chè vi potete scottare! Ricordo ancora, dopo la magra cena natalizia, mio padre e mio fratello che andavano a controllare in casa se tutto era a posto (perché la cucina era fuori casa), mentre ci accingevamo a giocare a carte.
Chi vinceva la partita mangiava due mandarini, invece di uno.......

Per continuare a leggere,clicca.... I mandarini di Natale
*************
Giuseppe Barra è il direttore del mensile culturale "Il Saggio" di Eboli

"L'OLOCAUSTO ARMENO",ancora intimidazioni al giornalista e storico Alberto Rosselli!

Minacce a Rosselli-Parla lo storico che da mesi riceve intimidazioni. Colpevole di aver scritto del genocidio armeno
Roma. A consegnare Alberto Rosselli alla protezione “discreta” della polizia e all’attenzione del Parlamento europeo potrebbero essere stati il suo libro più noto, L’Olocausto armeno” (Edizioni Solfanelli), un pamphlet contro l’entrata di Ankara nella Unione europea (“Sulla Turchia e l’Europa”, Edizioni Solfanelli), il lavoro in numerosi siti Web armeni, o forse. la recente collaborazione con la scrittrice di origine armena Antonia Arslan, già Premio Campiello con “La masseria delle allodole”, romanzo che ha come sfondo la strage del popolo anatolico.
“Le telefonate sono cominciate a fine gennaio — racconta al “Foglio” Rosselli — La prima volta ha risposto mia moglie e l’ho vista irrigidirsi: una voce in uno stentato italiano le ha urlato che eravamo dei bastardi e che ci avrebbero ucciso. Poi sono iniziati i deliranti messaggi via e-mail. A quel punto mi sono rivolto alle autorità competenti per denunciare il fatto”. Ma sembra che le chiamate provenissero tutte dall’estero e che vi siano poche speranze di individuarne gli autori, sempre diversi.
Per chi lo conosce, non stupisce la successiva reazione di Rosselli: ha voltato pagina e si è rimesso a lavorare facendo finta di nulla (“figuriamoci se rinuncio ai miei studi per questi signori”).
Lo stesso stato d’animo con cui il 27 settembre scorso si è recato a Sabazia per ricevere il Premio letterario internazionale Arché, riconosciutogli proprio per il suo libro sulle tragiche vicende armene. Eppure. anche laggiù, un’altra voce lo ha chiamato al cellulare minacciandolo di morte.In ottobre, di nuovo a Genova, la cosa si è ripetuta. Rosselli stava andando a un dibattito per sostenere le ragioni di chi resta fortemente critico sul progetto di una moschea che il sindaco di centrosinistra Marta Vincenzi intenderebbe edificare in città.
“In quattro mesi avrò ricevuto circa cento telefonate.
Questi signori (li chiama sempre così) mi hanno stupito per come conoscono ogni particolare della mia vita: sanno come mi organizzo, gli spostamenti di mia moglie, sanno perfino il nome del mio cane. Segno che mi controllano da vicino”.
Forse, “i signori” non saranno degli sprovveduti, forse contavano davvero di impaurirlo e metterlo a tacere, ma sicuramente non hanno calcolato l’'“effetto gran cassa” delle loro folli trovate.
Perché, a difesa di Rosselli e del giornalista turco esule Dogan Özgüden — accomunati dalla pubblica denuncia del genocidio armeno operato dai Giovani turchi —, si è schierata l’eurodeputato popolare olandese Ria Oomen-Ruijten, che, il 2 dicembre, ha presentato alla commissione per gli Affari esteri del Parlamento di Bruxelles un rapporto critico sulle prospettive di adesione della Turchia. Ma anche la televisione e i giornali armeni si stanno occupando del caso.
Rosselli ha ricevuto in settimana nuove pesanti minacce, durante un giro di incontri in Veneto.
Il Consiglio comunale di Genova organizzerà una serata di solidarietà.
Categorie “indegne di vivere”
Il quotidiano francese Figaro lo ha intervistato proprio di recente e sono pronte a farlo Radio Vaticana e la Bbc.
Alberto Rosselli è uno storico difensore delle radici giudaico-cristiane dell’Europa (“resto un tradizionalista”) e un amante di Fedor Dostoevskij, Oswald Spengler, Mircea Eliade e Joseph Ratzinger. “Personalmente non ho nulla contro l’attuale governo turco o contro il popolo anatolico in generale — precisa Rosselli — Occorre però ricordare che, al pari dei nazisti tedeschi persecutori degli ebrei, nel 1915 anche il Partito nazionalista dei Giovani turchi trattò la minoranza armena, ma anche quella greca, alla stregua di categorie etnico-religiose ‘indegne’ di vivere”.
Rosselli non fa alcuno sconto ai sogni panturchi che si sono riverberati in modo così sanguinoso.
“I nazisti trascinarono nei lager zingari o infermi e i Giovani turchi fecero più o meno altrettanto”.
Rosselli resta perplesso, infine, “di fronte alle prese di posizione di chi, fra i politici italiani ed europei, sostiene che la Turchia odierna non debba essere costretta ad ammettere uno sterminio ultra documentato, come quello armeno, per entrare a fare parte dell’Europa.
Ma così va il mondo”.
Bruno Pampaloni
FONTE:il Foglio, Martedì 23 Dicembre 2008, p. II

****************
Per contattare Alberto Rosselli (nella foto sopra)visitate questo sito: http://www.albertorosselli.it/ ,sito che raccoglie servizi, articoli, libri, immagini e altri materiali e notizie su Rosselli, sulla sua attività di giornalista e ricercatore storico e su quella dei suoi colleghi.
SOLIDARIETÀ AD ALBERTO ROSSELLI!
ONORE E GIUSTIZIA PER IL POPOLO ARMENO!
a rarika


Fns,internet e dintorni....

