mercoledì 11 giugno 2008

SICILIA,MINEO(CT):PROLETARI AL MASSACRO!

Ancora una strage di lavoratori,ancora vittime della guerra del lavoro,ancora sangue versato dal proletariato-perchè di proletariato si tratta,nonostante il modernismo si ostina a farci credere che i proletari non esistono più e che gli sfruttati appartengono al passato...CAZZATE! ...a rarika.
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Mineo, muoiono 6 operai
"Erano abbracciati tra loro"
Ancora una tragedia sul lavoro: le vittime stavano pulendo una vasca nel depuratore consortile, avrebbero perso la vita a causa dell'inalazione di sostanze tossiche. Quattro erano dipendenti comunali, gli altri due erano impiegati in una ditta privata di Ragusa. La testimonianza del parroco: "Quasi sicuramente hanno cercato di salvarsi a vicenda". Il dolore di una delle madri: "Fatemi vedere mio figlio"
CATANIA - Sei operai che lavoravano nel depuratore consortile di Mineo, a 35 km da Catania, sono morti mentre stavano pulendo una vasca.
La morte degli operai sembra sia stata causata dall'inalazione di sostanze tossiche.
I sei, infatti, erano in una vasca quasi vuota. Quattro erano dipendenti comunali: Giuseppe Zaccaria, Giovanni Sofia, Giuseppe Palermo e Salvatore Pulici, quest'ultimo un lavoratore precario ex art. 23.
Le altre due vittime erano dipendenti di una ditta privata, la Carfì di Ragusa, impegnata nei lavori di manutenzione del depuratore: Salvatore Tumino di 47 anni e Salvatore Smecca, del quale non è stata resa nota l'età.
Al momento della tragedia gli operai erano impegnati nella pulizia del filtro dell'impianto.
"Sono morti abbracciati uno con l'altro, quasi certamente nel tentativo di salvarsi a vicenda", dice don Minè Valdini, parroco della chiesa di Sant'Agrippino, patrono di Mineo, che ha visto le sei vittime all'interno del depuratore.
"Sono morti - ha aggiunto il sacerdote, trattenendo a stento la commozione - con un gesto d'amore. Un atto di generosità che purtroppo non è servito a nulla". L'ingegnere Salvatore Spanò, comandante dei vigili del fuoco di Catania, conferma: "Li abbiamo trovati uno accanto all'altro, in fondo alla vasca, coperti da un sottile strato di fango. Quasi certamente hanno tentato di salvarsi prima di rimanere intrappolati dentro quella 'camera della morte'. E' probabile che uno di loro si sia sentito male e che gli altri abbiano cercato di aiutarlo, prima di rimanere a loro volta intossicati dalle esalazioni".
Ma gli accertamenti sono ancora in corso: "Stiamo facendo tutti i rilievi necessari, con l'ausilio del nostro nucleo specializzato in interventi chimici e batteriologici, per trovare una spiegazione a questa tragedia".
Scene di dolore davanti al depuratore di Mineo dove sono giunti i parenti dei sei lavoratori. La polizia municipale ha transennato l'area, dove ci sono anche mezzi dei vigili del fuoco, ambulanze e carabinieri.
"Lasciateci in pace, non è uno spettacolo", hanno detto i familiari dei sei operai ai giornalisti, invitandoli ad allontanarsi. Davanti al luogo della tragedia si registrano scene di dolore e di grande tensione.
"Voglio vedere Giovanni, e fatemi vedere subito mio figlio, non ci posso credere...", ha urlato piangendo la mamma di Giovanni Sofia.
La donna sostenuta da due familiari, ha cercato di varcare il cancello, controllato da carabinieri e vigili urbani, ma inutilmente.
Disperata la moglie di una delle vittime, giovanissima: "Perché proprio a me, mio Dio non è possibile".
Attorno a lei decine e decine di familiari.
"Nel depuratore erano in corso lavori di manutenzione", dice Nuccio Valenti, segretario Cgil nel comprensorio del Calatino, appena giunto nella zona della tragedia. L'impianto depura le acque della rete fognaria del comune e si trova a circa quattro chilometri dal centro abitato.
Sconvolti gli impiegati del Comune.
Al telefono una donna tra le lacrime dice: "Tra i morti vi sono quattro nostri colleghi. Il sindaco appena appresa la notizia è andato al depuratore dov'è avvenuta la tragedia".
Mineo, 5700 abitanti, si trova nell'entroterra catanese, a 59 km dal capoluogo, tra Caltagirone e Palagonia. E' un paese di tradizioni agricole, vi sono molti produttori di olive, con un centro storico medievale.
11/06/2008

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