
Dichiara il Dalai Lama:"Testimoni affidabili hanno riferito che,dall'inizio delle proteste di marzo, 400 persone sono state uccise nella sola regione di Lhasa. Uccisi da colpi d'arma da fuoco, mentre i manifestanti erano senza armi...Nessuna apertura c'è stata nelle discussioni con Pechino...Dopo le proteste di marzo e le Olimpiadi,avevamo creduto a dei segnali positivi. Siamo stati presto smentiti, i nostri emissari si sono trovati davanti a un muro".
Che dire? La nuova denuncia del leader tibetano,fa capire chiaramente la realtà di oppressione che subisce il pacifico Popolo del Tibet da parte della Cina.
Orazio Vasta
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