Guerra nel Caucaso: questioni di energia (di R. Cipriani, TG3)~ La Georgia ammette: "L'operazione in Ossezia è fallita: troppo rapida la risposta russa"~ Crisi in Ossezia: la diplomazia UE per una soluzione negoziata (da Bruxelles M. sattanino)
Vedi anche ~ Il Papa: "Deponete le armi"
Abkhazia dichiara lo stato di guerra
Corridoi umanitari
Gli scontri nella capitale dell'Ossezia del sud
Catastrofe umanitaria
I bombardamenti all'alba
Putin in Ossezia
Vedi anche ~ Il Papa: "Deponete le armi"
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La Casa Bianca da Pechino ha messo in guardia la Russia sul rischio che l'escalation in Georgia abbia "un forte impatto" sulle relazioni a lungo termine con gli Usa, mentre la flotta russa ha imposto un blocco navale alla Georgia per impedire l'arrivo di armi. La Georgia questa mattina aveva chiesto ufficialmente che gli Stati Uniti faccessero da mediatori nel conflitto.
Il presidente della Georgia, Mikhail Saakashvili, in un'intervista alla Cnn, ha detto che la Russia ha fatto con la Georgia "esattamente come fece con Budapest nel 1956 o con Praga nel 1968, invadendo in modo violento e brutale un Paese sovrano". Saakashvili ha detto che gli attacchi dei russi "sono stati gratuiti e brutali" e che sono stati colpiti "obiettivi al cento per cento civili".
La Casa Bianca da Pechino ha messo in guardia la Russia sul rischio che l'escalation in Georgia abbia "un forte impatto" sulle relazioni a lungo termine con gli Usa, mentre la flotta russa ha imposto un blocco navale alla Georgia per impedire l'arrivo di armi. La Georgia questa mattina aveva chiesto ufficialmente che gli Stati Uniti faccessero da mediatori nel conflitto.
Il presidente della Georgia, Mikhail Saakashvili, in un'intervista alla Cnn, ha detto che la Russia ha fatto con la Georgia "esattamente come fece con Budapest nel 1956 o con Praga nel 1968, invadendo in modo violento e brutale un Paese sovrano". Saakashvili ha detto che gli attacchi dei russi "sono stati gratuiti e brutali" e che sono stati colpiti "obiettivi al cento per cento civili".
Abkhazia dichiara lo stato di guerra
Il leader abkhazo Serghei Bagapsh ha dichiarato lo stato di guerra sulla maggior parte del territorio della repubblica secessionista per dieci giorni. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass.
Corridoi umanitari
Saranno creati due 'corridoi umanitari' per evacuare i rifugiati dall'Ossezia del sud: la decisione è stata concordata da Georgia e Russia. Scatterà invece questo pomeriggio alle 17 l'evacuazione degli italiani presenti a Tbilisi, capitale della Georgia,come ha riferito l'incaricato d'affari dell'ambasciata d'Italia a Tbilisi, Pierluigi Schettino. Intanto, l'esercito russo ha preso il controllo di Tskhinvali, la capitale dell'Ossezia del sud, come rendono noti fonti georgiane.
Gli scontri nella capitale dell'Ossezia del sud
Venti morti e centocinquanta feriti: questo l'ultimo bilancio degli scontri a Tskinvali, capitale della regione separatista georgiana dell'Ossezia del sud. Nella città questa mattina è tornata la calma, dopo una notte segnata, secondo Irina Gagloieva, portavoce del governo ribelle, da intensi tiri d'artiglieria. Le forze georgiane - ha detto la portavoce "hanno sparato sistematicamente su Tskhinvali tutta la notte". Tskinvali sarebbe però ridotta a un cumulo di macerie.
Catastrofe umanitaria
"La gente si rifugia nel sottosuolo - ha aggiunto la portavoce, parlando di 'catastrofe umanitaria' - e mancano generi alimentari di prima necessità, gas ed elettricità.
Il ritiro delle truppe georgianeLa Georgia ha annunciato il ritiro delle sue forze armate dalla regione separatista dell'Ossezia del Sud. Un portavoce del ministero dell'Interno georgiano, Shota Utiashvili, ha dichiarato alla Bbc che le truppe sono tornate nelle posizioni occupate lo scorso 6 agosto, prima dello scoppiodelle ostilità lungo il confine tra Georgia e Ossezia del sud. La Russia, intanto, ha spostato proprio in Georgia 6000 soldati e ne ha schierati 4000 nel Mar Nero, preparandosi ad attaccare.
Il ritiro delle truppe georgianeLa Georgia ha annunciato il ritiro delle sue forze armate dalla regione separatista dell'Ossezia del Sud. Un portavoce del ministero dell'Interno georgiano, Shota Utiashvili, ha dichiarato alla Bbc che le truppe sono tornate nelle posizioni occupate lo scorso 6 agosto, prima dello scoppiodelle ostilità lungo il confine tra Georgia e Ossezia del sud. La Russia, intanto, ha spostato proprio in Georgia 6000 soldati e ne ha schierati 4000 nel Mar Nero, preparandosi ad attaccare.
I bombardamenti all'alba
All'alba i bombardieri russi hanno colpito un aerodromo militare nei pressi dell'aeroporto internazionale della capitale georgiana,Tblisi. Oltre 30.000 i profughi hanno lasciato l'Ossezia del sud per cercare rifugio in Russia. Preso di mira anche l'ospedale. Tagliate acqua, elettricità e linee telefoniche. Dall'inizio della crisi, il Consiglio di sicurezza dell'Onu si e' riunito tre volte ma non ha trovato nessun accordo per una dichiarazione comune sul cessate il fuoco. In Georgia e' attesa la delegazione congiunta Osce, unione europea e stati uniti, per cercare una mediazione sul cessate il fuoco .
Putin in Ossezia
Gli Stati Uniti rimproverano alla Russia una reazione "sproporzionata''. Il premier Putin, arrivato nel nord dell'Ossezia da Pechino,accusa la Georgia di genocidio e ribadisce che l'intervento in Ossezia del sud è legittimo.
Uccisi due giornalisti
Due giornalisti sono rimasti uccisi nella zona di conflitto in Ossezia del sud, riferisce la radio Eco di Mosca: sono Aleksandr Klimciuk e Grigol Cikladze ed erano al seguito delle forze georgiane.
Frattini: grave se Russia agisse in Abkhazia
"Se la Russia agisse, come qualcuno ha paventato, in Abkhazia sarebbe un atto estremamente grave. Cosi' come certamente non abbiamo apprezzato i bombardamenti in territorio georgiano a pochi chilometri dall'aeroporto di Tbilisi".Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Franco Frattini in un'intervista a Sky Tg24, commentando la possibile estensione del conflitto dall'Ossezia del Sud all'altra provincia separatista filo-russa dell' Abkhazia-
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Fonte RAINEWS24 del 10 agosto 2008
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