Ricevo e posto...
Tutti a Palermo al convegno dell'FNS a gennaio 2009.
Si deve fare un progetto per usare internet al meglio.
Con youtube siamo in grado di fare un giornale anche quotidiano via iternet, con video e articoli.
Venite tutti,presenteremo una proposta di giornale e come inviare gli articoli-video.
Dotatevi, prima del convegno, di un telefonino che fa i video con una memoria estraibile di almeno UN MEGA, ormai quasi tutti i telefoni hanno il video a prezzi ridottissini.
Per la prima volta nella storia delle comunicazioni possiamo far sentire la nostra voce.
Messina 28 dicembre 2008
Rino Baeli

lunedì 29 dicembre 2008

IL QUINTO NATALE SENZA DENISE...

Lettera Aperta, per la Nostra Piccola Denise
( A Natale Puoi!! video canzone )
Cara Nostra piccola Bambina, questo è il quinto Natale, che noi passiamo senza di te, ci manca tantissimo poterti abbracciare e coccolare, ci manca la tua voce, le tue canzoncine, la tua allegria e le tue risate.
Tantissimi bambini aspettano il tuo ritorno a casa, manchi tanto a Samuela e Federica.Possa questa lettera aperta arrivare a Te, ed essere letta anche da coloro che ti hanno allontanata da noi che ti amiamo, chissà se possano rendersi conto di quanto male ci stanno facendo e ricredersi, ritornare sui loro passi, farci sapere dove sei, per poterti portare a casa piccolo Amore.
Non ci arrenderemo facilmente, lotteremo fino alla fine. È una forza che nasce dal profondo... che tu stessa alimenti.
Si tratta soltanto di aver fiducia nel fatto che finchè si è in grado di respirare in questo universo nulla è perduto.
Tutto può cambiare, e in questo ci crediamo.
Sei con Noi..
Buon Natale dolce Denise.....
Continueremo sempre a cercarti..
24/12/2008-
Con Amore I Tuoi Genitori, e i tuoi cari

"Ai miei studenti ho consigliato di visitare questo blog..." (di Tiziana Toscano)

Caro Orazio,amici del gruppo del blog.
Vi seguo da circa sei mesi,e vi ringrazio per avermi aiutata,nonostante i miei studi e la mia professione,ad aprire gli occhi e la mente davanti alla storia della mia,nostra Sicilia.
Ho 44 anni,sono di Enna,ma vivo e lavoro a Palermo,avevo sentito e letto interventi "sicilianisti",ma li avevo sempre rifiutati perché "ottocenteschi",basati sul vittimismo,autarchici,isolazionisti,spesso di chiara marca fascista o reazionaria.
In estate,visitando questo blog attraverso un post sul caso Denise,la piccolina scomparsa,sono rimasta colpita dal fatto che il blog si dichiarava "nazionalitario siciliano" e pubblicava senza commenti gli interventi di partiti e movimenti indipendentisti o autonomisti del Veneto,della Liguria,delle Due Sicilie,del Friuli,della Sardegna,del Kosovo,della Lombardia.Da quel giorno,sono diventata una di Voi.
E sono contenta di potervi manifestare tutto il mio apprezzamento per il servizio che svolgete.
Ai miei studenti ho consigliato di visitare questo blog,indipendentemente da come la pensino,per incontrare e scoprire tante realtà umane e sociali che sembrano,nella realtà di tutti i giorni,inesistenti.
Non solo,ho detto ai ragazzi che questo blog è il chiaro significato della tanto abusata parola che sta per DEMOCRAZIA.
Auguri,quindi,per il Primo compleanno del blog,principalmente al giornalista Orazio Vasta!
Mi piacerebbe fare parte attiva del Gruppo del blog.
Tiziana Toscano

"Anche le polemiche, perfino le scerre, sono più proficue della reciproca ignoranza"(di Placido Altimari)

Carissimo Orazio,
lascia che alla cassata autocelebrativa aggiunga il mio piccolo confetto: complimenti!

Stai facendo un buon lavoro.
Offrendo uno spazio di libera e aperta dialettica costringi le monadi dell'indipendentismo mono-duo-triosiciliano a guardarsi negli occhi.
Nei quali sovente è riflessa la propria immagine: e questo fa -giustamente- incazzare. Anche le polemiche, perfino le scerre, sono più proficue della reciproca ignoranza. Che dalla conoscenza c'è sempre qualcosa da imparare. Anche l'acquisire la consapevolezza della reciproca incompatibilità è un gran risparmio di tempo. Come d'altronde la scoperta di una assoluta corrispondenza sollecita ad interrogarsi sulle ragioni delle irremovibili e superbe divisioni -da sempre- in atto.
Sappiamo bene infatti che tali divisioni promanano da ormai radicati pregiudizi, imposti dal personale percorso formativo.

Il quale mai è indenne dalle trappole ideologiche forgiate dalla borghesia colonizzatrice. È forse la consapevolezza di ciò a farmi esimere dal partecipare alle dispute via via sorte.
E per carità... o pigrizia, lascio che ognuno formi le proprie -comunque sbagliate- convinzioni. Ben sapendo che queste non servano a niente, e men che meno alla comune causa.
Ciò cha conta non sono infatti le convinzioni, bensì gli uomini che quelle convinzioni hanno.

Quando si saprà far emergere l'uomo dalla palude delle convinzioni sarà possibile immaginare percorsi ed azioni comuni. Io guardo agli uomini. E voglio a tutti egualmente bene.
Anche ai coglioni.
Un po' meno ai soliti furbetti. (E sono tanti).
Placido Altimari

domenica 28 dicembre 2008

Centesimo Anniversario Terremoto di Messina.

