venerdì 11 aprile 2008

LA SICILIA AI SICILIANI! (intervista a Erasmo Vecchio del PdSud)

Ricevo da Messina, da Giovanni Santoro,e ne pubblico, un'ampia sintesi:si tratta di un'interessante intervista rilasciata da Erasmo Vecchio,vicecoordinatore nazionale del Partito del Sud,pubblicata dal bisettimanale di annunci "Affari"...(www.giornaleaffari.it )
INTERVISTA A ERASMO VECCHIO del PdSUD
D)Come è nata l´idea di dare vita ad un Partito dei meridionali?
R) Più che una idea è la risposta ad una esigenza vera di tutta la comunità meridionale. Il Partito del Sud si riallaccia idealmente al movimento meridionalista di Guido Dorso, che dopo il fascismo tentò di scuotere inutilmente dalle fondamenta il monocentrismo romano nel tentativo di avviare la "rivoluzione meridionale" attraverso una nuova classe dirigente di severo rigore morale.Si apre a tutti quelli che, nelle mutate e favorevoli condizioni di oggi, vogliano impegnarsi per combattere una battaglia di riscatto del Sud dopo oltre un secolo e mezzo di servitù in cui il capitalismo dominante del Nord ha relegato, scientemente, il Sud a mercato di consumo e colonia di Roma e del Nord. Le mutate condizioni storiche ci dicono che è giunta l´ora e non si può disertare di combattere questa sacrosanta battaglia di giustizia e di libertà per i Siciliani e per l´intera comunità meridionale.
D) Lei non è nuovo a queste esperienze di riscoperta dei valori che furono fondanti dell´autonomia siciliana.
R) Nel 1995 io con Ignazio Romano Scardina e Teresa Canepa, sì la figlia del guerrigliero Antonio Cenepa trucidato a Randazzo il 17 Giugno del 1945, fondammo "Noi Siciliani" che alle elezioni politiche del 24 Aprile 1996 raggiunse in Sicilia poco meno di centomila voti. Eravamo senza risorse. Soli contro tutti, armati solo di entusiasmo e passione autentica. Fu un risultato straordinario!
D) Cosa chiedevate ?
R) Denunziavamo la mancata applicazione dello Statuto siciliano, le devastazioni delle raffinerie di Milazzo, Priolo e Gela, che la bandiera siciliana fosse esposta in tutti comuni della Sicilia e la zona franca di impresa per attrarre investimenti indispensabile per creare sviluppo produttivo ed occupazione, l´abbattimento del costo delle accise sui carburanti per le nostre imprese, anche la difesa della nostra identità storica e della lingua siciliana.
D) E Lombardo ?
R) Lombardo in quel periodo era da alcuni anni deputato regionale della Democrazia cristiana e, se non ricordo male, in quegli anni aveva altro a cui pensare.
D) In quel tempo ebbe modo di incontrare Lombardo ?
R) No. Lo incontrai alcuni anni dopo. Era Vice Sindaco di Catania e gli parlai con entusiasmo dei nostri progetti di rilancio dell´autonomia.
D) E lui?
R) Non mi sembrò per nulla interessato, anzi mi dette l´impressione di pensare ad altro.
D) Poi è arrivato l´MPA e la sua ascesa politica.
R) L´MPA ha saputo unire il fascino del potere con quello dell´idea. In questo è stato bravo. I Siciliani spesso nella storia si sono illusi, sbagliando. In tanti si erano illusi dell´ottenimento di una totale autonomia anche con Garibaldi che aveva proclamato la sua "dittatura" sulla regione occupata.Mi auguro che la storia non si ripeta.
D) L´MPA afferma di volere il riscatto del Sud. Voi Pure. Cosa Vi differenzia?
R) Oltre che le storie personali dei leaders anche alcune incoerenze che non si possono non rilevare nell´MPA. Bisogna porsi se è conciliabile il riscatto della Sicilia resa allo stato di colonia, facendo accordi con i colonizzatori. L´MPA sta con la Sicilia ma anche con chi rappresenta lo Stato centralista e lo Stato del grande capitale economico, industriale, bancario e finanziario. Insomma di quel sistema che ci vuole mantenere nello stato attuale di emarginazione e sottosviluppo. Quel sistema che costringe i nostri giovani ad emigrare e che colloca la Sicilia agli ultimi posti in Europa. E poi Lombardo è alleato di Bossi e Calderoni nella trattativa che lo ha investito candidato del centro-destra a Presidente dell´ARS, Calderoli pareva fare il portavoce dell´MPA. Strano, le pare ?proprio calderoli, quello che recentemente ha detto: "Napoli è una fogna che va bonificata', infestata da ''topi" da eliminare con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perche' magari anche i topi votano...".
D) Lei è un separatista ?
R) Non esattamente. Un indipendentista certamente si. Nel senso che mi batto per una "non dipendenza", culturale, economica e politica da uno stato che impedisce alla Sicilia uno sviluppo autodeterminato in barba al diritto di autodeterminazione dei Popoli laddove cita che tutti i popoli hanno il diritto di stabilire liberamente il proprio status politico, provvedendo al proprio sviluppo economico, sociale e culturale.
D) E come pensa di ottenere questa "indipendenza" ?
R) Lo Statuto speciale è un "patto" tra la Sicilia e lo Stato italiano che è stato violato unilateralmente. Questo patto va riscritto. Questo non si può fare senza una riforma costituzionale dello Stato in senso confederale.
D) Lombardo chiede l´attuazione integrale dello Statuto.
R) Adesso sì. Solo che non mi pare che i suoi parlamentari si siano stracciate le vesti nel corso di questa ultima legislatura per affermare questo principio. Molti hanno anche dimenticato che nel Giugno 2006 al referendum sulle "Modifiche alla parte II della Costituzione" approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.269 del 18 novembre 2005", l´MPA si schierò con il "SI". Se avesse vinto il "SI" oggi non ci sarebbe più stato nessuno Statuto speciale da difendere in quanto lo stesso avrebbe subito lo scippo di fondamentali sovranità. D) E Lei ?
R) Io ed i movimenti sicilianisti ci schierammo coerentemente ed apertamente per il "NO" ed i Siciliani ci diedero ragione.
D) Lombardo sembra non curarsi di Voi.
R) Vedremo. Vedremo. M auguro che il 14 notte abbia a verificarsi qualche sorpresa.
D) Un auspicio ?
R) La Sicilia di domani sarà quale noi la vogliamo: pacifica, laboriosa, ricca, felice, senza tiranni e senza sfruttatori. Come scrisse "Mario Turri" (ANTONIO CANEPA) in "La Sicilia ai Siciliani" .

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