

Lucia in questo contesto diventa l'emblema involontario di una generazione che attraverso il sacrificio riesce a emanciparsi: persone semplicemente sfortunate a cui restituisce con forza orgoglio e coscienza.
È Lucia, una "picciridda" siciliana, che attraversa lacrime e sorrisi, gioie e dolori e ristabilisce le regole del suo microcosmo.
È Lucia che nelle sue lunghe passeggiate ricorda il passato, anche solo mettendo i piedi nella sabbia, una ragazzina che ha saputo ritrovare quella parte di sé che aveva taciuto a lungo per non soffrire più.
Piccoli riti in cui ritrova la bussola per un futuro migliore...
Per contattare Catena: catifiorello@libero.it
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