COMUNICATO STAMPA F.N.S. - KOMUNIKATU STAMPA F.N.S. MESSINA: 28 DICEMBRE1908 - 28 DICEMBRE 2008. NEL CENTESIMO ANNIVERSARIO DEL TERREMOTO E DEL MAREMOTO CHE DISTRUSSERO LA NOBILE CITTA' DI MESSINA, L'FNS NE AUSPICA LA RINASCITA GLOBALE. E RIBADISCE IL PROPRIO "NO" AL PONTE SULLO STRETTO.
Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu ricordano con profonda emozione le migliaia e migliaia di vittime del terremoto e del maremoto che, all'alba del 28 Dicembre 1908, distrussero la nobile Città di MESSINA e molti Paesi e Città della sua Provincia e dell'intera AREA dello STRETTO.
Rendono omaggio e tutti gli onori possibili alle Vittime.
E rinnovano la loro solidarietà alle rispettive famiglie ed ai rispettivi discendenti, nonchè alla Città di Messina di oggi, che vorremmo vedere risorgere definitivamente e più splendida di prima.
Come Regina dei Due Mari e punta avanzata della Nazione Siciliana nei rapporti fra Oriente ed Occidente, fra Nord e Sud.
Ovviamente, senza gli scempi, i danni ed i disastri che potrebbe provocare la realizzazione del "PONTE-IMBUTO" sullo STRETTO.
Un Ponte che dà corpo anche al tentativo di cancellare la Città stessa per farla inglobare in un probabile Mostro urbanistico e politico-amministrativo CALABRESE.
* * * * *
Una rinascita globale e ad ogni costo, quindi, quella che auspica l'FNS per MESSINA, nell'ambito di una politica che sia euro-mediterranea, che sia antisismica e che sia all'avanguardia.
Tale da superare in meglio quella adottata con successo dal GIAPPONE.
Palermo, 27 Dicembre 2008
IL SEGRETARIO F.N.S.
(Giuseppe Scianò)

"Letterina di un baby soldato a Babbo Natale"(di A.Bettozzi)




Ricevo dall'amico Dott. Armando Bettozzi una sua poesia che mette a nudo la gravissima realtà dei BAMBINI SOLDATO,cruda realtà presente in molti continenti...Subito dopo la poesia, segue il rapporto di Save the children’ dell'ottobre 2008. Le foto sono state inserite dal blog.
*************
Letterina di un baby soldato
a Babbo Natale
Per caso mi hanno detto che ci sei
e porti dei regali a noi bambini.
Ho nove anni e i genitori miei
non possono comprarne, poverini.
Perciò ti scrivo questa letterina
per chiederti un fucile più potente
che spari per lo meno un’ ottantina
di colpi tutti simultaneamente.
Così potrò ammazzare più nemici
e fare più contento il superiore,
e lui insieme a tutti i miei amici
dirà che mi son fatto tanto onore !
Io sono stato sempre un buon soldato
seppure a volte, un po’ sopra pensiero,
mi son lasciato andare ed ho pensato
di smetterla di fare il guerrigliero.
Ma mi hanno sempre detto : " E’ tuo dovere
combattere il nemico…Anzi, un piacere !".
Sarà così….! Aspetto il regaletto,
e già il leone mi ruggisce in petto !
Armando Bettozzi

===========
Il rapporto di ‘Save the children’
Sono più di 70 milioni i bambini e le bambine a cui ogni giorno nel mondo viene negato il diritto all’istruzione.
Per almeno 250 mila di essi, l’impegno quotidiano non è indossare uno zaino, ma imbracciare un’arma e combattere.
E’ lo sguardo sull’infanzia nel mondo di ‘Save the children’ che ha presentato a Roma il rapporto ‘Bambini e armi’, in occasione del rilancio della campagna ‘Riscriviamo il futuro’.
Tra i 250 mila piccoli soldati il 40 per cento sono bambine.
Negli ultimi anni almeno 2 milioni di minori sono stati uccisi, 6 milioni sono rimasti feriti o hanno subito traumi psicologici e 22 milioni sono i piccoli profughi o sfollati.
‘Save the children’ ha chiesto ai governi dei paesi coinvolti in conflitti armati, “più investimenti sulla scuola e meno spese per l’acquisto delle armi”.
Nel 2007 i paesi in guerra hanno speso 17,5 miliardi di dollari in armamenti, tre volte quanto servirebbe loro per assicurare l’educazione a tutti i bambini che ne sono esclusi (in queste aree sono circa 37 milioni).
A rifornirli sono stati soprattutto i paesi del G8 (Italia compresa) che, secondo quanto afferma l’organizzazione internazionale, “detengono l’84 per cento delle esportazioni di armi nel mondo”.
Questi paesi continuano a fornire armi leggere anche a gruppi e governi che commettono violazioni dei diritti umani compreso il reclutamento di minori.
Armi che finiscono nelle mani dei bambini, al posto delle matite.
Nel 2007 alla campagna ‘Riscriviamo il futuro’ gli italiani hanno contribuito con 2,5 milioni di euro.
Una somma solo di poco inferiore a quella che lo Stato ha stanziato a favore della ‘Fast track initiative’ (programma di istruzione) pari a 3 milioni.
“Non voglio incolpare nessuno - ha detto il direttore generale di ‘Save the children’ Italia, Valerio Neri - ma questo finanziamento è scandaloso”.
In occasione della presentazione dei risultati dei due anni di campagna internazionale (sei milioni di bambini in più a scuola, di cui 815 mila inseriti per la prima volta) sono intervenuti con due distinti messaggi, anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sostenendo che “l’educazione scolastica costituisce il fondamento della formazione morale e civile di ogni popolo”, e il ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, che ha ribadito l’impegno del governo italiano “nei confronti nella protezione dei diritti dei minori, con speciale attenzione ai bambini coinvolti nei conflitti armati”.

sabato 27 dicembre 2008

A rarika ha compiuto un anno...

Un anno fa,il 24 dicembre,nasceva questo blog ... il 27 dicembre,sono stati pubblicati i primi post...Ad oggi, "a rarika" conta la visita di oltre 8 mila visitatori,di cui,circa 2000 stabili...Il blog è in contatto diretto con un centinaio di blog e siti web...E,nel suo piccolo,è riuscito nell'intendo di dare vita ad una sorta di agorà,libera,senza censure...Qui c'è diritto di parola,fermo restando i principii di cui si nutre il blog:a rarika è un blog nazionalitario siciliano, internazionalista, cristiano, antimafioso,non-violento...un blog "dalla parte dei bambini"...A rarika non rappresenta nessun partito,movimento o associazione politica,culturale,religiosa e sportiva...A rarika ha costituito un "Gruppo del blog"...c'è in corso un dibattito "per e se " dare al "Gruppo" una propria identità statuaria...Con il nuovo anno,il blog cambierà impostazione...lo scopriremo assieme. Per ora festeggiamo il primo anno di vita del blog...e davanti a questa bella cassata siciliana,colgo l'occasione per ricordare agli amici siciliani di consumare in questi giorni di festa DOLCI SICILIANI! ************************
lunedì 24 dicembre 2007

