Ossezia, ora è guerra aperta
Ancora alta tensione nell'Ossezia del sud dopo i bombardamenti georgiani e l'intervento delle forze russe per ripristinare l'ordine nella zona. Gli scontri armati si susseguono e la conta dei morti si aggrava di ora in ora. Raid aerei e interventi di terra stanno devastando la regione separatista. Il Cremlino ha inviato nuovi rinforzi per ristabilire la "pace" e i caccia russi hanno colpito la capitale georgiana Tbilisi e distrutto il porto di di Poti.
20.45 - Usa: sproporzionata la risposta russa
Ancora alta tensione nell'Ossezia del sud dopo i bombardamenti georgiani e l'intervento delle forze russe per ripristinare l'ordine nella zona. Gli scontri armati si susseguono e la conta dei morti si aggrava di ora in ora. Raid aerei e interventi di terra stanno devastando la regione separatista. Il Cremlino ha inviato nuovi rinforzi per ristabilire la "pace" e i caccia russi hanno colpito la capitale georgiana Tbilisi e distrutto il porto di di Poti.
20.45 - Usa: sproporzionata la risposta russa
La Russia ha lanciato una "risposta sproporzionata" in Georgia, ricorrendo a bombardieri strategici e missili balistici che colpiscono civili: lo afferma un alto funzionario del Dipartimento di Stato, che ha ribadito l'esortazione americana a un "immediato cessate il fuoco".
20.25 - Mosca: "In Ossezia in atto genocidio"
Il primo ministro russo Vladimir Putin ha definito un "genocidio" le violenze degli ultimi giorni in Ossezia del sud. "Quello che sta avvenendo in quella regione è un genocidio", ha detto Putin.
19.30 - Georgia: "Aiutateci, i russi ci invadono"
La Georgia "deve fronteggiare un'invasione da parte della Russia", e dunque necessita di "aiuto internazionale": è l'appello lanciato dal ministro degli Esteri di Tbilisi, Eka Tkeshelashvili. "Abbiamo bisogno di aiuto urgente, veramente urgente", ha dichiarato il capo della diplomazia di Tbilisi, collegato in tele-conferenza stampa con i giornalisti stranieri. "Dobbiamo fermare l'invasione russa sul territorio georgiano".
18.25 - Putin: "Intervento russo legittimo"
Secondo il primo ministro russo, Vladimir Putin, l'intervento militare di Mosca in Georgia è "fondato, legittimo e persino necessario", di fronte all'aggressione lanciata contro l'Ossezia del Sud da quella che l'ex numero uno del Cremlino ha definito come "dirigenza criminale di Tbilisi". In un intervento televisivo, Putin ha inoltre intimato alla Georgia di "mettere fine all'aggressione" nella regione sudosseta.
17.29 - Pechino, atleti georgiani denunciano aggressione russa
La delegazione georgiana a Pechino denuncia la "deliberata strategia d'aggressione" della Russia contro il suo Paese. In un comunicato gli sportivi scrivono: "La Georgia si appella alla comunità internazionale affinchè dica con chiarezza alla Federazione russa, con la più grande severità, che l'invasione e i bombardamenti di un territorio di uno Stato sovrano è inaccettabile nel XXI secolo e che un simile atto non sarà tollerato".
17.05 - Putin in Ossezia del Nord: "Aiutare profughi sudosseti"
Vladimir Putin è arrivato a Vladikavkaz, città dell'Ossezia del Nord che è una repubblica autonoma della Federazione russa, per discutere degli aiuti alla popolazione dell'Ossezia del Sud dopo l'attacco georgiano. Il premier vuole esaminare con le autorità nordossete e con i ministri del suo governo le questioni dell'aiuto ai profughi del sud e del sostegno alle autorità di Vladikavkaz, alle prese con un'ondata di rifugiati.
