

"Non e' un passo compiuto alla leggera, o senza una completa valutazione delle sue conseguenze", sostiene Medevedev sul giornale inglese.
" Noi abbiamo sostenuto con coerenza che sarebbe stato impossibile dire agli abkhazi e agli osseti ( e a decine di altri gruppi nel mondo) che cio' che andava bene per gli albanesi del Kosovo non andava bene per loro".
"Nelle relazioni internazionali, non si possono avere due pesi e due misure", ha affermato Medvedev, accusando il capo diStato georgiano Mikhail Saakashvili di aver causato il conflitto: "Solo un pazzo avrebbe potuto rischiare così. Credeva davvero che la Russia sarebbe rimasta ferma mentre lui dava l'assalto alla citta' addormentata di Tskhinvali, uccidendo centinaia di civili, in maggioranza cittadini russi".
Orazio Vasta
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