LAVORI IN CORSO....
......."Un uomo che nasce in questo Paese,ad un certo momento della sua vita,deve fare una scelta"... Pippo Fava

Auguri al vetriolo! (di Corrado Vigo)

Auguri a tutti.
Scontato? Vero?
Allora ... faccio gli auguri a tutti quelli che mi vogliono bene.
Poi auguri speciali a:
- Ministro Luca Zaia, che ha mostrato un disinteresse verso il sud Italia come mai nessun altro Ministro (lo paragono solo al prof. Paolo De Castro e all'on.le Gianni Alemanno);
- arch. Giuseppe Morale, che ha eluso la mia lettera by-passandola e rispondendo altro. A lui vorrei regalare un bel libro di Agronomia, uno di Idraulica Agraria, uno di Agrumicoltura, uno di Arboricoltura, uno di Estimo, con la speranza che poi ringrazi (cosa che non ha fatto dopo che gli ho mandato i miei libri gialli!);
- all'on.le Leontini (il peggiore Assessore Regionale all'Agricoltura della nostra Regione), che non solo si è disinteressato della "potatura straordinaria" per le gelate del 2001/2002, ma ha stornato i fondi disponibili su altra calamità, ed ha scritto e firmato la circolare "ammazza pratiche" o "ammazza rimborsi". E' stato davvero unico.!

Se fosse rimasto ancora "in sella" l'Assessorato avrebbe cambiato nome: "Assessorato contro l'Agricoltura";
- al dott. Pennucci (del Ministero per le Politiche Agricole) che "rema contro" da una vita per le delimitazioni dei danni avvenuti in Sicilia;
- all'estensore dell'ACN (Abominevole Carta dei Nitrati);
- all'inventore della DIA (Dichiarazione Inizio Attività) Siciliana, tutta un programma;
- all'inventore delle Linee Guida per la Relazione Paesistica (di appena 615 pagine);
- all'inventore dello spettacolare Customer Satisfaction, i cui dati non sono stati resi pubblici;
- a tutti i preposti negli Uffici che dovrebbero manutenere corsi d'acqua e fiumi, ma invece se ne fregano;
- a tutti i Burontosauri che incentivano la produzione di carte inutili.
Preso dal buonismo natalizio avevo dimenticato due grandi campioni:
- Nembo Kid, ovvero il sottosegretario riciclato, quello che sapeva tutto sull'OCM agrumi, senza avere mai partecipato a nessuna riunione, e causa della mia censura sul quotidiano LA SICILIA, cassato alle elezioni, ma ripescato dalla politica ineffabile e cialtrona;
- il Deputato del mio collegio elettorale, quello che invece di andare in Parlamento gira in Porsche, e vanta il più alto numero di assenze della storia!
**********

GLI AUGURI DI ROMAN (Mis)

Orazio,
nel ribadirti i miei migliori auguri
ti invio il link del video del MIS con gli auguri di buon 2009.


che trovi anche nella prima pagina di


Un abbraccio,
Roman

Auguri di Buone Feste dallo staff di AlbaniaNews

Ci siamo!
Vorremo fare gli auguri di Buone Feste a tutti,in particolare a chi si adopera continuamente per il buon funzionamento e gestione di AlbaniaNews e ai tanti collaboratori,grazie.
Un particolare ringraziamento va a tutti i nostri lettori che partecipando fanno di AlbaniaNews una risorsa unica e bellissima di confronto culturale tra il Paese delle Aquile e il Bel Paese.
Siamo una nuova risorsa di notizie ma dal nostro primo giorno abbiamo pubblicato circa 500 articoli, 100 utenti registrati, più di 200 visitatori che ogni giorno ricevono nella loro posta le ultime informazioni e circa 1500 visite al giorno.

Abbiamo partecipato a vari forum sull'intercultura, espanso la rete dei collaboratori e ricevuto tantissimi email di ringraziamento e consigli vari.La cosa pù importante è che tutto questo si fa volontariamente, senza scopo di lucro cercando di dare una visione più giusta del mondo albanese a 360 gradi.
Il prossimo anno sarà ancora più formidabile con le novità che stiamo pensando. Cercheremo di creare una community dentro il nostro sito potenziando le collaborazioni e far sentire la nostra voce tra i media che operano nel nostro campo.
Aiutateci a crescere dando il vostro contributo.
Staff A.NEWS

giovedì 25 dicembre 2008

(nella foto)Scuola Napoletana, Natività, Chiesa della SS. Annunziata, Piedimonte Matese (CE)

Cari amici,per oggi e domani, il blog si ferma su questa bella immagine della natività del Nostro Signore Gesù Cristo,inviatoci dagli amici dell' Editoriale Il Giglio di Napoli,assieme ai loro auguri...
Un sincero e cristiano augurio a tutti voi...
Orazio Vasta e il Gruppo da A Rarika. “Giuseppe non temere di prendere con te Maria
perché ciò che in lei è generato, è dallo Spirito Santo.
Ed ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù,
perché è lui che salverà il suo popolo dai peccati.”
(Matteo 1, 21)

L’Editoriale Il Giglio
augura
ai Soci e agli Amici
un santo Natale
ed un 2009 sereno
e ricco di soddisfazioni .

