domenica 5 luglio 2009

Aderisci alla giornata,14 LUGLIO, di silenzio per la libertà d'informazione on line

I giornali hanno il dovere di informare, I cittadini hanno il diritto di sapere.La nuova legge sulle intercettazioni telefoniche è incostituzionale, limita fortemente le indagini, vanifica il lavoro di polizia e magistrati, riduce la libertà di stampa e la possibilità di informare i cittadini, equipara i blog alle testate giornalistiche.
InformazioneSenzaFiltro sottoscrive l’appello di Repubblica.
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Aderisci alla giornata di silenzio per la libertà d'informazione on line
Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un susseguirsi di iniziative legislative apparentemente estemporanee e dettate dalla fantasia dei singoli parlamentari ma collegate tra loro da una linea di continuità: la volontà della politica di soffocare ogni giorno di più la Rete come strumento di diffusione e di condivisione libera dell’informazione e del sapere.Le disposizioni contenute nel Decreto Alfano sulle intercettazioni rientrano all'interno di questa offensiva.Il cosiddetto "obbligo di rettifica" imposto al gestore di qualsiasi sito informatico (dai blog ai social network come Facebook e Twitter fino a .... ) appare chiaramente come un pretesto, un alibi. I suoi effetti infatti - in termini di burocratizzazione della Rete, di complessità di gestione dell'obbligo in questione, di sanzioni pesantissime per gli utenti - rendono il decreto una nuova legge ammazza-internet.

Rispetto ai tentativi precedenti questo è perfino più insidioso e furbesco, perché anziché censurare direttamente i siti e i blog li mette in condizione di non pubblicare più o di pubblicare molto meno, con una norma che si nasconde dietro una falsa apparenza di responsabilizzazione ma che in realtà ha lo scopo di rendere la vita impossibile a blogger e utenti di siti di condivisione.I blogger sono già oggi del tutto responsabili, in termini penali, di eventuali reati di ingiuria, diffamazione o altro: non c'è alcun bisogno di introdurre sanzioni insostenibili per i "citizen journalist" se questi non aderiscono alla tortuosa e burocratica imposizione prevista nel Decreto Alfano.La pluralità dell'informazione, non importa se via internet, sui giornali, attraverso le radio o le tv o qualsiasi altro mezzo, costituisce uno dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino e, probabilmente, quello al quale sono più direttamente connesse la libertà e la democrazia.Con il Decreto Alfano siamo di fronte a un attacco alla libertà di di tutti i media, dal grande giornale al più piccolo blog.Per questo chiediamo ai blog e ai siti italiani di fare una giornata di silenzio, con un logo che ne spiega le ragioni, nel giorno in cui anche i giornali e le tv tacciono. E' un segnale di tutti quelli che fanno comunicazione che, insieme, dicono al potere: "Non vogliamo farci imbavagliare".Invitiamo quindi tutti i cittadini che hanno un blog o un sito a pubblicare il 14 luglio prossimo questo logo e a tenerlo esposto per l’intera giornata, con un link a questo manifesto.


Non si tratta di difendere la stampa, la tv, la radio, i giornalisti o la Rete ma di difendere con fermezza la libertà di informazione e con questa il futuro della nostra democrazia.

QUELLI DI "ANTENNA TRINACRIA",la radio d'assalto di Turi Lima

Questo gruppo ha lo scopo di RIUNIFICARE IL POPOLO DI ANTENNA TRINACRIA,la radio d'assalto creata e diretta-dalla 1978 al 1984- dal poeta Turi Lima.
Fra i collaboratori della radio lo storico Natale Turco,il professore Salvatore Camilleri,la professoressa Maria Sciacca e tantissimi altri,fra cui io,Orazio Vasta,responsabile di un programma serale di "contro-informazione" che si chiamava "Senza Tregua!"...
Tantissimi erano i collaboratori,ma tantissimi e tantissimi ancora erano gli ascoltatori:la radio era stata concepita da Turi Lima come strumento di sensibilizzazione rivolta al popolo siciliano al fine di riscoprire la propria "sicilianità" e la memoria storica.
In questo contesto,tantissimi dei tantissimi erano "ascoltatori militanti"...

Ma,unni su ora?


AVANTI POPOLO DI ANTENNA TRINACRIA,RIUNIFICHIAMOCI!


Orazio Vasta