Bene cari amici, riprendiamo con i nostri articoli, dopo una breve pausa, che ci è servita per aggiornare i nostri dati.
Riprendiamo con un caso a noi molto caro, quello che rigurda Daniel De Nicola (nella foto), un bambino italiano rapito dal presunto padre biologico (Signor Harris), che presentando un esame del DNA all’Ambasciata Americana a Firenze, è riuscito a portare Daniel a San Francisco, fregandosene altamente delle leggi italiane…
Un esame del DNA, avviene con un iter ben preciso, uno dei fattori principali, è che i campioni da analizzare (sangue, tampone, capelli) devono essere prelevati direttamente dall’esperto, ma soprattutto, per i minori vi deve essere il benestare di entrambe i genitori…
Questo per Daniel non è avvenuto:
La prova del DNA per Daniel, è stata eseguita nell’Ohio, dal Signor Harris, in che modo, lo sa solo lui, dato che la madre e il bambino nella data menzionata, erano a Livorno, quindi chi ha effettuato il DNA di Daniel, non ha la certezza che i campioni siano quelli di Daniel, e se tanto ci da tanto, anche i campioni di Harris potrebbero essere invece quelli di Daniele De Nicola (il papà italiano di Livorno) …
Insomma, un DNA assolutamente dubbio, ma sufficiente all’Ambasciatore Americano a Firenze, per dare il benestare a Harris per portarselo via…
Ora quello che ci fa pensare, non è un Ambasciatore Americano che tutela un concittadino, curandone gli interessi , quello che ci fa pensare di più è il nostro Ex Console Generale a San Francisco, Signor Roberto Falaschi …
Roberto Falaschi, nella sua vita ha rivestito sempre la carica, o di Ambasciatore o di Console Generale , leggiamo un pò ?:
(…) ci interessa chiarire altri episodi, di cui certamente lei non é responsabile, ma che riguardano il suo predecessore Roberto Falaschi, durante il cui mandato succedevano molte cose strane….
Iniziamo con l’uccisione di un giovane dell’Honduras, di soli 22 anni, quando la vettura dell’ambasciata andava a prendere all’ aeroporto la consorte del signor Ambasciatore. Roberto Falaschi che tornava dalle vacanze. L’autista Oscar Reyes é stato trasferito a fare fotocopie e l’incidente é stato messo a tacere. Questo può succedere a tutti, anche se vorremmo sapere se sono stati i contribuenti italiani a pagare.
Ma quello su cui lei deve assolutamente indagare é il rilascio di cittadinanze e passaporti a persone non aventi diritto, perché, anche se di origine italiana, i loro genitori avevano rinunciato alla cittadinanza e non l’avevano più riacquistata.
L’ex ambasciatore Roberto Falaschi che poi era consigliere d’ambasciata e in Salvador aveva “credenziali di ambasciatore” ed oggi é Console Generale a San Francisco, negli Stati Uniti, ha approvato richieste di cittadinanza perlomeno dubbie.La retrocessione di Falaschi da Ambasciatore a Console Generale é la punizione del Ministero? (…)
Fonte
Già, quindi, come mai Il Signor Console Falaschi, riceve nell’Ambasciata Italiana a San Francisco Daniel, senza trattenerlo ? Affermando che il bambino è assolutamente tranquillo ? Il Signor Console è forse anche psicologo infantile (perchè a noi risulta laureato in scienze politiche) ?! Come mai invece non si è preoccupato di verificare il DNA di Daniel, curando così gli interessi degli italiani (quelli che gli pagano lo stipendio), che in questo caso sono anche i nonni di Daniel ? Il minimo che poteva fare era:
1. Convocare Daniel De Nicola
2. Trattenerlo all’interno dell’Ambasciata Italiana
3. Convocare i nonni di Daniel, Armando ed Antonia De Nicola e relativo legale
4. Portare Daniel in Italia ed effettuare il DNA
Difficile ?
Evidentemente si, visto che IL NOSTRO AMBASCIATORE, invece che ha fatto ?
1. Ha convocato il Signor Harris e Daniel De Nicola
2. Ha determinato che il bambino è tranquillo.
3. Fine
Così facendo, si è quindi solo preoccupato di curare gli interessi, non di un cittadino italiano DANIEL DE NICOLA, ma dell’Americano Signor HARRIS.
Di conseguenza, ci sembra più che mai lecito che IL COMITATO TROVIAMO I BAMBINI, intervenga in aiuto dei nonni di Daniel, che ci scrivono questa lettera:
Caro Comitato, sono trascorsi sei mesi da quando dalla nostra vita sono scomparse due persone importanti: Daniele e il suo bambino Daniel…
La compagna e madre di Daniele e Daniel ha deciso per la loro e la nostra vita, perchè da quell’ 8 novembre 2007, niente è stato più lo stesso. Nella nostra casa è entrata la disperazione, il dolore, la rabbia ci ha investito e travolto come solo la forza devastante della natura può fare. Nostro figlio non ha avuto la forza, si è lasciato travolgere…
Noi lottiamo per avere nella nostra vita il piccolo Daniel…
Purtroppo lottiamo anche contro ad un uomo che afferma di essere il vero padre di Daniel, contro l’America, la burocrazia lenta, lentissima, stiamo perdendo la fiducia nell’apparato dello Stato, troppo debole per difenderci e per fare rispettare le leggi. Leggi ignorate da paesi più forti, ma questi ultimi così piccoli e meschini, se ignorano i dirittti umani, la dignità e il valore delle persone e in particolare dei bambini, che hanno diritto a misure speciali di protezione.