Bon Natali e filici annu novu


Italian
buon Natale e felice anno nuovo
English
merry Christmas and a happy New Year
Spanish
feliz Navidad y próspero año nuevo
French
joyeux Noël et bonne année
German
frohe Weihnachten und ein schönes neues Jahr
Russian
с Рождеством и с Новым годом
Arabic
اجمل التهاني بمناسبة الميلاد وحلول السنة الجديدة
Chinese
圣诞快乐并贺新禧
Afrikaans
geseënde Kersfees en ‘n gelukkige nuwe jaar
Aragones
Goyosa Nadal y millor año nuebo
Asturian
bon Nadal y feliz añu nuevu
Basque
zorionak eta urte berri on
Bolognese
bån Nadèl e un ân nôv pén ed felizitè
Brazilian Portuguese
feliz natal e um feliz ano novo
Bresciano
bon Nedal e bu an nof
Breton
Nedeleg laouen ha bloavezh mat
Bulgarian
Весела Коледа и щастлива Нова година!
Calabrese
buonu Natali e filici annu nuovu
Catanese
bon Natali je bon annu
Cornish
Nadelik lowen ha blydhen nowydh da
Cosentino
nu bùanu Natale e nu felice annu nùavu
Croatian
čestit Božić i sretna nova godina
Czech
veselé vánoce a šťastný nový rok
Danish
glædelig jul og godt nytår
Dutch
prettige kerstdagen en een gelukkig nieuwjaar
Dzoratâi
dzoyâo Tsalande et boun'annâïe
Esperanto
feliĉan Kristnaskon kaj prosperan Novjaron
Estonian
häid Jõule ja õnnelikku uut aastat
Fanese
bon Natal e felic ann nov
Ferrarese
auguri'd bon Nadal e bon an nòv
Finnish
Hyvää joulua ja onnellista uutta vuotta
Flemish
zalig Kerstmis en gelukkig Nieuwjaar
Furlan
bon Nadâl e bon an gnûf
Galician
bo Nadal e próspero aninovo
Greek
Καλά Χριστούγεννα κι Ευτυχισμένος ο Καινούριος Χρόνος
Greenlandic
Juullimi ukiortaasamilu pilluaritsi
Griko Salentino
Kalò Kristù ce na chrono nèo comào 'zze charà
Guarani
Tupãra'y'ára rory ha Ary Pyahu guapo!
Hebrew
חג מולד שמח ושנה טובה
Hindi
क्रिसमस और नव वर्ष मंगलमय हो
Hungarian
békés karácsonyt és boldog új évet
Icelandic
gleðileg jól og farsælt komandi ár
Japanese
クリスマス、新年おめでとうございます
Judeo-Spanish
Noel alegre i felis anyo muevo
Korean
즐거운 성탄, 새해 복 많이 받으세요
Kurdish Kurmanji
Kirîsmes u ser sala we pîroz be
Kurdish Sorani
Kirîsmes u salî nwêtan lê pîroz bê
Latin
Natale hilare et annum faustum
Latvian
priecīgus Ziemassvētkus un laimīgu Jauno Gadu
Leccese
nnu buenu natale e nnu felice annu nueu
Leonese
Bon Nadal y Prestosu Añu Nuevu
Ligurian
bon Deinà e feliçe anu növu
Limburgian
ne zaolige Kiësmes, e gelèkkig Nauwjoër, ên al wo wènselek ès!
Luxembourgish
e sche'ne Kröschtdâg an e glëcklecht neit Jaar
Maltese
Nixtieqlek il-Milied it-Tajjeb u s-Sena t-Tajba
Napulitano
buonu Natale e felice nuov'anno
Parmigiano
bon Nadèl e dla felicitè par al an nòv
Persian
کريسمس مبارک و سال نوی خوبی داشته باشيد
Piemontese
Bon Natal e Bon Ann neuv
Polish
Wesołych Świąt i szczęśliwego Nowego Roku
Portuguese
bom Natal e feliz Ano Novo
Punjabi
ਕਰਿਸਸ ਤੇ ਨਵਾੰ ਸਾਲ ਖੁਸ਼ਿਯਾੰਵਾਲਾ ਹੋਵੇ
Romagnolo
bon Nadél e feliz 'an nov
Sardinian Campidanesu
bona Paschixedda e a medas annus
Sardinian Logudoresu
bona pascas e felice annu nou
Scots Gaelic
nollaig chridheil agus bliadhna mhaith ur
Serbian
срећан Божић и срећна Нова година
Sicilian
bon Natali e filici annu novu
Slovak
veselé vianoce a šťastný nový rok
Traditional Chinese
聖誕快樂新年進步
Turkish
İyi Noeller ve mutlu bir yıl
Ukrainian
веселого Різдва і з Новим Роком
Urdu
کرسمس اور نیا سال مبارک ہو
Valencian
bon Nadal i millor any nou
Venetian

**************




Gli auguri di Franco Zavaglia...

CARISSIMI AMICI E COMPATRIOTI,

GIUNGANO A VOI E FAMIGLIA

I MIGLIORI AUGURI DI

BUON NATALE

CON LA SPERANZA DI UN FUTURO MIGLIORE PER TUTTI NOI

E PER LA NOSTRA AMATA PATRIA




Franco Zavaglia

Lettera a Babbo Natale (di Beppe Grillo)

