lunedì 14 luglio 2008

VENETO:GIOVANI NON-VIOLENTI PER L'INDIPENDENZA.

dal sito www.giovani-veneti.org
Perché creare un movimento indipendentista Veneto basato e diretto da giovani?
Il Movimento Giovani Veneti è nato per riunire, coordinare, formare e promuovere spinte giovanili in favore della Causa Veneta. Fondato da Giovani orgogliosi di essere Veneti, si rivolge non solo ai Giovani Veneti appunto, ma anche a coloro (magari né giovani, né Veneti, perché no?!?!) che condividono la nostra visione per così dire "ideologica" sullo stato di cose nelle Terre Venete e sulle soluzioni possibili, vedono come noi nei giovani la speranza per il futuro del Popolo Veneto e, in ultima analisi, intendono partecipare più o meno attivamente al processo indipendentista. La scelta di fondare nel 2007 un movimento indipendentista di Giovani Veneti è stata frutto della fusione di due valutazioni: una che si può definire "strutturale" ed una "contingente". Per quanto riguarda quest’ultima, riteniamo che la contingenza storica, appunto, sia tale che: sul fronte interno si può vedere un riemergere dell’apprezzamento, anche nei giovani, delle proprie origini e peculiarità venete che procede parallelamente all’inveterato tentativo istituzionale, economico e sociale dello Stato italiano di demonizzare il Popolo Veneto; inoltre il sistema central-colonialista italiano è da tempo immerso in una crisi strutturale congenita che è innanzitutto di valori, e che si ripercuote sull’economia, sulla giustizia, sulla sfera sociale, tanto da determinare anche sul piano internazionale una certa insofferenza per le pretese dello Stato italiano, per i suoi atteggiamenti doppiogiochisti, per l’inaffidabilità e l’aggressività dimostrate contro gli stati ed i popoli considerati inferiori o più deboli, sempre parallele alla totale mancanza di polso e decisione nei confronti delle contingenze storiche, e questo dimostrato in poco più di un secolo di esistenza. La valutazione strutturale è invece connessa alla consapevolezza che se l’identità Veneta si perde in questa generazione, per la prossima sarà estremamente più difficile (se non quasi impossibile) recuperare i valori della società Veneta ed il concetto stesso di Popolo Veneto meritevole di sovranità ed autodeterminazione, visto l’avanzamento del processo di italianizzazione attuato dallo Stato italiano fin dal primo giorno di occupazione.
Perché lo specifico rifiuto della violenza?
Anche l’esplicitazione del rifiuto della violenza si compone di due ragioni. La prima è di carattere negativo, ossia è espressa con lo scopo di limitare a priori l’agire nostro e dei nostri sostenitori, che intendiamo essere su tutti i piani che riusciremo a raggiungere e con tutti i mezzi che il momento storico ci offrirà, escluso a priori il ricorso alla violenza di qualsiasi tipo. Ciò significa che non solo garantiamo che la violenza non sarà mai applicata da parte nostra, né mai fomentata né giustificata, ma anche che vogliamo mettere in guardia chiunque potrebbe pensare di servirsi impunemente della violenza offensiva, mascherando dietro la lotta per l’indipendentismo veneto degli scopi ulteriori che nulla hanno a che fare con la legittima aspirazione di un Popolo alla sua Libertà. La seconda motivazione è invece di carattere positivo, cioè di un assioma inderogabile posto alla base di ogni rapporto anche personale, e a maggior ragione fondante la comune volontà di fratellanza tra i popoli, che è tale solo se vige il rispetto reciproco. A garanzia di questo rispetto, poniamo il monito per il quale se vi sarà attacco violento ad un Popolo, ad esso spetterà il diritto tutelato (se non il dovere) di rispondere sullo stesso piano dell’offensiva per tutelare la propria Libertà e, in casi estremi, la sopravvivenza sua o di suoi componenti.

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