lunedì 18 febbraio 2008

Una Giornata della Memoria per le Popolazioni del Sud massacrate durante l'occupazione tricolore.

Rimuovere il Segreto di Stato dai fatti avvenuti in Italia Meridionale fra il 1860 e il 1870
Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato all'unanimità, su proposta del Consigliere Regionale di Rifondazione Comunista Gerardo Rosania e con l'appoggio di tutti i gruppi consiliari, un provvedimento col quale si chiede alla Giunta Regionale, presieduta dall'on. A. Bassolino, di avviare l'iter per rimuovere il Segreto di Stato dai documenti relativi ai fatti avvenuti in Italia Meridionale fra il 1860 e il 1870. Sono infatti oltre 150.000 i documenti custoditi negli archivi del Governo e del Parlamento ancora coperti dal Segreto di Stato, benchè siano ormai trascorsi 147 anni (il Segreto di Stato cade solitamente dopo 50 anni).
L'iniziativa del consigliere Rosania nasce dalla consapevolezza che conoscere la verità sui fatti storici che hanno accompagnato la nascita della Nazione, con la loro sequela di sofferenza per i popoli coinvolti, possa spingere ad una rinnovata presa di coscienza del sentimento nazionale, pericolosamente messo in discussione da tentazioni secessioniste più o meno palesate. Furono infatti centinaia di migliaia le vittime fra il 1860 e il 1870, moltissime erano donne, bambini, vecchi, ma anche soldati del neonato Esercito Italiano, sul cui destino ancora non c'è chiarezza.
Per questo, oltre alla rimozione del Segreto di Stato, si chiede l'istituzione di una Giornata della Memoria affinchè, col riconoscimento delle gravi ingiustizie patite dalle popolazioni del Sud, si possa finalmente avviare un vero processo di pacificazione perchè, sebbene i gesti simbolici non servano a cancellare le ingiustizie, servono a riparare le ferite. La ritrovata memoria dell'immane sofferenza che questo processo unitario è costato non può che rendere più indiscutibile e sacro il concetto di Unità Nazionale, più forti i legami fra le popolazioni del nord e del sud, ancora divise da atavici rancori, e restituire alle popolazioni meridionali la dignità sottrattale prepotentemente.

***testo ripreso dal mensile "Il Saggio" (http://www.ilsaggio.it/)

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