Da:
Beppe Grillo

A:
oraziovasta@libero.it

24 Dicembre 2008
Lettera a Babbo Natale
"Caro Babbo Natale,nel 2008 non sono stato buono, anche quest’anno ho mandato a fanculo tanta gente.
Ho trattato male i giornalisti, gli editori, i politici, gli imprenditori con le pezze al culo. Portami lo stesso qualcosa.
Te lo prometto, l’anno prossimo cambierò. E’ un fioretto che ti faccio. Sarò ancora più cattivo, più fetente, non perdonerò più niente a nessuno.
Il 2009 sarà il mio Vaffanculo Year.
Tu che porti regali a tutti.
Tu che hai trasformato la nascita di Gesù in un supermercato.
Tu che sei il nonno dello psiconano e che gli hai suggerito la social card.
Tu, con le tue renne, che fai il testimonial del consumismo.
A te chiedo in questa notte di portarmi alcuni doni per l’anno che verrà.Non far morire più gli operai, 1.300 sono scomparsi nel 2008, hanno già dato.
Cambia categoria, passa ai politici e ai direttori di giornali e delle televisioni. Un piccolissimo incidente sul lavoro a Riotta o a Vespa o a Giordano, una telecamera sul piede. Una disgrazia lieve a Cicchitto, a Gasparri o a D’Alema, una pensione minima e un monolocale in un ballatoio di periferia.
Porta una sveglia con una suoneria eccezionale a Morfeo Napolitano e, se serve, anche un apparecchio acustico e un paio di occhiali. Forse si sveglierà e vedrà nella giusta luce giudiziaria il suo ex compagno Bassolino e si vergognerà del Lodo Alfano.
Ai precari, ai disoccupati, ai padri di famiglia, alle madri single, agli extracomunitari finiti in questo delirio che è l’Italia regala la speranza di un Paese democratico e civile, nel 2009 oltre alla speranza non avranno altro.Allo psiconano regala dieci giudici della scuola di Paolo Borsellino dalle Procure d’Italia.
Nella slitta non caricare avvocati, ne ha già troppi in casa e in Parlamento. Con loro passa i sabati e le domeniche a giocare a guardie e prescritti. Lui fa la parte del prescritto, è quella che gli viene meglio. Portagli anche un elicottero della marca di quello di Ceaucescu, nel 2009 può tornargli utile.
A Tremonti non portare nulla. Lui gioca da sempre con i condoni e con le aste pubbliche dei titoli di Stato.
Cerca di vendere i debiti della politica ai cittadini. Non dargli più i nostri soldi.
Un’asta dei BOT deserta a primavera gli cambierà la vita. Potrà ritirarsi sotto falso nome nel Parco dello Stelvio insieme al figlio di Bossi.
Alla Lega dai questo federalismo, sono trent’anni che Umberto Garibaldi lo vuole. Porta la Mafia e la Camorra e la Ndrangheta anche nelle valli bergamasche e nell’edilizia lombarda. Ognuno deve avere la sua Mafia federale.
Ma questo lo hai già fatto, mi dimenticavo.
A tutti gli italiani porta un muro.
Alto come quello di Berlino. Lungo come la muraglia cinese. Più resistente delle mura di Gerico.
E falli schiantare contro per risvegliarli prima che sia troppo tardi.
Buon Natale a tutti gli italiani onesti."

Beppe Grillo

mercoledì 24 dicembre 2008

NOVENA DI NATALE (video)


CLICCA...... Novena di Natale
*Fonte della "novena": http://partitodelsud.blogspot.com/

Auguri da Vicenza..."SALTA X L'INDIGNAZIONE!"

Ascoltate questo cantante vicentino!
- Luca Bassanese - Salta Per Lindignazione-0001.mp3
Si chiama Luca Bassanese... potrebbe essere considerato
come la "colonna sonora" della questione "Dal Molin" (dal punto di vista dei comitati cittadini)
Ciao e auguri di gioioso Natale e Felice Anno Nuovo!!!!
Gabriele da Vicenza

Auguri...da Trecastagni

********************
Auguri fratello.



Armando Sorbello*



*Presidente del Consiglio Comunale di Trecastagni

AUGURI dall'A.S.A.SI.

AUGURI DI CUORE E GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE

www.asas.sicilia.it

FELICE 2009.......


Auguriamo Buon Natale e felice 2009

AUGURI!!!


In questa ricorrenza,

le esprimiamo i più sentiti Auguri !!!


Merry Christmas and best wishes
for an extraordinary 2009.

martedì 23 dicembre 2008

Buon Natale e Felice anno nuovo...

La presente per augurare Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
Avv. Francesco Silluzio


















Buone feste....

========================

Tanti auguri di Buone Feste

Natale Cuccurese

Buon Natale.....

Certi eventi lasciano il segno


NATALE anno 0
Gesù nasce a Bethlem
NATALE anno 1130

Ruggero II è incoronato Re di Sicilia a Palermo

BUON NATALE

placido&mariateresa


..UN PUGNO ALLO STOMACO!

Dal Blog VIGOPENSIERO ...un'amara lezione di vita...l'indifferenza TOTALE ad un messaggio d'amore verso chi soffre...Caro Corrado,non è un caso limite,ma il caso del tuo blog,che ospita centinaia e centinaia di commentatori vivaci,spiritosi,battaglieri,è l'emblematico esempio di una società occidentale scristianizzata,piegata su se stessa,capace di sentirsi forte solo con i deboli. Un'amara lezione...per Natale...un pugno allo stomaco per chi si volta dall'altro lato! Orazio Vasta =======================
Dal blog VIGOPENSIERO http://corvigo.blogspot.com ...
domenica 21 dicembre 2008
mi aiutate?
Considerati gli accessi al blog pensavo di fare qualcosa di utile, ovvero di raccogliere fondi per darli in beneficenza.
L'aiuto che chiedo consiste in:
1) sapere a chi fare beneficenza, ovvero quale istituto di ricerca o quale istituzione ne abbia più bisogno;
2) come fare ad avere le sottoscrizioni in maniera semplice;
3) come fare ad effettuare la donazione, non appena ottenuti i fondi.
Per racimolare questi soldi ... mi piacerebbe preparare un calendario, non so ancora con "chi".
Ecco che chiedo l'aiuto a tutti voi lettori del blog.
Facciamo, almeno noi, qualcosa di utile, che resti nel ricordo del tempo.
Grazie a chi mi darà consigli, "dritte" e validi suggerimenti operativi.
Pubblicato alle ore 06:19 6 commenti
*************
Dal blog VIGOPENSIERO http://corvigo.blogspot.com/
martedì 23 dicembre 2008
Ricevo dalla collega palermitana Patrizia Follari, e pubblico.
Ma che è successo al Popolo del Blog?
L’idea del calendario mi sembrava carina, le idee date possibili, divertenti, modificabili anche.
Ma non mi è sembrato di raccogliere l’entusiasmo di alcuno.
E’ possibile che non ci sia nessuno a cui fare beneficienza?
Siamo così inariditi nei nostri problemi, che non riusciamo più a vedere chi sta realmente peggio di NOI?
Si è vero!
Gli agricoltori hanno seri problemi economici, ma per un momento ci fermiamo a pensare a chi non ha niente, ma veramente Niente?
A chi è malato?
A chi è solo?
(….La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.
Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore.
Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità. …..)
Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani (Rm 12,1-2.9-18)
P.S.: a Palermo c’è solo l’imbarazzo della scelta a chi fare beneficenza, evidentemente nel catanese siete fortunati.
Pubblicato alle ore
19:20

Bòn Nadale dal Veneto...

