lunedì 31 dicembre 2007



Il precario laureato e il parlamentare ignorante:così è l'Italia della disparità di trattamento (di Assunta Anselmuccio*).
- Coppetta o cono?-

Cono grazie- Che gusto?- Limone e panna montata- ..limone e panna montata?- Sì è buono, è molto buono - Sarà anche buono, ma ..non fa male?- No, lo mangio sempre io, è buonissimo.
Sarà anche buonissimo, ma da bambina mi hanno insegnato a non mischiare mai limone e latte, tantomeno limone e panna, o limone e yogurt, secondo una tradizione per cui limone fa coaugulare il latte, e rende difficile la digestione..Ma ancora quando lavoravo in gelateria, giammai metter la panna montata sul gelato al limone, o ancor peggio, pensare di preparare il frappé al limone…Per tutti questi anni, per tutti gli anni della mia vita, ho semplicemente pensato che latte e limone non si immischiavano, tantomeno nel gelato..Sono quei dati incontrovertibili, assiomi della tua vita, della tua esistenza: in quanto assiomi, inconfutabili…indimostrabili, per niente…Sono quei dati che fanno parte di te, che sono le fondamenta su cui hai costruito una serie di altre cose…e.. ad un certo punto scopri che il pilone…non era un pilone…E allora incominci a pensare.. incominci a riflettere.. ti interroghi su come regge il resto se manca il pilone, o il pilastro che sia…sulle verità incontrovertibiliUn altro dato incontrovertibile, ad esempio, secondo la mia costruzione mentale, era quella per cui puoi assurgere a figure di elevato status socio-politico se sei colto, anzi di più, preparato, anzi di più, se impari a parlare bene l'italiano, anzi di più, devi sapere anche almeno l'inglese. E se possibile anche il francese, o il tedesco… per cui, ad esempio, per diventare presidente del consiglio o presidente della repubblica, senatore o deputato del parlamento, devi esser frutto di un miscuglio di esperienze, di culture e di saperi sapientemente fusi tra loro, il tutto concentrati in un essere unico.. altro postulato rivelatosi dimostrabile, ed in negativo, dalla storia politica e sociale degli ultimi anni in Italia..Perché per fare la centralinista devi conoscere bene almeno 2 lingue straniere, e per fare il parlamentare puoi anche non saper parlare in italiano?Il gap tra teoria e prassi in Italia si amplifica in modo esponenziale, man mano che si salgono i gradini della scala sociale del potere..Nel processo di costruzione mentale della catalogazione di ciò che è giusto e ciò che non è giusto concorrono una serie infinita di fattori, così come nella delineazione della definizione di giusto, sostantivo maschile: infatti se volessimo interrogarci su come stabilire se definire un comportamento giusto o non giusto non basterebbero ore ed ore di discussioni. Ma sarebbe giusto, nonché socialmente corretto, di tanto in tanto, interrogarsi su alcune difficoltà che ruotano intorno alle nostre vite... difficoltà a volte insensate… perché in Italia, ad esempio, c'è una durissima resistenza da parte dei parlamentari al riconoscimento dei diritti elementari per le persone unite da vincoli sentimentali come riconoscimento in unioni di fatto, mentre per gli onorevoli è riconosciuta l'erogazione della pensione di reversibilità al partner sopravvissuto, e per onorevoli e giornalisti è riconosciuta la fruizione della cassa mutua sanitaria da parte del partner?Errori di conoscenza? La mia lente è forse sbagliata? Ma chi decide che è sbagliata?Il mio pensiero, riconoscibile, che è mio e di nessun altro, passando per la prassi quotidiana e le parole, raggiunge altre parole ed altre prassi che "vengono" da altri pensieri, e da questi ne è contaminato. Penso ognuno di noi sia espressione non di un ipotetico e alquanto poco individuabile "se stesso", ma della collettività che per obbligo o per scelte frequenta..Errori di conoscenza, o mal di pancia, il gelato al limone con la panna montata non fa male; io non lo mangio lo stesso, ma so che non fa male. Riflessioni, parole senza senso, frasi senza senso.. Sono le piccole cose insensate, nei piccoli gesti quotidiani che riempiono le nostre vite di grandi interrogativi. Basta trovare il tempo per cercarli, per fermarsi un attimo, e decidere di vedere ciò che si guarda.


* Sociologa
(da "il Paese", numero Zero, 15/9/2007 )

Nessun commento: