venerdì 28 agosto 2009

Presto il blog ritornerà in attività.......

Dopo un periodo di inattività il blog ritornerà,a giorni, attivo e aggiornato. A presto. Orazio Vasta

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Per contatti oraziovasta@libero.it
Oppure, sms o telefonare al 3492926242

domenica 5 luglio 2009

Aderisci alla giornata,14 LUGLIO, di silenzio per la libertà d'informazione on line

I giornali hanno il dovere di informare, I cittadini hanno il diritto di sapere.La nuova legge sulle intercettazioni telefoniche è incostituzionale, limita fortemente le indagini, vanifica il lavoro di polizia e magistrati, riduce la libertà di stampa e la possibilità di informare i cittadini, equipara i blog alle testate giornalistiche.
InformazioneSenzaFiltro sottoscrive l’appello di Repubblica.
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Aderisci alla giornata di silenzio per la libertà d'informazione on line
Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un susseguirsi di iniziative legislative apparentemente estemporanee e dettate dalla fantasia dei singoli parlamentari ma collegate tra loro da una linea di continuità: la volontà della politica di soffocare ogni giorno di più la Rete come strumento di diffusione e di condivisione libera dell’informazione e del sapere.Le disposizioni contenute nel Decreto Alfano sulle intercettazioni rientrano all'interno di questa offensiva.Il cosiddetto "obbligo di rettifica" imposto al gestore di qualsiasi sito informatico (dai blog ai social network come Facebook e Twitter fino a .... ) appare chiaramente come un pretesto, un alibi. I suoi effetti infatti - in termini di burocratizzazione della Rete, di complessità di gestione dell'obbligo in questione, di sanzioni pesantissime per gli utenti - rendono il decreto una nuova legge ammazza-internet.

Rispetto ai tentativi precedenti questo è perfino più insidioso e furbesco, perché anziché censurare direttamente i siti e i blog li mette in condizione di non pubblicare più o di pubblicare molto meno, con una norma che si nasconde dietro una falsa apparenza di responsabilizzazione ma che in realtà ha lo scopo di rendere la vita impossibile a blogger e utenti di siti di condivisione.I blogger sono già oggi del tutto responsabili, in termini penali, di eventuali reati di ingiuria, diffamazione o altro: non c'è alcun bisogno di introdurre sanzioni insostenibili per i "citizen journalist" se questi non aderiscono alla tortuosa e burocratica imposizione prevista nel Decreto Alfano.La pluralità dell'informazione, non importa se via internet, sui giornali, attraverso le radio o le tv o qualsiasi altro mezzo, costituisce uno dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino e, probabilmente, quello al quale sono più direttamente connesse la libertà e la democrazia.Con il Decreto Alfano siamo di fronte a un attacco alla libertà di di tutti i media, dal grande giornale al più piccolo blog.Per questo chiediamo ai blog e ai siti italiani di fare una giornata di silenzio, con un logo che ne spiega le ragioni, nel giorno in cui anche i giornali e le tv tacciono. E' un segnale di tutti quelli che fanno comunicazione che, insieme, dicono al potere: "Non vogliamo farci imbavagliare".Invitiamo quindi tutti i cittadini che hanno un blog o un sito a pubblicare il 14 luglio prossimo questo logo e a tenerlo esposto per l’intera giornata, con un link a questo manifesto.


Non si tratta di difendere la stampa, la tv, la radio, i giornalisti o la Rete ma di difendere con fermezza la libertà di informazione e con questa il futuro della nostra democrazia.

QUELLI DI "ANTENNA TRINACRIA",la radio d'assalto di Turi Lima

Questo gruppo ha lo scopo di RIUNIFICARE IL POPOLO DI ANTENNA TRINACRIA,la radio d'assalto creata e diretta-dalla 1978 al 1984- dal poeta Turi Lima.
Fra i collaboratori della radio lo storico Natale Turco,il professore Salvatore Camilleri,la professoressa Maria Sciacca e tantissimi altri,fra cui io,Orazio Vasta,responsabile di un programma serale di "contro-informazione" che si chiamava "Senza Tregua!"...
Tantissimi erano i collaboratori,ma tantissimi e tantissimi ancora erano gli ascoltatori:la radio era stata concepita da Turi Lima come strumento di sensibilizzazione rivolta al popolo siciliano al fine di riscoprire la propria "sicilianità" e la memoria storica.
In questo contesto,tantissimi dei tantissimi erano "ascoltatori militanti"...

Ma,unni su ora?


AVANTI POPOLO DI ANTENNA TRINACRIA,RIUNIFICHIAMOCI!


Orazio Vasta

venerdì 12 giugno 2009

"I giornali hanno il dovere di informare, i cittadini hanno il diritto di sapere"....

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ROMA - Sessantamila adesioni in poche ore.

Sessantamila cittadini che ci mettono la faccia con nome, cognome, città e professione per affermare che il disegno di legge sulle intercettazioni approvato oggi alla Camera "è incostituzionale, limita fortemente le indagini, vanifica il lavoro di polizia e magistrati, riduce la libertà di stampa e la possibilità di informare i cittadini".
Cittadini qualsiasi e, insieme, intellettuali, magistrati, politici, uomini e donne di spettacolo.
A cominciare da Roberto Saviano.
L'autore di "Gomorra" ha detto: "Sulle intercettazioni ci vuole più rigore: da parte di tutti, procure e giornalisti. Questo è certo. Ma quello che sta avvendendo con questa legge è rischiosissimo: così si cancella un importante strumento per la ricerca della verità".


FIRMA L'APPELLO DI REPUBBLICA.IT


L'appello di Repubblica.it ha un titolo che pone due questioni di pura democrazia: "I giornali hanno il dovere di informare, i cittadini hanno il diritto di sapere". Qualcosa che, con l'entrata in vigore della legge, diventerà più difficile, a volte quasi impossibile. Anche per questo le adesioni crescono rapidamente.
Firmano il giurista milanese Guido Rossi e l'avvocato e docente di Diritto Penale, Carlo Federico Grosso, il quale spiega: "Questa legge costituisce una gravissima violazione della libertà di stampa e del diritto/dovere di informare i cittadini su ciò che accade nel corso delle indagini preliminari. Sotto questo profilo è a mio avviso illegittima dal punto di vista costituzionale.
Aggiungo che la pesante sanzione pecuniaria prevista a carico delle società editrici di giornali rischia di determinare un arbitrario controllo della proprietà sulla linea del giornale. Il che di nuovo lede la libertà dei giornalisti".

Aderisce anche la giurista e scrittrice Eva Cantarella.
Tra gli scrittori, ecco i nomi di Claudio Magris, Andrea Camilleri, Vincenzo Cerami, Ernesto Ferrero, Silvia Ballestra e Gianrico Carofiglio. E si aggiungono i nomi dell'ex sindaco di Bologna Sergio Cofferati (fresco parlamentare europeo), del sindaco di Genova, Marta Vincenzi, dei governatori di Liguria ed Emilia Romagna, Claudio Burlando e Vasco Errani. Dal mondo dello spettacolo aderiscono i registi Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Francesca Comencini, Paolo Sorrentino, Mimmo Calopresti, Silvio Soldini, Daniele Luchetti, Davide Ferrario, Marco Risi, Maurizio Nichetti e Riccardo Milani; gli attori Pierfrancesco Favino, Massimo Ghini, Isabella Ferrari, Fabrizio Gifuni, Moni Ovadia, Patrizio Roversi; il produttore Domenico Procacci, il conduttore Alessandro Cecchi Paone, il musicista Mauro Pagani, i cantanti Vinicio Capossela, Piero Pelù e Andrea Mingardi e interi gruppi come gli Skiantos, i Modena City Ramblers, gli Africa Unite e molti altri.
L'attore Leo Gullotta firma e aggiunge una considerazione: "E' l'ennesima prova che viviamo in un paese dove la libertà di tutti è in pericolo, un segnale gravissimo, uno schiaffo alla democrazia".
E arriva l'adesione di don Andrea Gallo, quella di Daria Bonfietti, senatrice e presidente dell'Associazione delle vittime della strage di Ustica, dell'ex procuratore capo di Bologna, Enrico Di Nicola, dei presidenti della Provincia di Milano, Filippo Penati, e di Genova, Alessandro Repetto, del segretario della Cisl di Bologna, Alessandro Alberani.
(11 giugno 2009- Fonte: la repubblica)

martedì 26 maggio 2009

"APPELLO" Indipendentista e autonomista per votare Raffaele Lombardo....

