domenica 2 novembre 2008

ALBERTO ANGELA NELLE DUE SICILIE...

DUE SICILIE: IL VANGELO SECONDO ALBERTO ANGELA
Il piccolo Angela conduce i telespettatori di RAITRE nel Gran Tour del Regno delle Due Sicilie ma non riesce a mantenere l'obiettività giornalistica che è lecito aspettarsi da una rete pagata da tutti.
Come largamente in anticipo preavvisato, è andata in onda ieri sera su RAITre la puntata di "Ulisse - Il piacere della scoperta" condotta da Alberto Angela ed intitolata "Viaggio nel Regno delle Due Sicilie:alla scoperta di splendori e segreti".
Ora, a televisore spento, se da una parte va certamente riconosciuto ad Angela un considerevole sforzo nel voler raccontare in maniera equidistante i fatti storici, dall'altra si sono notati immediatamente i cedimenti psico-culturali appena ci si è avvicinati ai controversi momenti del 1799 a Napoli e poi su brigantaggio, unità d'Italia e le arretratezze della civiltà contadina presentate come una realtà esistente nel solo Regno delle Due Sicilie.
Francamente, il finto ammorbidimento del Little-Angela costituito dalle ammissioni dei primati duosiciliani (figlio probabilmente delle proteste ricevute dopo le scandalose puntate su Risorgimento e Garibaldi) non sembrano adeguatamente bilanciate dalle continuate frecciatine su "Re Lazzarone" e "Re Bomba" e dalle troppo sommarie chiose sugli eroici giacobini e loro martirio, arretratezza del Sud in merito all'unità già desiderata nel Nord naturalmente più evoluto.
Ciliegina classica sulla torta massonica, la citazione del Garibaldi accolto a Napoli da liberatore.
So che in molti si accontenteranno di quelle poche ciance usate come chiavistello per raccontare, poi, in maniera alterata persino le valenze dell'esperimento di San Leucio. Mi dispiace, ma pur rendendo atto alla qualità del lavoro svolto dalla troupe e dagli attori utilizzati, quella serie di piccole disinformazioni devianti, sparse qua e là ad orologeria, fanno scendere il valore di una produzione che sembrava ben avviata.
Resta, come sempre, il rimpianto per un'altra occasione, non dico perduta, ma certamente non sfruttata al meglio possibile. Con in più, l'aggravante costituita dal fatto che i soldi per disinformare i meridionali sono anche (o soprattutto) dei meridionali stessi.
Da un'azienda di Stato, soprattutto in tempi di grandi sacrifici per i cittadini, è lecito aspettarsi molto, ma molto di più.
Gino Giammarino

1 commento:

L'Ingegnere Volante ha detto...

http://loradelvespro.blogspot.com/2008/11/ulisse-il-regno-delle-due-sicilie.html