L’indipendenza ci permetterà di avere un’adeguata garanzia per i veneti meno fortunati.Il progressivo invecchiamento della popolazione rende particolarmente strategici i servizi alla persona. Assistiamo ogni giorno di più al degrado delle strutture dedicate alla terza età e a chi non è in grado di provvedere a sé stesso: l’indipendenza è sempre più indispensabile anche per i nostri anziani e per coloro che oggi gravano esclusivamente sulle famiglie e sul volontariato, per poter loro dedicare le risorse necessarie a un’esistenza di dignità che spesso oggi è negata.
Un incremento della ricchezza produrrà senz’altro le risorse necessarie a sostenere politiche di aiuto verso i più bisognosi. Va però detto che ciò non potrà mai più essere oggetto di politiche di tipo assistenzialistico cui ci ha abituati lo stato attuale che spesso risultano nella negazione di un supporto a chi ne ha veramente di bisogno.
È fin troppo evidente a tutti che l’assistenzialismo è una leva in mano a una classe dirigente che fa di essa il bastone con il quale asservire i cittadini.
Esso è stato fin troppo confuso con il tema della solidarietà, da contrapporre all’egoismo di chi semplicemente difende il proprio naturale diritto a non essere derubato del frutto del proprio duro lavoro, attraverso una fiscalità opprimente.Come già detto altrove,il PNV ritiene che debba essere introdotta una specifica norma costituzionale nel futuro Stato Veneto indipendente, per impedire che future classi politiche possano abusare della leva fiscale, introducendo a proprio piacere aliquote di tassazione eccessive sul reddito delle persone e delle imprese, con ciò favorendo il voto di scambio.
A tal fine, per esempio, riteniamo che che si dovrà prevedere il ricorso ad approvazione da parte di un referendum popolare per innalzare l’aliquota fiscale sul reddito delle persone e delle imprese per innalzamenti che superino la quota di un quarto rispetto all’aliquota precedente.
Partito Nazionale Veneto
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