lunedì 24 marzo 2008

AUTOSTRADE (di Nello Esposito del blog NAZIONE DELLE DUE SICILIE)

RICEVO dall'amico Esposito e pubblico con piacere...
"In una recente intervista, Ennio Cascetta, docente di Teoria
dei Sistemi di Trasporto presso l'Università di Napoli Federico II ed Assessore ai Trasporti della Regione Campania, in occasione della prossima apertura al traffico dell'allargamento dello svincolo di Fratte (SA) ha detto: "Ora l'Italia non sarà più divisa in due" (Denaro mercoledì 19/03/2008).
Fermo restando l'importanza dell'allargamento dello svincolo citato, e solo chi abita in quelle zone o nelle aree di Avellino e Benevento può capire ciò che dico, come può un professorone come Cascetta lanciarsi in slogan da campagna elettorale.Nella sua duplice veste, Ennio Cascetta, avrà certamente notato che la rete autostradale italiana è costruita ad albero, dove un sottile tronco rappresentato dalle spoglie e mal curate autostrade meridionali, porta la linfa vitale (forza lavoro, emigrazione) alla chioma dell'albero,rappresentata dalla capillare rete autostradale del nord.
Il fatto che Napoli non sia ben collegata con Matera o con Taranto, o che gli abitanti delle Calabrie o della Sicilia abbiano grossi problemi di collegamento all'interno della propria regione, ci fa capire che anche il piano di investimento delle autostrade italiane, dell'antichità ad oggi, è sempre stato concentrato nel favorire l'incremento dell'efficacia deicollegamenti interregionali toscopadani, ed i politicanti meridionali sono complici di questa volontà accontentandosi di essere ripagati con quei 4-500voti di Fratte che gli assicurano il prolungamento della propria nomina. Al nord vengono innagurati viadotti, autostrade, tunnel, ed al Sud facciamo festa per un misero allargamento dello svincolo di Fratte.E dal momento che il Dott. Cascetta si occupa di trasporti, lo voglio invitare ad andare in treno da Napoli fino a Taranto e scoprire che ci vogliono dalle 4 ore e cinquanta alle OTTO ORE E DEICI (questo quanto siprevede dal sito delle Ferrovie, perchè può andare peggio) e paragonarlo alla tratta Milano -Venezia dalle due ore e venti alle tre ore e mezza; lo voglio invitare ad adare a Capri, partendo da Castellammare di Stabia o da Sorrento, per scoprire che esiste solo una compagnia di navigazione che esercita un monopolio su orari e tariffe.Evitiamo questi slogan elettorali (e forse è meglio evitare di credere a questi politicanti), e concentriamoci sulla realizzazione delle vere vie di collegamento nelle Due Sicilie, incrementiamo il trasporto su rotaia (nel senso di creare nuove tratte) e incentiviamo il trasporto via mare".
Nello Esposito

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