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QUESTO BLOG,mette a disposizione questo spazio a tutti coloro che vogliono dibattere sulla questione sollevata dalla decisione del Presidente Raffaele Lombardo di azzerare l'attuale governo regionale,prospettando una nuova stagione autonomistica per la Sicilia. Lo spazio è libero! Non ci sarà alcuna tipologia di censura da parte nostra. NON verranno pubblicati solo interventi volgari e che contengono insulti personali e connotati violenti.
Avanti....
Per il Gruppo A Rarika,Orazio Vasta
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Oggetto:
Appello
Ricevuto il:
25/05/09 22:56
Gentilissimi amici e conoscenti, Vi prego solo di leggere il seguente appello, di rifletterci un minuto e di non rispondermi.
Se lo condividete vi prego anche di avere il coraggio di spedirlo a tutti i contatti di cui siete in possesso per il bene della nostra Sicilia, aggiungendo, magari, in calce la vostra firma.Un caro saluto.
Massimo Costa
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Il voto intelligente di un SICILIANO COSCIENTE, oggi, è quello dato a L'AUTONOMIA!
Questo non è un “appello di partito”.
E' solo un messaggio libero di un gruppo di siciliani liberi e convinti che non ci si debba lamentare di tutto ciò che non va in Sicilia, se poi al momento del "dunque", e perciò anche al momento di esercitare il diritto di voto, si rimane neutrali, o - peggio - si regala il proprio consenso ai partiti "romani" ed ai loro proconsoli, cioè ai loro rappresentanti in Sicilia: coi risultati che si vedono.
Oggi il Governo Siciliano ed il suo presidente, Raffaele Lombardo, sono oggetto di un attacco che non ha precedenti storici.
Ci siamo chiesti il perché di questo attacco?
Sono credibili questi “critici” quando dicono di attaccare Lombardo per il “bene” della Sicilia, proprio loro che hanno fatto del voto siciliano una merce di scambio da permutare in carriere romane, milanesi e bruxellesi?
Proprio loro che hanno svenduto o regalato le risorse dell'Isola al sempre più insaziabile governo centrale riducendo il Popolo Siciliano a popolo di accattoni senza anima senza prospettive e senza dignità, esponendo le nuove generazioni di Siciliani al rischio di sprofondare in una palude neocoloniale?!
Oggi, proprio questi proconsoli siciliani, vere e proprie punte avanzate dei POTERI FORTI ITALIANI, vogliono sbarazzarsi di Raffaele Lombardo, propulsore e protagonista (per loro, reo) di una evidente quanto imbarazzante ribellione civile e autonomista, che minaccia di espandersi nell'Isola a macchia d'olio...
Orbene, dopo avere sostenuto come potevamo l'innovativa azione politica di Raffaele Lombardo in questo primo difficilissimo anno di governo, noi siamo pervenuti alle seguenti conclusioni:
1. In pochi mesi non si possono fare miracoli. Tuttavia, una cosa è certa: la credibilità siciliana è salita, in quest'ultimo anno, a livelli altissimi: non accadeva da molti decenni. Oggi i Siciliani sono più rispettati.
2. Chi ha fatto perdere sei mesi per approvare il piano sanitario voluto da Lombardo, un piano che migliorerà certamente i servizi riducendo gli sprechi e salvando la Sanità siciliana dal fallimento sicuro?
3. Chi dirotta al Nord non solo le linee aeree strategiche per il nostro turismo, ma perfino i Fondi europei già destinati alla Sicilia?
Il Governo Lombardo o i suoi avversari, detrattori e sabotatori? Sicuramente non Raffaele Lombardo!
4. Chi ha messo ordine nel settore energetico che era finito nelle mani di mafiosi e speculatori senza scrupoli di mezzo mondo?
5. Chi sta riorganizzando la Forestale, la Formazione, la Burocrazia regionale?
Il Governo Lombardo o i suoi nemici e sabotatori?
Sicuramente Raffaele Lombardo!
6. Chi sta cercando di divulgare la verità storica sugli effetti del "Risorgimento" italiano sulla Realtà siciliana?
Chi sta lottando strenuamente per difendere l’Autonomia Statutaria Siciliana conquistata col sangue degli Indipendentisti?
7. Chi difende le vere radici cristiane nell’apertura umanitaria, ammirata e riconoscente verso uomini e donne che sfuggono alla miseria di paesi lontani, peraltro saccheggiati per secoli dalle potenze neocoloniali del Nord ricco ed opulento?
8. Chi accoglie con dignità e senza soggezione delegazioni di investitori cinesi, oma niti ecc., di cui la Sicilia ha bisogno? Chi progetta di rilanciare il credito bancario nell'Isola e nel Meridione d'Italia ora che le banche del Sud sono state fagocitate dalle grandi banche del Nord?
9. Chi vuole imporre l'attuazione dello Statuto Siciliano, fare pagare in Sicilia le imposte alle società che producono reddito in Sicilia ed alle multinazionali che ci avvelenano ed inquinano da oltre mezzo secolo e vorrebbero “socializzare” perfino i costi delle bonifiche ambientali? Chi vuole restituire ai Siciliani le accise petrolifere centralizzate dallo Stato italiano, cioè dal più grande evasore fiscale della Storia Siciliana?
Il Governo di Raffaele o i suoi nemici e sabotatori?
Sicuramente il Governo di Raffaele Lombardo!
Ebbene, si avvicina un momento di verità, quello in cui i Siciliani devono stringersi intorno al Presidente del Popolo Siciliano, cioè al proprio presidente autonomista che ha avuto la forza ed il coraggio di sfidare i POTERI FORTI costruendo (in soli 9 mesi!) “il peggior governo degli ultimi 50 anni": peggiore per i parassiti, per i traditori della propria terra e per i saccheggiatori che arrivano da unnegghjiè come le mosche sulla marmellata!
"La logica autonomista è rivoluzionaria rispetto al fallimento di una Autonomia affidata alle mani degli uomini del centralismo.
Un partito centralista che manda un suo uomo a governare una regione a statuto speciale mortifica l'Autonomia perché, a un certo punto, mette quest'uomo davanti a un bivio: obbedisci agli ordini del partito nazionale centralista o fai gli interessi dell'autonomia della tua regione. Siccome ci siamo sottratti e abbiamo risposto con schiettezza a favore della nostra comunità, abbiamo determinato uno sconvolgimento che non è ancora finito...anzi, è solo all'inizio!" (così a Torino, il 21 Maggio 2009, ha concluso il proprio intervento Raffaele Lombardo).
Votiamo per L'AUTONOMIA, l'unica forza reale che ci ha inseriti nell'agenda politica del Paese, non come quattro selvaggi da comprare con le perline colorate, ma come un Popolo che merita un Futuro.
Anche in “Europa”, laddove si decidono, nell’ombra, il settanta per cento delle leggi che ci governano (incluse quelle sull’aranciata senza arance e sull’olio extravergine d’oliva senza olive).
Siamo alla frutta.
Coraggio!
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Primi firmatari:
Mario Di Mauro- già Ideologo di "Noi Siciliani", oggi Presidente dell’Istituto “Terra e LiberAzione”
Renato Sgroi Santagati, già Ideologo del Partito Siciliano d'Azione, oggi segretario di Rinascita Siciliana - MO.SI.F.
Giuseppe Li Rosi- Presidente “Consorzio Produttori Agricoli Raddusa”.
Salvo Musumeci - Presidente del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia
Massimo Costa- Scrittore e Docente Università di Palermo
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lunedì 25 maggio 2009

Lombardo ha azzerato il governo regionale!

Lombardo ha azzerato il governo regionale! La notizia, già nell'aria negli ambienti politici, è stata ufficializzata nel corso di una conferenza stampa. La decisione fa seguito ad aspre polemiche all'interno della maggioranza di Centrodestra. Spunta l'ipotesi di un "governo istituzionale" aperto anche al Pd...

CRACOLICI (Pd): "FALLIMENTO DEL CENTRODESTRA". La notizia dell'azzeramento della giunta non ha sorpreso il Pd siciliano che per bocca di Antonello Cracolici parla di "fallimento del Centrodestra in Sicilia con un epilogo inevitabile dopo un anno di conflitti". Quanto all'ipotesi di un dialogo con il governatore, Cracolici afferma che "al momento non ci sono nè chiusure nè aperture. Siamo un partito - aggiunge - le scelte devono essere collegiali".


PAGANO (Pdl): "LOMBARDO HA PERSO LA TESTA". "L'azzeramento della giunta regionale è la prova concreta che Lombardo ha perso la testa". Lo ha detto Alessandro Pagano, deputato del Pdl commentando la decisione del presidente della Regione."Questo ci dispiace - ha concluso - perchè una figura deve saper navigare anche in acque agitate, serviva un po' più di sangue freddo. Confidiamo ora saper nella necessità di ritrovare il dialogo nell'interesse della Sicilia, mettendo al bando ritorsioni e diffidenze".

GIAMBRONE (Idv): "TORNARE SUBITO ALLE URNE". "Adesso si dia voce ai siciliani che fino ad oggi sono stati mortificati da un governo inadeguato che si è preoccupato solo dei personalismi.Da troppo tempo assistiamo ad atteggiamenti indecorosi, beghe, dissidi interni che hanno mandato in sofferenza la legislatura e dimostrato come questa maggioranza non sia mai esistita e, con la decisone di oggi, non ha più i numeri per governare". Così il senatore Fabio Giambrone, commissario regionale siciliano di Italia dei valori."La naturale conseguenza - conclude - che come Italia dei valori chiediamo a gran voce, è di tornare immediatamente alle urne per far finire questo scempio".

LOMBARDO: "Ne ho visto e me ne aspetto di tutti i colori ma l'ho detto e lo ripeto a duemila chilometri di distanza: non recedo di un millimetro....La logica autonomista e' rivoluzionaria rispetto al fallimento dell'autonomia affidata nelle mani degli uomini del centralismo. Un partito nazionale che manda un suo uomo a governare una regione a statuto speciale non frena, mortifica l'autonomia perche' a un certo punto mette quest'uomo davanti a un bivio: obbedisci agli ordini del partito nazionale centralista o fai interessi dell'autonomia della tua regione".......

CASTIGLIONE(Pdl):"Ritengo l'iniziativa di Raffaele Lombardo una mossa elettorale in vista delle europee: forse, preso dalla preoccupazione di non raggiungere il 4% con la sua lista autonomista, il presidente della Regione ha pensato di scuotere così gli elettori". L'ha detto il coordinatore regionale siciliano del Pdl, Giuseppe Castiglione, commentando l'azzeramento della giunta. "Avevano già detto - ha aggiunto - che dopo le europee avremmo lavorato per il rilancio dell'azione digoverno alla Regione. Il Pdl ha sostenuto il governo ogni giorno, e lo dimostra il fatto che il 90% della legislazione approvata è di iniziativa parlamentare". "Noi - ha concluso - siamo per il rilancio della coalizione e del programma di governo". Castiglione afferma che gli assessori del suo partito nella giunta di Raffaele Lombardo "aspettano il decreto di revoca delle deleghe da parte del governatore", aggiungendo che "dopo prenderemo le nostre valutazioni".......

FINOCCHIARO(Pd): "Un anno fa Raffaele Lombardo - sottolinea la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, avversaria dello stesso Lombardo alle ultime elezioni regionali - vinceva le elezioni regionali con il 65% dei voti, ma la sua maggioranza è sempre stata priva di coesione politica. Oggi la giunta è azzerata - conclude Anna Finocchiaro - e il centrodestra siciliano è spaccato, diviso e sta combattendo una guerra intestina per il potere che, come sempre, si scarica sulle spalle dei siciliani".....

Bianco(Pd): "Lombardo ha anticipato la sfiducia che il PDL gli stava per dare.Il Centro-destra in Sicilia ha fallito in questo anno.Il PD non deve fare da stampella a nessuno,ne'al PDL ne'a Lombardo.In sistema bipolare quando si rompe un'alleanza che ha avuto il consenso degli elettori,si va a votare.Come abbiamo fatto con Prodi. E speriamo che la Sicilia volti finalmente pagina!!!".

lunedì 11 maggio 2009

LA TESSERA ONORARIA A LOMBARDO,E IL MIS PERDE "PEZZI".....

