domenica 9 marzo 2008

MERIDIONALISMO DEVIATO E DINTORNI...

Ricevo e pubblico:
Cari compatrioti vicini e lontani,non vi sarà sfuggito che quando i mass media parlano di settori di organizzazioni o enti (servizi segreti, massoneria, etc) che operano in modo difforme e separato rispetto agli organismi originari, usano il termine "deviato".Per cui esisterebbero servizi segreti deviati, massoneria deviata e via discorrendo. Da qualche giorno sappiamo, però, che esiste anche un meridionalismo deviato in riferimento a quei soggetti che pur essendo stati liberi di partecipare ad un organismo unitario e ben identificato, hanno preferito incamminarsi lungo una "deviazione" che,a parer loro, rende più rapido, più sicuro e più "facile" il percorso socio-politico (una sorta di Benevento-Caianello elettoralistica).Sempre per il termine deviato, avrete notato che esso viene artatamente usato per indurre nell'ascoltatore distratto la"consapevolezza" che esistono due tipi di organizzazioni: una "perbene" ed una, invece, che utilizza mezzi illeciti. Dicotomia che,però, non viene usata quando si fa riferimento alla criminalità organizzata. Per cui non sentiamo mai parlare di mafia deviata, camorra deviata e così via. Il Potere, in effetti, non ha, in tal caso, la necessità di salvaguardare la parte "buona" (che non esiste)di queste strutture così come, invece, accade per gli organismi che evidentemente controllano lo stesso potere (ammesso che esista in essi una parte "buona").Credo che anche per noi debba essere utile spiegare e far capire, agli amici che si interessano di questioni meridionalistiche, la differenzache sussiste tra noi ed il meridionalismo deviato.E questo è oltremodo facile per tutti noi che abbiamo vissuto da vicino le "vivaci" riunioni succedutesi a Gaeta e dintorni dall'8 dicembre ad oggi. Le offese denunciate, i "patti" non rispettati, le affermazioni di principio e di progetto, le ovazioni e devozioni per la Storia che va difesa e via dicendo. Per cui ometto, per rispetto delle intelligenze comuni, ogni ulteriore considerazione.Così come non mi soffermo sulle pallose omelie a cui, il detto meridionalismo deviato, darà la stura nella rete di proprietà dove non si aspetta altro che di poter metter mano alla manovella dell'organino che suona la vecchia canzone "non ho l'età" ,nel senso che il Sud non sarebbe pronto (anche se, in realtà, sono LORO a non essere pronti!!!). Pure questo è certamente meridionalismo deviato, anzimeglio, devitalizzato. Con il problema che mentre certe"devitalizzazioni" possono trovare conforto con massicce dosi di viagra (anche a rischio delle proprie coronarie), in questo caso il de profundis cerebrale è irreversibile, anche se il soggetto presenta apparentemente normale attività motoria e cardio-respiratoria. Un coma vigile. Situazione ben descritta in letteratura medica nella quale,chi l'ha superato, racconta di aver sognato, ad occhi aperti, lotte all'arma bianca per la propria indipendenza, conquiste del mondo a colpi di fucili ad avancarica, ma, soprattutto, di aver raccolto ottomilioni fra sciabole e baionette solo attraverso la costante e puntuale opera di divulgazione e sensibilizzazione della verità storica. L'effettivo "duro" lavoro dei VERI Duosiciliani. Naturalmente,senza aver mai chiesto ed ottenuto rimborsi da enti dello stato italiano, per non collaborare con un sistema aberrante nato esviluppato contro il Sud.Per quel che riguarda il Partito del Sud, dopo l'uragano elettorale per il quale non ci siamo tirati indietro (pur con mezzi limitati edin fase di approntamento) dovrà riprendere quel cammino che ci eravamo dati per organizzarci territorialmente. Il fatto di aver saputo affrontare e superare una serie di ostacoli burocratici senza il supporto di studi legali, facendo accettare dal Ministero degli Interni il nostro contrassegno senza problemi (a differenza di altre liste anche blasonate, vedi La Destra di Storace), mi rende ottimista e soprattutto è testimonianza che NOI SIAMO PRONTI ! Ma quanto abbiamo fatto insieme, senza ombra di dubbio, è anche motivo di consolidamento della fiducia reciproca e sviluppo del famoso spirito di corpo senza del quale, qualsiasi organismo resta un guscio vuoto.Così come sappiamo cosa fare con i tanti spadaccini e Don Chisciotte presenti a Gaeta l'8 dicembre e poi folgorati sulla via di Toledo da Quelo (che, per chi non lo ricordasse, è l'idolo che ispirava Corrado Guzzanti nella trasmissione Pippo Chennedy Show di Serena Dandini).Chiudo con alcuni spunti per la NOSTRA campagna elettorale,indipendentemente dalla presenza del Partito del Sud sulle schede elettorali. Non avendo necessità di "supportare" le liste finto-meridionaliste e poiché queste sono collegate a Bossi e ai lombardi mi sembra giusto parafrasare uno slogan dei radicali:NESSUNO TOCCHI IL LOMBARDO !Infine, secondo me, andrebbe anche "rettificato" un motto adesso molto in voga, tratto dal film Il Gladiatore: Forza e Onore. Innanzitutto perché la Forza (certa forza) non esiste tant'è che qualcuno è dovuto salire sull'unico tram scalcagnato che passava ed accontentarsi del posto in ultima fila (anche se vicino ai finestrini per farsi...vedere).Mentre, per quanto riguarda l'Onore, considerate le amicizie che saranno strette, volendo o non volendo, dai meridionalisti deviati,con taluni amici di uomini cosiddetti d'onore, sarebbe meglio soprassedere.Per questo propongo agli amici del Partito e a chi vuole condividere il nostro cammino certamente più difficile, ma più vicino ai nostri principi, un motto meno "appariscente", non copiato e più concreto:CAPACI SENZA DISONORE
Francesco Laricchia

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