Che dire? La mala educaciòn del vescovo spagnolo non ha limiti. E' UNA VERGOGNA! Orazio Vasta
IL VESCOVO DI TENERIFE: "I MINORI INCITANO GLI ABUSI"
Il prelato spagnolo equipara pedofilia e omosessualità
Il vescovo di Tenerife, Bernardo Alvarez, taglia corto: alcuni ragazzini desiderano essere abusati sessualmente e all’occasione incitano i propri violentatori. E per quanto riguarda la pederastia, si tratta di un vizio come l’omosessualità. Tra le due inclinazioni, insomma, non ci sarebbe alcuna differenza.
Sic et simpliciter .
In una intervista pubblicata giovedì da La opiniòn de Tenerife , il monsignore si dice certo che «soltanto il 6% degli omosessuali ha una base biologica. Non bisogna confondere l’omosessualità come necessità esistenziale di una persona, con quella praticata come vizio. La persona la mette in pratica, come potrebbe praticare l’abuso sui minori. Lo fa perché attratto dalla novità, una forma diversa di sessualità».
Incalzato dalla giornalista che tenta di porre delle obiezioni, Alvarez prosegue imperterrito dicendo che «ci possono essere dei minori che acconsentono» all’abuso. Meglio: «Ci sono degli adolescenti di 13 anni che sono minori ma sono perfettamente d’accordo e, per di più, lo desiderano. E se non stai attento, arrivano a provocarti».
Dopo l’intervista, il diluvio. Di critiche, naturalmente.
All’opinione pubblica spagnola le parole del vescovo sono parse una volgare giustificazione degli abusi compiuti dai sacerdoti sui bambini, un tema portato alla ribalta dal film di Pedro Almodovar La mala educaciòn .
Alvarez non ha voluto commentare né smentire, e la stessa conferenza episcopale spagnola ha preferito il silenzio stampa. Il ruolo di parafulmine è toccato al vicario di Tenerife, che nelle ore successive ha cercato di correggere: «Il vescovo non intendeva giustificare né comprendere un fenomeno assolutamente ignobile come l’abuso sui minori». Non si tratterebbe nemmeno di un errore del quotidiano, che ieri ha ceduto le tracce dell’intervista registrata dalla giornalista, riascoltabile all’infinito sul sito de El Paìs .
Il difensore dei minori di Madrid ha utilizzato la parola "barbarie" per definire la conversazione del prelato: «Mi piacerebbe che (Alvarez) la smettesse di usare questi messaggi dei bambini perché si tratta del messaggio che giustifica la pedofilia», visto che tra i pedofili gira la convinzione che siano i ragazzini a volere gli abusi."...
Il vescovo di Tenerife, Bernardo Alvarez, taglia corto: alcuni ragazzini desiderano essere abusati sessualmente e all’occasione incitano i propri violentatori. E per quanto riguarda la pederastia, si tratta di un vizio come l’omosessualità. Tra le due inclinazioni, insomma, non ci sarebbe alcuna differenza.
Sic et simpliciter .
In una intervista pubblicata giovedì da La opiniòn de Tenerife , il monsignore si dice certo che «soltanto il 6% degli omosessuali ha una base biologica. Non bisogna confondere l’omosessualità come necessità esistenziale di una persona, con quella praticata come vizio. La persona la mette in pratica, come potrebbe praticare l’abuso sui minori. Lo fa perché attratto dalla novità, una forma diversa di sessualità».
Incalzato dalla giornalista che tenta di porre delle obiezioni, Alvarez prosegue imperterrito dicendo che «ci possono essere dei minori che acconsentono» all’abuso. Meglio: «Ci sono degli adolescenti di 13 anni che sono minori ma sono perfettamente d’accordo e, per di più, lo desiderano. E se non stai attento, arrivano a provocarti».
Dopo l’intervista, il diluvio. Di critiche, naturalmente.
All’opinione pubblica spagnola le parole del vescovo sono parse una volgare giustificazione degli abusi compiuti dai sacerdoti sui bambini, un tema portato alla ribalta dal film di Pedro Almodovar La mala educaciòn .
Alvarez non ha voluto commentare né smentire, e la stessa conferenza episcopale spagnola ha preferito il silenzio stampa. Il ruolo di parafulmine è toccato al vicario di Tenerife, che nelle ore successive ha cercato di correggere: «Il vescovo non intendeva giustificare né comprendere un fenomeno assolutamente ignobile come l’abuso sui minori». Non si tratterebbe nemmeno di un errore del quotidiano, che ieri ha ceduto le tracce dell’intervista registrata dalla giornalista, riascoltabile all’infinito sul sito de El Paìs .
Il difensore dei minori di Madrid ha utilizzato la parola "barbarie" per definire la conversazione del prelato: «Mi piacerebbe che (Alvarez) la smettesse di usare questi messaggi dei bambini perché si tratta del messaggio che giustifica la pedofilia», visto che tra i pedofili gira la convinzione che siano i ragazzini a volere gli abusi."...
-tratto da un articolo di Laura Eduati, da"Liberazione" del 31 dicembre 2007
-nella foto, il vescovo della vergogna
Nessun commento:
Posta un commento