10/5/2009 - - Elezioni Europee: Movimento Indipendenza della Sicilia sostiene il Movimento per le Autonomie
Lunedi' 11 maggio alle ore 15, nella sede catanese del Mpa, il presidente della Regione siciliana e leader del Movimento per le autonomie, Raffaele Lombardo, ricevera' dai rappresentanti del M.I.S. (Movimento per l'indipendenza della Sicilia) la tessera di socio onorario nello storico movimento politico indpendentista che alle prossime elezioni europee sosterra' la lista 'L'autonomia', cartello politico composto da Mpa-La Destra-Pensionati-Alleanza di centro.

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(da) Neva Allegra del Mis:
"Da circa 48 ore, un gruppuscolo di persone sta attuando un’ opera di disinformazione nei confronti del MIS ; alla disinformazione si aggiunge il tentativo di screditare e diffamare i vertici del Movimento, anzitutto il suo Presidente prof. Salvatore Musumeci, il Segretario Mario Rapisarda, Mimmo Dagna responsabile provinciale, e tutta la classe dirigente del MIS.I diffamatori, prendono spunto da un fatto politico del quale ne stanno volutamente distorcendo la portata, il significato, e le finalità.Oggi, alle !5, durante una conferenza stampa, i vertici del MIS consegneranno al Presidente della regione siciliana, Raffaele Lombardo, una tessera di socio onorario del Movimento.
La finalità di questa consegna E’ SOLTANTO UNA :
- Fare da stimolo e verificare la reale volontà di Lombardo di portare avanti la battaglia per la PIENA APPLICAZIONE DELLO STATUTO SICILIANO.Se verrà riscontrata questa volontà, il MIS, non mancherà dal dare il suo appoggio a Lombardo PER QUESTA UNICA BATTAGLIA, giacchè in quanto al resto, i programmi, le finalità ed i valori di cui è portatore il Movimento divergono totalmente da quelli dell’ MPA.Come è risaputo, l’ Ideale del MIS è l’ Indipendenza della Sicilia, non siamo autonomisti, non lo siamo mai stati e mai lo saremo.Andrea Finocchiaro Aprile, per evitare ulteriori spargimenti di sangue, accettò lo Statuto, fidando nella sua piena applicazione da parte dell’ Italia, cosa che purtroppo non è mai avvenuta; non era l’ Indipendenza, ma se applicato ci avrebbe permesso di essere uno “ Stato Federato “.
Questo Statuto, mai applicato, è frutto del sangue dei Nostri Martiri, e noi lo rivendichiamo, e ne vogliamo la sua totale applicazione; sarà un passo decisivo verso la piena Indipendenza.Il gruppetto dei mistificatori, sta diffondendo la notizia falsa che il MIS è alleato con l’ MPA, e che lo sosterrà alle elezioni EuropeeEssendo il MIS un Movimento democratico, il dissenso al suo interno è legittimo, è lecito non condividere le scelte dei dirigenti , dissentire o quant’ altro; ma ciò che è inaccettabile sono le offese, le insinuazioni, il diffamare, gli attacchi personali basati su menzogne nel tentativo di screditare il vertice del Movimento, che è formato da persone di rispecchiata pulizia morale e di onestà intellettuale; è formato da persone che non hanno mai ceduto ad alcun compromesso, da persone che per portare avanti il loro Ideale hanno avuto una vita non facile, hanno sempre respinto lusinghe e proposte, e sempre ci hanno rimesso personalmente.Nei confronti dei diffamatori, ex militanti del Movimento, i dirigenti del MIS, si riservano di prendere le opportune iniziative legali".
Neva Allegra
11 Maggio 2009
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Lorenzo Mercurio ha inviato un messaggio ai membri di Giovani Indipendentisti Siciliani - LGS 1944 - INDIPENDENZA E' ANTIMAFIA!-----Oggetto: Diffamazione?
Ecco: guardate pure e fate le vostre osservazioni e considerazioniA questo indirizzo potrete vedere la bella faccia di Musumeci, di Dagna ed altri accanto a Lombardo... e con la bandiera dell'EVIS VILIPENDIATA accanto ai simboli dell'MpA: http://www.facebook.com/l/;http://www.tgr.rai.it/SITOTG/TGR_popupvideo/1,8506,tgr%5Esicilia,00.html
Il servizio di cui parlo è all'unidecimo minuto.
Il nome del MIS non è minimamente stato accennato dal TG, come volevasi dimostrare. Spero che tutti siano contenti di questo: tutto è stato distrutto, azzerato, annientato...
Tanti sforzi per nulla.
Oggi è un triste giorno, perché l'indipendentismo, quello vero, torna a zero... torna nell'oblio.
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Roman H.Clarke lascia il Mis:
Il Vice Segretario e Responsabile dell'Ufficio Stampa, Comunicazione e Propaganda del Movimento per l'Indipendenza della Sicilia Roman Henry Clarke comunica di aver restituito nella giornata di domenica 10 maggio u.s. la tessera di adesione al MIS, con effetto immediato ed irrevocabile.
La decisione è stata presa in seguito all'annuncio della consegna, occorsa lunedì 11, da parte dei vertici del MIS al Presidente della Regione Siciliana e leader dell'Mpa, Raffaele Lombardo, della tessera di membro onorario e della storica bandiera indipendentista, e dell'annuncio dato dalla stampa del sostegno elettorale della dirigenza del MIS alla lista per le europee "L'autonomia" composta da Mpa, La Destra, Alleanza di Centro e Partito Pensionati, oltre ad altre convergenze elettorali in sede locale.Tale accordo appare come inconciliabilmente confliggente con la linea politica sin qui seguita dal MIS, oltre che con i propri principi fondanti ed ispiratori, oltre che viziato da un modus operandi che ha visto lo stesso Clarke escluso dal processo decisionale su un simile fondamentale argomento, venendo solo informato nella stessa giornata di domenica della decisione già presa, come altri dirigenti, cui la notizia è stata comunicata solo telefonicamente nei giorni che hanno preceduto la conferenza stampa di consegna della tessera e della bandiera tenutasi a Catania, e la stessa base del MIS, che ha appreso di tale evento solo tramite i media.L'ex Vice Segretario del MIS lascia la militanza attiva dopo 15 anni, ma proseguirà il proprio impegno per i diritti e la libertà dei popoli come giornalista indipendente, fotografo, e promotore sociale, artistico e culturale.
Catania, 12 maggio 2009
Per contatti: email: romanclarke@gmail.com
fax: 0952937230
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Comunicato Stampa del MIS:
Oggi, Lunedì 11 maggio alle ore 15,30 il Presidente Nazionale, Salvatore Musumeci accompagnato dal Segretario Nazionale, Nello Rapisarda; dal Vice Segretario Nazionale Vicario, Antonella Caterina Furnari; dal Coordinatore Nazionale Giovani Indipendentisti – Lega Giovanile Separatista, Giuseppe Musumeci; dalla Coordinatrice Nazionale Femminile, Grazia Puglisi; e dai quadri dirigenti del M.I.S. (Movimento per l'indipendenza della Sicilia), Mimmo Dagna, Coordinatore Provinciale di Palermo; Salvatore Fasanaro, Segretario Provinciale di Enna; Dino Cartia, Coordinatore Provinciale di Siracusa; Giovanni Santoro, Coordinatore Area Tirrenica e dello Stretto; Luciano Gasparini, Coordinatore Giovanile delle Aci; Salvatore Lo Casto, Coordinatore di Misilmeri, nonché dai Consiglieri Comunali del Mis: Agata Puglisi e Carmelo Mangano, Placido Cariolo; ha incontrato, nella sede catanese del Mpa, il Presidente della Regione siciliana e leader del Movimento per le autonomie, Raffaele Lombardo, per conferirgli la tessera di socio onorario dello storico movimento politico indipendentista.

«Siamo qui per conferire al Presidente della Regione Siciliana, on. Raffaele Lombardo, per noi indipendentisti Presidente della Nazione Siciliana, la tessera di Socio Onorario del Mis – ha esordito il Presidente Musumeci -; questo gesto vuole essere un attestato di stima nei confronti del presidente Lombardo, e di incoraggiamento per porre in essere tutte le strategie necessarie ed autorevoli per chiedere al Governo Italiano le norme attuative per l’applicazione integrale dello Statuto Speciale di Autonomia, ottenuto dalla Sicilia grazie al sangue dei martiri dell’Evis. Lo Statuto se applicato nella sua totalità, renderebbe la Sicilia un quasi Stato federato con l’Italia (come ebbe a dire l’on. Attilio Castrogiovanni in un suo intervento all’Ars, nel corso della prima legislatura regionale). E se per gli autonomisti l’applicazione dello Statuto è il massimo degli obiettivi da raggiungere, per noi indipendentisti rappresenta una importante tappa per andare verso l’autodeterminazione e restituire con l’indipendenza la piena sovranità al Popolo Siciliano.
Con questa tessera non le chiediamo, certamente, di aderire al Mis, così come il Mis non aderisce all’Mpa.
Essa rappresenta una sollecitazione a fare di più per il riscatto della Sicilia. L’incontro di oggi offre l’occasione per iniziare un dialogo per portare avanti le tante battaglie comuni a beneficio del Popolo Siciliano. Da questo punto di vista Ella avrà il nostro sostegno ed il nostro contributo; ma saremo pronti a criticarla nel momento in cui si dimenticherà della “giusta causa”.
É una “sfida” benevola per la Sicilia.
Sappiamo che il suo Movimento è impegnato in una difficile competizione elettorale. Noi non siamo partecipi e, quindi, non interessati, ma le auguriamo che possiate superare lo sbarramento per portare in Europa una vera voce autonomista capace di rappresentare le istanze dei siciliani.
In bocca al lupo, On. Presidente.
Viva la Sicilia ed il suo Popolo Sovrano libero ed indipendente!».

«Sono onorato di ricevere questa tessera dagli eredi di Andrea Finocchiaro Aprile – ha sottolineato il Presidente della Regione, Lombardo –, è per me motivo di orgoglio e di stimolo a fare di più, senza cedere il passo agli alleati-avversari. Sicuramente l’incontro di oggi è l’occasione per avviare un dialogo di confronto per meglio condurre quelle battaglie comuni su punti di convergenza, a beneficio della Sicilia. Certo non possiamo essere d’accordo su tutto, so ad esempio che voi non condividete il mio impegno per il Ponte, ma sono sicuro il vostro contributo potrà aiutarci a risollevare le sorti della nostra Terra. Questo incontro non è un impegno elettoralistico, ma è un impegno morale, e ve ne sono grato. Esso nasce da un dialogo sviluppatosi tra i nostri giovani autonomisti ed i vostri giovani indipendentisti (e se mi consentite di dirlo, grazie a mio figlio Toti che ha un sentire fortemente indipendentista). Invito i giovani presenti a continuare il confronto, avvalendosi anche delle competenze storiche del Presidente del Mis, che tanto ha scritto sull’indipendentismo. Vedete, quando militavo in un grande partito italiano, la Dc, che adesso non c’è più, ero convinto che l’autonomia fosse stata determinata dai notabili democristiani Aldisio, Alessi… ma quando mi sono avvicinato all’autonomismo, leggendo il libro del Presidente Musumeci (Tra Separatismo e Autonomia, ndr), ed altri… mi sono reso conto che lo Statuto è stato conquistato con il sangue dei caduti dell’Evis: Canepa, Rosano, Lo Giudice… che è nato da un patto tra lo Stato Italiano e la Sicilia e per questo merita ancor più di essere applicato e non vilipeso».

A conclusione dell’incontro, oltre alla tessera onoraria, il Presidente del Mis ha consegnato all’on. Lombardo anche la bandiera di combattimento dell’Evis, segno che la battaglia per l’affermazione dei diritti del Popolo Siciliano è ancora in corso… la strada da fare è tutta in salita e tortuosa, e proprio per questo occorre unire le forze contro l’ascarismo ed il centralismo dei partiti italiani.
Rodolfo Amodeo
Addetto Ufficio Stampa Mis
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DEDICATO AL PRESIDENTE BERLUSCONI E AL MINISTRO MARONI....

"Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina.
Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti.
Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.....
Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioniche gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario.
Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia.
Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione".
Il testo è tratto da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912

martedì 5 maggio 2009

SCOPERTO A CATANIA UN SITO CHE INNEGGIAVA ALLA PEDOFILIA !

CATANIA - "Violentare un bambino è proprio una bella cosa e se il sesso è come il cioccolato, perchè non farlo gustare anche ai bambini? Tutto sommato è una questione di usi e costumi, ma non ci sono remore: la pedofilia è un bene".

È il contenuto 'ideologico' di un portale che inneggiava alla pedofilia scoperto su Internet dall'associazione Meter e oscurato dalla polizia postale di Catania.

Il sito è stato sequestrato perchè "socialmente pericoloso".

VIOLAZIONE PRIVACY,"METAFERT" DENUNCIATA AL GARANTE!

http://corvigo.blogspot.com/2009/04/metafert-al-garante-della-privacy.html

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Da:
Corrado Vigo
A:
garante@garanteprivacy.it ,

urp@garanteprivacy.it ,

ufficiostampa@garanteprivacy.it

Oggetto:
Info denuncia
denuncia garante metafert.pdf(44222 bytes)

Il 21 aprile u.s. ho inoltrato una denuncia, relativa ad una palese violazione della privacy, a mezzo fax, denuncia che allego in formato .pdf.

Non ho ancora avuto notizie, nè sono stato contattato.
Mi dareste comunicazioni in merito?

Grazie

Corrado Vigo - agronomo

Trecastagni (CT)
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Nella foto,l'agronomo Corrado Vigo

lunedì 27 aprile 2009

"La faglia di Trecastagni è caratterizzata da una continua dinamica in apertura..."(dalla relazione dell'Ingv di Catania)

Faglia di Trecastagni non controllata"--Sorbello:Protezione civile da mobilitare
TRECASTAGNI
Un gruppo di tecnici dell'Istituto nazionale di geofisica e vilcanologia(Ingv) di Catania,ha realizzato,attraverso degli studi finalizzati alla dinamica di quelle strutture vulcano-tettoniche attive nell'area etnea che interessano direttamente la viabilità di pertinenza della Provincia Regionale di Catania,un "progetto pilota" lungo un tratto della faglia di Trecastagni,faglia di natura tettonica, che interessa direttamente la strada provinciale 8/III,la Trecastagni-San Giovanni La Punta.
Tale progetto è consistito nell'installazione di dispositivi di misura, sia periodica che in uno stato di continuità, per consentire di ampliare le conoscenze di base sulla dinamica della suddetta struttura tettonica e migliorare, in qualità e sicurezza, gli interventi sui manufatti di pertinenza della Provincia.
Per realizzare ciò è stato avviato un sistema di monitoraggio con l'installazione di tre estensimetri a filo e di dischetti metallici su muri di recinzioni e altri elementi strutturali presenti nell'area della faglia,che presenta delle scarpate morfologiche che,spesso,vengono oscurate dalla presenza di coni e lave recenti che rappresentano l'attuale margine meridionale del fianco orientale dell'Etna,fianco considerato instabile e in lento ma continuo scivolamento in direzione sud-est.
Per l'installazione degli estensimetri-si tratta di cavi d'acciaio installati con tensione costante tra i due punti da monitorare,a loro volta collegati ad un sensore che rileva gli spostamenti che avvengono nella faglia-sono state disposte tre stazioni di controllo, Et1,Et2 e Et3,che acquisivono dati ogni 60 minuti. Delle tre stazioni solo due sono rimaste attive fino a poco tempo fa,Et2 ed Et3,quest'ultima era stata realizzata direttamente sul terreno attraverso un taglio realizzato nella faglia.
Dalla relazione finale dei tecnici dell'Ingv si apprende che "la faglia di Trecastagni è caratterizzata da una continua dinamica in apertura e anche le misure discrete confermano questo andamento".
"E' assurdo-dichiara Armando Sorbello,presidente del Consiglio comunale di Trecastagni-nonostante questa relazione,non certamente rassicurante,la faglia di Trecastagni non è più soggetta al monitoraggio.Ciò,specialmente in riferimento allo scivolamento dell'Etna verso il mar Jonio,deve indurre il comune di Trecastagni ad attivarsi. Credo che sia opportuno,senza allarmismi ma con determinazione, investire la la Protezione civile cittadina di questa problematica.Non può essere lasciata al caso questa faglia.Il suo monitoraggio non può e non deve essere relegato solo ad uno studio. Ci sono i mezzi per "sentire"e capire cosa accade nella faglia,e questi mezzi devono essere attivati immediatamente,senza perdere altro prezioso tempo".
Orazio Vasta
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dal GIORNALE DI SICILIA- ediz. di Catania dell'11 Aprile 2009

"FIGLIO MIO" (di Vittoria Mariani)

FIGLIO MIO

Nei tuguri delle menti senza tempo e senza Dio.

troneggia il primeggiare ,

soffocando i buoni

facendogli del male ,

aleggia la menzogna e la protervia

di color che comandano questa vita impervia .

Comincian sin da piccoli ad esser Caini

figli di genitori vili malandrini

lor si accaniscon come fiere su fanciulli inermi

lieti di trionfar sulle altrui disgrazie .

E come un turbine violento si accomunano

poiché il laido e il marrano

da sempre si cercano

e si stringono la mano,

allora vedi il bullo ed il capetto

che sin da età scolare vien protetto

amico di qualcuno in alto

con "santi in Paradiso"

eppur segnato dalla man di DIO

nell´aspetto e nel pavido sorriso .

Segnato da DIO ed acclamato dai mortali

che per astuzie e inganni

i mentecatti rende tutti uguali .

Se mentecatti son i giovani d´oggi

bisogna ringraziar chi li protegge

e chi li educa a manovre di piccolo cabotaggio

da genitore squallido e malvagio.

E´ vero, si, ognuno ha il suo carattere!

Ma è pur vero, si, che il tale albero dà i suoi frutti!

Figlio mio non ti curar di loro ,se son brutti

la lor bruttezza d´animo è l´emblema

di chi ha lingua lunga e poco cuore ,

abbi pazienza ,aspetta ,

ci penserà nostro Signore !

E se dovrai aspettare per qualche tempo,

raddrizza la schiena fiero,

nessun lamento

abbi con te nel cuore sempre ilarità

lascia lontano i dispiaceri e chi te li procura

il tempo è galantuomo

domani costoro saranno spazzatura .

Vittoria Mariani

Napoli,26 aprile 2009
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Nella foto,Vittoria Mariani

domenica 26 aprile 2009

ARMI MADE IN ITALY....

Comunicato Stampa Campagna di Pressione alla Banche Armate
6 aprile 2009
La Campagna di pressione alle "banche armate" (promossa dalle riviste Missione Oggi, Mosaico di pace e Nigrizia,) – pur apprezzando la pubblicazione anche quest’anno del Rapporto del Presidente del Consiglio sui lineamenti di Politica del Governo sull’esportazione e il transito di materiale d’armamento e la sua accessibilità attraverso la pubblicazione sul sito della presidenza del consiglio (www.governo.it/Presidenza/UCPMA/rapporto_2008.html) – è fortemente preoccupata per il consistente incremento delle autorizzazioni alle esportazioni di armamenti, che nel 2008 hanno raggiunto la cifra record di oltre 3 miliardi di euro, con un crescita di quasi il 29% rispetto al 2007. Senza dire che il valore delle autorizzazioni delle transazioni bancarie ha superato i 4 miliardi di euro.
"In particolar modo – denunciano padre Alex Zanotelli, padre Mario Menin e padre Franco Moretti, direttori delle riviste Mosaico di Pace, Missione Oggi e Nigrizia – ci preoccupano, e crediamo che non possano essere lasciate senza spiegazioni, le autorizzazioni verso paesi in conflitto (tra cui Israele), in zone di forte tensione (Medio Oriente, Africa e Asia), dove le organizzazioni internazionali segnalano "gravi violazioni dei diritti umani", e, più in generale, verso i paesi del sud del mondo, a cui, nell’insieme, lo scorso anno è stato destinato più del 30% dell’esportazione militare italiana, pari a quasi 928 milioni di euro".
La campagna, inoltre, nel valutare la volontà espressa dalla presidenza del Consiglio di "incrementare ulteriormente la trasparenza sulle attività", non ritiene giustificata la mancanza nel Rapporto della tabella riassuntiva del ‘Valore degli importi autorizzati’ agli istituti di credito che forniscono servizi d’appoggio al commercio di armi.

"Una tabella che – sottolineano i direttori – non dovrebbe mancare dalla più ampia Relazione che la presidenza del consiglio ha consegnato al parlamento: una tabella la cui pubblicazione, contestualmente al Rapporto, avrebbe indicato una chiara volontà di trasparenza su tutti i settori dell’esportazione di armamenti".
"Ricordiamo – prosegue la nota dei tre direttori – che nel giugno 2008 la nostra Campagna, con una lettera ufficiale alla presidenza del Consiglio e alle amministrazioni competenti, ha segnalato la mancanza nell’allegato alla Relazione del ministro dell’economia e delle finanze (dipartimento del tesoro) del "Riepilogo in dettaglio suddiviso per Istituti di Credito": un documento voluminoso che il suddetto ministero ha sostituito – senza alcuna spiegazione – con un "Riepilogo in dettaglio suddiviso per Aziende" (Documento E), che, di fatto, ha sottratto al controllo parlamentare e della società civile informazioni di decisiva rilevanza circa l’operato in materia degli istituti di credito.

Stiamo ancora aspettando risposta a quella lettera inviata alla presidenza del Consiglio e alle amministrazioni competenti".
"Vogliamo, perciò, credere che la volontà espressa dalla presidenza del Consiglio nell’attuale Rapporto di porre "ogni sforzo per continuare il dialogo con i rappresentanti delle organizzazioni non governative interessate al controllo delle esportazioni e dei trasferimenti dei materiali d’armamento, con la finalità di favorire una più puntuale e trasparente informazione nei temi d’interesse", intenda comprendere anche un confronto approfondito sui temi delle informazioni che riguardano le operazioni bancarie. Operazioni che sono l’unico modo per garantire un riscontro ufficiale e preciso agli istituti di credito che hanno messo in atto politiche restrittive in materia, e consentono alla società civile di valutare l’operato delle banche con il rigore e l’attenzione che sono indispensabili".
"Ci associamo, pertanto, alla richiesta della Rete Italiana Disarmo – di cui la nostra campagna è parte – nel chiedere un incontro urgente con la presidenza del consiglio e le amministrazioni competenti per poter valutare nel merito l’attuale Rapporto e, più in generale, la politica del governo sull’esportazione materiale d’armamento, e chiediamo fin d’ora che il parlamento analizzi l’attuale Rapporto e la Relazione che gli è stata inviata anche con un dibattito finale in aula che preveda una votazione esplicita su un tema così delicato come quello dell’esportazione militare italiana".
p. Alex Zanotelli (direttore di Mosaico di Pace)


p. Mario Menin (direttore di Missione Oggi)


p. Franco Moretti (direttore di Nigrizia)


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CONTATTI:
Missione Oggi: Via Piamarta, 9 - 25121 Brescia (BS) Tel: 030 - 3772780; Fax: 030 - 3772781


altromissioneoggi@saveriani.bs.it


Mosaico di pace: Via Petronelli, 6 - 70052 Bisceglie (BA) Tel: 080 - 3953507; Fax: 080 - 3953450 ufficiostampa@mosaicodipace.it


Nigrizia: Vicolo Pozzo, 1 - 37129 Verona (VR) Tel: 045 - 8092390; Fax: 045 - 8092391 redazione@nigrizia.it



IN SICILIA,UN "ESERCITO" DI PIGNORIATI.....

' UN "ESERCITO" DI PIGNORIATI '...è il titolo di un articolo apparso nell'edizione di Trapani de "La Sicilia" martedi 17 febbraio 2009.
Passato apparentemente inosservato, contiene in sè un malessere economico-sociale che sconsiglieremmo di sottovalutare.Descrive, infatti, l'incontro di protesta cui ha partecipato una moltitudine di ipotecati riunitisi presso l'ex stabilimento vinicolo Amodeo nel marsalese, organizzato dall'Associazione "Nuova Tutela".
Allo slogan "Abolire la Serit Sicilia spa" i convenuti hanno accompagnato una petizione popolare contro la società per la riscossione dei tributi da indirizzare al Ministero dell'Economia e delle Finanze per sollecitarlo ad intervenire su un problema che assume ogni giorno dimensioni rilevanti ed alimenta un malcontento popolare ormai generalizzato.
Angelo Di Girolamo, esponente di Nuova Tutela, sostiene che "per una cartella di poche migliaia di euro ci si trova ad avere ipotecati beni di gran lunga superiore al dovuto. Talvolta addirittura la casa".
Secondo Di Girolamo una multa notificata direttamente presso l'albo pretorio del comune porta chi deve pagare, ma non sa di doverlo fare, ad avere un bene ipotecato. Con il passare degli anni prima che l'interessato se ne renda conto, il debito aumenta con incrementi sproporzionati alla cifra iniziale, si parla dell'ordine di dieci volte superiore.Sempre nello stesso articolo viene sollevato anche il problema di centinaia di agricoltori e, si potrebbe aggiungere operatori di altri settori da quello artigianale a quello turistico, da quello del commercio a quello della pesca, da quello manifatturiero a quello estrattivo, visto la difficoltà economica che ha investito recentemente tutti i settori produttivi, che non riescono a provvedere ai versamenti previdenziali obbligatori, si ritrovano con l'ipoteca su case, capannoni, terreni, macchinari, trattori, attrezzature da lavoro etc. Per non parlare delle nuove, efficienti e rapide modalità di vendita on line degli immobili ipotecati che, snelliscono ulteriormente procedure e tempi tecnici, con un effetto sorpresa sui malcapitati che nessuno di noi vorrebbe avere ma che può riuscire a immagginare.L'articolo si conclude con una magra soddisfazione nel considerare l'assenza dei politici invitati.
Noi Indipendentisti Trapanesi du "Frunti Naziunali Sicilianu - Sicilia Indipinnenti" (Fronte Nazionale Siciliano - Sicilia Indipendente) non intendiamo dare enfasi a questa curiosa quanto singolare iniziativa del marsalese ma possiamo dire che ci offre lo spunto per alcune riflessioni.
Lo Stato Italia con un Decreto Legge del Governo Prodi convertito poi in Legge ha stroncato la sentenza della Corte Costituzionale - girando o per meglio dire vendendo sul modello dei "subprime" americani i debiti degli italiani alla Gerit ora Equitalia e i debiti dei siciliani a Serit Sicilia spa - in cui era previsto per i debiti pregressi di andare al concordato partendo dal debito iniziale, giusta sentenza per evitare lo "strozzinaggio di stato".
L'attuale Ministro dell'Economia e delle Finanze Prof. Giulio Tremonti, formidabile demiurgo nell'organizzazione dell'Agenzia delle Entrate, acuto ideatore del DURC (documento unico di regolarità contributiva), fantomatico autore di quella diabolica invenzione delle "ganasce fiscali", è partito invocando la "Robin Hood Tax" che avrebbe dovuto togliere ai grandi dell'economia per dare ai piccoli e in meno di un anno ha invertito la rotta approdando ai "Tremonti Bond" (aiuti di stato immediati ai grandi gruppi finanziari in difficoltà).
Detto questo, è una esagerazione affermare che vasti settori della società siciliana fatta di agricoltori, artigiani, piccoli e medi imprenditori, commercianti, impiegati, precari all'inizio del XXI° secolo è ancora segnata da ingiustizie profonde, dall'arbitrio e dall'oppressione del ceto politico?
E' una esagerazione dire che il prelievo di imposte e balzelli fiscali - spesso illeggittimi - è lo strumento di un'estorsione sistematica da parte della nomenclatura a danno dei più piccoli e soprattutto a danno dell'economia siciliana, di quella forza sana che vive del proprio lavoro, fatta di piccole realtà a conduzione familiare che vengono sottoposte ad un reggime vessatorio cui nessuno sembra avere la benchè minima intenzione di porre rimedio?
E' una esagerazione constatare che l'asservimento della classe politica siciliana è ormai tale da soffocare nella cinica indifferenza il grido di aiuto del proprio popolo?
In quanto siciliani ci chiediamo mai in che razza di situazione viviamo?Se possiamo fare qualcosa per uscire la testa fuori dal guinzaglio della menzogna camuffato da un ipocrita senso del dovere cui nessuno è giusto che si sottragga fino a quando non viene toccato nel proprio interesse personale?
Quanto tempo e quanti sopprusi dobbiamo ancora sopportare prima del lucido risveglio.
E' proprio vero, tutti siamo buoni finchè qualcosa non ci tocca!

giovedì 23 aprile 2009

NO AL PONTE! NO ALLA REGIONICCHIA DELLO STRETTO !

Ricevo e con condivisione pubblico.....
NO AL PONTE !
NO ALLA REGIONICCHIA DELLO STRETTO !

Come Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu - "Sicilia Indipinnenti "( Comitato Messinese del Fronte Nazionale Siciliano - "Sicilia Indipendente") riflettiamo con attenzione, e non da oggi, sul progetto legato alla redazione del cosiddetto progetto "MESSINA 2020, VERSO IL PIANO STRATEGICO" .
Noi siamo e non ne facciamo alcun mistero estremamente critici con la prassi e la metodologia che ha ispirato ed ispira questa iniziativa.
Crediamo che un siffatto modo di agire andava pensato, pianificato e realizzato solo dopo che fosse stata determinata politicamente, comunitariamente una condivisa linea d´indirizzo per Messina e il Messinese.
Sembra invece che qui si sia proceduto diversamente, cioè la cosiddetta riflessione sul Piano Strategico altro non è che il tentativo sia pure in gran spolvero di forzare il riconoscimento e la istituzionalizzazione di taluni "desiderata" espressi da alcuni settori politico-burocratici che li vogliono appunto "prescrivere" all´intera città di Messina e non solo.
A nostro giudizio nessuno può e deve sottrarre ai Messinesi il diritto di operare le proprie scelte e di farre valere i propri diritti e i propri interessi.
Diciamo ciò senza alcun malanimo ma fermamente convinti di queste ragioni.
Abbiamo riflettuto e riflettiamo e invitiamo a riflettere, infatti, su come sia concretamente impossibile, ad oggi , pensare e delineare leggiamo testualmente dalla stampa "lo scenario per lo sviluppo futuro della città dello Stretto attraverso le specifiche attribuzioni tematiche: l'organizzazione fisica della città e le infrastrutture materiali; le infrastrutture immateriali della ricerca e dell´innovazione; i servizi per lo sviluppo locale dei territori e le reti per la solidarietà e l´impresa sociale.".
Peraltro non ci pare che nessuno abbia ancora detto l´ultima, definitiva parola sull´ipotesi del Ponte sullo Stretto che a sé vincola e subordina ogni credibile ipotesi di sviluppo per Messina. Come altresì pensiano che sia oggi in grado di prevedere sismi e calamità né quantificarne la potenza.
Purtroppo non sono pochi quelli che danno per scontata la realizzabilità del Ponte-Iattura.
Vanno anche oltre: pensano già ad una iinnaturale ed artificiosa REGIONICCHIA DELLO STRETTO ad usum partitocratrico.
In questo contesto apparirebbero provocatori i tentativi di ammannire a Siciliani e Calabresi, a Reggini e a Messinesi tutta una serie di tecnicismi e di studi precotti sulle "magnifiche sorti progressive" del Moloch ponte e della non meno improbabile Area dello stretto.
In realtà tutto ciò non fa che dimostrare quanto poco certi settori della politica politicata e della burocrazia tengano in conto la volontà dei Messinesi che sono contrari sia al Ponte che alla REGIONICCHIA DELLO STRETTO.
Scelte che m0dificherebbero innaturalmente anche geograficamente disarticolerebbe la Sicilia e la Calabria rendendo un inferno la vita di qua e di là dello Stretto e condannando di fatto Messina alla morte economica e sociale.
Fermo restando che né i siciliani né i calabresi hanno rinunciato al diritto ad esprimere la propria volontà con uno specifico referendum.
I Messinesi vogliono difendere la loro antica, nobile città punta avanzata della Sicilia tra i due mari. Sono stanchi delle solite parolone che anziché promuovere progresso provocano arretramento e disperazione.
Ecco perché Noi du Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu - "Sicilia Indipinnenti " siamo scettici e critici con con la proposta di"MESSINA 2020, VERSO IL PIANO STRATEGICO".
Ecco perché invitiamo tutti i Missinisi a VIGILARE affinché il futuro loro e dei loro figli non sia deciso nel chiuso di questo piano strategico né di altri lontani dalla "questione messinese" e dalla "questione siciliana".
Missina, 23/04/2009
FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU- "SICILIA INDIPINNENTI"
FRONTE NAZIONALE SICILIANO - "SICILIA INDIPENDENTE"
Via Brunetto Latini n° 26 - 90141 Palermo
Tel. 091 329456 - 091 7815664 -

Internet:
www.fns.it - E-mail: fnsnews@alice.it -
Cumitatu Missinisi:
fnsme@yahoo.it

Blog:
http://siciliaindipendentefns.blogspot.com

mercoledì 22 aprile 2009

AGRIGENTO,"NO!" AL RIGASSIFICATORE!

AGRIGENTO -Stravincono i 'no' al rigassificatore nella consultazione popolare indetta dal sindaco di Agrigento Marco Zambuto. I cittadini contrari all'impianto che si dovrebbe realizzare a Porto Empedocle il 93,85% dei votanti.

lunedì 20 aprile 2009

QUANDO LA LEGA PARLAVA IN TEDESCO....

"La scelta tedesca è ormai chiara:può chiamarsi Europa soltanto quella massa continentale che parte dalla costa dell'Atlantico,in Francia,per finire ai piedi degli Urali,delimitata a Sud da una striscia incerta che corre fra le Alpi e il corso del Po".
Così si legge nel libro "Il Carroccio tradito" di Enzo Carnazza,pubblicato nel 1998 dalla casa editrice "ediBietti".
Secondo Carnazza,l'avversità della Lega Nord all'ingresso dell'Italia all'Euro era una azione filogermanica,azione conclusasi da parte di Bossi e leghisti con l'ingresso dell'Italia nella moneta unica europea; retromarcia che ha segnato anche la fine della politica secessionista,con la Lega che diventava "federalista".
Sull'argomento,scriveva Dario Fertilio sul "Corriera della sera" del 13 ottobre 1998: "Si puo' tradire il Carroccio in nome della Padania? Che delusione, per Bossi e i suoi, la secessione mancata! Caduto fragorosamente Helmut Kohl, padre spirituale del nuovo impero economico di rito germanico, gli indipendentisti padani hanno perso un alleato: non ancora la guerra. Ne e' convinto Enzo Carnazza, che rivolge un duro atto d'accusa alla strategia di Bossi, giovandosi della prefazione sostanziosa e tagliente firmata da Saverio Vertone. Un attacco su tutti i fronti: storico, politico, di costume, anche morale. La parola "tradimento" non e' una forzatura di copertina, perche' il bossismo, secondo Vertone e Carnazza, ha ingannato anzitutto i suoi elettori, fingendo di voler costruire mentre si limitava a distruggere, illudendo sul futuro economico della Padania quando ne preparava lo sfascio, rovesciando le alleanze secondo le convenienze. Peggio. Il leghismo ha ereditato gli aspetti piu' deleteri della Prima Repubblica: il particolarismo democristiano, privo di senso dello Stato; il razzismo nazifilo di Salo'; lo sfascismo sessantottino; la furbizia di chi si presenta come "liberista" in pubblico, salvo invocare protezionisticamente la difesa delle "pensioni padane".
Ma la denuncia piu' pesante riguarda l'alleanza segreta con la Germania. Qui si sarebbe consumato l'ultimo tradimento di Bossi: nel consenso al disegno imperiale tedesco targato Bundesbank, e volto a distruggere gli Stati nazionali per creare tante piccole patrie satelliti, all'ombra di Berlino. In Padania, come nelle altre terre "irredente", sarebbe afflluito un cospicuo finanziamento diretto a tutti i movimenti separatisti germanifilo: incluse Croazia o Slovenia, dove si sa come le cose sono poi andate a finire.
E ORA? Perso il protettore naturale dopo le elezioni tedesche, Bossi tiene in serbo (come le recentissime cronache suggeriscono) un nuovo ribaltone. Ma la strada che ha percorso, ammoniscono gli autori, e' gia' ingombra di macerie....".
Orazio Vasta

sabato 18 aprile 2009

I BOSS DEL CLAN MAFIOSO DEI MADONIA IMPARTIVANO ORDINI DALLE CELLE,NONOSTANTE IL "41 BIS" !

Nonostante il "41 bis",dalle celle del carcere,cinque esponenti del clan Madonia impartivano ordini per "gestire" il racket delle estorsioni.
E organizzavano e ordinavano eliminazioni fisiche.
Le direttive dei mafiosi venivano date con l'utilizzo di finti parenti e chiedendo informazioni sul loro stato di salute.
Secondo i magistrati della Procura di Palermo,era la moglie di di uno dei boss in galera a ricevere gli ordini più importanti dai cinque ergastolani.
Non solo,la donna,Angela Di Trapani,nella veste di "tramite",ha partecipato a importanti summit di mafia,scambiando "pizzini" con Salvatore Lo Piccolo ed è stata in stretto contatto con i boss della "famiglia" di Acquasanta.
Ma chi sono i 5 mafiosi?
ANTONINO MADONIA,detto "Nino":condannato all'ergastolo ,tra l'altro,per l'uccisione di PIO LA TORRE e del generale CARLO ALBERTO DALLA CHIESA.
GIUSEPPE E "SALVINO" MADONIA:due fratelli ritenuti autori dell'uccisione del poliziotto NATALE MONDO,del capitano dei carabinieri EMANUELE BASILE,dell'imprenditore LIBERO GRASSI.
NICOLO' DI TRAPANI:condannato per l'uccisione dell'agente di polizia penitenziaria GIUSEPPE MONTALTO.
GIUSEPPE GUASTELLA:condannato per l'uccisione del bambino GIUSEPPE DI MATTEO,figlio del pentito SANTINO.
Insomma,si tratta di personaggi che sono stati protagonisti di molti delitti "eccellenti".
Ma,com'è possibile che neanche il "41 bis" riesce a fermare le loro "attività"?
Com'è possibile, che dei boss in galera,con il loro clan ancora operativo,possano incontrare in carcere( e con la disciplina del 41 bis )parenti(anche quelli finti)e mogli, e continuare attraverso questi a chiedere il "pizzo" e ad ordinare omicidii?
La Dda di Palermo e i carabinieri dei Ros hanno disarticolato l'"affare",ma chi controlla i mafiosi in carcere?
Intanto,l'amarezza della doppia beffa: i boss mafiosi in galera per orrendi delitti,utilizzano le strutture dello Stato per continuare a commettere altri orrendi delitti....
S I C !


Orazio Vasta

venerdì 17 aprile 2009

GIORNALISTA CACCIATA PER AVER PUBBLICATO "IL BACIO PERICOLOSO DI ALFANO",articolo del 2002 de "la repubblica"...

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Olga Lumia, nata ad Agrigento e residente a Roma, pubblica su Facebook il link a una pagina di Repubblica del 2002 dal titolo "Il bacio pericoloso di Alfano", un articolo che riferiva del bacio dell'attuale Ministro della Giustizia Angelino Alfano al boss mafioso Croce Napoli nel 1996. A seguito di questo, Olga viene cacciata dalla redazione di agrigentoweb.it.

Il fatto si commenta da solo.
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“Sono stata ampiamente rimproverata da quelli di Agrigentoweb per quello che avevo pubblicato – si sfoga Olga Lumia sulla bacheca del gruppo dei giornalisti agrigentini su Facebook - Nella mia bacheca di Facebook avevo condiviso un link su un vecchio pezzo de La Repubblica, che aveva come oggetto un politico.
Ho cercato di spiegare – racconta - che la bacheca di FB è come casa mia: ci posso fare quello che voglio. Ma loro niente, non sentivano ragioni.
Ci sono state infatti delle persone che letto il mio link, mi hanno accusato agli editori e direttori di Agrigentoweb gridando allo scandalo.
Dopo varie telefonate con la redazione del quotidiano on-line e dopo una mia lettera di scuse (volevo infatti scusarmi per averli messi, mio malgrado a disagio) pensavo che la cosa fosse finita lì.
Non era vero.
Con un pezzo in prima, firmato dal direttore, sono stata accusata – continua Olga Lumia - di attaccare il premier e i suoi uomini e sono stata volgarmente definita ‘cavallino rampante che fa cri cri’.
A questo punto, non mi restava altro che fuggire da un simile ambiente.
Un ambiente dove non c'è libertà di opinione, pensiero e parola.
Dove ti controllano anche per ciò che fai in privato.
Mi sono dimessa – conclude - per scappare a gambe levate da una situazione insostenibile”.
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ESPRIMO SDEGNO!

