lunedì 17 marzo 2008

LE RAGIONI STORICHE DELLA QUESTIONE LIGURE

BREVISSIMA ma... VERISSIMA Storia della gloriosa REPUBBLICA di GENOVA
(Il "minimo" che TUTTI gli abitanti della LIGURIA dovrebbero conoscere)
I Liguri sono la più antica etnia del Nord Italia.
Nel 180 a. C. i Romani, per poter "disporre" della Liguria nella loro conquista della Gallia, devono "deportare" 47.000 (quarantasettemila) Liguri Apuani, irriducibili ribelli, confinandoli nel Sannio (Avellino-Benevento).
Nel 970 d. C. Genova, con una magistrale operazione navale, debella i pirati saraceni, nel loro covo di Saint Tropez.
Nel 1099 nascono le libere Comunità di Cittadini di ogni ceto sociale, le "Compagne", prima rionali e che confluiscono poi nella Compagna Communis, che diventa poi Comune di Genova ed infine Repubblica di Genova.
La Repubblica di Genova diventa una vera e propria potenza marinara, ostacolata e contrastata da Pisa e Venezia, che vengono sonoramente battute nelle celeberrime battaglie navali della Meloria (1284), contro Pisa, e di Curzola (1298), contro VENEZIA, battaglie che vengono ancora oggi studiate in tutte le accademie navali del mondo!
Per secoli (XI - XII - XIII) è la più grande potenza marinara (militare e mercantile) del mondo di allora.
Quando per le loro necessità commerciali, i Genovesi hanno bisogno di "approdi sicuri", trovano il giusto "prezzo" con cui remunerare i legittimi proprietari. Così nascono le maone e i fondaci che danno origine ad un vero e proprio "grande mercato" - Commonwealth genovese in tutto il Mar Mediterraneo, nel quale la flotta mercantile ligure traffica e commercia, con grande ricaduta di benessere per tutta la comunità.
Dopo la scoperta dell'America (1492), Genova si trasforma, con lungimiranza, nella più grande potenza finanziaria, fino a tutto il XVIII° secolo.
La Nazione Ligure – Repubblica di Genova, non ha mai avuto "tentazioni di conquiste egemoniche" verso i territori suoi confinanti. Ha dovuto invece sempre difendersi dai Savoia che, ripetutamente, hanno tentato di conquistarla con i loro eserciti, ma sono stati sempre respinti. Celeberrima è la vittoria del 1625, contro le truppe dei Savoia, che è ricordata dal Santuario della Vittoria dei Giovi (Comune di Mignanego).
Mentre tutti gli altri Stati europei andavano verso le monarchie autoritarie ed ereditarie, la Liguria, da sempre, si è data un sistema istituzionale repubblicano, che aveva già l'impronta federalista, con larghissime autonomie alle Comunità locali. Si pensi che il piccolo Comune di Parodi Ligure (oggi annesso al Piemonte, grazie ai Savoia!) aveva un suo Statuto e la Repubblica di Noli era "confederata" alla Repubblica di Genova!
C'è sempre stato il consenso fra la Popolazione e la classe dirigente, anche se "aristocratica" (non per censo, ma per merito!), tanto è vero che, quando nel 1796, si tenta di "importare" a Genova la rivoluzione francese, proprio il popolo dei camalli si solleva, per ripristinare il vecchio "regime"!
Nel 1796 Napoleone si fa consegnare dai Genovesi 4 milioni di monete di allora, per garantire loro la sovranità e l'indipendenza e invece nel 1797, con il trattato di Mombello, li obbliga alla dominazione francese, pena una carneficina!
Sconfitto Napoleone, nell'Aprile del 1814 le truppe inglesi e gli insorti genovesi, liberano la Liguria dalla dominazione francese e viene ripristinata la Repubblica di Genova che batte di nuovo moneta. Ma al Congresso di Vienna (1814-15) avviene il grande tradimento e le monarchie europee votano quasi tutte a favore dell'annessione della Liguria al regno di Sardegna. I delegati Liguri non firmano alcun documento di accettazione, PER NON LEDERE I DIRITTI IMPRESCRITTIBILI DEL POPOLO LIGURE. Tale annessione, rifiutata dal popolo e dal legittimo governo, costituì pertanto una evidente violazione del Diritto Internazionale e, come tale, fu illegittima e mai sanata.
Nell'Aprile del 1849, dopo altri precedenti tentativi, Genova insorge contro i Savoia. Viene inviato il genenerale La Marmora con 30.000 bersaglieri che mettono a ferro e fuoco la città ed i suoi 90.000 abitanti, con centinaia di morti, stupri, furti e saccheggi nelle case, nelle chiese e nei conventi.
Dopo aver conquistato militarmente anche tutto il resto dell'Italia, i Savoia fanno votare, alle popolazioni "conquistate", i plebisciti di annessione al regno di Sardegna e poi d’Italia, per sanare la violazione del Diritto Internazionale che era stata compiuta con l'annessione di territori conquistati militarmente.
Non hanno però MAI fatto votare la Liguria, che ha quindi tuttora il DIRITTO INTERNAZIONALE di poter RI-tornare INDIPENDENTE!
La Popolazione Genovese e Ligure ha saputo creare una vera e propria civiltà ligure, con autentici valori fra i quali: la centralità del lavoro (il "darsi da fare ligure"); la vera solidarietà (l'Albergo dei Poveri, l'Ospedale Pammatone, ecc.); la lotta allo stupido razzismo (i Durazzo, profughi albanesi, ma perfettamente integrati e rispettosi delle leggi della Repubblica, danno ben otto Dogi alla Repubblica!); la separazione dei poteri civili e religiosi; la tolleranza religiosa, quando imperversava l'inquisizione in tutta l'Europa ; la forma istituzionale repubblicana già federalista (la Repubblica di Noli, confederata a quella di Genova e le Comunità Liguri con propri Statuti); il rifiuto della tirannia e della guerra di conquista dei territori e dei popoli; il controllo comunque dell'operato della classe dirigente (l'istituto dei Supremi Sindicatori).


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