Francesco Falezza
www.falezza.com


IL MIRACOLO DI NATALE....

Che questo Natale ti doni tutta la serenità
che il tuo cuore desidera …
Spero che per miracolo leggendo questa
e-mail ti possa arrivare tutto il calore
e l’emozione che provo scrivendola.
Carmine Spera

Caro Spalletti..."bisogna saper perdere"!

Bisogna saper perdere
Scritto da Corrado Armenia
martedì 23 dicembre 2008
Domenica pomeriggio ho avuto la fortuna di assistere a una meravigliosa partita di calcio tra il Catania e la Roma, un evento sportivo che mi ha ancor di piu' avvicinato al fascino di questo sport che riesce a emozionare chi, come me, ne apprezza l'imprevedibilita', la fantasia e l'alternanza di momenti esaltanti con momenti di grande difficoltà, ma oggi, a 48 ore di distanza, sono molto piu' che amareggiato per il seguito mediatico che ha avuto questo evento.

In quasi tutte le trasmissioni sportive si è deciso di stigmatizzare con un certo piglio gli atteggiamenti di mr.Zenga subito dopo il triplice fischio, la pseudo-zuffa del sottopassaggio nella quale, da quanto apprendo dai vari articoli letti e dai servizi televisivi, è accaduto presumibilmente di tutto e di più.
In pochi, insomma, si sono voluti interessare di ciò che di sportivo accadeva in campo anche se gli spunti da cui partire erano tantissimi.
La partita aveva invece offerto un grande spettacolo: La piccola provinciale stava mettendo sotto i vice-campioni d'Italia che dimostrandosi tali, avevano tentato la rimonta dallo 0-3 terminandola con un 2-3 finale pieno di quell'ovvio nervosismo che si registra in una qualsiasi partita di calcio nella quale si riscontra una rimonta di queste fattezze. Sono volati quindi i soliti vaffa di turno, che, se mi permettete un commento, non sono affatto un eccezione, ma la regola in questo sport, qualche giocatore ha perso le staffe marcatamente e si è quindi spostata radicalmente l'attenzione ( quello che io amo definire"il gusto del sangue" ) su questi miseri eventi di pura istintualità bestiale che nessuno vuole giustificare ma che il moralismo più basso di certa informazione tende sempre a mettere in risalto così da permetterne anche il loro ripetersi.
Non è comunque finita qui.

Il rimpallo mediatico è arrivato addirittura a parlare di coltelli e di punizioni esemplari da trovare per fermare l'argine della violenza e nessuno ha stigmatizzato gli episodi ( di entrambe le squadre si intenda ) che invece hanno nel loro svolgersi una natura evidentemente violenta ( o diseducatrice come in genere si preferisce definire questi eventi ) e che meritavano un approfondimento disciplinare dagli organi preposti nonchè dagli organi di stampa ( mi riferisco alla furia di Mexes nel fine partita e tutto ciò che è accaduto nel sottopassaggio ).
Si è invece montata una polemica che mette contro l'una e l'altra società, l'una e l'altra tifoseria e l'una e l'altra città che si rimpallano vicendevolmente le responsabilità di quanto accaduto: La Roma lamentandosi di un presunto clima intimidatorio nello stadio Massimino e il Catania sostenendo che il gioco scorretto dei giocatori giallorossi non fosse stato sanzionato dovutamente dall'arbitro Rosetti. Un misero esempio della volontà di trovare la giusta spiegazione di quanto accaduto, la volontà di acuire ( se già non ce ne fosse il bisogno) una rivalità tra due ambienti che non può far bene a nessuno dei due. Perchè la spasmodica ricerca del colpevole aumenta solo la cultura del dubbio e dell'odio e il gioco del calcio diventa così solo una vetrina per il gossip o le notizie di cronaca. Tutti noi sappiamo che il calcio è invece ben altro, il problema è che si mescola ad una cultura retrograda che non lo aiuta a crescere i suoi valori sportivi e ad avere , quindi, quel ruolo di educatore che tutti, a parole, dicono che dovrebbe avere.
La mia verità, non perchè sono catanese, o perchè sono sospinto da una simpatia sportiva per il Catania calcio, è che domenica pomeriggio una squadra importante, che non ci stava a perdere, ha perso il controllo di qualche suo giocatore creando delle reazioni a catena violente che hanno diversi responsabili ma, che, in fondo, ci hanno semplicemente dimostrato, senza ricorrere a storie di rivalità che risalgono al 7-0 dell'olimpico di 2 anni fa o alla partita finale del campionato scorso e all'atteggiamento intimidatorio dello stadio catanese, che nel calcio, come nella vita, può accadere che si perda, anche quando non si merita ( e non è il caso di domenica), anche quando si gioca contro una squadra che sulla carta ti è inferiore, perchè questo è lo sport ed è questo che, semplicemente, bisogna imparare dallo sport.
Purtroppo qualcuno lo ha voluto dimenticare, ma bisogna saper perdere.
Buon Natale e buon anno a tutti.

***********
Fonte: www.cataniaoggi.com

LA NASITA DI GESU' (di Giuseppe RICCIOTTI)

Tratto da: Giuseppe RICCIOTTI, Vita di Gesù Cristo,Oscar Mondadori, Milano 1999,§ 243-245.
=================
§ 243. Luca ci fa sapere che, quando Giuseppe e Maria giunsero a Beth-lehem, "non c'era posto per essi nell'albergo" (2, 7). Questa frase è più studiata di quanto sembri all'apparenza. Se Luca avesse voluto dire soltanto che il caravanserraglio non poteva contenere più alcuno, gli sarebbe bastato dire che ivi "non c'era posto"; egli invece aggiunge "per essi", non senza riferirsi implicitamente alle loro particolari condizioni, cioè a quelle di Maria nell'imminenza del parto.
Potrà sembrare una sottigliezza, ma non è.
In Beth-lehem Giuseppe avrà avuto senza dubbio conoscenti o anche parenti a cui domandare ospitalità; sia pure che il villaggio era gremito, ma un angoletto per due persone così semplici e dimesse si poteva sempre trovare in Oriente: quando a Gerusalemme affluivano centinaia di migliaia di pellegrini in occasione della Pasqua(§ 74),la capitale rigurgitava non meno che la Beth-lehem del censimento, eppure tutti trovavano posto adattandosi.
Ma naturalmente, in circostanze di quel genere, diventavano simili a caravanserragli anche le squallide case private, che consistevano di solito in un unico stanzone a pianterreno: tutto vi era in comune, tutto si faceva in pubblico, non c'era riserbo o segretezza di sorta.
Perciò si comprende perché Luca specifichi che «non c'era posto per essi» : nell'imminenza del parto, ciò che Maria ricercava era soltanto riserbo e segretezza.
CONTINUA A LEGGERE: nascita di Gesù
************

