giovedì 24 gennaio 2008

Per chi non ha memoria,per chi non ha vissuto gli "anni di piombo",per chi vuole "ridisegnare" i feroci anni '70















































































E’ in atto il tentativo di voler "ridisegnare" i feroci anni ’70 , anni che ho vissuto da "militante comunista", a Catania, dove, anche qui, si praticava "l’antifascismo militante" o "la caccia ai rossi",una sorta di guerra civile "sommersa",con i "compagni" che quando aggredivamo i "fasci" si trattava di "antifascismo militante ", ma quando i "fasci" ci pestavano si trattava di "squadrismo fascista", e, allora,subito , arrivava la "giustizia proletaria"dei " nuovi partigiani", nella stragrande maggioranza figli della borghesia "illuminata". E la scuola era terreno fertile per aggressioni, pestaggi, intimidazioni. Bisognava, quindi, armarsi:le spranghe di ferro facilmente si "realizzavano" spezzando le gambe delle sedie e dei banchi. E i militanti, dell’una e dell’altra parte,circolavano dentro le scuole con le spranghe di ferro nascoste dentro gli zaini o sotto i giacconi, e tante aggressioni sono avvenute addirittura, dentro i bagni! Poi arrivarono anni più duri, "gli anni di piombo", e anche giovani catanesi , accusati di essere fiancheggiatori del terrorismo, sono stati arrestati e incarcerati. Sono stati, gli anni ’70, anni dove la dignità dell’uomo era assolutamente negata, ed io ,che ho superato da tempo la "geometrica potenza" del marxismo-leninismo e la conseguente divisione dell’umanità in blocchi e cortine di ferro,agli uomini e alle donne che hanno vissuto la mia stessa esperienza del dogma "del tutto scontato" o nella disperazione di stampo giacobino, tra le sprangate prese e quelle date, tra la militarizzazione del nostro profondo IO ed il conflitto fra noi stessi, tra le manette serrate ai polsi e le mani che non abbiamo mai stretto, l’ invito a superare quegli anni crudeli condannandoli, per non esserne più complici
*Questo intervento è stato pubblicato da "Avvenire", "La Gente d'Italia" (USA), La Sicilia", "Giornale di Sicilia","Vigopensiero"(blog).
§Nelle foto:manifestazioni e scontri negli anni '70- il pestaggio del poliziotto è del '68-Sergio Ramelli è un giovane "fascista" assassinato dai "rossi" con una grossa chiave inglese conficcata in testa-Walter Tobagi è un giornalista assassinato dalle Brigate Rosse,come il presidente Aldo Moro...
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17 marzo 2008
Aula Magna dell' Università degli Studi di Bari
CONVEGNO
Gli anni di piombo - L'uccisione di Aldo Moro e Guido Rossa - L'agguato fascista a Benedetto Petrone
L'Associazione Memoria Condivisa e l' IPSAIC Istituto Nazionale dell' Antifascismo dell' Italia Contemporanea presentano,per il giorno 17 Marzo 2008, ore 9, il Convegno dal tema: Gli anni di piombo - L'uccisione di Aldo Moro e Guido Rossa - L'agguato fascista a Benedetto Petrone. La sede è l' Aula Magna dell' Università degli Studi di Bari, siamo grati al Magnifico Rettore per il patrocinio.Il Prof. Corrado Petrocelli sensibilissimo ai temi trattati dalla nostra Associazione, interverrà per portare il saluto dell' Università.
Interverranno:
Agnese Moro figlia dello statista Aldo Moro, la Senatrice Sabina Rossa figlia del sindacalista della CGIL Guido Rossa , entrambi barbaramente uccisi dalle Brigate Rosse.Parteciperanno al dibattito il Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola, il Presidente della Provincia Dott. Vincenzo Divella e il Sindaco di Bari Dott. Michele Emiliano.Coordinerà , lo storico Prof. Vito Antonio Leuzzi.
Il convegno si prefigge di far conoscere a chi non era ancora nato , attraverso i familiari e i rappresentanti delle Istituzioni, la storia di tre uomini diversi che hanno pagato con la vita la difesa della democrazia nel nostro Paese.
L'incontro all' Università, luogo di studi è di ricerca, vuole essere uno stimolo alla riflessione su gli anni di piombo, alla scelta scellerata di molti intellettuali di aderire alla lotta armata e una parte del Paese a dichiararsi ne con lo Stato ne con le Brigate Rosse.
Auspichiamo che il convegno sia occasione di approfondimento da parte di chi non ha vissuto la tragedia del terrorismo.
Bari 23 Febbraio 2008
Il Presidente Mario Arpaia






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