martedì 15 aprile 2008

IL SUD? SEMPRE PIU' COLONIA !

Ricevo per conoscenza e pubblico...
"Caro Erasmo Vecchio.
Oggi è una giorno triste per l'Italia e tristissimo per il Sud.
L'11 maggio del 1860 sbarcò in Sicilia un massone, tale Giuseppe Garibaldi e da allora la nostra ex patria è sprofondata nel baratro dei massacri savoiardi e dell'estrapolazione della nostra gente dalle nostre terre; una diaspora senza soluzione di continuità, nemmeno gli ebrei hanno conosciuto tale intensità di fuga. Oggi il fuoco mediatico di un altro massone, il sig. Silvio Berlusconi in compagnie delle quinte colonne bossiane nel sud, è stata compiuta un'altra operazione di asservimento. Il Partito del Sud, grazie a te e ai componenti la lista al Senato, grazie a decine di volontari, a gettato il seme, tanti gigli cresceranno nell'Isola che ha dato al mondo la civiltà. Quel fiore si propagherà in tutto il Sud e in tutta Italia. Noi siamo nati nelle contrade dell'ex Regno delle Due Sicilie. A sud di esso nacque la prima civiltà occidentale. Pitagora, Archita,Timeo,Ocello, Alesside, Zaleuco,Caronda,Ibico,Stesicore,Milone,Alcmeone,Archimede,Damea,Learco,Zeusi scrissero di poesia,di filosofia,di storia,di fisica,di matematica,di pittura,di scultura,di architettura.In Sicilia andarono ad inebriarsi di cultura Numa e Platone;la Grecia illuminò il mondo e Roma gli diede leggi ed ordine. Nelle nostre contrade nacquero Cicerone, Cesare, Ottaviano,Orazio e Mario, vincitoredei Cimbri.Qui si sviluppò in tutta la sua potenza la mente umana,e con essa arti e mestieri, ed il tutto modellò territori e città.Qui nel Sud,dopo l'età barbaric,risorgevano le prime faville dell'italico ingegno:Giovanni Caboto ed il Tarcagnota da Gaeta, Flavio Gioia da Amalfi, Federico II, San Tommaso d'Aquino,Pier delle Vigne, Ruggiero di Laria, Giovanni da Procida, il Sannazzaro, il Pontano, il Tasso, Poi Ettore Fieramosca da Capua,Bruno Giordano da Nola, Tommaso Campanella. Nella nostra terra baciata dal sole e bagnata di ingegno nacquero Telesio, Giambattista Vico, il Genovese, il Pagano, il Filangieri.Il Vesuvio spriginò dalle sue viscere la musica di Paisiello e l'Etna la dolcezza delle note di Vincenzo Bellini. Napoli, opera di tremila anni, terza città d'Europa nel 1860, dopo 150 anni di finta unità d'Italia è diventata capitale della monnezza de sistema partitico liberal- massonico-risorgimentale-piemontese-lombardo.Fino al 1860 l'ex Regno delle Due Sicilie era ricco di pace, di memorie, di costumi, di commercio, di pesca, di industrie, di agricoltura e di artigianato, era l'invidia delle genti: dappertutto scuole gratis, teatri, opere di ingegneria, meravigliosi musei, strade ferrate, opere di carità,bacinicantieri navali, arsenali davano lavoro a tutto il popolo. Non c'era disoccupazione. Oggi i nostri figli sono senza lavoro, senza casa e costretti a lasciare la propria terra, forse il più grande crimine dell'umanità dopo gli eccidi perpretati dai savoia e dai giacobini nelle nostre terre.Oggi applaudiamo i nuovi liberatori, e li votiamo, questi portertanno al sud ancora sangue, dolori ed emigrazione, ciò è nel DNA del partito liberale che ha avuto consensi oltre ogni previsione. Oggi il Sud è nelle mani dei vari Dell'Utri, di Bossi che ha strombazzato ai quattro venti la secessione padana, vogliamo metterlo alla prova, vogliamo vedere se è capace di andarsene. Non lo farà, sa che siamo il suo mercato, la sua colonia.
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Battere i nuovi latifondisti
Nel 1860 il Sud è stato invaso dai piemontesi savoiardi, i morti furono un milione, la sua economia distrutta, chiuse le sue scuole, incendiati i raccolti, distrutto il suo apparato industriale, la sua economia eliminata dal mercato. Nel 1861 il tesoro italiano ammontava a 668 milioni di lire di cui 443 appartenevano al Regno delle Due Sicilie, 90 agli stati papalini, 27 al Piemonte, e solo 8 alla Lombardia. Il Piemonte era indebitatisismo e nella padania di Bossi si moriva di pellagra e di carbonchio. Gli emigranti, fino a quel tempo erano lombardi, veneti, friulani e piemontesi. Dal Sud non era mai emigrato nessuno. Gli addetti nell'industria nel Sud ammontavano ad un milione ed ottocentomila addetti e nel centro Nord vi erano 1.100 000 operai. Dal 1861 ad oggi gli emigranti meridionali ammontano a 25 milioni, una emigrazione biblica, una vera diaspora. Il Sud reagì contro l'invasione piemontese e i suoi partigiani, chiamati briganti dagli scrittori salariati dal regime. Da allora son nati nella padania i nuovi latifondisti, quelli che per 140 anni hanno munto risorse e profitti dallo Stato e dai privati cittadini. In 140 anni il sud è stato desertificato ed il nord padano ha ingrassato i latifondi economici, il Meridione è solo mercato.Chi sono i nuovi latifondisti che affamano il Sud?Le compagnie di assicurazioni, tutte padane.Le compagnie distributrici alimentari e non, tutte o quasi padane.Le compagnie telefoniche, quasi tutte a capitale nordista.Le compagnie petrolifere, tutte del Nord.I supermercati, tutti del Nord.I maggiori gruppi industriali, tutti del Nord.Le banche , tutte del nord ( anche il Banco di Sicilia e il Banco di Napoli oggi è stato inglobato dal San Paolo di Torino).I natwork televisivi, tutti milanesi. Mediaset e La7.Quasi tutte le case editrici che contano.Ecco cosa è stata l'Italia voluta da Cavour e dai Savoia. Ecco cosa è stato il liberismo stalinista voluto dalla casta padana. Il liberismo fasullo che vorrebbero farci digerire ha affamato e mortificato il Sud, ha desertificato il suo territorio, ha fatto emigrare milioni di Meridionali.Bisogna abbattere questi nuovi latifondisti se vogliamo vivere dignitosamente, bisogna aprire i mercati con una concorrenza leale. Chi non vuole aprire il Mercato? E' tutto il sistema dei poteri forti. Potete aprire una fabbrica di automobili in Italia? No.Potete creare un network televisivo? No, nemmeno una tv di quartiere, nonostanteTMO Gaeta, tv del Partito del Sud, trasmette da 5 anni. Ma dicono che siamo abusivi, questo ditelo ai gaetani che ci ascoltano in massa! Il potere ha paura del nuovo, ha paura della concorrenza e si studiano leggi ad personam o che limitino al massimo lo spazio di impresa a chi vuole fare impresa. Il liberismo padano, che osano chiamare italiano, è stalinista come stalinista è il primo ministro padano Berlusconi.
La FIAT? dicono essere italiana, no, è padana e della famiglia Agnelli.
Mediaset? non è italiana, è padana e della famiglia Berlusconi e così la Pirelli, la Piaggio, la Telecom, e mille altre imprese.
I supermercati ? non sono italiani, sono tutti del Nord, Le coop sono emiliane e romagnole; la Standa, Panorama, La Rinascente, e tutte la grandi catene distributive sono padane.
A noi del sud hanno lasciato solo la MANDRACA ( mafia-'drangheta-camorra) una multinazionale che serve al regime massonico per imbavagliare qualsiasi movimento di riscossa.
Insomma è il loro braccio armato.
Che fare per abbattere il nuovo latifondo? chi deve farlo? Robin Hood per gli inglesi è un eroe, Fra' Diavolo è stato dipinto come un bandito. Michele Pezza ha combattuto contro i francesi, un grandisismo eroe, un vero partigiano; ha combattuto contro il capitalismo giacobino e così il milione di briganti morti nel 1860 e dintorni.
Oggi tutti i partiti, da destra a sinistra, legittimamente difendono gli interessi del Nord o del centro-nord, e così i sindacati che difendono gli operai, che stanno quasi tutti al nord.
Chi difende le piccole imprese del Sud? chi i commercianti assaliti dalla concorrenza dei grandi supermercati? chi difende l'agricoltura del Sud? chi la sua pesca? chi difende i nostri salari dimezzati? chi ci difende dal sistema bancario strozzino del Nord? chi ci difende dalle bollette salate che ci arrivano ogni mese?Ecco, se l'economia del nord, con le sue mille sfaccettature, viene difesa dai partiti di questa finta destra e da questa finta sinistra, dobbiamo scendere in campo per difendere i meridionali dall'assalto concentrico di queste aziende poco liberiste e che non fanno mercato.
Ci vuole un PARTITO DEL SUD che operi nel territorio, un partito che ci difenda dallo sfruttamento, che ci renda protagonista e non succubi di una economia costruita ad arte per dissanguarci. In Sicilia avete messo le radici, il nostro simbolo è un giglio, crescerà grazie a tutti voi che vi siete immolati. Ringrazia Angelo Todaro che ha messo passione, ringrazia tutti i componenti la lista, per me sono degli eroi, un giorno saranno ricordati tutti dai libri di storia, hanno scritto una pagina meravigliosa. Il Sud si sta svegliando, qualcosa si sta muovendo, l'avanguardia si sta svegliando e da Gaeta, dalla Sicilia sta cominciando una nuova resistenza. Ridaremo al nostro popolo la libertà perduta, la sua autonomia. prodi nel 1999, sotto l'egida di Ciampi allora presidente della Repubblica regalò al Piemonte 500 milioni di euro per riattare i siti savoiardi, è nel programma elettorale di Berlusconi la vendita del nostro patrimonio demaniale, come fecero i suoi predecessori massoni e liberali nel 1800, vogliono vendere le nostre ricchezze e la nostra storia, non dobbiamo permetterlo. Metteremo alla prova Lombardo, vedremo se vuole l'autonomia della Sicilia, vogliamo vedere se applicherà lo statuto speciale che è costato centinaia di morti ai siciliani, vogliamo vedere se sono federalisti veri o federalisti finti dei ricchi. E' giunto il momento di dire basta e di chiamare a raccolta tutti i meridionali sensibili ed orgogliosi. I servi e i lacchè della feccia nordista, un giorno, saranno additati al ludibrio della gente e della storia. E' il momento di compattarci, di rivalutare la nostra storia, di processare l'invasione piemonte di ieri e quella lombardo veneta di oggi, di processare coloro che fucilarono un milione di nostri compatrioti nel 1860 e dintornii nostri contadini chiamandoli briganti. Meridionali, compatrioti, uniamoci!!!
Venite da destra e da sinistra.
La nostra ideologia è molto semplice.
Ridare libertà e dignità al Sud.
Noi siamo del Sud; noi definiti barbari e primitivi dai piemontesi del liberale Cavour e terroni dai leghisti prima maniera.
Antonio Ciano,coordinatore nazionale del PdSud

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