giovedì 13 novembre 2008

ALLEANZA FRA REGIONI DEL SUD: VARATA LA “CARTA” PER LA CRESCITA DEL SUD


Ricevo e pubblico....
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Da Il Sole 24 Ore dell’8 Novembre 2008
Governatori del Sud in trincea "Basta stornare il Fas al Nord "
"…ieri i governatori di sei Regioni su sette (mancava solo la Basilicata) hanno lanciato da Palermo l’alleanza del Sud.
Insieme Governatori di centro-destra e di centro-sinistra, da Lombardo a Soru, hanno deciso di istituire una commissione tecnica, formata da economisti e costituzionalisti delle sei Regioni, con il compito di definire le proposte da sottoporre al momento della stesura dei decreti attuativi.
…Cinque i punti fissati nel documento firmato dai presidenti di Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Molise e Sardegna.
Infrastrutture: definitivo allineamento ai livelli nazionali di infrastrutturazione territoriale; lotta alla criminalità organizzata: va assicurato in via ordinaria un rafforzamento dell’azione di presidio del territorio; inclusione sociale: un Programma di politiche sociali, educative e di contrasto alla povertà; fondi destinati Mezzogiorno: va bloccata ogni iniziativa tesa a stornare risorse già allocate al Sud…; osservatorio economico e sociale del Mezzogiorno: per controllare l’utilizzo delle risorse destinate dal Governo nazionale al Mezzogiorno."
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Da Il Sole 24 Ore del 9 Novembre 2008
Varata la "Carta" per la crescita del Sud
"Un documento articolato in dieci punti da sottoporre ai governi regionali del Sud e al governo nazionale con un’idea guida: l’impegno comune per raggiungere, da parte del Mezzogiorno, entro la fine della legislatura, "quota 80"
. Vale a dire una riduzione dei divari di reddito e infrastrutture che permetta al Sud nel 2010 di disporre di un reddito medio pro-capite pari all’80% di quello percepito al Nord (quello delle regioni meridionali è attualmente del 58%) e all’80% della dotazione infrastrutturale (attualmente pari al 70%).
E’ l’obiettivo della "Carta per il Sud
" sottoscritta dai duecento relatori (politici, amministratori locali, banchieri, imprenditori, sindacalisti, studiosi di varie discipline e rettori delle università del Sud) cha hanno partecipato a Palermo alle Giornate sull’economia del Mezzogiorno…
Il decalogo che compone la Carta comprende la vigilanza sull’utilizzo dei fondi europei, l’eliminazione del disimpegno automatico, la realizzazioni di grandi eventi nelle città del Sud, la rivalorizzazione delle università, la realizzazione della piattaforma logistica, la creazione di un sistema turistico efficiente, il miglioramento dell’accesso al credito.…".
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Dai precedenti articoli si evince che qualcosa si sta muovendo per il Sud: i Governatori si alleano (a proposito dov’erano i rappresentanti di Basilicata ed Abruzzo?), e questa è una buona notizia; ci si impegna a raggiungere “quota 80” per reddito medio pro-capite e per dotazione infrastrutturale.
Altra buona notizia.
Il problema è: come?
Le altre mi sembrano semplici enunciazioni di principio, corrette, ma al momento vuote di contenuti e metodologie per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Ribadisco la mia teoria:
AUTONOMIA dallo Stato italiano e fiscalità di vantaggio per attirare gli investimenti stranieri, in un momento, fra l’altro, di difficoltà finanziarie a livello mondiale.
Ancora oggi altri Paesi europei, anche non di primo piano, si stanno orientando in tal senso.
Dobbiamo seguirne l’esempio.
Almeno questo è il mio parere, discutibilissimo se si vuole. Luca Longo
Vicepresidente Nazionale CDS

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