16.25 - Ambasciatore russo: "Almeno 2 mila morti"
Sarebbero come minimo duemila le vittime civili dell'offensiva georgiana contro l'Ossezia del Sud. Lo ha dichiarato l'ambasciatore russo a Tbilisi, Viaceslav Kovalenko. Il diplomatico ha definito un "atto vandalico" l'attacco georgiano. "La città di Tskhinvali non esiste più, i militari georgiani l'hanno rasa al suolo. Nessuno può dire quanti altri morti si trovino sotto le macerie", ha detto Kovalenko.
15.30 - La preoccupazione del Pontefice
Benedetto XVI segue "con grande preoccupazione" le drammatiche notizie sulla crisi tra Russia e Georgia. Lo ha detto il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi. "Questo è un momento molto preoccupante. Speriamo proprio che la ragionevolezza, la volontà di pace e di trattativa possano prevalere rispetto all'uso delle armi, che non sono mai la via migliore per costruire la pace", ha detto il portavoce.
14.00 - Russia: "Nessun invio di navi"
ll comando russo ha smentito il coinvolgimento di navi della Flotta del Mar Nero nel conflitto in atto in Georgia. Lo riferisce la radio Eco di Mosca.
13.47 - Intervengono anche gli abkhazi
Le forze armate abkhaze hanno avviato un'offensiva per "liberare le gole di Kodori dalle truppe georgiane". Lo ha detto il "ministro degli Esteri" abkhazo Serghei Shamba all'agenzia Itar-Tass.
13.28 - Bush: "Fermare l'escalation"
Il presidente americano George W.Bush, da Pechino, si è detto profondamente preoccupato per la situazione in Georgia, sottolineando che la situazione mette in pericolo la pace nella regione ed esortando a metter fine all'escalation militare.
12.50 - Presidente Saakasvhvili propone una tregua
ll presidente georgiano Mikheil Saakasvhvili ha proposto una tregua immediata e l'avvio della smilitarizzazione in Ossezia del Sud. "Proponiamo di cessare immediatamente il fuoco e di avviare il ritiro delle truppe dalla linea di conflitto", ha dichiarato il capo di Stato durante una conferenza stampa a Tbilisi. Lo riferiscono le agenzie russe.
12.19 - Gori, decine di vittime
Almeno 20 civili sono rimasti uccisi nei bombardamenti russi sopra la città di Gori, secondo l'agenzia Interfax che cita i media georgiani. I morti erano inquilini di un palazzo residenziale colpito da una bomba. Stando alle stesse fonti, ci sono alcune decine di feriti.
11.09 - Georgia, dichiarato lo stato di guerra
La Georgia è in "stato di guerra". Lo ha detto il presidente Mikhail Saakashvili, accusando la Russia di aver bombardato diverse città georgiane.
10.30 - Jet abbattuti
Due aerei militari russi, un Su-25 e un Tu-22, sono stati abbattuti nella zona delle ostilità con la Georgia. Lo ammette il comando russo all'agenzia Itar-Tass.
10.14 - 30 mila profughi
Sono oltre 30.000 i profughi che hanno lasciato l'Ossezia del sud per cercare rifugio in Russia dall'inizio delle ostilità con la Georgia, ieri all'alba. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass citando il vicepremier russo Serghei Sobianin.
10.10 - Abbattuto jet russo, catturato il pilota
Le forze georgiane hanno abbattuto un jet russo e ne hanno catturato il pilota. Lo ha detto oggi il segretario del consiglio di sicurezza georgiano.
10.02 - Dito puntato contro l'Ucraina
Il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha accusato l'Ucraina per la vendita di armi alla Georgia, "che ha incoraggiato la pulizia etnica in Ossezia del sud".
9.49 - Tregua a Tskhinvali
Sono cessati i tiri di artiglieria su Tskhinvali, la capitale dell'Ossezia del Sud, grazie all'ingresso di nuove forze russe. Lo ha detto il generale Marat Kulakhmetov, capo delle forze sudossete di interposizione.
9.15 - 1.500 morti
Si aggrava il bilancio delle vittime degli socntri in Ossezia del Sud. Secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri russo Lavrov, i morti sarebbero almeno 1.500. "E' una catastrofe umanitaria - ha detto - i responsabili devono rendere conto di quanto hanno fatto, anche di fronte al diritto internazionale".