PIENA SOLIDARIETA' A OLGA LUMIA!

Orazio Vasta

martedì 14 aprile 2009

METAFERT,IRRISIAS e dintorni....

Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Agronomi
ROMA

e p.c. all'Assessore all'Agricoltura e Foreste della Regione Sicilia, prof. Giovanni La Via

al Vice Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Agronomi

al Segretario del Consiglio dell'Ordine degli Agronomi

al Presidente della Federazione degli Ordini degli Agronomi della Sicilia

al Presidente dell'Ordine degli Agronomi di Catania

al Segretario dell'Ordine degli Agronomi di Catania

Oggetto: Richiesta eliminazione software METAFERT ed IRRISIAS.

Preg.mo Presidente,

Le scrivo per portare alla Sua conoscenza lo svilimento della nostra professione di Agronomi dopo l'applicazione del software METAFERT nel territorio della Regione Siciliana, applicazione obbligatoria non solo nelle misure agroambientali del PSR, ma anche in tutte quelle aziende che ricadono, ahimè, nelle zone vulnerabili ai nitrati, zone nella nostra regione, fra l'altro, indicate in maniera assai discutibile, al pari del manuale allegato, che "fa acqua" da tutte le parti.
Ritorno al METAFERT. Questo software, elaborato da funzionari della Regione Siciliana, costringe un pò tutti a redigere piani di concimazione senza alcun senso, ma soprattutto al di fuori della realtà.
Oltre a ciò la nostra figura professionale, ovvero dell'agronomo che va in campagna e che dopo decenni e decenni di osservazioni e consigli in una data azienda, adesso si vede costretto a sedersi dietro ad un computer per decidere le sorti produttive di quella azienda, senza tenere per nulla conto delle potenzialità produttive, della climatologia, della pluviometria, delle produzioni che in annate diverse si ottengono.
Il software elabora un dato, partendo da campionamenti di terreno, e basta; non si tiene conto delle asportazioni effettuate dalle piante in base alla produzione (che varia di anno in anno), non si tiene conto delle analisi fogliari, non si tiene conto dei periodi in cui viene effettuata una produzione: nulla. Solo l'analisi del terreno.
Il software indica cosa apportare come azoto, fosforo e potassio! Nella maggior parte dei casi, inoltre, il software ci indica di non concimare.
E tutti gli altri microelementi? Tutti quei microelementi che noi apportiamo con concimazioni fogliari mirate?
Come può un software sostuire la nostra presenza in campo? Gettiamo gli stivali?
Oltre a tutto ciò il software non è stato certamente redatto da un tecnico: l'inserimento dei dati, infatti, comporta un dispendio di tempo assai elevato; se in una azienda debbo inserire i dati di n. 5 appezzamenti, faccio prima dal mio studio ad andarci, girarmela tutta ed infine esercitare il mio ruolo: quello dell'agronomo!
In tutte le altre regioni d'Italia questo software non esiste! Abbiamo "il privilegio" di averlo solo noi! Un privilegio negletto!
Sentiti molti colleghi, inoltre, il responso è unanime: nessuno vuole questo software! Vorremmo ritornare a fare gli agronomi, e soprattutto vorremmo procedure snelle e non raffazzonate, e prive di senso, come il METAFERT!
Oltre al METAFERT la Regione Siciliana ha anche inventato l'IRRISIAS, un altro software che non tiene conto dei periodi irrigui, delle produzioni/Ha, delle varie colture. Da indicazioni in base alla localizzazione GPS e basta. E che facciamo, giochiamo? Ma facciamo sul serio?

La invito di raccordarsi con il nostro Assessore, che ci legge in copia, che è un collega, e che potrà senz'altro darci una mano di aiuto, in questa mini-battaglia, che sarà una grande prova della nostra professionalità.

Siamo agronomi, e non possiamo venire sostituiti da software, fra l'altro scritti e gestiti "con i piedi".

Cordiali saluti
Corrado Vigo - agronomo

domenica 12 aprile 2009

Pasqua di Risurrezione del Signore

Martirologio Romano: In questo giorno, che il Signore ha fatto, solennità delle solennità e nostra Pasqua: Risurrezione del nostro Salvatore Gesù Cristo secondo la carne.
Se il Natale è la festività che raccoglie la famiglia, riunisce i parenti lontani, che più fa sentire il calore di una casa, degli affetti familiari, condividendoli con chi è solo, nello struggente ricordo del Dio Bambino; la Pasqua invece è la festa della gioia, dell’esplosione della natura che rifiorisce in Primavera, ma soprattutto del sollievo, del gaudio che si prova, come dopo il passare di un dolore e di una mestizia che creava angoscia, perché per noi cristiani questa è la Pasqua, la dimostrazione reale che la Resurrezione di Gesù non era una vana promessa, di un uomo creduto un esaltato dai contemporanei o un Maestro (Rabbi) da un certo numero di persone, fra i quali i disorientati discepoli. La Risurrezione è la dimostrazione massima della divinità di Gesù, non uno dei numerosi miracoli fatti nel corso della sua vita pubblica, a beneficio di tante persone che credettero in Lui; questa volta è Gesù stesso, in prima persona che indica il valore della sofferenza, comune a tutti gli uomini, che trasfigurata dalla speranza, conduce alla Vita Eterna, per i meriti della Morte e Resurrezione di Cristo. La Pasqua è una forza, una energia d’amore immessa nel Creato, che viene posta come lievito nella vita degli uomini ed è una energia incredibile, perché alimenta e sorregge la nostra speranza di risorgere anche noi, perché le membra devono seguire la sorte del capo; ci dà la certezza della Redenzione, perché Cristo morendo ci ha liberati dai peccati, ma risorgendo ci ha restituito quei preziosi beni che avevamo perduto con la colpa. Racconto evangelico Esaminiamo adesso la cronologia degli avvenimenti che seguirono alla morte e sepoltura di Gesù. La sepoltura fu una operazione provvisoria, in quando essendo ormai un’ora serale e si approssimava con il tramonto il Sabato ebraico, in cui è noto era proibita qualsiasi attività, il corpo di Gesù fu avvolto in un lenzuolo candido e deposto nel sepolcro nuovo scavato nella roccia, appartenente a Giuseppe d’Arimatea, membro del Sinedrio, ma ormai seguace delle idee del giovane “Rabbi” della Galilea. Le operazioni necessarie per questo tipo di sepoltura, che non era l’inumazione nel terreno, e cioè il cospargere il corpo con profumi ed unguenti conservativi e l’avvolgimento dello stesso corpo con fasce o bende (ne abbiamo l’esempio nel racconto di Lazzaro risuscitato dallo stesso Gesù); queste operazioni, dicevamo, furono rimandate a dopo il Sabato dalle pie donne, le quali dopo aver preparato gli aromi e visto dove era stato deposto il corpo di Gesù, alla fine si allontanarono. Dopo la Parasceve (vigilia del Sabato) quindi appena dopo sepolto Gesù, i sacerdoti ed i Farisei si recarono da Pilato dicendogli che si erano ricordati “che quell’impostore quando era ancora in vita, disse: Dopo tre giorni risorgerò. Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: È risorto dai morti. Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!”. E Pilato, secondo il solo Vangelo di Matteo, autorizzò il sigillo del sepolcro e dispose alcune guardie per controllarlo. Trascorso il Sabato, in cui tutti osservarono il riposo, Maria di Magdala, Maria di Cleofa e Salome, completarono la preparazione dei profumi e si recarono al sepolcro di buon’ora per completare le unzioni del corpo e la fasciatura; lungo la strada dicevano tra loro, chi poteva aiutarle a spostare la pesante pietra circolare, che chiudeva la bassa apertura del sepolcro, che era composto da due ambienti scavati nella roccia, consistenti in un piccolo atrio e nella cella sepolcrale; quest’ultima contenente una specie di rialzo in pietra, su cui veniva deposto il cadavere. Quando arrivarono, secondo i Vangeli, vi fu un terremoto, un angelo sfolgorante scese dal cielo, si accostò al sepolcro fece rotolare la pietra e si pose a sedere su di essa; le guardie prese da grande spavento caddero svenute. Ma l’Angelo si rivolse alle donne sgomente, dicendo loro: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Proseguendo con il racconto del Vangelo di Matteo, le donne si allontanarono di corsa per dare l’annunzio ai discepoli. Piace ricordare che anche l’annunzio della nascita di Gesù avvenne tramite un Angelo a dei semplici pastori, così anche la Sua Risurrezione viene annunciata da un Angelo a delle umili donne, che secondo l’antico Diritto ebraico, erano inabilitate a testimoniare, quindi con questo evento che le vede messaggere e testimoni, viene anche ad inserirsi un evento storico nella socialità ebraica. Lungo la strada lo stesso Gesù apparve loro, che prese dalla gioia si prostrarono ad adorarlo e il Risorto disse loro: “Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno”. Proseguendo nella lettura del Vangelo di Matteo (che è l’unico ad indicare l’esistenza di un drappello di guardie), mentre le donne proseguirono veloci alla ricerca degli apostoli per avvisarli, alcuni dei soldati di guardia, rinvenuti dallo spavento provato, si recarono in città a riferire ai sommi sacerdoti l’accaduto. Questi allora, riunitasi con gli anziani, decisero di dare una cospicua somma di denaro ai soldati, affinché dichiarassero che erano venuti i discepoli di Gesù di notte, mentre dormivano e ne avevano rubato il corpo, promettendo di intervenire in loro favore presso il governatore, se avessero avuto delle punizioni per questo. Questa diceria, propagata dai soldati, si è diffusa fra i Giudei fino ad oggi. Se colpa si potrebbe attribuire alle autorità religiose ebraiche dell’epoca, questa riguarda l’ostinazione nello sbagliare anche di fronte all’evidenza, pur di non ammettere l’errore commesso; “quel timore che venga rubato il corpo, quelle guardie al sepolcro, quel sigillo apposto per loro richiesta, sono la testimonianza della loro follia ed ostinazione” (s. Ilario); in realtà tutto ciò servì soltanto a rendere più certa ed incontestabile la Resurrezione. Quando le donne raggiunsero gli apostoli e riferirono l’accaduto, essi corsero verso il sepolcro, ma Pietro e Giovanni corsero avanti, al sepolcro arrivò per primo Giovanni più giovane e veloce, ma sulla soglia si fermò dopo aver visto il lenzuolo (Sindone) a terra, Pietro sopraggiunto, entrò per primo e constatò che il lenzuolo era per terra, mentre il sudario, usato per poggiarlo sul capo dei defunti, era ripiegato in un angolo, poi entrò anche Giovanni e ambedue capirono e credettero a quanto lo stesso Gesù, aveva detto in precedenza riguardo la sua Risurrezione. A questo punto, con gli apostoli che se ne ritornano tutti meravigliati e gioiosi verso la loro dimora, riempiti di certezza e nuova forza, termina il racconto evangelico del giorno di Pasqua; Gesù comparirà altre volte alla Maddalena, agli Apostoli, ai discepoli di Emmaus, a sua madre, finché non si avrà la sua Ascensione al cielo; gli Evangelisti raccontano in modo diverso questi avvenimenti connessi con la Resurrezione, ma in sostanza simili nell’insegnamento. Liturgia e Veglia Pasquale Adesso è utile descrivere l’aspetto liturgico della Pasqua, che è bene ricordare è il culmine della Settimana Santa, è festa di grande solennità per il mondo cristiano, prosegue con l’Ottava di Pasqua e con il Tempo liturgico di Pasqua che dura 50 giorni, inglobando la festività dell’Ascensione, fino all’altra solennità della Pentecoste. Dopo il silenzio, penitenza e meditazione del Sabato Santo, la liturgia prevede la grande Veglia pasquale, che è la celebrazione più importante dell’anno liturgico e quella che più esprime la gioia della fede in Gesù Cristo risorto e Salvatore dell’uomo. La notte nella quale il Signore passa dalla morte alla vita, segna il punto più alto della storia religiosa dell’umanità; fin dai primi secoli, i cristiani l’hanno celebrata con la più grande solennità. Sant’Agostino la chiama “la madre di tutte le veglie sante, durante la quale il mondo intero è rimasto sveglio”. Nel corso di questa notte, la Chiesa celebrava e celebra la Resurrezione di Cristo, battezzando nuovi cristiani e domandando a coloro che già lo sono, di rinnovare tutti insieme gl’impegni del loro Battesimo. La Veglia pasquale è una celebrazione complessa ed unitaria, che si svolge in momenti successivi: 1) Liturgia della Luce;

