domenica 30 dicembre 2007

Enna,pattumiera nucleare?



Ricevo e pubblico con tanta solidarietà...



"CI BATTEREMO PERCHÉ ENNA NON SIA UNA PATTUMIERA NUCLEARE"

Intervista a Pippo Scianò, segretario dell'FNS-Sicilia Indipendente



Palermo, 19 Dicìmmuru 2007 - In riferimento alle allarmanti notizie pubblicate sul periodico "L'Ora Siciliana" di dicembre, in merito alle possibili scorie nucleari collocate all'interno dell'ex miniera di Pasquasia, a una decina di chilometri da Enna, la redazione giornalistica du Frunti Nazziunali Sicilianu "Sicilia 'Ndipinnenti" - Fronte Nazionale Siciliano "Sicilia Indipendente" ha intervistato Giuseppe Scianò, segretario nazionale dell'FNS.


- A Pasquasia, a una decina di chilometri da Enna, ci sarebbero scorie nucleari. Qual è il pensiero dell'FNS?
"Desideriamo che tutta, ribadiamo tutta, la questione su Pasquasia e sulla destinazione della stessa a deposito di scorie nucleari debba essere rimessa in discussione. Ribadiamo il nostro no alla destinazione della Sicilia, di tutta la Sicilia, centimetro quadrato per centimetro quadrato, a pattumiera di qualsiasi genere. Chi ha svenduto e continua a svendere i diritti del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana, si deve considerare da questo momento in poi nemico degli interessi e dei diritti del Popolo Siciliano. Quindi è delegittimato ad agire in nome e per conto della Sicilia. Un principio, questo, che vale anche per coloro che si spacciano per sicilianisti senza esserlo affatto".




- Come si muoverà l'FNS per quanto riguarda Pasquasia?
"Internazionalizzeremo la controversia su Pasquasia. Le contestazioni che il giornalista ennese Angelo Severino e il periodico "L'Ora Siciliana" muovono sono tutte rilevanti e una più grave dell'altra. Certamente ci aspettano un lungo e difficile percorso politico e gli agguati e i veleni dei nostri cari "nemici". Ma ci anima e ci sorregge la certezza di fare il nostro dovere e di essere, in quanto Indipendentisti e in quanto Siciliani di tenace concetto, totalmente al servizio del Popolo Siciliano e dei suoi diritti fondamentali. Senza compromessi e senza secondi fini. Mi permetto di aggiungere una considerazione. Le disgrazie non vengono mai da sole, ma camminano in compagnia e di pari passo. Inesorabilmente. Il sito di Pasquasia, ad esempio, per le sue peculiarità, sarebbe stato scelto, anzi condannato, in forza di accordi internazionali e comunitari, a essere il luogo ideale per conservare, nei millenni che seguiranno, le scorie nucleari di centrali atomiche che operano fuori della Sicilia e che producono energia per altri Paesi. Queste sembrano essere diventate decisioni indiscutibili e inappellabili. E, quel che è peggio, incomprensibili. La salute, i diritti, gli interessi vitali del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana, non hanno pesato e continuano a non pesare. Grazie alla malafede, al "cerchiobottismo", al "carrierismo", all'antisicilianismo e infine grazie anche alla inadeguatezza e forse alla cultura ascarica (figlia dell'ascarismo) della quasi totalità della classe politica, dei partiti e dei personaggi che a Enna, a Palermo, a Roma, a Bruxelles e altrove dicono di rappresentarci nelle istituzioni".




- Si parla e si sparla di eccezionali "movimenti" di somme multimiliardarie per Pasquasia.
"Se fosse tutto vero, dove sono finiti questi fondi? A che cosa erano o sono finalizzati? Chi eventualmente li avrebbe gestiti e come? Esistono specifici rendiconti? Vi sono stati dirottamenti, strada facendo? Esistono comunque eventi, fatti, cose, beni e valori che non sono monetizzabili, e neppure amnistiabili e per i quali non sono ipotizzabili prescrizioni. Ci rifletta il variegato mondo della politica politicata!".




- Infatti! La salute e la vita stessa della popolazione non può essere mercanteggiata...
"Quello che agghiaccia è anche il fatto che si parli di pericolosissime forme di inquinamento. Si sussurra di malformazioni genetiche e di malattie gravissime. Si ricorda, con emozione condivisa, il caso dell'incremento in Enna delle malattie e delle mortalità denunziate (e anche delle ricerche e degli studi specifici condotti in materia) dall'indimenticabile medico oncologico Maurizio Cammarata, morto prematuramente egli stesso per cancro. E si parla di tutte le problematiche connesse, compresa quella relativa ad accertamenti da compiere per fare chiarezza su eventuali malattie specifiche e su decessi sospettabili che nel tempo avrebbero colpito e potrebbero colpire le popolazioni di questa vasta area interna della Sicilia. Esistono però legittime aspettative e questioni di risarcimento danni, di messa in sicurezza e di bonifica ambientale, di recuperi di beni compromessi o perduti. Tutte problematiche che il giornale "L'Ora Siciliana" sta affrontando e sono sicuro che continuerà ad affrontare".




- "L'Ora Siciliana" non riceve alcun aiuto economico dalle istituzioni, al contrario di altra stampa locale che viene foraggiata per non dire niente. Può un solo giornale portare avanti verità come quelle su Pasquasia?
"Sì. Non sempre corrisponde a verità il detto siciliano secondo il quale "na nuci, ntô saccu, nun scrùsci" (una noce, da sola, nel sacco non fa rumore). Talvolta quella sola "nuciddra", infatti, può diventare importante quanto la leva di Archimede che può sollevare il mondo. Può fare scoprire tanti segreti, può sollevare tanti coperchi. Può fare venire a galla la verità. E, com'è risaputo, la verità è sempre rivoluzionaria. Ed è quindi scomoda e osteggiata. Ma risolutiva. Il giornale diretto da Angelo Severino può apparire solo. Ma non isolato. Solo contro i poteri forti, contro i sempre più sospetti, inquietanti, intrighi internazionali, contro la congiura del silenzio, contro la prassi della disinformazione organizzata. E contro la cultura dell'inciucio e del trasversalismo che in Sicilia vede mettere spesso d'accordo alcune forze di governo e alcune forze di opposizione nel non fare gli interessi del Popolo Siciliano. Anzi, per fare l'esatto contrario".


La Redazione giornalistica du Frunti Nazziunali Sicilianu - "Sicilia 'Ndipinnenti"

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