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Ricevo e pubblico...COMUNICATO STAMPA -
ITALIANI o VENETI:chi sono i veri razzisti?
In questi giorni sta facendo il giro della penisola italiana la notizia di un bambino di otto anni, di origine napoletana che ora vive in Veneto, offeso, pare, da altri suoi coetanei che lo hanno apostrofato chiamandolo "monnezza", in riferimento ai ben noti fatti di inciviltà che ogni giorni si ripetono nel "belpaese".
Quanto accaduto riguarda bambini di 8 anni e l'episodio andrebbe dunque riportato alla dimensione che merita, minimizzando l'accaduto come hanno fatto fin da subito i dirigenti della scuola coinvolta.La notizia sta facendo invece il giro dello sgangherato paese in cui viviamo, puntando il dito, in maniera più o meno esplicita, contro i soliti "veneti razzisti". Questa perlomeno è l'immagine che sta uscendo da questa vicenda e l'opinione di tantissimi italiani espressa esplicitamente su molti forum in internet.
Fra le voci di allarme e di "pericolo razzismo" che si sono levate spunta fra tutte quella del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo che immadiatamente ha disposto un'ispezione nella scuola oggetto del fatto e che, dalle colonne dei giornali, oggi dichiara: "Questa storia, se è andata come è stato raccontato, va ben oltre il bullismo, è un segnale devastante. E’ lo specchio di un disastro educativo che interroga gli adulti, non i bambini", e aggiunge "Di più, ai bambini è arrivato un messaggio devastante e questi sono i risultati: razzismo, discriminazione, intolleranza".
Peccato constatare però che la d.ssa Palumbo, responsabile della scuola del Veneto (!), non è stata così solerte e non si è attivata in maniera così ferma ed accorata quando, pochi mesi fa, molti studenti delle scuole medie superiori del Veneto sono stati pesantemente offesi da loro docenti. Era successo infatti che in più di 300 classi del Veneto altrettanti alunni avevano esposto la bandiera veneta, scatenando le più diverse reazioni da parte degli insegnanti. Alcuni di questi erano arrivati a dichiarazioni come "con quella Bandiera mi pulisco le scarpe", "toglietela subito, quella non è la mia bandiera", "con quella bandiera nelle classi la scuola diventerebbe un circo" e altre tristi esternazioni...In diversi casi gli insegnanti sono arrivati a minacciare l'intera classe di sospensione se la bandiera veneta, antico simbolo di storia e civiltà veneta, non fosse stata rimossa all'istante.
Cara dr.ssa Palumbo, come definirebbe questi episodi, che hanno pesantemente offeso non solo la nostra storia ma hanno calpestato l'identità e la dignità degli studenti coinvolti e di tutti i veneti in generale, se non fatti di vero e proprio razzismo?
Perché in queste occasioni ha taciuto e minimizzato sulle gravi ed offensive dichiarazioni di queste persone?
QUESTO è vero razzismo, cara dr.ssa Palumbo. QUESTA è intolleranza.
QUESTO è "un segnale devastante", altro che le offese fra bambini di 8 anni!
Ha ragione quando dichiara che la discriminazione parte dalla scuola: inizia quando non si vuole volutamente insegnare ai veneti la loro storia e la loro lingua nelle scuole italiane, continua quando volutamente si censura in dieci misere righe più di mille anni di Storia Veneta all'interno dei libri scolastici, per poi finire sfociando in atteggiamenti di razzismo e di offesa contro tutto ciò che è orgoglio e identità veneta.
L'appello che lanciamo ai veneti è di comprendere questa situazione: è in atto da molti anni, probabilmente dall'unità d'Italia in avanti, un chiaro tentativo di colpevolizzare in continuazione l'intera comunità veneta, facendoci passare e sentire come egoisti, persone chiuse ed intolleranti.
Cosa che invece non è, e la nostra Storia ne è una chiara testimonianza.
Nessuno si prodiga a ricordare che noi Veneti siamo fra i primi per accoglienza, per donazione organi e donazione del sangue.
Nessuno ricorda che siamo primi in solidarietà.
In questi giorni è più che mai evidente l'intento di accentuare in maniera spropositata, fuori da ogni comprensione, un piccolo fatto che, per quanto possa essere stato offensivo, è isolato e comunque è accaduto fra bimbi di 8 anni.
Fa comodo dipingere il nostro Popolo come razzista, come ignorante, come l'"arricchito del nordest", con in chiaro intento di creare in noi continui sensi di colpa.
E' una maniera subdola ma efficace, a quanto pare, per tenere a testa bassa la colonia italiana chiamata "Veneto".Questo sta accadendo, almeno fino ad oggi...
Per l'Associazione Veneto Nostro - Raixe Venete
il PresidenteDavide Guiotto
info@raixevenete.net
info@raixevenete.net
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