09.13 - Paracadutisti russi a Tskhinvali
Reparti di "Spetsnats", i soldati russi delle forze speciali, sono stati paracadutati in Ossezia del sud e sono ora alla periferia di Tskhinvali, dove si sono attestati gia' gli uomini della 58.ma armata. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass citando il vicecomandante delle forze di terra Igor Konashenkov.
08.50 - Caccia russi in azione
Due caccia russi hanno bombardato oggi i dintorni della città di Gori, in Georgia. Lo riferisce un reporter della Reuters, il quale precisa che tra gli obiettivi colpiti c'e' una postazione di artiglieria a circa 10 chilometri a nord del cento.
08.48 - Duri scontri a Tskhinvali
Combattimenti ''accaniti'' fra forze georgiane e russe sono in corso stamattina nella regione di Tskhinvali, la capitale della regione secessionista georgiana dell'Ossezia del Sud. Lo ha detto il segretario del consiglio di sicurezza nazionale della Georgia, Aleksandr Lomaia.
08.27 - Georgia ritira contingente in Iraq
La Georgia ha deciso di richiamare in patria tutti i suoi militari impegnati in Iraq. Duemila soldati georgiani, secondo quanto si apprende, sono pronti a partire da Baghdad appena gli Stati Uniti daranno la loro disponibilità al trasporto. "L'intera brigata si ritira dall'Iraq - ha annunciato il colonnello Bondo Maisuradze - . Stiamo aspettando che le forze Usa si organizzino per il trasferimento".
08.14 - Bombardata Tbilisi
Si allarga il conflitto tra Georgia e Russia. All'alba i caccia di Mosca hanno bombardato la capitale georgiana Tbilisi. Il Parlamento e altri edifici governativi sono stati evacuati. I bombardamenti russi hanno distrutto le infrastrutture di Poti, il piu' grande porto della Georgia sul Mar Nero.
08.01 - "Costringeremo Gerogia alla Pace"
Le forze russe stanno conducendo in Ossezia del Sud una vasta operazione militare per riportare la situazione alla normalità. "I nostri peacekeeper e unità di rinforzo stanno conducendo un'operazione per costringere la parte georgiana ad accettare la pace", ha detto il presidente russo Dimitri Medvedev.
06.00 - Rinforzi russi in Ossezia
Nuove soldati russi hanno raggiunto l'Ossezia del Sud per portare rinforzi alle truppe di pace già impegnate nella zona. Lo ha annunciato l'attendente del comandante della fanteria russa, Igor Konashenkov, precisando che il cinquantottesimo battaglione cercherà di "stabilire la pace" nella regione, teatro, negli ultimi due giorni, di aspri combattimenti tra forze russe e georgiane. Altre truppe arriveranno nelle prossime ore.
01.28 - Nulla di fatto alla riunione Onu
Nuova 'fumata nera' al Consiglio di Sicurezza dell'Onu circa la situazione in Ossezia del sud. La discussione è stata rinviata a sabato mattina. Faccia a faccia tra il diplomatico della Georgia e quello russo. Mosca, secondo il diplomatico di Tibilisi, "sta sfidando apertamente la comunità internazionale". L'ambasciatore della Russia ha risposto accusando la Georgia di essere interamente reponsabile dell'escalation.
00.15 - Evacuati palazzi strategici Tbilisi
Il governo georgiano ha deciso l'evacuazione di diversi organismi istituzionali e infrastrutture strategiche da Tbilisi. Lo stesso presidente Mikheil Saakashvili ha lasciato il palazzo presidenziale per un luogo ritenuto più sicuro. Lo hanno riferito i media locali, citato dall'agenzia rusa Interfax, secondo cui anche la popolazione di diversi quartieri della capitale georgiana avrebbe cominciato a lasciare le abitazioni.
Fonte TGCOM*9 agosto 2008
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