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per la necessità di dire delle cose vere,
di esprimere dei sentimenti veri di uomini veri,
di una Terra forte e viva,
la testimonianza chiara e sincera di una esperienza di vita,
come un libro di storia accaduta,
un libro di denuncia di un fenomeno,
l'emigrazione giovanile meridionale,
di cui nessuno parla,
come fosse nel corso normale delle cose,
e che invece è ormai una valvola di sfogo fuori controllo
che svilisce quellaTerra e incatena il futuro del suo popolo.”
(Emanuela Rullo)
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Di Arigoni Monica
Civita Castellana 04/06/2008
L’emigrazione dall’Italia del sud torna ai livelli degli anni 60.
A muoversi oggi, come in quegli anni, sono soprattutto i giovani tra i 20 ed i 35 anni, delusi dalla lunga e inutile attesa di un posto di lavoro, ma soprattutto dal cattivo funzionamento del mercato del lavoro nel sud. Ma, a differenza degli anni 60, a muoversi oggi non sono più i derelitti, i “senza arte ne parte”, ma sono i lavoratori qualificati, i diplomati e i laureati. Giovani, quindi, che hanno acquisito una specificità, hanno studiato e possono mettere in gioco professionalità e preparazione.Ma il fenomeno dell’emigrazione giovanile meridionale verso l’Italia settentrionale, mentre arricchisce quest’ultima, alimenta il progressivo impoverimento del Mezzogiorno d’Italia, esautorando lo stesso dalla possibilità di migliorare la propria condizione economica. Sul tema del fenomeno dell’emigrazione giovanile meridionale è incentrato il libro di Emanuela Rullo “Il Colibrì”. È il diario di viaggio dei tanti giovani che, terminati gli studi universitari, emigrano dal sud in cerca di occupazione. La stessa autrice, del resto, è una di loro.Emanuela Rullo, nata ad Avellino il 10 ottobre del 1977 e laureata in economia aziendale, vive a Roma da cinque anni, dove collabora con “Nazione Metropolitana” e “La voce di Megaride”. La sua storia è molto simile a quella di tanti coetanei che vivono in località lontane dalla propria terra.Il libro di Emanuela Rullo “Il Colibrì” verrà presentato sabato 7 giugno 2008 alle ore 18:00 presso la Sala Pablo Neruda, in corso Bruno Buozzi 21, di Civita Castellana. Interverranno alla presentazione lo storico meridionalista Antonio Ciano, l’Ingegner Enzo Riccio e la stessa autrice Emanuela Rullo.L’autrice dedica questo libro alla sua terra e al suo popolo conferendogli la forza di riscattare se stesso.
Con questo testo, Emanuela Rullo vuole esprimere la sua rabbia, la sua personale denuncia dinanzi al progressivo declino della sua terra, spinta dalla “necessità di dire delle cose vere, di esprimere dei sentimenti veri di uomini veri, di una terra forte e viva, la testimonianza chiara e sincera di un’esperienza di vita, come un libro di storia accaduta, un libro di denuncia di un fenomeno, l’emigrazione giovanile meridionale, di cui nessuno parla, come fosse nel corso normale delle cose, e che invece è ormai una valvola di sfogo fuori controllo che svilisce quella terra e incatena il futuro del suo popolo”.
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Per ulteriori approfondimenti sulla lodevole iniziativa:http://partitodelsud.blogspot.com/
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