2) Liturgia della Parola;

3) Liturgia Battesimale;

4) Liturgia Eucaristica.

Il rito si svolge nella notte, simbolo della vita, che senza Cristo, è immersa nelle tenebre dell’ignoranza e dell’errore, del peccato e della morte.
LITURGIA DELLA LUCE – Benedizione del nuovo fuoco La cerimonia si svolge all’esterno della chiesa, tutta oscurata; il celebrante benedice il fuoco nuovo in un braciere, simbolo dello Spirito Santo e della virtù teologale della Carità, infusa in noi nel Battesimo. Benedizione del cero pasquale Segue la benedizione del cero pasquale, grande cero che rimarrà acceso durante le cerimonie liturgiche, per tutto il Tempo Pasquale e che verrà spento il giorno di Pentecoste, dopo la lettura del Vangelo; la sua origine sembra risalire al IV secolo. Il cero viene ornato da cinque grossi grani d’incenso, disposti a forma di croce e dalle lettere dell’alfabeto greco Alfa e Omega, che sono rispettivamente la prima e l’ultima, che alludono a Cristo, principio e fine di tutta la realtà. Per la benedizione il sacerdote usa questa formula: “Il Cristo ieri e oggi / Principio e fine / Alfa e Omega. A lui appartengono il tempo ed i secoli. A lui la gloria e il potere / per tutti i secoli in eterno. Per mezzo delle sue sante piaghe gloriose, ci protegga e ci custodisca il Cristo Signore”. Poi il celebrante attinge dal fuoco benedetto, la fiamma per accendere il cero pasquale, mentre pronunzia. “La luce del Cristo che risorge glorioso, disperda le tenebre del cuore e dello spirito”. Il cero rappresenta anche la virtù teologale della Fede, che illumina il cammino di santificazione del cristiano. Processione d’ingresso Guidati dalla fiamma del cero pasquale, la processione avanza nella chiesa oscurata, mentre il sacerdote canta per tre volte con tonalità crescenti, le parole: “Lumen Christi” o “Cristo luce del mondo” a cui i fedeli rispondono “Deo gratias” o “Rendiamo grazie a Dio”; ad ogni sosta si accendono progressivamente le candele dei ministri e poi quelle di tutta la chiesa. Man mano la luce vince le tenebre in un suggestivo simbolismo; la processione è simbolo della virtù teologale della Speranza, del cammino del popolo di Dio nella via della santificazione. L’annuncio pasquale Davanti a tutta l’Assemblea cristiana, che tiene la candela accesa in mano, il celebrante o il diacono canta l’Exultet o annuncio pasquale, in cui invita la Chiesa ad innalzare un inno di ringraziamento e di lode al Signore misericordioso, che ha redento l’umanità dal peccato. Sono note due versioni dell’Exultet, la romana e l’ambrosiana, la cui attribuzione è dubbia, forse fra i probabili autori è compreso anche s. Ambrogio; anche se se ne ha prova fin dal IV secolo a Roma, nella liturgia fu introdotto più tardi, fra il VI e VIII secolo. Al termine, spente le candele e sedutasi, l’assemblea ascolta il canto del ‘Preconio’ da parte del diacono.

LITURGIA DELLA PAROLA -Vengono letti sette brani del Vecchio Testamento, narranti la creazione del mondo, il sacrificio di Abramo, l’esodo dall’Egitto, il passaggio del Mar Rosso e alcune profezie dei profeti biblici; il filo conduttore che unisce queste letture è la notte, sia dell’atmosfera sia del cuore, ma Dio vegliava e dall’oscurità si accese improvvisamente la luce. Poi viene intonato il canto del ‘Gloria’, con il suono delle campane, l’illuminazione completa della chiesa, il suono dell’organo, tutto simboleggiante l’avvenuta Resurrezione di Cristo e del significato e beneficio che ne è scaturito per gli uomini. Segue il canto dell’Alleluia, che per tutto il periodo della Quaresima era stato omesso nella liturgia, in segno di mestizia per la Passione di Gesù. Infine c’è la lettura del brano evangelico secondo Luca (24, 1-12) che narra la scoperta da parte delle donne e poi degli Apostoli dell’avvenuta Resurrezione.

LITURGIA BATTESIMALE- Viene posto a vista dei fedeli un catino con l’acqua che sarà utilizzata per i futuri Battesimi, compresi quelli, se ve ne sono, di questa santa notte. L’acqua viene benedetta dal celebrante (essa è simbolo del dono della Grazia e della Vita nuova, comunicata da Cristo) dopo la recita delle Litanie dei Santi; la benedizione effettuata con l’immersione del cero pasquale, una o tre volte, è accompagnata da bellissime preghiere del celebrante, che per motivi di spazio non riportiamo, essendo un po’ lunghe. Seguono le promesse battesimali rinnovate dall’Assemblea, dopo se vi sono dei battezzandi si procede con il Battesimo di essi e al termine tutti i presenti, a ricordo del proprio battesimo, vengono aspersi con l’acqua benedetta. Terminato questo rito, il sacerdote e il lettore recitano la preghiera dei fedeli, omettendo in questa occasione la recita del Credo.

LITURGIA EUCARISTICA -A questo punto la liturgia diventa quella solita della celebrazione della Messa, con Prefazio, preghiere, antifone proprie della festività di Pasqua e si conclude con la solenne benedizione del celebrante. Durante il giorno della Domenica di Pasqua le celebrazioni delle Messe sono come al solito, ma caratterizzate di solennità. Storia della Festa – Tradizioni La datazione della Pasqua, nel mondo cristiano fu motivo di gravi controversie fra le Chiese d’Oriente e d’Occidente, la prima era composta da ebrei convertiti e la celebrava subito dopo la Pasqua ebraica e cioè nella sera della luna piena, il 14 Nisan, primo mese dell’anno ebraico; quindi sempre in giorni diversi della settimana. Mentre i cristiani convertiti dal paganesimo, la celebravano nel primo giorno della settimana, cioè la Domenica (il Sabato ebraico), questo criterio fu adottato dalla Chiesa d’Occidente. La controversia durò parecchio, coinvolgendo sante ed autorevoli figure di vescovi di ambo le parti, come Policarpo, Ireneo e papi come Aniceto e Vittore I; solo con il Concilio di Nicea del 325, si ottenne che fosse celebrata nello stesso giorno in tutta la cristianità e cioè adottando il rito Occidentale, fissandola nella domenica che seguiva il plenilunio di primavera. Tralasciamo tutte le successive controversie su questo problema; oggi la celebrazione cade tra il 22 marzo e il 25 aprile denominandola così Pasqua bassa o alta, secondo il periodo in cui capita. Essendo una festa mobile, determina la data di altre celebrazioni ad essa collegate, come la Quaresima, la Settimana Santa, l’Ascensione, la Pentecoste. La Chiesa contempla per i cattolici l’obbligo del Precetto Pasquale, cioè confessarsi e ricevere l’Eucaristia almeno una volta nel periodo pasquale. Legata alla celebrazione della Pasqua, vi sono alcune tradizioni come ‘l’uovo di Pasqua’; l’uovo è da sempre il simbolo della vita; per i cristiani l’uovo di Pasqua è simbolo del sepolcro, vuoto all’interno, ma che contiene in sé la più grande sorpresa: la Resurrezione, simbolicamente nell’uovo di cioccolato che si regala, si trova perciò una sorpresa. Nel pranzo pasquale viene aspersa la tavola imbandita, intingendo nell’acqua benedetta un rametto di ulivo, distribuito nella Domenica delle Palme. Il Papa da antichissima data impartisce la solenne benedizione “Urbe et Orbe”, cioè a Roma ed al Mondo. Fra le tantissime manifestazioni civili e folcloristiche, che si effettuano nel mondo in questo giorno di festa, citiamo per concludere, solo lo ‘scoppio del carro’ a Firenze, con tutto il contorno di corteo in costumi d’epoca.

Antonio Borrelli




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