giovedì 20 novembre 2008

Piana degli Albanesi, dal 1488 una comunità albanese nel cuore della Sicilia


Scritto da Orazio Vasta
Piana degli Albanesi (in albanese "Hora e Arbëreshëvet", in siciliano "Chiana di l'Albanisi"), è un comune di oltre seimila abitanti della provincia di Palermo,in Sicilia. Principale comunità arbereshe della Sicilia, l'amministrazione comunale utilizza nei documenti ufficiali,nella cartellonistica stradale e nelle targhe delle vie anche l'albanese, ai sensi della vigente legislazione italiana sulle minoranze linguistiche.
Piana degli Albanesi venne fondata nel 1488 da un gruppo di esuli albanesi in fuga dall' Albania ove vi era l'invasione da parte dell'Impero Ottomano. Nel corso dei secoli gli abitanti di "Piana" hanno saputo conservare gelosamente le proprie radici culturali,in modo particolare la lingua,vera forza della comunità da "Chiana di l'albanisi".
A partire dai primi decenni del secondo dopoguerra,con la stessa accelerazione dell'italianizzazione della Sicilia- annessa militarmente all'Italia solo nel 1860-la lingua della cominità albanese è stata seriamente minacciata da un costante processo di assimilazione e da un progressivo passaggio alla diglossia italiano-albanese con l´albanese in posizione sempre più subordinata. Inoltre, le forti pressioni omologatrici in corso, esercitate dalla globalizzazione attraverso i nuovi sistemi tecnologici di comunicazione, sono divenute ancora più aggressive con rischi ulteriori per la sopravvivenza delle peculiarità culturali e linguistiche della comunità albanese di Sicilia.
Da qui la necessità e l´imprenscindibilità di una battaglia culturale sempre più impegnativa e costante. Una battaglia iniziata nel 1950 con la presentazione del primo progetto di legge per l´insegnamento della lingua albanese nella scuola elementare nel comune di origine albanese della Sicilia. Ma, solo recentemente ha ottenuto il riconoscimento giuridico a livello europeo, nazionale e regionale come minoranza linguistica.In questo quadro generale è possibile cogliere in modo inequivocabile i migliori segni della vitalità culturale degli arbëreshë di Sicilia e della loro ferma determinazione a difendere il patrimonio che i loro Padri hanno saputo difendere e trasmettere lungo questi cinque secoli di permanenza in Sicilia.

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Fonte:http://www.albanianews.it/

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ad integrazione di quanto già esposto, trattasi di una colonia fondata da alcune nobili famiglie albanesi alle quali sono state affidate delle terre da parte dell'eparchia di Monreale, a dimostrazione di ciò troviamo spresso e volentieri la scritta N.P.A.C ( nobilis plane albanesium civitas ) testimonianza anche i famosi costumi ricamati in oro su seta i quali si possono vedere durante la settimana Santa.
In merito alla Lingua tramandata da generazione in generazione, grande aiuto è stato dato da notevoli uomini illustri, Papas Gjergj Guzzetta, Papas Gaetano Petrotta, questy'ultimo ha fondato la prima cattedra di lingua e letteratura albanese presso la cattera di lingua e filosofia dell'università di Palermo.
Matteo

Anonimo ha detto...

Comment Title: Segretario Provinciale F.L.S/CISAL Puglia


Tornando indietro nell'anno 1488, e studiando la storia di quel tempo,la guerra di Sekenerbeg nella difesa della sua patria ,con la fuga di molti ALBANESI dalla GUERRA DI ALLORA,che andarono a stabilirsi in questa terra dove si trovano adesso .Conoscienza delle loro lingua e della loro cultura e un integrazione e miglioramento della qualità della convivenza.