mercoledì 17 settembre 2008

"Mi sembra che la predica provenga da un pulpito fuori luogo"

Non si placa la polemica tra il Catania e l'Inter.
Questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto del nuovo centro sportivo a Massannunziata, l'ammistratore delegato rossazzurro, Pietro Lo Monaco, è tornato a pronunciarsi su quanto dichiarato prima dal tecnico nerazzurro, Josè Mourinho, e poi dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
"Mi auguro - ha detto Lo Monaco - che quello di Maroni sia l'ultimo intervento su questa vicenda. A questo punto toccherebbe al Consiglio dei Ministri e al Capo dello Stato, ma penso che l'Italia abbia esigenze molto più pressanti di cui occuparsi. Ho già precisato la mia frase, ma ero sicuro che tutti avrebbero trascurato i contenuti della mia risposta tentando misere speculazioni''.

''La mia frase non era certo un richiamo alla violenza fisica, questo spero sia chiaro. Premesso questo, metto un punto e non rispondo più né al signor Mourinho né all'Inter. Avrei preferito che la società nerazzurra, invece che pretendere le scuse non so per cosa, avesse richiamato il proprio tesserato, ma ognuno a casa sua si comporta come crede''.
''Avrei volentieri fatto a meno di questa sortita del signor Maroni. Non sono certamente io il rappresentante di un partito che ha fatto propri i capisaldi dell'istigazione alla violenza in questi anni. Non sono stato io a parlare di fucili o di ''Roma ladrona''. Mi sembra che la predica provenga da un pulpito fuori luogo, una predica che arriva dopo la decisione di impedire la trasferta a San Siro ai nostri tifosi, decisione che noi e i nostri tifosi abbiamo accettato con molta civiltà''.
''Se fossi Mourinho farei riferimento a sponsor pubblicitari e altro, ma io sono un uomo della terra, su livelli molto più bassi del suo.
Lo pregherei solo di informarsi bene prima di parlare.
Al di là delle chiacchiere e della demagogia, conta la storia.
La nostra dice che siamo persone civili, negli ultimi due anni a Catania non è accaduto nulla.
Maroni parla di istigazione alla violenza?
Si faccia un esame di coscienza".
''Per quanto attiene alle paventate squalifiche per il sottoscritto, sono sicuro che Maroni riuscirà nel suo intento anche se non so per quale motivo ci sarebbe di comminare una sanzione ai miei danni. Se vogliono prendersela col sottoscritto facciano pure, ma lascino stare la città, che ha sofferto sin troppo".
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Fonte: www.lasicilia.it

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