lunedì 1 dicembre 2008

LA ROMAGNA RIVENDICA IL DIRITTO ALL'AUTONOMIA!

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Fondatore del Movimento per l’autonomia della Romagna è l’On. Stefano Servadei.
Il MAR è un Movimento monotematico trasversale a tutte le forze politiche
e fa diretto riferimento a tutti i cittadini romagnoli per realizzare la “ Casa Comune ”.
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Dal 1990 il Movimento ha predisposto la sua presenza nei principali centri romagnoli,organizza tutti gli anni il Congresso regionale,
ha raccolto oltre 80 mila adesioni da cittadini di ogni parte politica e di ogni Comune romagnolo,ha svolto una impegnata attività di propaganda attraverso tutti i canali di comunicazione per aggiornare i romagnoli e sensibilizzare l’opinione pubblica.
Sono stati stabiliti rapporti di collaborazione con diverse forze politiche e con Parlamentari, Consiglieri regionali, provinciali e comunali.
Il MAR ha portato le sue rivendicazioni all’interno della Commissione Bicamerale e delle Assemblee Parlamentari.
Il MAR vive esclusivamente dell’apporto volontario dei suoi aderenti
e tutto ciò che vuole è che i romagnoli siano padroni in casa loro,
attraverso l’autogestione dei bisogni,delle disponibilità e potenzialità.
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La Romagna !
La Terra delle nostre Tradizioni, della nostra Cultura, della nostra Lingua !
La Terra dove abbiamo ascoltato i racconti dei nostri nonni di un tempo andato,
che ancora oggi tramandiamo ai nostri figli e nipoti.
La Terra fatta da uomini e donne che in ogni cosa ci mettono la testa ma sopratutto il cuore.
La Terra degli Antichi Galantuomini di Romagna, dove tutto avveniva con una stretta di mano,
secondo il buon senso dei padri di famiglia.
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Il decalogo è un’ iniziativa del Comitato M.A.R. di Faenza e di Andrea Costa
1. Il diritto di appartenenza !
La Romagna è una delle più antiche Regioni d’ Italia.

Ha una sua lingua, uno stile di vita proprio, una capacità di gestire il suo modo di essere. Il milione di cittadini residenti dà diritto al referendum per scegliere di diventare regione, cosi come sancito dall’art. 132 della Costituzione Italiana.
2. L’ Europa è l’ Europa delle Regioni.
Le Regioni partecipano alla programmazione europea per l’ ottenimento di finanziamenti finalizzati allo sviluppo ed al miglioramento della qualità di vita nel territorio. Quando la Romagna diventerà regione potrà usufruire di tali benefici e gestirli in prima persona.
3. Lo Stato Italiano è lo Stato delle Regioni.
Quando la Romagna diventerà regione potrà usufruire dei fondi statali destinati alle infrastrutture che fino ad oggi li ha visti finire in Emilia, in quanto i consiglieri Romagnoli in Regione sono 13 su 50. Per questo i cittadini romagnoli da oltre 20 anni sono costretti a viaggiare su strade come la Romea, la Ravegnana, l’ Adriatica ed usufruire di un trasporto pubblico antiquato (treni ed autobus ).
4. La sanità pubblica è di competenza regionale.
La Romagna si è vista chiudere e declassare dal governo centrale bolognese una ventina di piccoli ospedali romagnoli.
Tutte le cliniche universitarie e gli ospedali a qualifica “regionale” sono in Emilia. La Regione Romagna comporterà presenze locali pure in questi settori.
Quando la Romagna diventerà Regione saprà far funzionare al meglio la propria sanità, riducendo gli sprechi di natura politica e migliorando i servizi.
5. La Romagna non possiede una propria università.
Nella regione Emilia-Romagna esistono 5 università autonome tutte dislocate nei territori delle provincie emiliane. (BO - MO - RE - PR - FE). Alla Romagna si è sinora impedito di disporre di una propria università malgrado i suoi 20mila studenti.
6. La difesa e la valorizzazione dell’ambiente e territorio sono di competenza regionale.
La Romagna, anche per tale aspetto deve rimettersi alle decisioni bolognesi, le quali sinora non hanno valorizzato assolutamente nulla, trascurando la difesa delle spiagge e delle colline, riempiendo il territorio romagnolo di discariche.
7. Quando la Romagna diventerà regione , vedrà riconosciuto il proprio nome ed il proprio marchio a livello internazionale.
Questo permetterà una maggior valorizzazione di tutte le nostre ricchezze costituite dai prodotti agricoli del territorio, dalle nostre industrie, dai nostri artigiani, dalla nostra manodopera e dalla bellezza del nostro territorio.
Che dire poi dello Stile di Vita dei Romagnoli ? A detta di tutti gli Italiani e’ il posto dove si vive meglio! Potremmo lanciare il marchio “Made in Romagna".
8. Ogni regione ha la propria Corte di Appello, Tribunale della Libertà, T.A.R, Commissione Tributaria, Tribunale dei minori, Corte dei Conti …
I cittadini Romagnoli si vedono costretti, per ottenere giustizia, a passare dal polo di Bologna, che non è in grado di gestire una competenza cosi vasta.
Questo paralizza e rallenta fino all’ esasperazione tutte le pratiche di giustizia civile, penale, amministrativa etc…
9. L’ O.N.U, l’ Europa e la Costituzione Italiana sanciscono come sacrosanto il diritto dell’ autodeterminazione dei popoli.
I cittadini romagnoli ed emiliani, in tutta la loro storia, non sono mai stati chiamati a votare per scegliere se essere amministrati insieme o separatamente, in quanto la Regione Emilia-Romagna è stata sempre imposta dall’ alto , senza mai considerare le diverse caratteristiche delle due popolazioni e dei due territori.
10. La riduzione degli sprechi di denaro pubblico.
La Regione Romagna nascerà per “ Scorporo “ da quanto già esiste come regione Emilia-Romagna. Senza oneri aggiunti e con “ servizi “ a portata di mano dei nostri cittadini. Organizzata ed informatizzata la Romagna diventerà in poco tempo

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