Ricevo dal direttore di "Radio Kosova e Lire"(nella foto) e pubblico con condivisione e fraternità.
"Caro amico!
Ancora aspettando la indipendenza.....Ho aperto web rarika radice...Questa pagina e piena con le molte teme importante.Per me, e una finestra per vedere la Sicilia, dove hanno vivati anche molti scrittori albanesi ( arbreshi d´Italia).(Io non parlo bene, ma capisco tutto!)Caro amico, Orazio VastaLa nostra storia di cultura e molto legata con la cultura italiana nel passato.I nostri grandi scrittori nel epoca del romantismo sono stati albanesi d´Italia, ( arbëreshët e Italisë), ci hano vivati in Calabria, in Sicilia, in Puglia etc. Questo popolazione e stata deportata, dope la morte di nostro grand eroe, Giergio Castrioti - Scanderbeg, nel XV secolo. Per questa volte ricordo:Gavril Dara (i Riu, it. giovane), nacque nel 1826 in Palaco Adriano di Sicilia, nel una familgia mobile albanese, chi e stata deportata in Italia, dopo la morte di Gieorgio Castrioti Scanderbeg (1405-1468). Gavril Dara ha studiato nel Collegio italo-albanese di Palermo. E stato uno degli piu cognosciuti scrittori romantici del 19 secolo della letteratura albanese.Girolamo De Rada ( 1814- 1903) manteneva legami con molti attivisti albanesi della lega di Prizren, 1878, in Albania e fuori, con circoli di stampa come anche con personalità della cultura e della politica progressisti, che guardavano con simpatia la giusta lotta affrancatrice del popolo albanese. Le opere poetiche "I canti di Milosao", "I canti di Serafina Topia", "Le rapsodie di un poema albanese", l´opera maestosa "Skanderbeg sventurato", in cui si riversò il suo impegno dall´anno 1837 fino al 1879, come anche una serie di studi a carattere linguistico e storico, che affermavano la sua tesi legata alla discendenza degli Albanesi dai Pelasgi, come una nazione antica e con tradizioni, lo fecero conoscere all´opinione pubblica mondiale La testata "Fiàmuri Arbërerit" aveva come sottotitolo "Pubblicazione periodica mensile per cura d´un Comitato di Signori d´Albania e delle sue colonie". Il primo numero è datato Corigliano Calabro, 20 luglio 1883. Questo periodico veniva tenuto in vita e finanziato dallo stesso De Rada. ( internet Arbitalia...)Vincenzo Stratigo, nacque a Lungro il 17 dicembre del 1822: Suo padre, Angelo Stratigò, era magistrato; la madre, Matilde Mantile, apparteneva ad una nobile famiglia napoletana. Compì gli studi classici nel Collegio italo-albanese di Sant' Adriano in San Demetrio Corone, mentre a Napoli iniziò quelli universitari in giurisprudenza. Nel 1844, dopo i moti degli studenti contro il Borbone, è costretto a ritornare nel suo paese natio con l´interdizione di continuare gli studi in quell´Ateneo. Nel 1855 per cause politiche fu costretto a trasferirsi a Badolato. Inoltre ha scritto: Il problema albanese del 1848", "L´apostrofe agli avi miei", etc.
Con rispetto,Ahmet Qeriqi.
Nessun commento:
Posta un commento