Nostro nipote è entrato in quel consolato d’America a Firenze come cittadino italiano ed è uscito come cittadino Americano, permettendo a due uomini di portare via Daniel con un volo diretto a San Francisco.
E’ evidente che è stata violata da parte del Console Americano, la Convenzione di Vienna del 1963, relativa alle relazioni consolari e lo dice segnatamente all’Art. n. 15:
“Il consolato nel momento in cui esercita delle funzioni nell’espletamento di dette funzioni deve comunque rispettare le leggi dello stato ospitante”, in questo caso l’Italia.
Hanno anche violato la Convenzione internazionale sui dirittti dell’infanzia, dove l’Art. 8 dice:
” Gli stati parti si impegnano a rispettare il diritto del fanciullo, di conservare la propria identità, nazionalità, nome e relazioni famigliari, quali riconoscimenti per legge, senza interferenze legali. Se il fanciullo viene illegalmente privato degli elementi costitutivi della sua identità o di alcuni di essi, gli Stati parti forniranno adeguata assistenza e tutela, affinchè venga sollecitamente ristabilita.”
A Daniel è stato cambiato anche il nome, questo piccolo che è la prima persona offesa di questo reato, è stato davvero brutalizzato e ha un trauma insostenibile, proprio in questi primi 3 anni della sua vita, che sono i più importanti.
Non condividiamo le parole del Console italiano a San Francisco, Roberto Falaschi, che ha detto, che quando ha incontrato Daniel, gli è sembrato un bimbo sereno, per niente traumatizzato. Ma cosa ne sa lui di psicologia infantile ?
Ma come può pensare che questa vicenda non lascierà nessuna traccia, nella vita di nostro nipote, un bimbo che nel giro di poche ore, è stato portato via al suo papà, dalla sua casa, i suoi giochi, i nonni, zii e cuginetti, al suo piccolo mondo, e anche da sua madre che l’ha consegnato come un pacco, in cambio di chissà cosa a quest’uomo ?
Il Console Falaschi, avrebbe dovuto trattenere il bambino perchè essendo cittadino italiano, doveva attivarsi subito per farlo rientrare immediatamente in Italia. Non doveva fermarsi davanti ad una dubbia documentazione, presentata dal Signor Harris.
Noi chiediamo al nuovo Ministro degli Esteri On. FRANCO FRATTINI che faccia rientrare al più presto Daniel in Italia, per fare in modo che vengano effettuate le prove del DNA, come da legge Italiana, invalidando le prove del DNA, presentate dal Signor Harris, in quanto non legittime e non appurabili.
Signor Ministro vorremmo che uno dei suoi primi impegni fosse proprio quello di risolvere questa dolorosa vicenda e che questo suo impegno sia un segnale di speranza per tutte le famiglie che si vengono a trovare nella nostra situazione…
Poter dire e pensare: “Lo Stato c’è”, TROVIAMO I BAMBINI e riportiamoceli a casa.
Armando ed Antonia De Nicola
Capito amici ? Vi portano via un nipote, il padre si uccide dal dolore, i nonni lottano per sapere la verità, e chi dovrebbe tutelare i nostri diritti all’estero, sta dalla parte “del nemico”.
D’altronde, se davvero il Signor Harris fosse il padre, perchè mai, ne sta facendo di tutti i colori per evitare un esame del DNA serio e non “fatto in casa” ? Pensate un pò il Signor Harris abita a San Francisco (California) e fa fare le prove del DNA nell’Ohio (clicca qui per vedere la distanza) ? Come dire abito in Valle D’Aosta, ma gli esami del DNA li faccio fare a Ragusa ? Come mai proprio così lontano, a San Francisco non vi era nessuno in grado di fare un DNA ? A noi sembra tutto molto strano, e molto evidente “il perchè”…
Quindi a gran voce, oltre che chiedere aiuto al nuovo Ministro degli Esteri FRANCO FRATTINI per riportare Daniel in Italia, noi chiediamo al nuovo Console Generale Italiano a San Francisco FABRIZIO MARCELLI, di intervenire tempestivamente sul caso di Daniel De Nicola, sperando:
in un miglior lavoro, da parte del NUOVO CONSOLE GENERALE.
Vogliamo CONSOLI ed AMBASCIATORI,
che lottino per i diritti degli Italiani.
Aiutiamo i nonni di Daniel, hanno perso un figlio, facciamo in modo che non perdano anche un nipote, “per errori di valutazione” da parte di alcune cariche consolari…
Manda anche tu una mail per chiedere aiuto per Daniel all’On. Franco Frattini e al nuovo Console Generale Italiano a San Francisco Fabrizio Marcelli.
clicca qui per mandare anche tu una mail
Se non hai outlook questi gli indirizzi a cui mandare una mail:
Diffondete a tappeto !
TUTTI INSIEME PER I NOSTRI BAMBINI !
Grazie.
IL COMITATO TROVIAMO I BAMBINI
TUTTI INSIEME PER I NOSTRI BAMBINI !
Grazie.
IL COMITATO TROVIAMO I BAMBINI
Nessun commento:
Posta un commento