Fonte: www.storialibera.it





"Mpa,quali garanzie di vero cambiamento?"(Editoriale Il Giglio)

In riferimento al post Prove tecniche...per silurare il Presidente della Regione Siciliana.Ma,se Lombardo....
**********
Gent. Sig. Vasta,
apprezziamo molto la puntualita' con cui il suo Blog dà informazioni sulla politica siciliana, sulla quale veniamo a sapere solo ciò che circola sui mass media.
Per quanto riguarda in generale l'argomento politica e movimenti in genere, siamo molto perplessi a proposito dei politici che in Campania hanno aderito al Movimento di Lombardo, a partire da Enzo Scotti.
Ci sembra che le garanzie di vero cambiamento siano piuttosto scarse.
Cordiali saluti
Editoriale Il Giglio
=============
Nell'occasione, le facciamo i nostri migiori auguri per il Santo Natale e per un 2009 sereno.

Su un sarcofago del IV secolo in Sicilia compare l'immagine del Presepe

Re saggi, il bue e l'asino
di Vanni DERONDA
tratto da: Avvenire, 6.1.1999.
Su un sarcofago del IV secolo in Sicilia compare l'immagine del Presepe Sono in tre, avanzano in processione, portano doni al Bambino e indossano il berretto frigio. Non c'è dubbio, sono loro: i Magi. La loro immagine - accompagnata a quella che potrebbe essere una delle primissime raffigurazioni della Sacra Famiglia nella grotta di Betlemme - appare per ben due volte sulle pareti del sarcofago di Adelfia, il capolavoro dell'arte paleocristiana in Sicilia che in questi giorni è al centro di «Et lux fuit», la bella mostra documentaria allestita nella Cappella Sveva dell'Arcivescovado di Siracusa [...]Scoperto nel luglio del 1872 nelle catacombe di San Giovanni a Siracusa, il prezioso sarcofago in marmo del IV secolo conservava i corpi del «comites» Valerio e della moglie Adelfia. Si tratta del più importante reperto di archeologia cristiana in terra siciliana: una vera e propria cattedrale in miniatura, sulle cui pareti sono raffigurati gli episodi salienti della Storia della salvezza. La stessa Adelfia - oltre ad apparire nel ritratto centrale in compagnia dello sposo - viene ritratta nell'atto di attingere alle fonti della salvezza e mentre si presenta davanti al trono di Cristo, che in questa immagine assume anche il significato simbolico della Sapienza del Padre.Scorrono le sequenze del sacrificio di Isacco e della moltiplicazione dei pani e dei pesci, dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme e della consegna delle Tavole a Mosè, del miracolo delle nozze di Cana e del canto dei giovani nella fornace, in una continua, fitta tramatura fra episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Una «lectio» per immagini che già anticipa, per molti aspetti, l'interpretazione figurale (il Nuovo Testamento come inveramento dell'Antico, che già ne annuncia le verità) che verrà poi sviluppata nel corso del Medioevo."La scena dell'adorazione dei Magi ricorre due volte - osserva il professor Claudio Calvano, che ha partecipato all'allestimento della mostra traducendo, tra l'altro, alcuni testi di Prudenzio e Giovenco, poeti cristiani latini contemporanei alla costruzione del sarcofago -. Sul coperchio vediamo una scena in cui i tre saggi venuti dall'Oriente, caratterizzati dal cappello frigio, adorano un bambino avvolto in fasce e deposto su una mangiatoia. Uno di loro tende un braccio per indicare una stella con sette raggi, mentre reca un piatto con la corona d'oro. Gli altri due portano i grani d'incenso e le fiale della mirra. Ritroviamo la scena sotto il clipeo, con figure di proporzioni ridotte per mancanza di spazio. La Madonna appare adesso seduta su una cattedra e tiene in braccio il Bambino, che si protende nell'atto di ricevere la corona d'oro gemmata offerta dal primo dei tre Magi".In entrambi i casi a fianco della Vergine appare una figura maschile che potrebbe rappresentare san Giuseppe oppure uno dei pastori giunti per l'adorazione. La stessa incertezza riguarda, del resto, le scene analoghe che incontriamo, per esempio, nel cosiddetto «sarcofago della Natività» conservato presso il museo di Arles (un manufatto di datazione incerta, ma comunque coevo rispetto all'opera in mostra a Siracusa) e nella lastra del loculo di Severa, una lapide del 330 circa che fa parte della dotazione dei Musei vaticani.
Se in quest'ultimo caso i personaggi sono disposti in modo quasi identico a quello del sarcofago di Adelfia, il monumento di Arles dispone la scena su due piani, relegando i Magi in basso rispetto alla vignetta della Natività, nella quale compaiono altri due «personaggi» destinati ad avere grande fortuna nei successivi presepi: il bue e l'asino.Spiega Calvano: "La presenza di questi animali richiama la profezia di Abacuc: «Il Signore sarà riconosciuto in mezzo a due animali». Anche Isaia mette in bocca al Signore il seguente lamento: «Il bue conosce il suo proprietario e l'asino il presepio del suo padrone, ma Israele non mi conosce e il mio popolo non mi intende».
I Padri della Chiesa fanno riferimento in genere al secondo profeta.
Il bue e l'asino non sono soltanto un indice della modestia del Creatore che si fa uomo, ma racchiude anche un'allusione al simbolismo teologico animale".