domenica 6 aprile 2008

LA MALEDIZIONE DI DIO! (di Antonio Ciano)

Ricevo e pubblico...(nella foto la portaerei "Cavour")
Per i 150 anni di quella che storici e politici prezzolati chiamano dell'unità d'Italia lo Stato repubblicano ha messo a disposizione della regione Piemonte nel 1999 ben 500 milioni di Euro.Sono stati ristrutturati i siti che furono dei Savoia additati dalla storiografia di parte come gli autori di detta unità. Mancano all'appello sette Regioni: La contea di Nizza e quella di Savoia venduta da Cavour alla madrepatria Francia; l'Istria e la Dalmazia perse dai Savoia e da Mussolini nella seconda guerra mondiale; la Corsica venduta dai genovesi alla Francia; il Canton Ticino venduto per debiti da Ludovico il moro alla Svizzera; L'isola di Malta occupata manu militari dagli inglesi e sottratta all'allora Regno di Napoli oltre a città di confine come Mentone ed altre. L'ex Presidente della repubblica Ciampi, gran tifoso del risorgimento piemontese, ha addirittura voluto che la più grande portaerei italiana fosse chiamata "Cavour" dimostrando di non conoscere quel nefasto personaggio. Ancora oggi potrebbe essere processato per crimini di guerra per aver attaccato il Regno delle Due sicilie senza dichiarazione di guerra causando al sud oltre un milione di morti e 25 milioni di emigranti, cioè una diaspora che nemmeno gli ebrei hanno conosciuto, oltre al depauperamento delle risorse industriali, finanziarie, economiche e soprattutto identitarie del Sud.In quel di Moncalieri orchestrava i suoi diabolici piani dettatigli da Lord Parlmerston, allora primo ministro inglese e capo della massoneria internazionale assieme a Lord Pike. Oggi un incendio ha provocato danni irreparabili al castello? quanti soldi questa repubblica ha messo a disposizione delle città eccidiate da Cavour nel sud? mano un centesimo. Gaeta, teatro di un assedio micidiale voluto dallo statista piemontese, fu sotterrata da 160 mila bombe e rasa al suolo; i morti furono quattromila tra i civili e quasi mille tra i militari borbonici che difendevano l'onore della città e quello di tutto il Sud, non ha ricevuto un centesimo per questi tanto vituperati 150 anni di quella falsa unità di cui sopra. Significa che non c'è mai stata, visto che la nostra repubblica è nata sulle cenderi di casa Savoia e del risorgimento piemontese. Questo incendio dimostra che Dio c'è.

"Il castello in fiammeTORINO - Un incendio è divampato all'alba di oggi in un torrione del castello di Moncalieri, in provincia di Torino, patrimonio dell'Unesco risalente a prima del XIV secolo, storico e vasto complesso sabaudo. Intorno alle 9 le fiamme sembravano domate, ma in tarda mattinata uno dei focolai ne ha sviluppate altre, che hanno interessato il secondo piano, dove sono conservati gli appartamenti reali, luoghi storici come la Stanza del Proclama di Moncalieri. Sul posto si sono recati il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e il sostituto procuratore Laura Longo.

FIAMME NEL CASTELLO: LE IMMAGINI-Il rogo ha interessato il torrione sud-est della dimora e non ha coinvolto l'area occupata dal I Battaglione dei Carabinieri, l'unica abitata del Castello. Erano in corso lavori di ristrutturazione. Il cantiere era stato aperto circa un anno fa dalla ditta Socer di Biella: il responsabile, Alessandro Favario, ipotizza che le fiamme possano essere partite, per cause tutte da accertare, dal tetto.Ingenti i danni. La presidente della regione Piemonte, Mercedes Bresso, giunta sul posto con l'assessore alla Cultura, Gianni Oliva e al sindaco di Moncalieri, Angelo Ferrero, ha annunciato che sarà chiesto l'intervento del governo per poter avviare in tempi rapidi i lavori di ripristino. Si teme per la stabilità interna della struttura. Anche le operazioni di spegnimento hanno danneggiato arredi di valore. Lo conferma Valerio Corino, direttore del Castello: "L'incendio è stato grave, i danni riguardano soprattutto mobili, affreschi sulle pareti e sulle volte e le boiserie. Inoltre, sono crollati i soffitti in alcuni punti e sono caduti i solai della parte sud-est".Il Castello di Moncalieri, una delle cosiddette residenze sabaude, sorge su una collina e sovrasta il centro storico della città alle porte di Torino. La struttura attuale, a ferro di cavallo con quattro torrioni angolari, risale al XVII secolo ma tradizione vuole che una prima struttura fortificata del sito sia databile a prima del 1100.(5 aprile 2008)da "Repubblica".
Antonio Ciano

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